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Tra il serio e il faceto

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Ultimi commenti

viva gli idealisti !
Inviato da: mario ambuchi
il 26/02/2017 alle 01:00
 
post veramente molto carino. Complimenti da kepago
Inviato da: diletta.castelli
il 07/10/2016 alle 17:41
 
grazie a questo post mi si sono schiarite le idee. Grazie....
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 26/08/2016 alle 12:48
 
molto bello questo articolo complimenti. Ciao da Maimeri
Inviato da: generazioneottanta
il 16/07/2016 alle 20:22
 
Rido per non piangere. Previet
Inviato da: sols.kjaer
il 28/05/2016 alle 16:33
 
 

SICUREZZA STRADALE A SIGNA

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RICETTE

 

 

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AMBIENTE

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VARIE DI POLITICA E SOCIETA': elenco dei post pu

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post. 139: SIGNA E L'URBANISTICA CONTRATTATA

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post. 135: IL PROCESSO PARTECIPATIVO NELLE SIGNE (questo scomodo dettaglio)

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post. 131 gli affari della politica ed il museo delle cere

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post. 127 l'economista Lidia Undiemi si dimette dall'IDV

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post 126 PRO LOCO ed Incompatibilità

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post 122 La Bretella e la questione morale

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post. 119 nessuna appartenenza politica

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post 117 il finanziamento pubblico dei partiti

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POST 113: EMERGONO I PRIMI NOMI NELL'INDAGINE SUGLI APPALTI DELLA BRETELLA. CHI VOLEVA QUEST'OPERA A 41 MILIONI AL KM?

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post 108: il macigno di Franco Tozzi si abbatte sul PD delle Signe

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POST 105. LAURA FOSSI vittima del suo ruolo?

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post 95 proseguono le indagini della magistratura sulla Bretella

post. 88 l'equiparazione della polizia municipale

post. 84 così poteva essere piazza stazione

post 58 - la crisi vista da M. Castellari

Post. n. 41- festa democratica: in 60.000 per il gioco dei tappi

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Post. n. 18 - Vinattieri Gianni ha detto in merito alla casta

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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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post. 137: BAMBAGIONI dice addio alla Bretella

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post 100 Bretella: Rossi (non) risponde al buon padre di famiglia 

post 56 ancora Bretella

post 39 E 45 acqua bene pubblico, stessi partiti diverse posizioni

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post38 - sanità e disservizi -

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post 26 processo partecipativo: di chi ha paura il PD?

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post. 23 da Patrizia Fallani: come nasce il processo partecipativo a Signa

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post 120, 114, 104 e 103  il Processo Partecipativo AFFONDA LA BRETELLA a favore del TUNNEL: SIAMO TUTTI BUCAIOLI

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Post 91: in bicicletta San Mauro / Varlungo

post 76, 77, 78, 79,  81, 82, 83 il processo partecipativo volge al termine: quali i risultati?

post 52, 53, 54, 55, 56 62, 63  BRETELLA e tunnel RACCONTATE DA ALCUNI POLITICI LOCALI E DA CIAMPI

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post 30 progetto partecipatevo e tunnel 1

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Post25 in bicicletta da San Mauro a Vaiano

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Post21 a piedi lungo il Bisenzio da San Mauro a Prato

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Post12 ciclabile SIGNA/CASCINE/LASTRA

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post 6 viabilità signa/lastra: nasce il processo partecipativo

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ASSOCIAZIONISMO

 

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POST 46 LA CORSA DELLE BOTTI ED I SASSOLINI DI PAOLI

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POST 28. PUBBLICA ASSISTENZA DI SIGNA LUNGO LA CICLABILE DELL'ARNO

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SPORT

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post 85 Fabio Fabiani, un mito

post. 60 lo sport che conta, quello degli amici - il Signa 2007

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Post. 15 fra il serio e il faceto Al Drinking Team l'Europa Leauge

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RECENSIONI

 

post. 124 Osteria della Bietola Pontremoli

Post. 29 Ristorante Onice di Villa La Vedetta

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Post. 16 Ristorante IO OSTERIA PERSONALE

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POST N . 7: RISTORANTE BOCCONI BRUXELLES

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POST N. 4: BAR DI' TREBBIO

http://blog.libero.it/SIGNA/10415798.html 

 

STORIA E TRADIZIONE SU RUOTE

PER LA RICERCA DI POST SU QUESTO ARGOMENTO DIGITA: STORIA E TRADIZIONE SU RUOTE

http://www.500clubitalia.it/ 

http://www.love500.it/  

POST 144 - XI RADUNO DI FIRENZE

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post. 49 E 64 RADUNO DI SIGNA

http://blog.libero.it/SIGNA/10700031.html 

post. 43 RADUNO DI EMPOLI

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Post. 37 - 17 raduno 500 Prato

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il volo dell'anatra

il lavoro di gruppo

Come le anatre che volando in formazione, aumentano l'autonomia,coloro che condividono una direzione comune e un senso di comunità arrivano dove vogliono,  piu' rapidamente e facilmene, perchè viaggiano sulla spinta l'uno dell'altro.

Quando la prima anatra si stacca, si sposta lateralmente e un'altra anatra prende il suo posto alla guida. Così nessuno si sente primo come nessuno ultimo.

 

 

 
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LECORE: esempio di urbanistica improvvisata

Post n°444 pubblicato il 19 Gennaio 2015 da a.mori1961
 
Foto di a.mori1961

I lavori per il rifacimento della piazza di Lecore prima ancora di iniziare, hanno già avuto un aumento nei costi del 24% da quando erano previsti nel 2011; un aumento quadruplo rispetto a quelli calcolati dall'Istat nello stesso periodo. Lo si legge nella deliberazione della Giunta Municipale n. 222 del 22 dicembre 2014, dove è possibile prendere atto che dagli iniziali 250.000 euro, si è passati ai 302.000 dell'aprile 2014 con l'approvazione del progetto definitivo e a 309.722 dello scorso dicembre, con l'ulteriore aumento di 7.722 euro.

Questo impennarsi della previsione di spesa prima ancora di aver posto la prima pietra, risulta ancora più stonato se si pensa che la frazione di Lecore da anni soffre di situazioni di degrado da terzo mondo, con riferimento al sistema fognario a cielo aperto dove gli scarichi di acque luride e chiare scorrono in forma indistinta lungo le civili abitazioni di via Bardazzi. La gestione di Publiacqua risulta fallimentare almeno quanto l'impotenza dell'amministrazione di Signa nel salvaguardare l'igiene pubblica tanto che, in assenza di provvedimenti urgenti del sindaco prima della prossima estate, si vocifera di iniziative legali da parte dei residenti.

L'altra priorità è dettata dal notevole carico di traffico che il paese deve sopportare, crocevia nelle direttrici che dal pratese portano alla zona industriale di Comeana e a Signa, con l'aggravamento conseguente alla chiusura di via Ponte alle Palle, dove da anni la segnaletica indica lavori in corso, ma nessuno ha mai visto un operaio. La via Bardazzi, è stata teatro lo scorso mese di un incidente mortale, seguito il giorno seguente da altro sinistro stradale che ha visto un motociclista cadere nel fosso che scorre adiacente alla strada.

In questo quadro deprimente, l'amministrazione di Signa impegna il denaro pubblico per l'abbellimento della piazza della chiesa: oltre 300.000 euro per una pavimentazione che oltretutto, vede anche la riduzione del 40% dei posti auto senza crearne di nuovi. A dire il vero, questo lifting concede anche qualche briciola alla sicurezza: un nuovo impianto semaforico per regolamentare il traffico nella strettoia della piazza, monumento alla fallimentare politica urbanistica che da decenni procede a macchia di leopardo senza né logica né programmazione.

L'articolo su PIANA NOTIZIE http://www.piananotizie.it/mori-fn-a-lecore-uno-sviluppo-senza-programmazione/ 

 

 
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Craxi

Post n°443 pubblicato il 19 Gennaio 2015 da a.mori1961
 

Quindici anni fa moriva Bettino Craxi. Non sono mai stato un suo estimatore ma a posteriori non posso che ammirarlo per la sua forte personalità ed il suo essere diretto, caratteristiche che emergono nei due video sottostanti e probabilmente causa della sua condanna.

Sigonella: Craxi dice no agli americani

 

Craxi parla del finanziamento ai partiti durante il processo Cusani.

 
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Viabilità alternativa: da Firenze una nota positiva nel letargo di Signa

Post n°442 pubblicato il 12 Gennaio 2015 da a.mori1961
 

Era il 5 maggio 2013 quando trattai a 360° la viabilità ciclabile intorno a Signa, con un pensiero particolare all'occasione degli imminenti mondiali di ciclismo ed alle tante opportunità di investimento in tale ambito che questa manifestazione offriva. Purtroppo niente di quanto prospettato è stato fatto, a dimostrazione di quanto sia distante il nostro modo di pensare ed operare rispetto all'Europa alla quale ci vorremmo ispirare  http://blog.libero.it/SIGNA/12077726.html    Ad ogni buon conto, nella delusione generale, non si può che dare atto dei piccoli, sconclusionati, passi avanti nella rete di piste pedociclabili del comune di Firenze e, di fronte all'immobilismo che regna a Signa, non possiamo che rallegrarcene. E' così che l'altra sera, tornando da lavorare spingendo la fida bicicletta tetano, ho notato che il tratto di pista pedociclabile che corre lungo il canale della Goricina è stato sistemato nel fondo di terra battuta ma, soprattutto, è completamente illuminato e rappresenta un'idoneo percorso dall'indiano alla stazione ferroviaria della Piagge, dove si collega alla pista ciclabile costruita nel 2014 in adiacenza alle vie Lazio, Lombardia e Sala come da determina dirigenziale 2014/M/02392.

 

In un contesto di area metropolitana, dove per prima la viabilità dovrebbe coordinarsi fra i vari contesti urbani, la possibilità di procedere in pista protetta, termina per gli utenti deboli della strada, al confine comunale con Campi Bisenzio. E per arrivare nel comune di Signa? La strada normale, in promiscuità con gli altri veicoli e con alcune centinaia di metri privi di illuminazione pubblica. Che dire? Non si può avere tutto ma almeno Firenze qualcosa offre, mentre a Signa, nonostante le promesse elettorali degli ultimi quindici anni, siamo rimasti ai duecento metri mozzi e senza logica di Sant'Angelo a Lecore. A proposito, la pista ciclabile corre di fianco alla Goricina, è possibile che a Signa non sia possibile creare una rete pedociclabile a basso, bassissimo costo, usufruendo dei quattro metri di rispetto dal ciglio di sponda meglio conosciute come marezzane?

 
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Viabilità a Signa ed il costo dei fallimenti del PD

Post n°441 pubblicato il 07 Gennaio 2015 da a.mori1961
 
Foto di a.mori1961

Pubblicato oggi su LA NAZIONE, un articolo a firma di Lisa Ciardi che, per ovvie e comprensibili ragioni di spazio, risulta sintetizzare il comunicato stampa del Fronte Nazionale, ma dal quale emerge a chiare note il tema trattato: i fallimenti di chi ha amministrato Signa negli ultimi decenni, non hanno un costo solamente quantificabile in disagi ed inquinamento, ma presentano anche un costo economico diretto e indiretto, fallimenti che si autodenunciano con promesse ufficiali, scritte e protocollate ma come al solito disattese, come di seguito più compiutamente descritto.

Se volessimo determinare l'effettivo costo dell'incapacità delle amministrazioni che si sono succedute a Signa dal dopoguerra nel risolvere il problema della viabilità, dovremmo partire dal 1948, quando fu inaugurato l'attuale ponte sull'Arno, in previsione di una nuova strada che passasse fra lo stadio e l'attuale via Don Minzoni. Già all'epoca il buon governo era bandito al crocevia fra Arno e Bisenzio, e si decise che per la collettività erano più utili dei palazzi rispetto ad una strada. Certe scelte urbanistiche, lasciano cicatrici indelebili e Signa ha più esempi di questo tipo. Da allora un insieme di progetti con conseguenti perdite di tempo e di denaro pubblico con le amministrazioni di Signa soccombere in ogni grado di giudizio, dal TAR al Consiglio di Stato nei vari ricorsi presentati. La ricerca di una soluzione si è fatta più frenetica negli ultimi dieci anni e viene riassunta nella determinazione n. 116 del 2 dicembre 2014. Sono gli anni dell'epoca Bambagioni, l'attuale consigliere regionale del PD che a Signa amministra con una giunta monocolore. Anni in cui l'amministrazione signese procede con una disarmante improvvisazione il cui costo a carico della collettività è quantificabile in circa 200.000,00 euro oltre ai disagi ed all'inquinamento ben noti.   E' il 2003 quando l'allora sindaco Bambagioni da il primo incarico di fattibilità per giungere all'attuale ponte sull'Arno da via Arte della Paglia e da allora sarà sempre lo studio tecnico De Renzis ad interessarsi della progettazione. Nell'agosto 2004 viene saldata la prima fattura di 6.500,00 euro per un primo studio di fattibilità. Un anno dopo, con determina n. 208 l'Ing. De Renzis riceve dal comune di Signa un acconto di 37.110,95 euro sull'onorario di una prima progettazione preliminare. Questo progetto prevedeva due soluzioni: una lungo la sponda del Bisenzio e dell'Arno e l'altro che riguardava la fascia di pertinenza dello Stadio. La spesa per entrambe le soluzioni era indicata in circa 6 milioni di euro. La fattura per questa progettazione preliminare, veniva saldata con determina del 4 ottobre 2007 per l'ammontare di Euro 6.881,29. Successivamente il comune di Signa decideva di affidare allo stesso professionista l'incarico per la progettazione definitiva. Passa meno di un anno e l'amministrazione di Signa cambia idea: con determina del giugno 2008 si chiede al De Renzis di tralasciare il precedente progetto definitivo e di valutare una terza soluzione per giungere al ponte, quella che prevede una strada in pertinenza alla linea ferroviaria e che poi si incunea fra lo stadio ed i palazzi sopra citati di via Don Minzoni. Nel 2009 viene approvato questo terzo progetto preliminare e l'ing. De Renzis saldato con la somma di Euro 24.235,20. Viene quindi incaricato sempre lo stesso studio per il progetto definitivo di un primo stralcio di strada, quello che congiunge dall'attuale via Santelli all'attraversamento della linea ferroviaria; contestualmente viene richiesto uno studio geologico. Nel novembre 2010 l'ing. De Renzis fornisce il progetto definitivo e nel successivo marzo riceve un acconto di 63.678,00 euro. Con determina del maggio 2011 viene saldato anche il geologo Dott. Tognelli con l'ammontare di 17.518,80 euro. Passa il solito anno ed il comune di Signa da incarico al De Renzis di definire il progetto definitivo per il secondo stralcio della terza ipotesi, ovvero dalla linea ferroviaria al ponte sull'Arno passando per via Gramsci. Con determina del settembre 2013 viene liquidato al professionista un anticipo di euro 14.311,33; il saldo di ulteriori 7.277,63 euro nell'ottobre 2014. Tutto definito? Manco per idea anzi, con determina 101 del 5.11.2014 è stato chiesto all'Ing. De Renzis di predisporre una quarta soluzione, detta soluzione D per l'importo di euro 12.688,00 ma neppure un mese dopo con successiva determina n. 116 del 02/12/2014 si torna indietro ed il De Renzis riceve l'incarico per la riprogettazione con adeguamento normativo ed aggiornamento prezzi della soluzione C del progetto preliminare che era stato approvato dalla Giunta nel febbraio 2009. La riprogettazione costerà 9.516,00 euro.

Come affermato, le incertezze di questa maggioranza hanno un costo economico che va ben oltre i 200.000 euro già citati e ben elencati nella determina dello scorso 2 dicembre,  che purtroppo non tiene conto di ulteriori e ben più onerosi fallimenti, ad iniziare dalle convenzioni non rispettate. Infatti se sul versante Arno, via Arte della Paglia non riesce a trovare sbocco, non è andata certo meglio sul versante opposto, dove la strada doveva essere costruita a scomputo oneri di urbanizzazione in seguito all'edificazione dell'area industriale di via delle Bertesche, situazione che ha visto disattendere non solo la prima convenzione, ma anche una seconda sul cui rispetto il sindaco Cristianini si era impegnato personalmente durante l'approvazione in consiglio comunale. Alle centinaia di migliaia di euro che l'amministrazione di Signa ha lasciato per strada in questi anni, deve inoltre aggiungersi la "scomparsa" dei 28,9 milioni che l'ex assessore regionale Conti aveva promesso all'allora sindaco Bambagioni per la viabilità locale, con nota assunta al protocollo del comune di Signa il 4 ottobre 2002,  qualora non fosse stata costruita la Bretella autostradale. La bretella non si farà, ma i milioni hanno preso altre strade. Soldi, tanti soldi buttati inutilmente per opere che non sono mai state fatte e dire che a Roma il PD parla di revisione della spesa pubblica.  

Di seguito, la citata lettera

 

 

 
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Arriva la Francesina!!!

Post n°440 pubblicato il 25 Dicembre 2014 da a.mori1961
 

Lo sapevo parli di francesina e subito i vanesi dell'autoreparto pensano all'elegante scarpa di origine transalpina: sarà quella la calzatura fornita al reparto per le serate di gala, si dice. Subito brindisi in un noto locale nel centro cittadino, pensando già a quale sarà la mascherina cucita sopra i gambetti: sarà un falco, una moto, un fulmine o tutto quanto in un'artistica composizione a sfondo nero?  

Sono finiti i tempi in cui il termine francesina veniva abbinato al gentil sesso, quando i vari Berto, Umberto, Mario e Giuseppe nel periodo pre-natalizio fremevano nell'attesa di quell'ultimo taglio che riceveva in cambio della moneta non lo scontrino, ma  il calendario mignon profumato in dotazione a tutti i barbieri degni di tale nome

Poi venne l'epoca degli Alessandro, Massimo, Paolo e Matteo e il pensiero si materializzò in qualcosa di più concreto, più apertamente palese; era quando il busto con le stecche di balena, gli stringi-seno, i mutandoni di Cateriana dè Medici e le giarrettiere che segavano le gambe, lasciavano posto alla francese lingerie che toglieva molto all'immaginazione, lasciando pressochè scoperte le parti che storicamente venivano definite "nascoste", diventando sempre più oggetto di pensieri e .... e i calendari divennero in formato A3, per essere appesi in garage e pensati in bagno.

  E allora? E allora cari bucaioli un vunn'avehe capito nulla! I francesismi come gli inglesismi, vi fanno male alla testa, ve la intorbidiscono! Siamo in Italia e per la precisione a Sammoro, nel contado fiorentino e la f r a n c e s i n a qui la si chiama lesso rifatto con le cipolle!!!!!

Si, si parla di un piatto povero, l'ennesimo del nostro ricettario, ma da finire con la scarpetta, come si usa quando non si vuol perdere nulla di quanto ci viene presentato. La ricetta? Semplice: cipolle e lesso. Non siete così poveri da non poter aggiungere del pomodoro pelato o concentrato? Mettetelo pure! Volete speziare a vostro gradimento? Avanti! Oltre al lesso avete messo per il brodo anche una coscia di pollo o gallina? Avanti anche questa! Un ve lo ripeto più: i piatti poveri della tradizione, non hanno una ricetta univoca, ma variazioni di gusto e, soprattutto, di quello che si ha a disposizione. Vi posso dare magari i passaggi, questo si: soffritto di cipolla in quantità cospicua, diciamo per una ventina di minuti a tegame coperto e fuoco basso, che diventano almeno trenta dopo che abbiamo aggiunto l'eventuale pomodoro. Dopo questa mezzoretta, via con la carne lessa, tagliata a fettine fini o sfilaccicata come ho fatto io. Una decina di minuti finali e via si impiatta. Sale e aromi a piacere e, se durante la cottura il tutto resta un pò troppo ritirato, si allunga un cucchiaio di brodo che certo non mancherà.

Le altre ricette http://blog.libero.it/SIGNA/11537598.html 

Le foto del calendario e della modella sono estrapolate da internet

 
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Lecore: prima si intervenga sulla sicurezza stradale!

Post n°439 pubblicato il 14 Dicembre 2014 da a.mori1961
 
Foto di a.mori1961

Ci sono strade che per caratteristiche costruttive e per carico di traffico, hanno una maggiore criticità e sulle quali è dovere della pubblica amministrazione, intervenire per limitare il rischio di incidenti stradali. La precedente giunta Cristianini ha collezionato il non invidiabile record di eventi stradali con esito mortale: sette, salvo fatti sconosciuti allo scrivente. Certo, di norma alla base di un sinistro stradale c'è quasi sempre una condotta di guida non prudenziale, tuttavia è compito dell'ente proprietario attivarsi per rendere la circolazione più sicura possibile. Strade quali via Arginestrada, via Roma, via Pistoiese e via Bardazzi rappresentano palesemente un esempio di criticità in quanto con sede viaria progettata per sopportare il traffico di un secolo fa, ovviamente ben diverso dall'attuale, dovendo sostenere un'espansione urbanistica che quasi mai ha visto il parallelo adeguamento della viabilità. Via Bardazzi è l'esempio tipico di tale disarmonica crescita, una strada che non risponde ai criteri di sicurezza previsti dall'attuale codice della strada, ma che si trova a dover sopportare il traffico da e per la zona industriale di Comeana, oltre ad essere la naturale scorciatoia nella direttrice che dalle Signe porta a Prato e Pistoia. Tale carico di traffico è ampiamente testimoniato dall'ingente quantità di segnaletica stradale che non ha eguali in tutto il territorio comunale

 

e che ovviamente serve a indirizzare una mole di traffico non certo minimale, come invece affermato in sede di discussione sul regolamento urbanistico dall'ex assessore Pecile. 

Infatti il rischio in cui verte la viabilità di Lecore è stato da tempo denunciato sia sul presente blog, sia nelle sedi istituzionali quando, nel 2010, si riuniva la commissione urbanistica per la discussione del RUC. 

Di seguito uno stralcio del verbale della riunione del 14 giugno 2010:

"Mori ritorna poi sui temi già affrontati in altre sedute, quali la circonvallazione di San Mauro, necessaria a suo avviso per evitare di attraversare il centro storico in considerazione della consistente edificazione prevista su Via Nannucci e Via del Vecchio Ponte, e quello della circonvallazione di Lecore.

Pecile,  partendo proprio da Lecore, afferma energicamente che non ritiene indispensabile per un borgo così piccolo una viabilità di  circonvallazione e che ciò non costituisce certo una priorità per l'A.C................ Il traffico di fatto è minimale e, come tale, può svolgersi anche tramite Via dei Sodi."

Bene, il RUC tagliava quindi la previsione di variante, non ritenuta indispensabile, ritenendo invece prioritario il rifacimento e l'abbellimento della piazza di Lecore. Il concetto espresso dall'amministrazione di Signa è che l'estetica ha la priorità sulla sicurezza! Negli anni a seguire, tale concetto si è ancor più radicato nell'operare dell'amministrazione Cristianini tanto che, nonostante la chiusura al traffico di via dei Sodi (esempio di sperpero del denaro pubblico!) ed il conseguente riversarsi dell'intera viabilità nella via Bardazzi, teatro di un susseguirsi di incidenti stradali, si è continuato nella strada dell'apparenza, iniziando i lavori sulla piazza e tralasciando l'intervento sulla sicurezza stradale.

L'incidente mortale di questa sera, del quale non conosciamo la dinamica e sul quale quindi non vogliamo esprimere alcun parere se non il rammarico per l'ennesima giovane vittima della strada, rappresenta un ulteriore campanello d'allarme, con la speranza che si prediliga la sicurezza alla bellezza, che non necessariamente sono contrapposte, anzi.... http://www.piananotizie.it/incidente-a-lecore-la-vittima-era-un-ragazzo-di-signa/ 

15 DICEMBRE 2014

Questa mattina, a meno di 24 ore dall'evento mortale, nella stessa via Bardazzi, a circa 100 metri di distanza, un'altro giovane è rimasto coinvolto in incidente stradale con il suo scooter, cadendo nel fosso che scorre adiacente alla carreggiata. Che dire, cosa deve avvenire affinchè questa amministrazione si preoccupi della sicurezza stradale?

 
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LA PARABOLA DELL'AMORE

Post n°438 pubblicato il 22 Novembre 2014 da a.mori1961
 

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Dante e la cacata brown: il dolce americano.

Post n°437 pubblicato il 22 Novembre 2014 da a.mori1961
 

PREFAZIONE

E' di questi giorni la notizia che la produzione del cacao è in calo per siccità, malattie e crescita esponenziale dei consumi. Allora la Rosy decide di sfruttare il momento ed impasta un dolcetto per la sera mentre io cazzeggio su fb. Domando che dolce sta preparando e lei mi indica la ricetta dove leggo: BROWNIES. Boia della miseria, icchè l'è ì browinies?Prendo e vo a vedere su internet icchè vuol dire, tante volte un fosse una parolaccia da seconda serata. Leggo che è una torta americana tagliata a pezzetti e che ha per ingrediante principale il cioccolato. Vai, passato il periodo di maggior notorietà del Ku Klux Klan ed eletto un presidente brown o abbronzato come disse l'ex cavaliere, ecco che gli americani fanno anche il dolce che si chiama brown. Ma porca della miseria, un siamo mica in america! Qui siamo a Sammoro, nell'ombellico d'Italia, la terra di Dante, a proposito, chissà se c'ha mai cacato il divino a Sammoro? E se l'avesse fatto, icchè v'avresti detto: oh Dante tà cacato brown?  E poi, vu siete anche gnoranti, perchè vu scrivete brown e vu diche braun. Ma la unnè finiha qui! Una volta levato dal forno, quel bel disco di cioccolato impastato e cotto, deve essere fatto in tanti pezzi! Proprio il contrario dicchè si fa di solito, quando si manda mille accidenti se la torta la vien con il buco o la ciambella senza! 

Ricapitolando: stasera la mi moglie l'ha fatto un dolce che l'è di cioccolato, ma si scrive brown e si legge braun e se l'è tutto d'un pezzo, va rotto!

Dopo questa prefazione, che si scrive dopo, la si mette prima e mai nessuno la legge, di seguito la torta come me l'ha presentata la sposa nel vasoio, come l'ho sistemata a modino io  nel piatto e per ultimo la ricetta se v'avehe voglia d'assaggiarla. Come l'é? O nini, o un te l'ho detto? Se ta voglia d'assaggiarla, fattela!

 

Elenco delle ricette pubblicate su LO ZIBALDONE DI SIGNA http://blog.libero.it/SIGNA/11537598.html 

 

 
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Incontro con il Sindaco Alberto Cristianini

Post n°436 pubblicato il 17 Novembre 2014 da a.mori1961
 
Foto di a.mori1961

Questo pomeriggio una delegazione del Fronte Nazionale di Signa (FI), ha incontrato il sindaco Alberto Cristianini. Vari sono stati gli argomenti trattati, dalle piccole cose quali le numerose rimostranze dei cittadini nella manutenzione dell'illuminazione pubblica e delle sedi stradali, soprattutto per il transito pedonale, alle grandi opere previste per i Renai. Tuttavia al centro dell'incontro le problematiche sociali, dove per l'ennesimo anno alcuni cittadini si trovano a trascorrere l'inverno senza il riparo di un tetto. Il F.N. nel prendere atto favorevolmente del comportamento dell'Amministrazione che per la prima volta nel precedente mandato, ha fatto si che si giungesse al rilascio di due alloggi pubblici occupati da famiglie con redditi ben superiori a quelli previsti dalla legge, ha chiesto un sempre maggiore controllo sulla legittimità della permanenza con verifiche accurate sulle autocertificazioni biennali. Come già precedentemente espresso, la strada intrapresa delle coabitazioni solidali, sembra quella giusta anche se non semplice da far percepire. E' stata inoltre ribadita la necessità di prevedere per le prossime ristrutturazioni di immobili comunali, quali per esempio la ex caserma o la ex casa del fascio, un uso anche parziale quale albergo popolare per emergenza freddo od altre situazioni di disagio abitativo quali quelle sopra indicate. Appare infatti non più attuabile affrontare l'emergenza casa con la costruzione ed assegnazione di immobili che da un uso estemporaneo diventano appannaggio definitivo degli iniziali assegnatari, venendo meno così al criterio che vorrebbe l'alloggio pubblico uno strumento utilizzato temporaneamente per il superamento di un'emergenza momentanea, determinando questa assenza di avvicendamento,  ingiustizie sociali con gravi oneri a carico della pubblica amministrazione. Su questo argomento, da parte del Sindaco non c'è stata nessuna risposta e quindi sarà nostra premura formalizzare al più presto una proposta. Relativamente ai senza tetto, già lo scorso inverno il Fronte Nazionale era intervenuto ponendo all'attenzione del sindaco doveri e poteri riconducibili alla sua carica, senza tuttavia che questo avesse avuto esiti.

 

Per il resto Fronte Nazionale, continuerà a svolgere la propria attività sul territorio come fatto fino ad oggi e si farà promotore e portavoce segnalazioni e suggerimenti anche pervenuti dai cittadini che ci potranno contattare alla mail frontenazionalesigna@libero.it

 
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Rossi: un'innovazione l'educazione fisica alle elementari!!!!

Post n°435 pubblicato il 10 Novembre 2014 da a.mori1961
 
Foto di a.mori1961

L'educazione fisica nelle scuole primarie rappresenta per il presidente Rossi un "progetto davvero innovativo". Cavolo, prima che seguiti, qualcuno gli dica che Francesco De Sanctis già nel 1878 aveva sancito l'obbligatorietà della ginnastica per gli alunni di entrambi i sessi nelle scuole di ogni ordine e grado, elementari comprese, per non parlare poi del potenziamento che si ebbe nel ventennio fascista, quando furono emanati ben cinque programmi di questa disciplina con grande potenziamento delle strutture sportive scolastiche e non. E' vero che dal dopoguerra ad oggi, l'educazione fisica nelle scuole è andata sempre più ad occupare un ruolo marginale, spesso oggetto di iniziative locali legate all'associazionismo ed agli umori dei vari dirigenti scolastici, ma presentare come avviene sul numero di novembre 2014 dell'Informatore Coop, l'iniziativa della diffusione della pratica sportiva nelle scuole primarie come un progetto innovativo, ci sembra poco appropriato; l'ennesimo esempio di come debbano essere riviste alcune valutazioni di un determinato periodo storico. A proposito, qualcuno dica a Rossi che dal 2010 il termine non è più educazione fisica ma scienze motorie e sportive.

Di seguito, le scuole elementari dotate di palestra e lo stadio del littorio di Signa dove si notano le iniziali ONB (Opera Nazionale Balilla), i due centri costruiti negli anni trenta e ad oggi poli scolastico e sportivo della cittadina fiorentina.

 
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