Il diario di Nancy
Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.
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Si ringrazia Seduzir64 per il sottofondo musicale.
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Il diritto d'invecchiare...Qualche giorno fa, mentre aspettavo che mia figlia uscisse da scuola, confuso tra la folla dei genitori, ho notato un uomo che non avevo mai visto prima. Confesso che l’ho trovato particolarmente affascinante, nonostante qualche filo grigio tra i capelli e insolenti rughe agli angoli degli occhi. Mi sono ritrovata a riflettere su come i miei gusti fossero mutati con l’età della ragione, questo semplice pensiero ha preso strade diverse; si sa, i pensieri cominciano sempre in linea retta e poi si aggrovigliano nei labirinti della mente. Mi sono ritrovata a rimuginare sulla palese ingiustizia che fa la differenza tra i due sessi. E’ inutile negarlo, una donna con le rughe sul viso e fili bianchi tra i capelli è, senza rimedio, sciatta e vecchia. E nella nostra evoluta società la vecchiaia non è più sinonimo di autorevolezza e saggezza, ma deve essere nascosta, poco esibita, quasi cancellata. Gioventù innaturale come i cibi che mangiamo. Gioventù fittizia come i valori nei quali crediamo.
Ma quello che trovo ancora più sconcertante è vedere gli uomini, da sempre avvantaggiati dallo scorrere inesorabile del tempo, rincorrere lo stesso frivolo inganno. Come se davvero bastasse spianare una ruga per ritrovare la felicità che abbiamo perduto, le emozioni che non siamo più capaci di provare, e dimenticare la paura di vivere che ci portiamo addosso, tutti quanti. In campo maschile sono gli stessi governanti a dare il cattivo esempio. Lungi da me l’idea di dare una valutazione morale sull’operato di questi signori, il giudizio su di loro sarà scritto nella Storia di domani, ma non posso esimermi dall’esprimere la pena che provo quando li vedo ritratti sui giornali.
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