Il diario di Nancy
Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.
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Si ringrazia Seduzir64 per il sottofondo musicale.
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L'amore di plastica » |
Non sono mai stata la prima della classe. Non sono mai salita sul podio dei migliori. Mai, nemmeno per un momento, mi ha sfiorato l’idea d’insidiare l’uomo di un’amica, giusto per lo sfizio di sentirmi più desiderabile di lei. Sono una che abbandona il campo all’avversaria, che si dichiara sconfitta al primo assalto, che alza la bandiera bianca mentre retrocede. Sono tante quelle che possono fregiarsi di una medaglia sul petto per avermi battuta, sembrano non rendersi conto che hanno sparato su un nemico inerme, che ero disarmata e senza munizioni. Lo so, oggi la posta in gioco è molto più alta, perché sono stata sfidata sul campo dei miei stessi sogni. Di quel sogno che ho tenuto nascosto tutta la vita e ora per la prima volta mi sembrava così a portata di mano. Come faccio a spiegarle che ho scritto storie prima ancora d’imparare a scrivere, che facevo disegni sul foglio per raccontare trame e personaggi che mi chiedevano asilo? Questa volta devo arretrare di cento passi indietro, anche se è così crudele rinunciare al sogno di una vita, per quello che è solo un capriccio momentaneo. Forse questa volta non dovrei dichiarare la disfatta ma, da quel giorno, non ho più scritto un rigo. Non ci riesco più, non ne sono più capace, è come se avessi esaurito le parole. Forse per scrivere, oltre alle idee, al talento e alla fantasia, ci vuole anche la cieca determinazione di chi non guarda in faccia niente e nessuno per conseguire la vittoria. Ed io ne sono sempre stata sprovvista. |
No, non è per il blog che non ho più parole; mi sono bloccata davanti alle pagine bianche del mio sogno di scrittrice. Non riesco a continuare, rileggo i vecchi capitoli e non mi piacciono. Penso che sia solo questione di tempo, magari questa storia si sgonfierà da sola ed io ritroverò l'entusiasmo. Ma non ora, non in questo momento, adesso tocca a lei provarci sul serio.
Te l'ho gia detto che sono proprio felice d'averti conosciuto, vero Barbara??? :-))
ecco vorrei sperare che è Nancy che ha scritto il post!!
un bacio a Stefania, un bacio da Angela, non diversa dalla protagonista di questo post!!
In questo caso specifico non si tratta d'accettare o meno un compromesso ma di non avere il coraggio necessario, per sfidare una persona che mi è cara. Un abbraccio grandissimo Angela... e grazie!!!
Non è una questione di ripudio della competizione tra donne ma di continuare a seguire i propri sogni … e se per questo ci si imbatte in una “competizione”, se si è “sfidati”, l’importante è essere leali nella competizione. È la lealtà che conta, non la competizione in sé.
Ed io sono certa che tu sei una persona leale :-)
L'unica cosa che so è che lei sta scrivendo con l'obiettivo di pubblicare, mentre io avrei, prima di tutto, voluto dare alla vita della mia Nancy un degno finale.
Guarda che scrivere per un giornale non è tutta questa meraviglia, io mi sto divertendo moltissimo ma sto anche scoprendo come la politica sia invischiata nelle cose minime della vita cittadina, un vero e proprio potere mafioso che non bisogna toccare per non avere fastidi.