Creato da Ancientrose il 10/11/2006

Rosa Antico

Ta photographie est dans mes yeux,et j'ai dans le coeur un sourire de toi

Molto spesso mi esprimo in Haiku, a qualcuno possono sembrare delle strofe stringate di una breve poesia, in realtà non è così.... L'haiku è un tipo di poesia giapponese composta in 17 sillabe, la prima strofa da 5, la seconda da 7 e la terza da 5.... I suoi contenuti devono essere semplici e concisi. Nell'haiku antico una caratterisca fondamentale era il "kigo", cioè, di ricondurre il lettore in una precisa stagione o situazione attraverso un termine, che poteva riguardare la fauna, la flora o avvenimenti popolari, in modo da far rivivere a chi legge il momento e l'ambiente in cui la sensazione è stata descritta.... Nell'haiku moderno molto spesso il richiamo al "kigo" non viene utilizzato, e senza di esso l'haiku prende una forma libera....

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Prima del 2002 non avevo mai avuto un compiuter, e quando è arrivato a casa un giorno, non ero affatto interessata a quella strana scatola dalla quale si potevano aprire finestre in tutto il mondo e per i primi mesi l'ho proprio ignorato... Però vedevo mia figlia minore che riusciva a curiosare in quel mondo che si chiama Internet e piano piano ho cominciato a incuriosirmi e a prendere confidenza con questo strano oggetto con il quale ci si poteva connettere con tutto il mondo. Sono rimasta incantata navigando tra i vari siti su quelle pagine graficamente curate e perfette dove si potevano raccogliere poesie, pensieri e emozioni. Questo blog è nato proprio perchè dopo qualche anno ho voluto creare un pò di quella magia che tanto mi aveva affascinato nel mio navigare.... Amo la fotografia e nel tempo sono riuscita a procurarmi un buon corredo fotografico, niente di pretenzioso e costoso ma ideale per chi si appassiona per hobby a quest'arte, sì perchè la fotografia è un'arte. L'arte di farvi guardare attraverso il mio punto di vista. Questo blog quindi, nel tempo, è diventata la cornice dalla quale poter osservare un pò del mio mondo. Nero, una tinta con la quale mi vesto quasi sempre, e oro, perchè niente come l'oro può illuminare il nero..... Siate cortesi con me, nei messaggi e commenti se non ho altro da offrirvi, solo un pò di mondo raccolto in un'immagine sulla quale si sono posati i miei occhi...... Celeste

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Conchiglie vuote

Post n°344 pubblicato il 10 Ottobre 2009 da Ancientrose

Tag: aldo vincenzi, conchiglie, mare di inverno, my foto, poesie

- Mare d'inverno, solitudine e silenzio, solo il canto delle onde a cullare le malinconie -

Lungo la spiaggia andare a raccogliere i gusci delle vuote conchiglie toccare il molle corpo che occupava lo spazio con la mente conchiglie vuote gettate sulla riva dall'onda del mare lungo la spiaggia cercare lo spazio che non posso avere dentro e correre correre a perdifiato e poi non farcela più e fermarsi e la testa che gira e pulsa il sangue dentro la vista offuscata l'acqua increspata o liscia come l'olio non so ed il sole che picchia e che luccica l'acqua in quel continuo rincorrersi di luccica lucciaca luccica e tu dove sei ora che luccica il sole e mi sorridi ma non ci sei ed io corro e correndo i piedi affondano nella sabbia rallentando la corsa sono stanco però corro verso gli alberi ed il bosco e percorro il bosco e la sua ombra che nasconde i raggi del sole e la cicala che frinisce insistente il sole picchia e la cicala si incattivisce e sempre più forte è il rumore della cicala chissà se tu canti o muori come cigno per il caldo reclinando il lungo collo malata tu che pigolavi piano con un fil di voce e se il sole ti riscalda in riva al mare e ti passa tutto sulle labbra era fiorita una preghiera o era un canto d'amore e se le rose son fiorite nel giardino lo sguardo rincorre il rosso intorno come gocce di sangue spillate dal cuore goccia a goccia in un morire lento lento lento i gusci son vuoti sulla sabbia bagnata dall'acqua del mare chissà se i tuoi occhi son vivi o son spenti d'amore chissà.
Ho perso il tempo dov'ero
Ah le conchiglie vuote
il mare le onde
Il sole
Tu.

Aldo Vincenzi