Creato da goccedivaniglia il 09/04/2006

Passione... Arte

Atmosfere intense, un connubio molto emozionale d'arte, letteratura, musica, poesia, sogni. Momenti di malinconia si mescolano con attimi di profonda passione

 

Messaggi di Marzo 2008

Yael Naim - New Soul

Post n°452 pubblicato il 30 Marzo 2008 da goccedivaniglia
 

Trascorrendo una giornata altrettanto piacevole,

tra pacchi e imballaggi vari......

con il sorriso.

"I sogni prendono forma, un po' per volta, arriveremo alla meta ambita..."

Yael Naim New Soul (mp3)

Grandezza file: 829.69 KB
Durata: 3:32

 
 
 

Varie & eventuali

Ore 20:00 mio padre suona alla porta di casa. Mi chiede un prestito per riparare l'auto di mio fratello; con mio fratello non ci parliamo da anni, senza una ragione precisa, non ci sentiamo, né ci vediamo e non ci sono spiegazioni in merito, assenza di dialogo immotivata, indifferenza totale, ma mia madre mi ha chiesto un prestito, che mi renderà in agosto, mio padre viene a "riscuotere"; gli do 1000,00 euro contanti, gli dico di fermarsi a cena, che dopo lo riaccompagno a casa di mio fratello, ma lui dice che non può; devono andare a mangiare una pizza e mio fratello è di sotto che aspetta.. io mi stupisco, chiedo come mai non sia salito!!! Perché si comporta così? Cosa gli ho fatto? Non ci sono spiegazioni, mio padre non sa rispondere, non sa cosa dire, scoppio a piangere, ho avuto una giornata infernale, ho subito durissimi colpi, sono piegata dal dolore.. mi ripeto che è meglio per tutti che io scompaia da questo mondo infame, forse farò un favore a tutti, giornate così per me sono devastanti, piango e mi dispero, non lo facevo da tanto tempo, mio padre mi viene incontro, mi abbraccia, vuole consolarmi ma non sono brava ad accoglierlo, non sono abituata alle sue attenzioni, padre duro, severo, incapace di qualsiasi gesto affettuoso, ma si scioglie davanti al mio dolore. Ha incassato i mille euro, mi dice e ribadisce che me li renderà presto con gli interessi, gli rispondo che non li voglio, che sono un regalo per mio fratello, perché io mi comporto da signora, e nonostante lui mi odi immeritatamente, io non faccio caso al luridissimo denaro, mi fa schifo. Non li voglio indietro quei soldi. Mio padre ribadisce che quel prestito io l'ho fatto a lui, e che me li renderà. Amareggiata e tra le lacrime provo nausea.. vorrei scomparire, mio padre si preoccupa di sua nipote, mi assicura che provvederà lui a portarla con sé la prossima estate, io non ho ferie in giugno, quest'anno non potrò accompagnarla in Sicilia, ancora le parole rassicuranti di mio padre, "ci penso io, tu stai tranquilla".

Grazie Papà, grazie, mi hai dimostrato che mi ami, GRAZIE

Grazie Richie, anche tu questa sera mi hai dimostrato tutto il tuo amore........

Nonostante io oggi abbia desiderato di morire, solo per un attimo, mi sono resa conto di avere te, una persona così speciale, che mi ama per quella che sono, con tutti i miei carichi e le mie zavorre.. sono distrutta, ma non vedo l'ora di raggiungerti domani mattina, faremo colazione insieme, felici come al solito, con noi ci sarà anche Laura, sapessi che abbraccio infinito che mi ha dato quando ripetevo "sono sfortunata". Questa è una pagina orrenda della mia vita, finita con un lieto fine, ora ceno insieme alla mia bimba e poi aspetterò la tua telefonata, ti dirò che ti amo e farò volare questa notte..... in attesa dell'alba di domani. Ti amo Riccardo

Tiziana

 
 
 

Rifletto e Ritraggo

Post n°450 pubblicato il 27 Marzo 2008 da goccedivaniglia
 

 
Ho un fratello, non ho mai parlato di lui... non ne ho mai sentito l'esigenza, sono strana, ho un fratello, e me ne dimentico di averlo, rivolgo attenzione e affetto a perfetti estranei, e non cito mai il fratello che ha il mio stesso sangue, mio fratello, quello che ho coccolato, a cui ho scaldato i piedini, a cui ho fatto la nanna ed ho insegnato l'alfabeto, i numeri, l'orologio, e persino insegnato lui a nuotare, alla mia maniera, gli insegnavo a stare a galla, a fare il "morto", ad acquistare sicurezza e dimestichezza in acqua. Spesso ho cucinato per lui, gli ho cambiato i pannolini, l'ho viziato, lavato, curato e accudito, ho pianto cercando un suo abbraccio, e riso allegramente. Qualche volta l'ho picchiato, lasciando la mia impronta sulla sua pelle chiara, e ho ricevuto in cambio sonori schiaffoni da mio padre...  L'ho amato e odiato, ho pianto per lui quando stava male, e ho esultato quando goffamente a 5 anni teneva il suo primo concerto con un violino tra le mani. Era il mio orgoglio, un bimbo adorabile, colui che ho atteso per tanti lunghi anni, e che finalmente si è deciso ad arrivare.
Mio fratello adesso è un uomo, ed io non ricordo neanche più la sua espressione, non so cosa sia successo, né cosa ci abbia separati, so che non lo vedo da un paio d'anni, non lo sento e ci ignoriamo vicendevolmente... Perché? non lo so. ...So che domenica scorsa ha avuto un incidente d'auto, e che oggi ho tremato di paura quando mio padre mi ha chiamata dicendomi che era qui a Imola per constatare che tutto andasse "bene". Sta bene, e ringrazio Dio per questo.
Nonostante io ti ignori, ti voglio molto bene, Ale, spero tu ne sia consapevole, e nonostante il mio stupido orgoglio, domani proverò a chiamarti. Testimoni tutti gli amici del Blog! :) 
  
 
"Macabre Coincidenze", un anno fa, scampato pericolo per me, in tangenziale a Bologna,

 
 
 

Blog, Perché?

Post n°449 pubblicato il 26 Marzo 2008 da goccedivaniglia
 

(E va bene, scriverò qualcosa...)
Il Blog: lo associo a momenti di tristezza, di bisogno irrefrenabile di comunicare, necessità di circondarsi di attenzioni, lasciarsi coinvolgere da chi ti dedica tempo, possibilità di scambi emozionali; il mio blog è uno "sfogo", fatto di momenti in cui provo a rilassarmi, ad essere creativa, coinvolgendo chi passa casualmente tra i miei pensieri, troppo personali per essere condivisi, tanto che avverto la sensazione che rimangano in un angolo dimenticato di una vetrina in cui si accumula polvere giorno dopo giorno.
La ricerca di equilibrio, l'armonia dei colori, delle immagini, dei suoni, è tutto ciò che ha reso stimolante questo mio tentativo di voler esserci in questo mondo, che spesso mi ha coinvolta nei momenti in cui la noia o la pigrizia, insieme all'ozio, la facevano da padroni. Ma le passioni hanno un inizio così come una fine, e le mie si evolvono perché non amo la staticità e a lungo andare subentra la noia quando non si hanno scopi ben precisi, come adesso durante questo maldestro tentativo di voler comunicare qualcosa, pensieri contorti, inutili. Cosa scrivo e perché mai dovrei, quando non ho niente di veramente interessante da dirvi, che piega avranno queste pagine se non quelle della noia di chi affacciandosi a questo paesaggio semideserto avvertirà? Ne è la prova la totale indifferenza da parte di chi si avvicina e sorvola.
Ma perché avere un blog quando non si mantiene il giusto equilibrio nel voler continuare ciò di cui sentivamo un bisogno irrefrenabile? L'assenza, la mancanza di idee mi allontanano sempre più, fino a farmi perdere ogni interesse. Cosa scrivo? Perché? Per chi? Che senso ha continuare? Che senso ha chiudere? Provo dolore al solo pensiero di cancellare tutto, non ci riesco. Ma non riesco neppure a scrivere, "se non credo in ciò che faccio non sarò mai credibile ad altri". Perché questa crisi da foglio "bianco"? Un tempo le emozioni che mi attraversavano si materializzavano attraverso la scrittura, ora sto rielaborando ogni istante della mia vita, mi sto cibando di momenti di felicità totale, mi sento appagata e beata, non riesco a concentrarmi su un pensiero in particolare, ma sull'insieme di sensazioni provate e vissute. Forse desideravo soltanto Vivere, ed adesso lo sto facendo.
Grazie a tutti quegli amici che incontrandomi mi guardano negli occhi e mi sorridono con lo sguardo, dicendomi, "ti leggo, ti riconosco, sei tu, sei Tiziana, mi sei rimasta dentro, continua a scrivere, perché è bello leggere le tue emozioni, è bello sapere che continui ad esserci, saperti felice, finalmente, continua..."
 
Grazie a chi mi sta vicino in questo modo, forse per queste persone non ho ancora deciso di lasciare.........
(dimostrazione che sono "alla frutta" --->qui scrivevo più o meno le stesse cose...)

 
 
 

Un augurio

Post n°448 pubblicato il 22 Marzo 2008 da goccedivaniglia
 

Buona Pasqua
a tutti

 
 
 

ABBRACCIO LA TUA FELICITA'

Post n°447 pubblicato il 20 Marzo 2008 da Psicostex75

"Ci sono strade che non ho mai calpestato di cui ho vivida la memoria, profumi che non conosco e che pure mi appartengono. 
Ci sono vite che non ho vissuto, ma talvolta le attraverso nei miei sogni notturni, spostando il confine dei miei pensieri, fin dove giungono le mie emozioni.
 
Ci sono persone incontrate per caso, le cui parole sostano sulla soglia invisibile del mio animo, anche nel silenzio e nella lontananza. 
 
Lì, ci sei tu".

 

La vita è buffa, mia cara Tiziana. A volte può sorprenderci, con le sue inevitabili crudeltà, altre volte con le sue piccole gioie inattese.

Sai, nel mio lavoro incontro ogni giorno la fatica del pensare, la sofferenza di chi prova a trovare un senso alla sua storia, o di chi semplicemente cerca un rifugio sicuro, un luogo in cui essere ascoltato. Non immagini quante persone non hanno mai  incontrato nella loro vita uno sguardo d'amore in cui rispecchiarsi, quante non riescono a nutrire i loro occhi della fiducia necessaria per esplorare il mondo, le proprie emozioni.


Tu lo hai sempre fatto, anche nei momenti più tristi, anche quando il tuo cuore non riusciva ad abbracciare tutto l’orizzonte e rimaneva legato a ricordi privi di ossigeno. Ora hai spiccato finalmente il volo, all’improvviso, con l’incoscienza di chi vive la vita con passione, ripartendo con coraggio dai propri sbagli.

E’ stato faticoso vederti andare via, dopo aver sostato con te in questo mondo fatto di parole, ma rimane nell’aria il calore della tua amicizia, la consapevolezza di saperti felice, con una persona che sa sorridere alla tua bellezza.

Qualche tempo fa scrivevo nel mio diario che la vita è imperfezione e ricerca, un continuo movimento tra linguaggi e volti da decifrare,  sensazioni da assaporare, persone e luoghi da amare e proteggere.


Il mio augurio è che  tu possa amare e proteggere il tuo amore, tutti i giorni, coltivandolo con leggerezza e curiosità. Non sarà facile, ma sono sicuro che ce la farai........... E se vorrai, nei momenti più difficili, ci sarà sempre un amico pronto ad ascoltare le tue parole, con attenzione e amore.

Abbraccio la tua felicità.

A prima o poi....^_^

Stefano

 
 
 

Non ti muovere

Post n°446 pubblicato il 19 Marzo 2008 da goccedivaniglia
 

Tua madre rimase in sala parto per il secondamento. Io scesi a piedi con te in braccio lungo le scale verso la stanza. Anche se eri leggera come un sacchetto di pane, pesavi tanto, mi sentivo inadatto a quel trasporto eccezionale. Sulla porta era già appesa una coccarda rosa. Finalmente eravamo soli. Ti ho posata dolcemente sul letto. Curvo su di te, ti ho guardata dall'alto del mio viso adulto. Ero tuo padre e tu non sapevi nulla di me, della vita che era corsa sulla mia schiena. Ero tuo padre, un uomo con grosse mani tremanti, e un suo odore incuneato nei pori della pelle, un uomo attraversato da quarant'anni di giorni. Sei rimasta immobile, così come ti avevo depositata, come una tartaruga capovolta. Mi guardavi con quegli occhi d'acqua, di grgio profondo. E forse ti chiedevi che fine avesse fatto quella strettezza che ti aveva custodita. Non piangevi. Te ne stavi lì, buona, affacciata dentro quei vestiti troppo larghi per te. Sembravi un topo vestito. Ho pensato che mi somigliavi. Eri minuscola, indecifrabile, ma avevi qualcosa che riconoscevo. Tu hai catturato quasi tutti i miei lineamenti, Angela. Hai trascurato la bellezza di tua madre per impossessarti del mio soma poco attraente, che su di te misteriosamente ha trovato pieghe e forme privilegiate. Non sei una bellezza moderna, aggressiva. Hai un volto desueto, di una dolcezza infinita, largo e tacito. Un volto senza crepuscolo. Ti ho sempre trovata speciale. Mi accoccolai accanto a te, raccolsi le gambe come un feto. Avevi pochi minuti di vita, ti guardavo e mi sentivo impreciso e fuori fuoco, esattamente come tu mi vedevi. Mi chiedevo se dal mondo bianco da cui provenivi tu avessi portato un po' di grazia anche per me. Era ormai l'alba, la tua prima alba.    
 
Margaret Mazzantini "Non ti muovere"

 
 
 

Il Vasaio

Post n°445 pubblicato il 17 Marzo 2008 da goccedivaniglia
 

"mi piaci, terra
 
di argilla e arena,
 
ti ammasso e ti formo,
 
come tu mi formasti,
 
e tu ti stacchi dalle mie dita
 
come io, liberandomi,
 
tornerò alla tua ampia matrice".
 
 
 
IL VASAIO
Tutto il tuo corpo ha
Coppa o dolcezza destinata a me.
Quando ascendo la mano
Trovo in ogni luogo la colomba
Che mi cercava, come
Se ti avessero, amore, fatta d'argilla
Per le mie mani di vasaio.
Le tue ginocchia, i tuoi seni,
la tua cintura
mancano in me come nel vuoto
di una terra assetata
da cui staccarono
una forma,
e uniti,
siamo completi come un solo fiume,
come una sola arena.
 
 
Pablo Neruda

 
 
 

Ferocia

Post n°444 pubblicato il 14 Marzo 2008 da goccedivaniglia
 

 

۩۞۩

Non puoi, non devi,
permetterti di valicare la mia porta
Non puoi spiarmi, osservarmi dietro la tua parete immaginaria
Non puoi condannare me dei tuoi errori e della tua anima ignobile e sporca
Non puoi giocare con le donne come fossero manichini da manipolare
Non puoi massacrare il cuore di anime disincantate e fragili
Non puoi approfittare della fragilità di cuori feriti,
per divorarne i brandelli che trovi lungo il tuo viaggio.


Indossi la maschera del lupo buono, ma sei feroce,
dietro la gentilezza si nasconde il demone del male assetato di lussuria.
La tua arte è la seduzione fatta di trame fitte e orditi inganni
Ma le bugie hanno vita breve e tu non le sai raccontare.


Non venire a fare la morale a me, non ne hai il diritto
Dovresti provare infinita vergogna


Ricorda che il tuo castello di sabbia è franato
Ricorda che il male che fai ti torna tutto indietro con gli interessi
Ricorda che sono una donna che sa dosare i giusti equilibri:
riconosco la dolcezza
e smaschero gli imbecilli
Tu fai parte di questa categoria


Non puoi ancora giungere alla mia porta di casa
bussando ad orari insoliti
Non puoi intimarmi l'alt
Non puoi additarmi
perché sai bene che sei tu l'artefice di ciò che ti si sta scatenando contro


Hai voluto giocare sporco ed ora hai perso
perdente e sconfitto
perdente sconfitto e SOLO

25/01/08 17:35

۩۞۩

goccedivaniglia

 

 
 
 

Skin - Tear Down These Houses

Post n°443 pubblicato il 08 Marzo 2008 da goccedivaniglia
 

(Video goccedivaniglia)

 

Sometimes what you say
confuses what you mean
a mouth of strangled words
Come spinning out your mouth
nothing’s like the dream
forget the words I say
just let them hit the ground
as long as we can tear down these houses
tear down these houses
 
 You can run away
while I protect the way I am
there’s comfort in the pain
ripping through my heart that kicks you when you’re down
stand down on your demands ’cause no one wins this war
you sharpened your weapon for another useless cause
there’ll be no survivors
as long as we can Tear Down These Houses
tear down these houses
 
what have you done to me
what have I done to you
 
facing each other to the death
no other soul to understand
 
a mouth of strangled words
come spinning out your mouth
there’s nothing like a dream (nothing like a dream)
there’s nothing like a dream (nothing like a dream)
as long as we can tear down these houses
as long as we can tear down these houses
 
what have you done to me
what have I done to you
 
A tutte le donne violentate psicologicamente, stuprate nell'anima e nel corpo, usate e poi gettate. A tutte quelle anime fragili che sono cadute nel tranello di chi, con cinismo e indifferenza le ha gettate nel baratro
 
*Il video sta avendo un discreto numero di visite, grazie a youtube per il riconoscimento*
 
 (immagine tratta da youtube)

 
 
 

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"Green Turban" di Tamara De Lempicka, copia d'autore, realizzata nel 2006

"The Brilliance" di Tamara De Lempicka, copia d'autore, realizzata nel 2006

"Le cucitrici" di F. Botero copia d'autore, realizzata nel 2008

 
 

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L'Arte viene associata al divino perché la silenziosa esplosione al calor bianco che produce è talmente carica di significanti non-significati che la mente non comprende, e l'uomo medio quando non comprende divinizza o peggio ne viene spaventato e ne fugge.

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L'Arte non è una linea tracciata dalla tecnica o dalla raffinatezza d'intenti, è piuttosto il lamento dell'animo.

 

 

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