Sogno e realtà

DAMMI TRE PAROLE...

Io chi sono?
Mi sono giunte diverse mail test di conoscenza degli amici, io ho provato a rispondere come se quelle domande fossero rivolto a me stessa. Il risultato è che probabilmente non mi conosco. Giunta alla domanda "Cosa pensi di me?", mi sono arenata. Non ho trovato risposta.
Non penso di me...
Non mi è mai passato per la mente di descrivermi come una persona definita.
Sono tante persone.
Quando compilai il mio profilo, rubando il titolo di un romanzo dell'illustre Pirandello, dissi "sono UNO NESSUNO E CENTOMILA", perché non sapevo cosa dire.
Comprendo, adesso, che quella scelta istintiva è la realtà, ed è stata dettata dall'inconscio.
Mi sento UNO, sono me, sono unica e irripetibile come ogni essere umano. Ognuno pezzo unico di un'infinità di simili, nessuno stereotipo, un miracolo tra miliardi.
Sono NESSUNO senza gli altri, sono nessuno se non posso ascoltare e/o esprimere con le parole i miei pensieri. Attingo dagli altri l'energia per smettere di essere nessuno e divenire me. Mi sento come una spugna che assorbe dalle parole degli altri la capacità di pensare, dagli occhi degli altri il coraggio di emozionarsi, dalle mani degli altri l'energia di vita.
E infine sono CENTOMILA, sono le infinite maschere con cui mi presento al mondo. Sono quella che appare nello specchio della mente di chi incontro. La donna ilare e giocosa con gli amici. Sono la donna sognatrice, che anche sbattendo contro un muro, non vuole perdere la speranza che la vita possa offrire inaspettatamente eventi speciali, picchi di felicità per cui vale la pena di vivere e perfino di soffrire. Sono la donna che ama fermarsi a pensare annotando su fogli sparsi le sue meditazioni. L'irruente che non riesce a tacere ciò che crede neanche quando può far male a sé stessa e purtroppo anche agli altri. Sono la donna istintiva che dovrebbe imparare a contare fino a dieci prima di sbraitare. Quella che quando si innamora non pone dighe inutili e diventa coraggiosa di un coraggio che di fondo non ha, coraggio capace di smuovere le montagne.
Superato lo scoglio del cosa pensi di me, ecco ancora più difficile "Quando ci siamo conosciuti". Anche qui infinite risposte.
Io mente e io anima ci siamo conosciuti quando cercavamo corpo e anima la carezza della mamma che ci allattava, quando insieme abbiamo affrontato la paura del buio come dell'ignoto. Quando abbiamo marinato la scuola col primo filarino mentre la nostra mano tremava al contatto con la sua e svaniva il timore del domani. Quando abbiamo incontrato l'amore non corrisposto. Quando abbiamo ricevuto il saluto definitivo di una persona cara. Quando abbiamo affrontato il male oscuro... E continueremo a conoscerci ancora ogni giorno, ed ogni giorno sarà una sorpresa.
No io ancora non so chi sono, resto ancora UNO NESSUNO E CENTOMILA.
Ma voi riuscite a conoscervi? Se si svelatemi il segreto, ditemi come fare a conoscere io ME STESSA.