Creato da bimbadepoca il 16/03/2005

Il diario di Nancy

Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.

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Romanzo incompiuto

Post n°148 pubblicato il 10 Aprile 2007 da bimbadepoca
 

Ciò che state per leggere è uno stralcio di quello, che nelle intenzioni di un'adolescente egocentrica dotata del talento della penna, avrebbe dovuto essere il best seller del millennio. Nella mia testa questo po' po' di capolavoro è stato completamente portato a termine, da anni. Nella realtà ho scribacchiato soltanto una trentina di fogli protocolli, rimasti a marcire in fondo ad un cassetto fino a stasera.
Grazie all'invenzione geniale dei blog posso finalmente dare alla luce il frutto delle mie ambizioni mancate. Tronfia del mio momento da "scrittrice", ma in fondo consapevole di ricevere dei meritati fischi e pernacchie.

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immagine

P. camminava per strada, estranea a quel rumoroso vortice multicolore che le si muoveva al fianco. Era fuori dal branco, da quando aveva compiuto quel gesto irrimediabile.
Eppure avrebbe voluto con tutta se stessa fare parte di quella folla vociante. Avrebbe voluto riconoscervi un volto amico, salutare qualcuno, intrattenersi a chiacchierare di futilità, magari raccontare di sé, della sua vita. Come facevano gli altri, con quelle regole non scritte che ai suoi occhi apparivano come una sorta di danza, a tratti sfrenata ed a tratti lentissima.
Ma non ne era mai stata capace, balbettava, arrossiva e si sentiva sempre sbagliata, maledettamente inadeguata.

Aveva sempre vissuto con la certezza che gli altri fossero migliori di lei, più intelligenti, più simpatici, più belli, più capaci in ogni cosa. Si era convinta che perfino i suoi genitori le preferissero gli altri due fratelli, i quali avevano il dono di un carattere estroverso e brillante.
P. non aveva il coraggio di affermare le sue idee, non riusciva a confidare a nessuno i suoi strani pensieri, non era capace di alzare il tono di voce per farsi ascoltare, trovava disdicevole prendere posizione in una discussione. Viveva di mezze educatissime misure. Un'ombra già perdente in un mondo all'arrembaggio. 
Eppure continuava a sentirsi parte della folla che le passava al fianco, senza sfiorarla. Era figlia e madre, sorella ed amante di tutta quella gente, che oggi la respingeva violentemente con la faccia schifata, con cinica e spietata indifferenza.
Ormai P. era fuori dal branco della gente civile, la massa che le correva accanto tutta uguale, stessi abiti, stesse manie, stesso modo di fare. Un uguale globalizzato che non ammetteva più la diversità come un altro modo di essere.

La prima volta P. non aveva ancora diciott'anni, gli era sembrata un'estrema trasgressione per sentirsi migliore come gli altri.
"Se disubbidisco ad un divieto sociale vuol dire che non sono sottoposta al gioco come tutti, che sono più in gamba, che sono più forte" così pensava mentre un amico le iniettava la prima dose nelle vene.
Quando nella sua famiglia l'avevano scoperto era successo il finimondo, una tragedia fatta di pianti e suppliche e minacce.
P. non avrebbe voluto dare a nessuno di loro quell'immenso dolore, era rimasta ferma a fissare il vuoto, mentre qualcosa le si rompeva dentro al petto scarno. Da quel preciso momento trascorreva le sue giornate buttata sul letto, fumando una sigarette dietro l'altra, lo stereo ad alto volume per coprire la sua vergogna. Usciva di casa solo per procurarsi le dosi, così per giorni che diventaranno mesi e poi anni.

Finché decise di liberare la sua famiglia dal peso inutile della sua vita. E come immaginava nessuno la cercò.
Da allora per tutti divenne una drogata come tanti, da cui tenersi alla larga. Chi la comprava la sera non si chiedeva certo, se dietro la sua innaturale magrezza ed i lividi sulle braccia, si nascondesse ancora una ragazza bisognosa d'amore.
Ma una notte era comparsa quella donna, apparsa all'improvviso tra il fumo acre dei copertoni bruciati, ed aveva cominciato a guardarla con quella tenera commiserazione materna.
Anche la sera prima era comparsa, P. aveva sentito dire che i tossici vedono quello che i "normali" non riescono più a percepire, la droga renderebbe i sensi più acuti per captare gli orrori del mondo. Non aveva mai dato fede a quella cazzata, sicuramente inventata da qualche filosofo per vendere giornali, ma da quando era comparsa quella donna, P. aveva paura che potesse essere vero, glielo si leggeva negli occhi sempre più annacquati dal buio dell'eroina.

Come se le sue paure si materializzassero, all'improvviso se la trovò davanti, finalmente un volto noto tra la folla. La donna le sorrise dolcemente e la prese sottobraccio sorreggendola, P. la lasciò fare, aveva sempre creduto d'avere a che fare con uno spettro, ma adesso il suo contatto reale le dava uno strano senso di protezione.
Si lasciò condurre per le eleganti vie del centro, senza avere la forza ed il coraggio di chiederle chi fosse e cosa volesse.
Entrarono in un negozio e per P. fu come rivivere una sensazione dimenticata, quando ancora sceglieva vestiti da indossare.
La donna le parlò affettuosamente - L'avrai notato che sbaglio sempre vestito. Mi daresti una mano a cercare qualcosa di più adatto? -
Solo allora P. sembrò notare la sua mise quasi teatrale. Forse chissà proprio i suoi abiti esageratamente fuori  moda le avevano dato l'impressione che lei fosse un fantasma. E per la prima volta sorrise delle sue fobie.
- Non saprei come aiutarti - rispose - Anch'io sbaglio sempre a vestirmi -
Ed indicò i suoi jeans sdruciti, il maglione logoro di due misure più grandi e gli stivali rossi da puttana.
E per la prima volta si ritrovarono a ridere insieme, stabilendo un legame...

(continua???)

Commenti al Post:
Bauessina
Bauessina il 11/04/07 alle 09:18 via WEB
molto intenso. se l'hai scritto da adolescente, sinceramente è davvero incredibile che tu vedessi già questi problemi sociale con occhi così reali ... complimenti :)
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 11/04/07 alle 11:35 via WEB
Insomma ero un'adolescente cresciutella. Ho scritto questa cosa che ancora facevo finta di fare l'università, avrò avuto 20 max 21 anni. Però nel copiarlo ho fatto qualche piccolissima modifica ;-))
 
   
Bauessina
Bauessina il 11/04/07 alle 11:52 via WEB
penso succeda sempre, anche io per alcune cose che ho scritto, quando è stata ora di prenderle in mano le ho modificate :P buono risotto agli spinaci mmmmmmm pappaaaaaaaaaa ;D
 
     
bimbadepoca
bimbadepoca il 11/04/07 alle 12:03 via WEB
Non me ne parlare Bauessina, io modificherei sempre le cose che scrivo, per questo spesso evito di rileggerle. Manca ancora più di un'ora per la pappa... sob!!!
 
     
Bauessina
Bauessina il 11/04/07 alle 12:05 via WEB
hai presente la pubblicità dei tuc? ecco io sono la tipetta disposta a mangiare anche il monitor eppure ho fatto colazione stamattina ...... bauuuuuuuu ;P
 
kreislerdlg
kreislerdlg il 11/04/07 alle 10:08 via WEB
Chi come te è nata con il talento della penna, può permettersi il lusso di scrivere qualsiasi cosa, perchè è perfettamente consapevole che non potrà mai ricevere fischi e pernacchie :) Mi è solo rimasta la curiosità di sapere come andrà a finire l'incontro tra queste due donne, quindi continua a scrivere questo romanzo incompiuto. Scrivi Nancy, scrivi e ancora scrivi.
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 11/04/07 alle 11:40 via WEB
Domani farò domanda alla Telecom per essere assunta a scrivere i prossimi elenchi telefonici :-))) In realtà questa "storia" nelle mie intenzioni doveva essere un po' più complessa, ci sono altri tre personaggi oltre a P. legati l'uno all'altro dall'incontro con la stessa misteriosa donna. Ma purtroppo non è mai stata scritta...
 
belf9
belf9 il 11/04/07 alle 12:47 via WEB
Ho letto da qualche parte che per attirare l’attenzione del lettore e fidelizzarlo al libro bastano dieci righe. Se il lettore continua a leggere lo hai conquistato, probabilmente fino alla fine. I post lunghi non mi piacciono, ma questo tuo mi ha attirato. Leggendoti mi sono ritrovato ai tempi della scuola. Quando io frequentavo la scuola c’erano nelle antologie gli estratti dei libri più famosi come esempio di bella scrittura. Il tuo testo mi ha riportato ad uno di quegli stralci di romanzo, che segui con attenzione fino alla fine perché l’autore riesce a mettere le parole in modo tale da catturare l’attenzione del lettore.. Hai parlato di quella donna come di un’apparizione. L’hai fatta sembrare simile alla Madonna. Le idee non ti mancano (tu stessa dichiari che il libro lo hai tutto nella testa). Allora, togli il punto interrogativo che hai messo accanto all’ultima parola, e continua! Non è detto che possa essere un successo, ma avrà certamente liberato la tua esigenza di esprimerti con la parola. E’ questa la cosa più importante. Non scrivere per piacere agli altri, ma solo per te. La libertà di uno scrittore non professionista è proprio quella di non dover inseguire il successo e fare soldi con un libro. Riguardo poi ai fischi e ai pernacchi, se arrivano lasciano il tempo che trovano. A presto. Belf9 – Gennaro.
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 11/04/07 alle 21:57 via WEB
Passano gli anni ma le antologie delle scuole medie restano sempre le stesse :-) Da quella di mio figlio mi sono segnata un titolo "Passato imperfetto" di Marianna Fredriksson, ne sono stata conquistata dopo poche righe.
Sapere che anch'io sono riuscita a conquistare qualcuno con queste poche righe mi lusinga molto. Ma non cerco il successo letterario, anzi vedere on line una mia novella con tanto di nome e cognome mi ha imbarazzato enormemente, a me piace solo raccontare storie. Forse potrei farlo in maniera più seria, moltissime persone in questi due anni mi hanno consigliato di provarci. Ma purtroppo in questo periodo particolare della mia vita non ho tempo da dedicare alla stesura di un romanzo.
Scrivere è sicuramente una passione innata, ma se devi farlo per mestiere diventa un lavoro con dei precisi tempi lavorativi. La mia non è una scusa per non provarci, anche se confesso d'avere molte insicurezze in merito, ma una reale mancanza di tempo. P.S. E' proprio la misteriosa donna la chiave di volta del mio romanzo non scritto :-))
 
Macchiaccia
Macchiaccia il 12/04/07 alle 00:56 via WEB
Continua !!! fallo per me !! :)
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 12/04/07 alle 16:14 via WEB
Non posso resistere ad un appello del genere :-)))
 
releardgl
releardgl il 12/04/07 alle 10:27 via WEB
...vogliamo il resto....
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 12/04/07 alle 16:15 via WEB
Il resto non è mai stato scritto. Posso darvi solo il precedente, ovvero il primo incontro tra P. e la donna misteriosa...
 
n.d.r
n.d.r il 12/04/07 alle 14:00 via WEB
(a me non piacciono i commenti lunghi...) se continui leggerò volentieri! ((( :
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 12/04/07 alle 16:18 via WEB
Ti svelerò un segreto... non lo so se continuo, sai sono molto volubile. Potrai scoprirlo solo continuando a leggermi ;-))
 
   
n.d.r
n.d.r il 13/04/07 alle 02:49 via WEB
sul fatto che Ti legga sistematicamente, nutri ancora dei dubbi? Ciao (( ;
 
     
bimbadepoca
bimbadepoca il 13/04/07 alle 20:06 via WEB
Nessun dubbio!!!
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 13/04/07 alle 10:30 via WEB
***Un'ombra già perdente in un mondo all'arrembaggio***. Povera P., non ha nemmeno un nome intero, solo un'iniziale. Mi hai legata al video, alla prossima puntata. ciao
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 13/04/07 alle 20:09 via WEB
Mi ero un po' fissata che tutti i personaggi della storia dovevano avere la stessa iniziale. In realtà esisteva un motivo valido per spiegarne la ragione, ma non posso dirlo perché doveva essere il colpo di scena finale :-))) Per la nostra P. ero indecisa tra Paola e Patrizia...
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 13/04/07 alle 19:26 via WEB
wow ... un altro personaggio ? dopo la sessantenne ? evvàiii ... bacione , e.
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 13/04/07 alle 20:10 via WEB
Io vivo in un mondo pieno di personaggi in cerca d'autore ;-))
 
   
dream3r86
dream3r86 il 13/04/07 alle 20:42 via WEB
20-21 anni?! Anche io ho lasciato un romanzo incompiuto(meno della metà) e non so se avrò mai ispirazione e soprattutto tempo per finirlo! Per ora mi accontentato di un mio articolo pubblicato sul mio blog(numero76) e uscito sul numero di questa settimana su panorama. E' solo un piccolo articolo su una delle 300 pagine di un giornale famossimo ma, cavoli, è già una piccola soddisfazione per un egocentrico come me, no?!:-p
 
     
bimbadepoca
bimbadepoca il 16/04/07 alle 11:28 via WEB
Complimenti Germano, fai bene ad essere giustamente orgoglioso per l'articolo pubblicato su Panorama. E' una grandissima soddisfazione!!!
L'egocentrismo è quasi fisiologico alla tua età, lo ero anch'io... poi per fortuna si cresce e s'impara l'umiltà :-))
 
marea14
marea14 il 15/04/07 alle 13:47 via WEB
Certo che devi continuare!
E' un bel racconto, non puoi lasciarci "in sospeso" ...
:-)
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 16/04/07 alle 11:29 via WEB
Aggiungerò qualche altro "capitolo", ma come ho già detto è una storia che non ho mai portato a termine...
 
driver64
driver64 il 02/06/07 alle 19:24 via WEB
scuse! scuse da scrittrice pigra!! nell'era dei portatili e di word si può scrivere anche a letto! bisogna fustigarti,scrivere non è un hobby,è un dovere,una penitenza semmai, come pregare inginocchiati sui ceci, ma quando comincerai...sarà difficile fermarti,non ci saranno marito,amici,Ballarò,cinema, teatro, che tengano,dimenticherai persino il tuo nome,vivrai nei personaggi. Fa paura,lo so,riprendere in mano quelle trenta cartelle,rimetterle a posto,correggerle,limarle..un lavoro più da manovale che da artigiano,ma DEVI farlo.. Consiglio A) trova un titolo,il titolo è l'idea di fondo. Non è detto che sia incompiuto,se i personaggi interagendo ,per dirla chimicamente ,raggiungono un altro stato di aggregazione la storia è finita,conclusa.. B) se non ti fidi a pubblicarlo qui per timore di copia,registralo. C)la forma va bene.Però,però.. privilegia il racconto come cronaca,non come ricordo,in questa pagina va ancora bene,c'è azione,anche se non approfondisci come P. ( Pamela,Petra,Philippa? ci vuole il nome ci vuole!) diventi una prostituta..
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 15/09/07 alle 15:35 via WEB
Leggo solo oggi, purtroppo. Che belle cose che mi hai scritto Driver ed hai ragione sono una scrittrice pigra, che si perde in un mare di scuse. Già adesso vivo in un mondo tutto mio, popolato dai miei personaggi :-) Un titolo questo primo tentativo di romanzo l'aveva ed era "L'iniziale del mio nome", solo che non mi piace moltissimo. Mentre devo ancora trovare un nome per P. è importante ai fini della storia questa cosa della stessa iniziale.
 
freeminoi
freeminoi il 03/06/07 alle 19:20 via WEB
c'è un sistema per smettere di scrivere e consiste nel cominciare a dipingere. Te lo consiglio, semmai ti dovessi stancare nello scrivere...Sai, anche a me è accaduto di impigrirmi nel lavoro di penna e anch'io ho terminato un racconto scrivendo alla fine che intendevo invitare gli eventuali lettori a trasformarsi in scrittori e a creare loro i vari finali del racconto. Lo si fa anche per tentare di attrarre l'attenzione di chi si avvicina alla lettura, un invito ai pigri. Ricordo che c'era una trasmissione radiofonica mi sembra su rai3, forse che aveva tentato lo stesso percorso...Comunque piuttosto che scrivere nei pensieri degli altri te lo ripeto io preferisco DIPINGERE. cIAO
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 15/09/07 alle 15:37 via WEB
Una volta mi piaceva disegnare, ma la mia passione è scrivere storie. Anzi ti confesserò un segreto, da bambina quando ancora non sapevo scrivere, le mie storie le facevo a fumetti :-)) Interessante questo progetto del finale aperto...
 
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