Creato da koradgl1 il 30/03/2007

Sogno e realtà

Quando è il momento opportuno tutti siamo in grado di realizzare i nostri sogni

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Perché non accada mai più...

Post n°482 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da koradgl1
 

E’ una sensazione strana quella di leggere un libro avendo ferma davanti agli occhi della mente il ricordo del sorriso dell’autrice, i suoi modi garbati, la sua dolcezza e tenerezza di madre.
Ho incontrato Elisa Springer nelle piazze in cui raccontava le tragedie vissute, ho chiacchierato con lei nella sala d’attesa dell’ambulatorio medico di suo figlio, ho ascoltato il suo dolore di madre quando un’ennesima prova della vita glielo ha portato via...
Quello che ho sempre ammirato di lei è la dignità.
“Il silenzio dei vivi” è stato pubblicato diversi anni fa e poiché l’autrice era una mia concittadina in paese ha avuto ampia risonanza, con presentazione nelle scuole, dibattiti nei circoli ecc. Nonostante questa notorietà non lo avevo ancora letto e neppure pensavo di farlo finché parlando con una conoscente e consigliandole di leggere “ La bambina col cappotto rosso” di Roma Ligocka, la famosa bambina che si vede nelle immagini di Schindler’s list lei mi ha chiesto: “ Ma tu hai mai letto il libro di Elisa Springer?” , al mio diniego mi ha esortato a farlo e il giorno seguente me l’ha portato direttamente a casa.
Sono bastate le prime righe a farmene innamorare...

“1° Novembre 1995: sono tornata ad Auschwitz.
Ho rivisto i reticoli, le torrette, quel che resta dei forni crematori e le baracche, dove ci raccoglievano tremanti.
Ho risentito nel silenzio assoluto di oggi, le voci e le invocazioni di ieri.
Ho capito che non bastano cinquant’anni, per cancellare il ricordo di un crimine così grande.
L’immagine di quei luoghi, e il dolore che ne derivò, sono impresse in maniera indelebile nei miei occhi: non mi hanno mai abbandonato.
Oggi più che mai, è necessario che i giovani sappiano, capiscano e comprendano...”
Benché si leggano immani crudeltà e sofferenze fisiche e psicologiche è un libro scorrevole che si legge tutto d’un fiato grazie al linguaggio scorrevole che nella sua semplicità non perde mai la raffinatezza e l’eleganza dei modi propria dell’autrice.
Un appello al culto della memoria e non certo alla commozione momentanea del ricordo, memoria della storia come madre dell’insegnamento di vita, per smuovere la compassione e comprensione affinché il sacrificio assurdo e tremendo di milioni di persone serva a costruire un mondo migliore.
Sono rimasta particolarmente colpita, sia di monito a tutti la forza dell’attaccamento alla vita nel senso letterale del termine: respirare, vedere di questa donna che con i suoi soli ventisei anni è riuscita a tornare libera e viva con solo ventotto chilogrammi di peso dopo Auschwitz- Birkenau, Bergen - Belsen,  Raghun e infine a Theresienstadt.
Un inchino a Lisl che ora è accanto a quel Dio che ha riconosciuto sofferente nelle lacrime, nella fame e nel dolore dei deportati.



NOTA A MARGINE
Sentire Fini accusare altri per l'orrore delle leggi razziali mi fa venire in mente un detto conosciutissimo che ha a che fare con l'asino il bue e chi dei due ha le corna

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Commenti al Post:
mauricemann
mauricemann il 17/12/08 alle 14:48 via WEB
Ho la vaga impressione che il mondo ha imparato poco da tutto ciò perchè gli orrori e gli stermini non si sono mai fermati. Ciao Kora, buona giornata.
 
 
koradgl1
koradgl1 il 17/12/08 alle 14:56 via WEB
Ciao Maurizio, ne sono convintissima, se si pensa a quanto avviene ovunque a quanti episodi di intolleranza e violenza
 
semprepazza
semprepazza il 17/12/08 alle 17:34 via WEB
C'è chi, persino, nega l'esistenza dell'olocausto... che dire? Il male è che, se anche non si ripeteranno più certi crimini, dietro l'angolo ce ne sono sempre di nuovi... asini o buoi siamo brutte bestie...
 
 
koradgl1
koradgl1 il 17/12/08 alle 22:21 via WEB
Le peggiori, gli animali uccidono per fame l'uomo non si sa
 
gioia58_r
gioia58_r il 17/12/08 alle 17:35 via WEB
lu bove...dice cornuto all'asino...bello questo libro devo riuscire a trovarlo..ecco questi sono i regali di Natale che più mi piacciono! ^__^
 
 
koradgl1
koradgl1 il 17/12/08 alle 22:23 via WEB
Si, anche perché dicono che qui in Italia si legge molto poco, almeno alziamo la media! ^_^
 
lughe_sarda
lughe_sarda il 18/12/08 alle 02:14 via WEB
Hai rievocato la sensazione provata nello scorrere delle sue parole. Un libro che mi ha colpito e che ho consigliato ai miei figli insieme a "Si fa presto a dire fame" di Pietro Caleffi. In entrambi un resoconto di un orrore che non dovrebbe mai essere dimenticato ma tramandato di generazione in generazione perchè mai più debbano essere scritte pagine di storia di siffatte nefandezze.. Ti abbraccio, dolcissima anima, Lu
 
 
koradgl1
koradgl1 il 18/12/08 alle 08:44 via WEB
Ho preso nota, non ho letto "si fa presto a dire fame" sicuramente sarà il prossimo acquisto. Sono d'accordo certi orrori anche nella loro crudezza si devono raccontare perché non passino mai come una pagina passata della storia dell'uomo che non tocca più chi viene dopo, una memoria storica che deve essere maestra di vita. Un abbraccio a Te Anima affine
 
kora69
kora69 il 19/12/08 alle 13:19 via WEB
Comunque detta da Fini, non desta sospetto che e' la solita “propaganda comunista”. Consiglio a tutti di visitare uno di qst lager,e' terribile, ma molto utile per tenere viva la memoria
 
 
koradgl1
koradgl1 il 19/12/08 alle 14:26 via WEB
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