Creato da bimbadepoca il 16/03/2005

Il diario di Nancy

Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.

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I blog continuano a camminare al loro fianco...

Post n°184 pubblicato il 08 Novembre 2007 da bimbadepoca
 

Come era prevedibile l'attenzione del circo mediatico si è già spostata verso più succulenti bocconi, argomenti di forte impatto nazional popolare da dare in pasto ad un pubblico famelico di notizie fresche e truculente.
E sui monaci color zafferano è quasi sceso il silenzio. La loro sorte e quella dell'intero popolo birmano è stata accantonata. Come se non esistessero più. Dimenticati perché non fanno più notizia.
Ma centinaia di blog in tutto il mondo hanno scelto di rompere il muro del silenzio e dell'indifferenza, continuando a parlarne.
La situazione in Birmania è peggiorata, i monaci sono tornati in piazza nella città di Pakkoku, per adesso non è trapelata nessun'immagine di questa protesta perché i collegamenti internet sono stati nuovamente oscurati dal governo.
Ma nel frattempo il regime militare di Rangoon ha reclutato forzatamente decine di bambini nelle sue fila, così come denuncia un rapporto di Human Rights Watch, pubblicato la scorsa settimana.
Bambini catturati nei villaggi o per strada, picchiati e sottoposti ad ogni genere di abuso.

Bernardo Cervellera, sacerdote di quelli come ce ne sono pochi, e direttore di AsiaNews  racconta “Il fenomeno purtroppo è conosciuto da anni, ma adesso si sta ancor più diffondendo, perché le diserzioni dall’esercito dei soldati adulti stanno aumentando, anche a seguito dalle violenze contro i monaci, che per i birmani sono veri e propri atti sacrileghi. E i bambini-soldato sono solo un aspetto di un fenomeno più generale che caratterizza la Birmania, il ricorso sistematico al lavoro forzato"

Proprio dalle pagine di AsiaNews viene lanciata una proposta apparentemente irrealizzabile , ma che ha, invece, dei precisi precedenti storici (Mosca 1980): Il boicottaggio dei giochi olimpici, che si svolgeranno a Pechino nel 2008.


Come si apprende proprio dalle pagine di AsiaNews, la Cina è il supporto fondamentale della dittatura birmana. Insieme alla giunta militare Pechino ha già varato il progetto di un oleo-gasdotto, la statale PetroChina ha sottoscritto un protocollo di intenti per la fornitura in 30 anni di 6,5 trilioni di piedi cubi di gas dalle acque del Golfo del Bengala. Il Myanmar vende anche legname e pietre preziose, a cui va aggiunto anche il commercio “illecito” di stupefacenti, mentre Pechino in cambio fornisce armi di ogni tipo
La Cina fornisce alla giunta anche una protezione “politica”: il veto di Cina e Russia ha impedito una risoluzione di condanna del Consiglio di Sicurezza Onu per la grave e sistematica violazione dei diritti umani compiuta dalla giunta.

Le Olimpiadi, lo sappiamo tutti, sono un momento di fratellanza tra i popoli, dove anche le nazioni rivali gareggiano in modo leale. Ed è impensabile disputare, una manifestazione di questa portata e con questi contenuti morali, in una nazione come la Cina che non rispetta i più elementari diritti civili.
Le Olimpiadi non possono essere solo l'ennessimo business economico, esistono dei valori che non possono essere calpestati impunemente, ed è per questo che le nazioni unite dovrebbero boicottare Pechino 2008.
La missione dell'ONU è praticamente fallita, l'inviato non è stato ancora ricevuto dal generalissimo Than Shwe. Se la diplomazia non ha ottenuto alcun successo concreto, forse serve la minaccia, da anni la Cina ha investito miliardi e miliardi di dollari nel preparare le Olimpiadi e ci gioca la sua “faccia” a livello mondiale, Bernardo Cervellera spiega «I politici di Pechino sono arroganti. Se vuoi rispetto, devi trattarli a pesci in faccia come sono soliti fare loro. Accarezzarli equivale a mostrarsi debole: ti disprezzano».

Se sei d'accordo con il boicottaggio delle olimpiadi di Pechino firma qui.
Oppure qui

Commenti al Post:
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 08/11/07 alle 18:25 via WEB
Cara Nancy, ho letto da più parti l'invito a boicottare le olimpiadi in Cina, per molti e validi motivi (questo, l'inquinamento a Pechino, il mancato rispetto dei diritti civili fondamentali in Cina e così via). Dopo la prima iniziale adesione, mi sono chiesta se sia giusto. Se sia giusto negare a questo popolo una finestra sul mondo, negargli la possibilità di farci conoscere qualcosa in più sul loro mondo. Ricordo ancora nei campionati del mondo di calcio in Argentina, non ricordo però in quale anno 80 fossero, anche lì vi era una dittatura e improvvisamente nello stadio, sul tabellone dei risultati, comparve il disegno di un carrarmato. Talmente fu efficace quella protesta che ancora la ricordo, e come me sono sicura milioni di persone. Una protesta pacifica, contro quel regime. Ecco, non so se sia giusto togliere al dissenso cinese la vetrina delle olimpiadi. Cosa ne pensi? ciao
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 09/11/07 alle 17:29 via WEB
Ho pensato molto a questa possibilità e sono giunta alla conclusione che la vetrina delle olimpiadi non servirà per il dissenso cinese ma solo per chi comanda. Per ottenere l'organizzazione dei giochi le autorità cinesi avevano promesso al CONI di migliorare concretamente la situazione dei diritti civili nel loro paese. Ma le promesse non solo non sono state mantenute, ma la situazione è peggiorata.
Sul sito di AsiaNews e su quello di Reporters sans frontières, l'organizzazione più attivamente impegnata per il boicottaggio, si legge che interi quartieri storici del centro di Pechino sono stati sventrati per permettere la costruzione d'alberghi e strutture sportive, la gente che abitava in quei quartieri è stata cacciata a forza dalle proprie abitazioni.
Le scuole per i figli dei lavoratori migranti sono state chiuse i primi di settembre, privando 300mila studenti del diritto all'istruzione. In questo modo il governo intende tenere fuori dalla capitale i migranti.
No Casl... credo che nessun cinese oserà esprimere il proprio dissenso durante le Olimpiadi, anzi questi giochi rappresenteranno la consacrazione ufficiale della Cina come potenza economica mondiale.
 
falco58dgl
falco58dgl il 08/11/07 alle 22:38 via WEB
ho linkato il tuo post tra gli aggiornamenti nel mio ultimo articolo sulla birmania. Ciao, bimba. W.
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 09/11/07 alle 17:30 via WEB
Grazie Claudio. Speriamo serva a qualcosa continuare a parlarne...
 
kreislerdlg
kreislerdlg il 08/11/07 alle 23:00 via WEB
L'idea del boicottaggio ha una sua logica dal punto di vista emotivo, ma concretamente non servirebbe a nulla. I paesi assenti sarebbero presto dimenticati (tu ricordi tutte le nazioni che boicottarono i giochi di Mosca?) mentre tutti ricordiamo il momento della premiazione di Smith e Carlos, immobili sul podio, occhi in basso e pugno al cielo guantato di nero. In maniera non violenta i due atleti denunciarono il razzismo americano e la loro solidarietà per il movimento dei diritti umani dei neri d'America.
 
 
Fajr
Fajr il 09/11/07 alle 07:20 via WEB
Non c'era gli USA e ciò consentì al nostro Mennea di vincere l'oro nei 200 metri piani...:)
Ho forti perplessità sull'efficacia dell'iniziativa. All'epoca di Mosca c'era un muro che segnava di netto nella testa della gente il confine tra i buoni e i cattivi - chiaro che i ruoli si scambiavano in base al posizionamento di qua o di là dal muro. Oggi credo che una delle difficoltà sia propria non avere più quella demarcazione di territorio. Te l'immagini - tu, bimba - i paesi europei che boicottano Pechino con tutti gli affari che hanno lì in corso? o gli Usa che sdegnosamente se ne stanno a casa, mentre in casa loro i cinesi stanno comprando a destra e a manca? per non parlare della Russia e degli assetti più propriamente asiatici e dell'area mediorientale? Non so.
Poi, sinceramente, pur apprezzando il lavoro di Asianews e del Pime, non mi è piaciuto il tono e le parole usate da Cervellera. Alla faccia della mediazione nella gestione del conflitto!!!
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 09/11/07 alle 17:42 via WEB
Credo l'America e qualche paese arabo, considerato che si voleva punire la Russia per l'invasione dell'Afghanistan. Ma non ricordo precisamente quali e quanti furono i paesi che boicottarono Mosca '80... ero piccola mi ricordo solo della mascotte dei giochi, quel grazioso orsetto marrone :-))
Non conoscevo nemmeno Smith e Carlos, ho dovuto fare una ricerca per vedere l'immagine di cui parli. Ma era il 1968, altri tempi Kreisler, in quegli anni un gesto come quello suscitava scandalo. Ricordi la fotografia di Nick Ut, quella della bambina vietnamita nuda che scappava dal suo villaggio in fiamme??? Quella foto sconvolse l'America e il mondo. Ma oggi che siamo bombardati d'immagini di ogni tipo, anche più cruente, in un certo senso siamo come anestetizzati alla violenza, non ci facciamo più caso, perciò un gesto di ribellione come quello di Smith e Carlos non susciterebbe nessun effetto.
 
   
miro.oceani
miro.oceani il 10/11/07 alle 16:36 via WEB
a Mosca nel 1980 mancava anche la Cina
 
     
bimbadepoca
bimbadepoca il 14/11/07 alle 23:36 via WEB
Ecco vedi... non avrei mai detto che la Cina avesse boicottato le olimpiadi di Mosca. Mi sa che devo ripassare la storia recente.
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 09/11/07 alle 17:55 via WEB
Infatti Fajr è quello il problema principale, riuscire a scindere lo spirito sportivo dagli affari economici che tutti i paesi occidentali intrattengono con la Cina. Difatti realisticamente il boicottaggio non è realizzabile proprio per gli altissimi interessi economici in ballo. Ed è angosciante costatare, ancora una volta, che i soldi valgono più delle vite umane.
A me le parole di Bernardo Cervellera sono piaciute, è un uomo realista che ha vissuto diversi anni in Cina e sa benissimo di cosa sta parlando. Pensa che per insegnare all'università di Pechino omisse il particolare che fosse un prete... alla faccia della sincerità cattolica :-)) Ma è proprio per questo che Cervellera mi piace!!!
 
 
Fajr
Fajr il 09/11/07 alle 22:42 via WEB
Conosco da lungo tempo il Pime (non fosse altro perché Mani Tese nacque in casa loro). Non ho sempre apprezzato le loro "letture" del contesto mondiale e la loro azione/presenza missionaria, quel loro calcare la mano sui/contro i "comunisti". Un atteggiamento fatto più di distinguo e di "verità" calata dall'alto che non di contaminazione e dialogo alla pari. Gli articoli e i libri di Gheddo hanno fatto scuola in tal senso... ma io non faccio testo, sono troppo zanotelliana/balducciana/milaniana/mazzolaniana... :)
 
   
bimbadepoca
bimbadepoca il 14/11/07 alle 23:37 via WEB
Cervellera e Gheddo pur sempre preti sono ;-))
 
fritz63
fritz63 il 10/11/07 alle 19:49 via WEB
sono sempre contento di trovare altri blogs che parlano della situazione in birmania ... non penso che si possa arrivare ad un boicottaggio delle olimpiadi ma almeno invocarlo a gran voce può servire! Ciao Marco http://marcaval.blogspot.com
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 14/11/07 alle 23:45 via WEB
Nemmeno io ci credo, anche se nel mondo sono tantissime le organizzazioni mobilitate a favore del boicottaggio, ma purtroppo gli interessi economici in gioco sono troppi e troppo alto è il giro di miliardi tra sponsor e dirette televisive.
Per fortuna, Marco, sono tanti i blog che continuano a parlare della Birmania, sul blog di writer potrai trovarne un ampio resoconto.
 
poetanoir
poetanoir il 10/11/07 alle 20:45 via WEB
mi affaccio ogni tanto.........saluti
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 14/11/07 alle 23:47 via WEB
Ciao Poeta :-) Ultimamente ho avuto pochissimo tempo da dedicare al blog, ma passerò quanto prima a leggerti...
 
marea14
marea14 il 13/11/07 alle 22:15 via WEB
Ho sottoscritto il boicottaggio alle olimpiadi di Pechino 2008. Devo dire che il sostegno della Cina al regime di Myanmar non è il solo motivo valido per questo boicottaggio. Ricordiamoci il problema della pena di morte: delle 1.591 esecuzioni capitali eseguite, nel 2006, in tutto il mondo, ben ben 1.010 sono state eseguite in Cina. C’è, perciò, un problema complessivo di rispetto dei diritti umani. Se ci definiamo “democratici” e “civili” dovremmo avere il coraggio politico di approfittare delle Olimpiadi del 2008 per porre con fermezza il problema della pena di morte, dei diritti umani e delle responsabilità politiche relative al sostegno a regimi sanguinari.
Continuare a camminare al fianco dei monaci e del popolo birmano, aderire alle iniziative, non far cadere l’attenzione è molto importante perché in Birmania la repressione sta continuando: oggi ci sono stati nuovi arresti.
Ne approfitto per ricordare che Amnesty International ha lanciato un appello alle autorità di Myanmar per chiedere il rilascio immediato di tutte le persone arrestate, nonché le dovute garanzie sul trattamento dei detenuti e sul loro diritto alla difesa ed alle cure mediche. L’appello da sottoscrivere si trova QUI
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 14/11/07 alle 23:59 via WEB
Ho firmato l'appello. Sacrosanto come il boicottaggio delle prossime olimpiadi, per il sostegno dato al governo militare in Birmania, per le 1.010 condanne a morte, per la mancata libertà d'espressione, per il Tibet e soprattutto per la violenta repressione del Falun Dafa. Credimi Marea, da quando ho saputo della possibilità utopistica del boicottaggio, sto cercando in rete le varie organizzazioni che sostengono questa tesi e mi sono ritrovata a leggere notizie e a vedere foto semplicemente agghiaccianti. E mi convinco sempre di più che questa è l'unica strada concreta per ottenere dei risultati.
 
   
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 16/11/07 alle 14:47 via WEB
Mi convinco anch'io sempre di più di questa unica strada. Grazie per queste divulgazioni.
 
     
bimbadepoca
bimbadepoca il 16/11/07 alle 15:49 via WEB
E' la strada che porterebbe in breve tempo a risultati concreti. Ma è difficile da seguire per i troppi interessi economici in gioco.
 
alexisdg10
alexisdg10 il 17/11/07 alle 01:04 via WEB
Non sono d'accordo Nancy,affatto e ti dirò perchè. Al di là dell'orrore della dittatura Birmana, sulla quale non si discute nemmeno, ho lavorato in Cina quasi per due mesi la scorsa estate e ho visto la gente, il popolo, quelli che fanno la storia davvero, lavorare come pazzi per le Olimpiadi. E non solo per questione di orgoglio nazionale, ma per campare, per sfamare la famiglia, per crescere i figli. L'apparato olimpico offre lavoro a migliaia di persone che giungono a Pechino dalla campagna, dalle provincie più povere e là trovano occasione di riscatto, di miglioramento, di crescita.Ho visto coi miei occhi centinaia di giovani studiare l'inglese, andare a scuola per imparare a fare i camerieri o altri lavori umili, ma utili per un inizio, li ho visti darsi da fare con entusiasmo e volontà, con la speranza ardente che questa sia l'occasione per loro, per la loro crescita, ripeto. Boicottare le Olimpiadi sarebbe boicottare la gente, i cinesi, i giovani e tutti coloro che lavorano per l'evento, non sarebbe boicottare il Governo di Pechino, ma loro, la gente. E la gente non merita mai di essere boicottata, mai. Inoltre ho dei dubbi serissimi che da questo boicottaggio la dittatura birmana ne possa essere minimamnete toccata. Queste, Nancy, sono cose da blog, cose da salotto,minunzie da occidentali benestanti, cosucce borghesi. I cinesi, quelli che non vivono nelle metropoli della cosiddetta nuova Cina, non sanno nemmeno come si chiami il loro presidente, credimi. Vogliono solo avere una possibilità. In quanto a Bernardo Crevellera, beh, ognuno stima chi vuole. Ti dirò di più. E' stato orrendo vedere i monaci birmani massacrati, per me e per tutti. Ma ogni volta mi assale un dubbbio: chissà se ci rendiamo conto che sul nostro pianeta massacri del genere accadono ogni giorno e a nessuno gliene potrebbe importare di meno? Ma questo è un altro discorso.
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 17/11/07 alle 20:19 via WEB
Quello che dici è teoricamente ineccepibile, le olimpiadi sono una possibilità per la gente comune e non è giusto togliere loro questa possibilità. Ma a me risulta che il governo cinese sta tentando di tenere fuori dalle olimpiadi proprio la povera gente, quella che viene dalle campagne in cerca di riscatto. A Pechino sono state chiuse le scuole per i figli dei migranti, proprio per non dare la possibilità a chi viene dalle campagne di stabilirsi in città. E poi Alex, le olimpiadi durano un mese soltanto, cosa faranno dopo la chiusura delle olimpiadi quelle centinaia di giovani che hanno imparato l'inglese, quelli che stanno imparando a fare i camerieri??? Continueranno a vivere in una nazione in cui vengono violati regolarmente i diritti umani. E se lo faranno fritto il contentino che hanno avuto per le olimpiadi.
Il boicottaggio non nasce per aiutare il popolo birmano, ma nasce proprio per aiutare in maniera concreta gli stessi cinesi, un modo più concreto di dargli una possibilità che dura un mese soltanto e da cui sarà tenuta in disparte la maggioranza della popolazione. Il boicottaggio nasce da Reporters sans frontieres, come potrai leggere sul sito il boicottaggio viene chiesto principalmente per il diritto alla libertà d'espressione, viene chiesto per la soppressione della tortura, viene chiesto per la liberazione dei manifestanti di piazza Tienanmen, per la liberazione dei 50 internauti (proprio l'altro ieri un ragazzo è stato condannato a 5 anni di reclusione) e per la liberazione dei giornalisti.
No, Alex mi spiace queste non sono minuzie da occidentali benestanti che credono di alleggerirsi la coscienza proponendo boicottaggi, così tanto per fare bella figura. Io ci credo veramente in questo boicottaggio perché non posso ignorare quello che il governo cinese sta facendo in Birmania, nel Tibet, nel Darfur e nel suo stesso paese con i membri del Falung Gong. Credo che questa sia l'unica strada per ottenere qualche risultato minimo, anche se so perfettamente che per ottenere risultati concreti i governi occidentali dovrebbero smettere di fare affari con la Cina, i ricchi occidentali dovrebbero smettere di costruire le loro fabbrichette in Cina perché la manodopera costa zero.
So benissimo che i massacri non accadono solo in Birmania, so che nel mondo ogni secondo viene compiuto un atto di guerra contro chi è povero. Non posso fermare questo stato di cose, posso solo parlarne in modo borghese su di un blog. Anche se nel quartiere in cui vivo m'impegno ogni giorno per non far sentire diverso chi viene in Italia con la speranza di un futuro migliore. Ma anche questo è un altro discorso...
 
alexisdg10
alexisdg10 il 17/11/07 alle 23:24 via WEB
non era mia intenzione farti arrabbiare o offenderti, ovvio. Permettimi però di avere dei seri dubbi sulla buona fede dei vertici di Reporters. Per il resto niente da dire, opinione rispettabilissima la tua, diversa dalla mia. Mai dubitato della tua buona fede, invece.
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 20/11/07 alle 00:04 via WEB
Non mi sono arrabbiata né offesa. Abbiamo soltanto un'opinione diversa, ma sostenere una discussione con te, su quest'argomento, potrà solo insegnarmi a guardare le cose da un'altra prospettiva. E per questo ti ringrazio Alex. Forse ho esposto un po' troppo vivacemente la mia opinione :-))
 
kreislerdlg
kreislerdlg il 19/11/07 alle 09:45 via WEB
Leggendo il commento di Alexis non ho potuto fare altro che dargli completamente ragione. Poi ho letto la tua risposta e devo ammettere che hai ragione anche tu. Perchè entrambi partite dallo stesso concetto di lotta contro le disuguglianze, ma proseguite il vostro ideale in modo diverso. Lui con la consapevolezza dolorosa di chi ha visto e conosce le cose ed ha imparato che non servono a nulla le buone intenzioni. Tu con lo sdegno che l'orrore ti suscita, cerchi risposte concrete e giustamente fai l'elenco delle malefatte cinesi. Ma la tua convinzione, cara Nancy (e credo d'interpretare anche il pensiero di Alexis), di boicottare le olimpiadi come soluzione reale per i problemi in Cina e in Myanmar, ti fa onore ma è pura utopia. Come se bastasse la minaccia di un boicottaggio per convincere il governo cinese a cambiare registro. Ripeto le tue ragioni sono inviolabili, ma la soluzione che proponi è da sognatrice.
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 20/11/07 alle 00:15 via WEB
Lo so Kreisler che è pura utopia, ma restare in silenzio, limitarsi a raccontare un dato di fatto, mi sembra quasi un delitto. Sì, sono una sognatrice e m'illudo che il mondo possa ancora cambiare. Chiunque combatte per la libertà e per la pace è animato dalla speranza. Ed io voglio sostenere questa speranza fino in fondo. Anche proponendo un inutile boicottaggio...
 
yayra80
yayra80 il 25/03/08 alle 17:04 via WEB
ciao bimbadepoca.... sull'argomento arrivo molto in ritardo.. le olimpiadi sono alle porte. Purtroppo anche io sono consapevole che un vero boicottaggio non ci sarà e tuttavia anche io credo che sarebbe splendido se la cosa funzionasse davvero. Ho provato a sottoscrivere le petizioni ai link cui hai rinviato ma non sono riuscita, forse le pagine sono scadute... hai mica qualche suggerimento da darmi?.. vorrei anche io pubblicizzare questa cosa sul mio blog anche se i miei visitatori sono pochissimi! un bacio (.^__^)
 
Uniroma.Tv
Uniroma.Tv il 02/02/11 alle 11:29 via WEB
Al seguente link potrete visionare il servizio sui benefici del camminare. Il servizio al link http://www.uniroma.tv/?id_video=18063 Ufficio Stampa uniroma.tv info@uniroma.tv http://www.uniroma.tv
 
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