Creato da bimbadepoca il 16/03/2005

Il diario di Nancy

Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.

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Il musichiere

Post n°154 pubblicato il 10 Maggio 2007 da bimbadepoca
 

Premetto che in campo musicale sono un'incompetente, ascolto ciò che mi piace istintivamente, senza pormi il problema di riconoscere il genere musicale né vita, morte e miracoli di chi canta. E di solito ascolto quelle che vengono definite canzonette, facendo storcere il naso ai cultori della musica vera.

Mentre cercavo di tracciare la colonna sonora della mia vita, ho inevitabilmente ricordato, con una punta di divertimento, i cantanti che hanno turbato i miei sogni di ragazzina.
Il primo sfolgorante amore in questo campo fu per Miguel Bosè, in quei tempi preistorici lui cantava "Olympic Games" e "Ti amerò" (Nel silenzio di un segreto, ti amerò. Sconfinando nel proibito, ti amerò. Come io sarò capace, come so che più ti piace... Pura poesia!!!).
Ricordo che in un giornale per ragazzine trovai un suo poster che appesi sopra al mio letto, sospirando. Peccato che i miei fratelli ne fecero il bersaglio preferito per le loro freccette.

Non me ne crucciai più di tanto perché sulla scena era già comparso l'idolo della mia pubertà: Stefano Sani.
Speravo che fosse sparito dalle scene ed invece, ahimè, facendo una ricerca mi sono ritrovata davanti un anonimo signore da beauty farm, ho stentato a riconoscere il figo da paura che era a vent'anni.
Di Stefano ritagliavo tutti gli articoli che lo riguardavano e le foto le fissavo con le puntine da disegno al muro della mia camera. Quando fu scritturato per dei fotoromanzi ebbi la brillante idea di appiccicarne tutte le pagine con la colla, per la disperazione di mia madre.

Pochi mesi dopo fu la volta di Scialpi. Quando apparve questo ragazzo al Festivalbar, con i suoi jeans strappati e gli occhi blu fu il delirio. Cantava "Rocking Rolling", il primo ellepì comprato in vita mia ed ascoltato fino alla nausea.

Ma anche lui fu presto sostituito nel mio volubile cuore, stavo per scoprire la musica d'oltralpe e lui si chiamava Nigel John Taylor.
Ebbene sì, lo confesso sono stata una duraniana, con il diario di scuola zeppo di cuoricini ed adesivi.
Non ero di quelle che li seguiva ai concerti, non sognavo di sposare Simon Le Bon, non mi sarei mai strappata i capelli per nessuno di loro, preferivo fantasticare con il walkman nelle orecchie.
L'amore per i Duran Duran durò più dei precedenti, anche perché volli vedere nel bel bassista una fantomatica somiglianza con il mio primo amore. Con la logica di poi ho compreso che era data solo dallo stesso taglio di capelli.

Qualche tempo dopo, complice anche uno spot pubblicitario ad alta gradazione ormonale, mi presi una fantastica cotta per Nick Kamen.

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Quando lui cantava " Each time you break my heart" io provavo i palpiti di una nascente sessualità. E quasi parallelemente mi ritrovai innamorata di due uomini nello stesso momento. Ma questa è un'altra storia...

Da quel momento non ebbi più infatuazioni per personaggi immaginari. Incominciavo a diventare grande, anche se la passione per le canzonette è rimasta intatta.

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La canzone che...

che avresti voluto scrivere: "Morire per delle idee" di Fabrizio De Andrè. Così faccio bella figura rivelando che il testo originale è di un certo Georges Brassens. Tièèèèè!!!

che vorresti fosse stata scritta per te: "Tutto quello che un uomo" di Sergio Cammariere

che ti fa venire in mente la tua infanzia: "Luna" di Gianni Togni

che ti fa venire in mente la tua adolescenza: "Save a prayer" dei Duran Duran.

che ti fa venire in mente un ex amante: "Una settimana, un giorno" di Edoardo Bennato. Lui che cantava accompagnandosi con la chitarra ed io che ci credevo veramente. Ma quanto siamo sceme noi donne...

con cui vorresti svegliarti: "Welcome to my life" dei Simple Plan 

da suonare con gli amici sulla spiaggia: "Certe notti" di Ligabue.

da suonare al tuo pianoforte: se sapessi suonare il pianoforte mi cimenterei nella colonna sonora di "Nuovo cinema Paradiso" di Ennio Morricone.  

che non vuoi sentire mai più: "Teorema" di Marco Ferrandini.

che vorresti per un tramonto: "One" degli U2... un classico

che vorresti al tuo matrimonio: "Passione" di Neffa... ma solo nel caso mi dovesse prendere lo schiribizzo di risposarmi.

che vorresti al tuo funerale: "Can you feel the love tonight" di Elton John... fa tanto dipartita principesca.

che descrive perfettamente un momento della tua vita: "Le mie parole" di Samuele Bersani...  le mie parole son capriole, palle di neve al sole razzi incandescenti prima di scoppiare, sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare, piccoli divieti a cui disobbedire, sono andate a dormire sorprese da un dolore profondo che non mi riesce di spiegare.

che ti piace tra quelle dei tuoi genitori: "Erba di casa mia" di Massimo Ranieri 

che piace ai tuoi genitori tra le tue: L'ultima volta che è stata qui, mia madre ha particolarmente apprezzato un cd di tango argentino.

che non conosceresti se non fosse per un tuo amico: "Una giornata senza pretese" di Vinicio Capossela. E più l'ascolto più mi piace.

che ti fa pensare al sesso: "Purple rain" di Prince

che ti fa pensare alla solitudine: "Cammina cammina" Di Pino Daniele

 
 
 
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