Creato da magdalene57 il 25/05/2005

dagherrotipi

ciò che si vede, è, ciò che è?

 

Messaggi di Aprile 2023

Graziano

Post n°2832 pubblicato il 28 Aprile 2023 da magdalene57

Si chiamava Graziano. Aveva qualche anni più di me. Bello non lo era di certo, un naso importante, capelli rossi, ed un viso che sembrava sempre "sporco". Eravamo colleghi, io una ragazza scapestrata, libera e priva di peli sulla limgua. Lui misurato, grande osservatore, studioso, amante della musica, e del torbato. Non beveva vino, solo coca cola, ma aveva la strana abitudine di finire la cena con due dita di wisky, e del migliore.

Io vestivo da frikkettona, abiti lunghi, fusciacche coloratissime, capelli lunghi mossi, era difficile tenermi alla briglia. Non so come, forse perché gli opposti si attraggono, nacque qualcosa tra di noi. E lui iniziò un opera di cambiamento trasformandomi in una seriosa impiegata, vestita di taillor e camicette con il fiocco davanti....
Con lui ascoltavo musica davvero meravigliosa, non conoscevo praticamente nulla, Eagles, America, Doors, Jim Croce (il mio preferito), e altri che non ricordo.... Andavamo alla caccia di vecchie edizioni di libri, i nostri preferiti erano i BUR della Rizzoli tascabili con la copertina color tortora: praticamente tutti i migliori scrittori erano stati editati da quella casa editrice. I classici di tutto il mondo...Quanti libri ho comprato in quel periodo. Eravamo collezionisti, storia, filosofia, arte, romanzi, politica... e li leggevamo tutti..La cosa incredibile è quella. Vivevamo in una due stanze posta al piano delle soffitte, messa a posto dai miei genitori nel tentativo di tenere sotto controllo questa strana coppia. Non vedevano di buon grado il mio cambiamento radicale, e nemmeno questo ragazzo uomo che viveva ancora con la madre ed era coccolato da due sorelle maggiori che invece mi amavano molto.

Ripresi anche a lavorare a maglia, seduti sul divano di casa sua mentre guardavamo film e programmi impegnati, io sferruzzavo come una brava donna di casa appagata. Con lui sono andata a vedere il cacciatore tre volte: dalle 2,30 del pomeriggio alle 9 di sera... il film lo rivedo ancora volentieri. Anche il sesso funzionava che era una meraviglia, nessuno dei due poteva lamentarsi....

Bravo era bravo, ma tremendamente possessivo e geloso, di una gelosia malsana. Non potevo camminare per strada e guardarmi attorno che lui m'accusava di flirtare con altri uomini. Era paranoico. E ben presto me ne resi conto... na sera tornavamo da Roma dove avevamo dato un concorso: lo scompartimento del treno era di quelli di un tempo, ti sedevi ed avevi davanti degli estranei. Io gardavo fuori dal finestrino e lui s'incazzò con me accusandomi di aver passato tutto il tempo occhi negli occhi con quello di fronte...che guardava fuori dal finestrino immerso nei suoi pensieri..

Fu la goccia che fece traboccare il vaso!. Il giorno dopo lo mandai affanculo con tutta la forza che mi era rimasta in corpo, con la rabbia che esplodeva mi tolsi tutti quei paludamenti da signora perfettina e ritrovai la vera me stessa libera, molto più fragile ed insicura, ma certo molto più colorata e decisa di prima.

Subii da parte sua imboscate fra gli scaffali dei documenti nei depositi d'archivio: mi fermava, voleva spiegazioni sul come e perché l'avessi lasciato, e io a quel punto cominciai a diventare quel che sono rimasta, una stronza ironica: non lo insultavo, semplicemente gli rispondevo che avevo ritrovato la forza di essere me stessa, perché lui mi aveva distrutto e soffocato. Non mi importava niente di quel che lui pensava di me, erano fatti suoi. Le imboscate finirono presto, ma ogni volta che c'incrociavamo mi guardava in modo insistente, e il suo sguardo era un misto di sofferenza e odio. Mio padre quando gli comunicai che l'avevo lasciato aprì del prosecco e lo offrì a tutti quelli che erano in rifugio quel giorno... Era Pasqua, di un anno che non ricordo più.

Io ero risorta e nessuno ha mai più potuto esercitare quel potere su di me.
Quando penso a quante donne vivono questa esperienza così dolorosa senza trovare il coraggio e la forza di ribellarsi, mi vien voglia di urlare al mondo che mai nessuno dovrebbe manipolarti a quel modo.
Pensavo di essere guarita, ma se vado indietro di due anni mi rendo conto che la manipolazione è fatta di tanti metodi e che ci puoi ricadere in qualsiasi momento. Niente di così estremo. Meno musica, qualche film, pochi libri. Sono i sentimenti che vengono manipolati e certa gente è veramente speciale, ha una marcia in più nel farlo.

Ma, donne, se ne può uscire, con cicatrici sanguinanti, ma se ne esce. E poi ogni giorno è fatto per darci o toglierci saggezza: dipende solo da noi.  Io amo gli uomini, ma di certi la terra non ha proprio bisogno. La domanda è: perché ne ho avuto "bisogno" i??? Valla a capire tu quanta stupidità abbiamo in corpo...:-)))

Lo so, è un post personale, ma è anche un grande incitamento alla vita

 
 
 

virtù essenziali

Post n°2831 pubblicato il 28 Aprile 2023 da magdalene57

La fame è una gran brutta bestia. E non lo dico per quei poveretti che non han nulla da mangiare, per loro il problema non è aver fame, ma non aver nulla da mangiare. Dovremmo dividere più equamente il cibo che consumiamo, molto del quale finisce in spazzatura, questo per quanta riguarda i privati. Per i grandi rivenditori ora, finalmente, di sono persuasi a regarlo a fine giornata ad associazioni ed enti che lo dividono fra le persone che ormai non hanno più la capacità di acquisto di un tempo, o che vivono per strada, senza lavoro.

Parlavo di un altro tipo di fame, ed è quella di cui soffro io: non si chiama fame, ma di qualcosa di particolarmente imbarazzante da confessare: ogni volta che ho voglia di fare l'amore . Le battute triviali non si conterebbero ma, nella realtà, la mia fame è proprio per cibo: pasta, patatine, prosciutto, qualsiasi cosa che sia salata va bene.

Non so mai se devo soddisfare il primo bisogno o il secondo, ma in tempi come questi in cui la mancanza di materia prima (non parlo del cibo) non riesce comunque a smorzare il desiderio, io mi ritrovo ad avere fame. E l'istinto mi spingerebbe come una leonessa ad aggirarmi per strada a trovare una buona preda per i miei denti.

Non so se a voi capita qualcosa di simile, spererei di non essere l'unica rappresentante di questo circolo dell' in-sazietà permanente di cui sono socia fondatrice ed onoraria. Non è carino fare da presidente, socio fondatore, segretaria, mansioni importanti che non mi permettono di dedicarmi alla ricerca scientifica. Potrei chiedere aiuto all'intelligenza artificiale? O come Sordi, mettermi in casa un robot vestito da maggiordomo ed innamorarmi di lui? temo sarebbe troppo perfetto, adoro ancora le imperfezioni che rendono così umani, sorrido a bocca storta quando ancora sbagliano i congiuntivi, ma potrei soprassedere se i pregi superassero di gran lunga i difetti. Ché ho conosciuto persone che i congiuntivi li forgiavano e impugnavano come i cavalieri le loro spade, ma poi tutto finiva li, incapaci di passione e desiderio e virtù.

Si perché un uomo, ed una donna, han da essere virtuosi, ci sono virtù che nessuno esercita, che pochi conoscono, che alcuni considerano vizi ... le virtù nascono da dentro, dalla pancia e dal cervello, e vanno esercitate comunque e senza ritegno. Rifuggire da chi rifugge l'esser virtuoso.. non vi renderà mai, e dico mai, felice... Pensate ad un violinista che s'apprestasse a suonare il Caprice n.5 di Paganini, magari su un suo pregiato violino... senza esser virtuoso e al contempo pervaso di quell'istinto diabolico che faceva di Paganini un violista unico. Pensate ora ad un uomo, o ad una donna, che fanno vibrare le vostre corde allo stesso modo: non li chiamereste virtuosisti??

Bisognerebbe prequentare i concerti...

 
 
 

Noiosa-mente

Post n°2830 pubblicato il 26 Aprile 2023 da magdalene57

Sono infastidita da questo aprile che avanza a tentoni, da queste stagioni che si susseguono nell'arco della stessa giornata. Ieri sera sono andata a letto e avevo talmente freddo che gho cercato una coperta e me la sono buttata sul letto, e poi ho avvicinato il cuscino e ho creato il nido perfetto. E li dentro i miei pensieri sembrano uccellini col becco aperto in attesa di essere sfamati, e io vorrei soltanto che volassero via, invece restano li e rompono.

Ho la mente asfaltata, ho paura che un giorno mi sveglierò e non saprò più parlare, ne scrivere, non saprò più chi ero e nemmeno chi sono. La solitudine è una brutta bestia, la solitudine forzata è una bestia dentro che ti divora. un giorno il fegato, un altro la milza, un polmone, e così via... il cervello è l'ultimo ad andarsene perché devi avere la percezione di ciò che stai diventando, per soffrire di più, per impazzire meglio.

Sono noiosa a me stessa. Di bello è che non mi sopporto in questa catalessi mentale, può darsi che questo acceleri il cambiamento.  Per ora coltivo insalate e pomodori sperando di nutrirmi di realtà saporose e accativanti.

 
 
 

Liberazione

Post n°2829 pubblicato il 22 Aprile 2023 da magdalene57

Strana data il 25 Aprile, A sentire i telegiornali oggi pare che la gente abbia dimenticato, anzi, peggio, il revisionismo porta a dire cazzate disumane, una vera onta rispetto al nostro passato. Ma forse tutto questo fa parte di quel processo di restyling iniziato alcuni decenni fa e che è culminato con la presenza alle più alte cariche dello stato di ben noti fascisti, Questi, si, fieri e forti, mica come quei coglioni di pseudo comunisti che ahimè mi tocca di votare perché altro non c'è. Stendiamo un velo pietoso.

Quando ero giovane andavo in manifestazione ed ero fiera di portare quelle bandiere, e di cantare quelle canzoni. Lo farei anche oggi se solo avessi di fianco ancora tante belle facce  e voci che negli anni se ne sono andate.

Il 25 aprile per me è da tredici anni un giorno speciale, unico e memorabile: è nato il mio nipote Due.
Mia figlia è una che programma tutto. Aveva deciso che il nipote Uno dovesse nascere il primo giorno dell'anno e così è successo. Dopo aver ballato tutta la notte al concerto in piazza, al mattino ha iniziato il travaglio e così tra urla incredibili e angoscianti per me che le sentivo da fuori, ha partorito un piccolo essere somigliante alle sculture dell'isola di Pasqua: il più bruttino della nursery...

Quindi, quando pochi mesi dopo mi annunciò di essere nuovamente incinta decise che il Due doveva nascere il giorno della Liberazione: con sedici mesi di differenza da Uno
Abitavamo in due appartamenti distinti, ma sullo stesso pianerottolo, quindi quando alle 6 del mattino mi telefonò: mamma, puoi venire, ci siamo, Uno sta dormendo...- mi avviai praticamente in pigiama. Avevamo predisposto tutto da prima, sapevo quello che dovevo fare.....

Mamma aiutami per favore ho contrazioni molto ravvicinate, devo vestirmi,,,, -chiamo il marito- non portarla tu in macchina, chiama un ambulanza, secondo me è meglio...- mamma mi si sono rotte le acque.... - sento il marito che informa che il parto è iniziato ..fate presto!...- mamma!... cosa sta succedendo?..aiutoo... sta nascendo!!!- lei in piedi , gambe divaricate, io accuciata sotto di lei, la mia mano fra le sue gambe.. qualcosa sta scendendo e mentre urlo chiamando il marito appoggio la mano a sorreggere ciò che scende....
Ecco! avete presente quando una scossa viene trasmessa da un corpo all'altro? quando una corrente magica, una specie di imprimatur,  vi rende legati per sempre da qualcosa che nessun altro potrà togliervi, ad un altro essere...?
Il padre arriva subito e aiuta quel piccolo essere a nascere, è bravissimo, ha seguito i corsi del parto e sembra abbia fatto nascere sempre bambini... ma il piccolo non emette alcun suono... la mamma piange, si dispera: cos'ho fatto al mio bambino??!!.. sono i secondi più lunghi della nostra vita... ma poi il pianto arriva... e le lacrime scendono .. sono di commozione, di gioia, sono per il miracolo di una nascita quasi senza dolore, veloce, come dovrebbero essere le nascite.
Il piccolo è tra le braccia della mamma, li copriamo perché il bagno è comunque freddo a quell'ora del mattino, mentre il padre corre a telefonare chiedendo un ambulanza per un bambino nato in quel momento..e i centralinisti non capiscono, sono confusi... Di fatto arriveranno due ambulanze due medici un neonatologo, sei giovani volontari che guarderanno quella giovane donna in piedi col suo bambino fra le braccia.. come si guarda ad un apparizione.. Sarà il padre a risvegliarli dalla visione chiedendo che coprano mamma e neonato..
Intanto fratellino Uno s'è svegliato, tocca a me portarlo dalla mamma a conoscere fratellino Due... Cresceranno come gemelli, con quei legami forti che a volte si instaurano fra fratelli.

I legami .... Sono legata ad Uno, è un magnifico adolescente, affettuoso e dolce, molto riflessivo, ed un poco perso "sulle nuvole", filosofico, e portato all'introspezione, ma a Due mi lega quel contatto primordiale con la sua piccola nuca bagnata... la sento di tanto in tanto nel palmo della mia mano, ogni qualvolta lui arriva e sorridendo mi dice: ciao nonna! Due è uno "scugnizzo" timido ma sbruffoncello, amato dalle ragazze, contestatore nato, uno pronto a battersi per le cause, da sempre portabandiera alle manifestazioni del 25 aprile che frequenta con mamma e Uno. Orgoglioso di questo suo compito.

Bene il 25 aprile, alle sette rivivrò di nuovo quel magico momento. Ricordo che in tutto il borgo presto si sparse la notizia di questa nascita e tutti festeggiavano come in un tempo antico ... E io ero li a raccontare e di nuovo raccontare a tutti di quell evento straordinario che avevo vissuto. Di tante donne che conosco, posso dire con una punta di orgoglio, di essere l'unica ad aver vissuto un esperienza così meravigliosa.

Grazie figlia.

 

 
 
 

Uno=zero

Post n°2828 pubblicato il 17 Aprile 2023 da magdalene57

Una volta l'allora mia fidanzato (marito n.1), sapendo che mi si può conquistare con una canzone, mi portò ad un concerto sotto un tendone da circo. Era enorme. Non capivo dove mi trovassi. Eppure c'era il mondo li dentro. Età media trentanni, tutti con gli accendini, e tutti con uno strano nomignolo che a dire il vero mi lasciava unn poco perplessa: sorcini.

Abituata alla musica degli Inti Illimani, trovavo un pochino strano quell'essere vestito in modo molto eccentrico che si muoveva come un corvo impazzito su un palcoscenico pieno di luci. E poi ad una sua parola, ad un suo cenno, tutti ad accendere gli accendini e a cantare con lui.

Non è mai stato uno dei miei preferiti. Temo per quel senso di "superiorità" che avevamo a quel tempo, a quell'età, per certa musica, pervasa d impegno politico che doveva partire dagli zoccoli ai piedi, alle matite in testa usate come fermacapelli alternativi. L'avete mai usata? era comodissima, impossibie esserne sprovvisti a scuola: avvolgevi i lunghi capelli attorno alla matita in un chignon, e alcune ciocche cadevano lungo il viso. Era un movimento voluto, malizioso, direi, ad averne consapevolezza, sensuale, e di consapevolezza ne avevamo....

Comunque, l'atmosfera di quel tendone da circo mi colpi (ho sempre avuto un debole per i tendoni da circo), e pure per quelle luci accese nel bugno generale, per le persone che cantavano senza perdere una partola, una nota: un mondo nuovo per me.  Non sono mai stata un fraquentatricve di grandi concerti, più tardi con l'età avrei potuto sfruttare Orlando ed essere presente a grandi eventi, nonb lo feci mai. sapevo che a lui non piacevano queste intromissioni. E poi non sono donna fatta per concerti: preferisco musica a tutto volume in cuffia, o stesa sul divano, possibilmente non da sola, ma anche sola.

Oggi qualcuno mi ha suggerito una canzone, inconsapevolmente facendo riaffiorare ricordi sepolti da decenni.
A volte le persone ti fanno regali inaspettati se solo lasci che i ricordi riaffiorino senza timore.
Comunque il marito n,1 amava sopratutto Elvis e Dylan. Sua figlia ha tutti i suo lp conservati come reliquie e di tanto in tanto li fa ascoltare ai ragazzi. Ovviamente, esclusivamente, su piastra.

 
 
 

passata è la tempesta, odo augelli far festa

Post n°2827 pubblicato il 11 Aprile 2023 da magdalene57

Le feste comandate sono la cosa più faticosa da gestire che io conosca. E lo dico perché di solito sono io ad allestire tavola e cucina per tutti. Non so bene da dove nasca questa usanza, ma ormai è come la calza della Befana, l'albero che devi fare a Natale, le uova colorate per Pasqua, la grigliata per ferragosto.

La mia tavola è istituzionalizzata. Al punto che si portano amici e conoscenti, che io non conosco, tornano a farmi visita nipoti che non vedo da mesi, insomma, una specie di rituale pagano dove vengono immolati il maiale, l'agnello, il bue, il cappone, il pesce e il pane. E i vino.

Volendo limitare i grassi nocivi che tanto fanno sballare il colesterolo, quest'anno mi sono dedicata alle verdure, asparagi, cipolline, cavolini di bruxelles, patate al forno, quelle piccole, con la buccia edibile ...
L'agnello coi carciofi (una ricetta che riprende il simbolismo cristiano/giudaico), costolette d'agnello alla griglia, pesce per i vegetariani. Ovviamente, vivendo nella patria del prosciutto e del salame, l'antipasto era d'obbligo,.
La torta di frutta guarnita di crema al lime fatta dalla mia giovane nuora era squisita.

Il sole caldo, il tavolo sistemato nel prato, un venticello che addolciva i raggi del primo pomeriggio, i menestrelli che improvvisavano con le loro chitarre musica solo per le loro orecchie... insomma una dolce giornata in famiglia.
Pure mamma è stata bene e dopo avermi rotto i coglioni tutta la mattina sull'accoppiata agnello e carciofi, ha approvato, a tavola, e alla presenza di tutti, la riuscita del piatto, e pure delle verdure.

Le giornate passano molto veloci quando hai da cibare dieci persone. Ma ti restano addosso per un po' a ricordarti che il tempo passa. Comunque, dato che volevo fare un giretto fuori porta (di casa), ieri sono andata ad aiutare amici nella loro trattoria: ho fritto torta fritta per tre ore.. se non sapete cos'è andate su google, e cercate "torta fritta parmigiana"..

e lasciate che vi venga fame...

 

 
 
 

Tex

Post n°2826 pubblicato il 05 Aprile 2023 da magdalene57

Ho fatto un sogno, a dire il vero io sogno molto e di solito me li ricordo bene i sogni. Temo sia colpa del mio letto-vagina che ancora non è stabilizzato, e mi fa rimpiangere il periodo del letto a terra.
Ma andiamo con ordine. In verità quello che succedeva nel mio sogno fino ad un certo punto non lo ricordo per niente. Ma ad un certo punto è comparso lui.
Eravamo in un luogo all'aperto ed io ero come sempre stranita, agitata, qualcosa come al solito non andava come doveva..
Poi l'ho visto avanzare, andatura elegante di sempre, sguardo intenso posato su di me. Mi si avvicina e mi abbraccia con tutta la sua possanza.

Avvicina il suo muso al mio e le sue zampe, posate sulle mie spalle, mi trasmettono sicurezza, protezione, amore..

Ma come, Tex, ma tu sei morto, come fai ad essere qui??

Mi sono svegliata con le sue zampe ancora addosso e questa sensazione non mi ha abbandonata per tutta la giornata.
Cosa vuol dire quando il tuo fedele cane, che hai dovuto abbattere con una cerimonia in cui tutti noi gli eravamo attorno e gli parlavamo grandi e piccini, tutti a piangere ed accarezzarlo, morto in casa, tra le nostre braccia, torna a trovarti per abbracciarti?

L'avevamo prese al canile, J. sarebbe partito per l'università e io sarei rimasta sola, era ora di avere un cane. Ma non era un Cane, era un signore: discreto, gentile, educato, si faceva amare da tutti. Veniva spontaneo accarezzarlo, veniva spontaneo guardarlo con un sorriso anche quando qualche marachella la faceva pure lui.

Gli regalai una compagna pensando di fare cosa giusta, ma Stella lo stordiva con la sua vivacità, lo stimolava a fare, lei era la monella, lui l'uomo di casa... Quando mettevo ad entrambi la pettorina per andare a fare un giro , lei afferrava con la bocca il guinzaglio di Tex e lo portava in giro per il giardino: sembrava un numera da circo. I visitatori dai bastioni li fotografavano, ridevano, applaudivano quando l'esibizione dei due era finita... Stella era vispa, Tex s'avviava verso l'uscita con l'andatura mesta e stanca di un vecchio clawn, di quelli che hanno le lacrime disegnate sugli occhi.

Grazie , Tex, per avermi amato allora, ed ancora. Ti voglio bene, sai che non sono brava ad esprimerlo, a volte sono distratta, distante, a volte ho solo bisogno che tu ci sia..Grazie per essere tornato.

 
 
 

Mi piacciono le storie a lieto fine ..:-)

Post n°2825 pubblicato il 02 Aprile 2023 da magdalene57

1) Sei una donna molto interessante, si capisce che hai spessore, potremmo prendere un caffè, chissà da cosa nasce cosa... Ok, direi che potrebbe andare bene il parcheggio di un supermercato ?....

Ah, ma perché... devi fare anche la spesa?

♡☆◇

2) Mi piacerebbe conoscerti, cosa dici, potremmo vederci al centro commerciale, c'è molta gente, mischiati tra la folla... passsiamo inosservati...

☆♡☆

Stamattina sono andata alla Conad vicino a casa. E' enorme,  il parcheggio è composto da 8 corsie, ogni corsia ha dieci stalli a destra e dieci a sinistra...
Per trovare posto in certe ore devi girare come in serpente su e giù,, giù e su.......

C'era un tipo che ha attirato la mia attenzione: appoggiato al muro posto di fronte al parcheggio, occhiali sul naso, faceva finta di esser li per prendere il sole, un gamba piegata e il piede appoggiato al muro., era completamente fuori contesto, un pinguino nel giardino di casa, e l'ho guardato a lungo.
E davvero ho pensato: e se questo fosse uno di quelli che ti danno appuntamento al parcheggio per passare inosservato?

Mi ha fatto quasi tenerezza, la costanza, la fortuna, magari aspettava una signora che non era schizzinosa come me e non dava risposte di merda... Spero per lui, e per lei che il loro incontro sia stato fantastico.

Io ho fatto la spesa, all'uscita lui non c'era più. Chissà che nick aveva... Comunque sia, buona fortuna a voi due e ai vostri desideri .
Spero si realizzino e che durino il tempo che volete voi: da un minimo di un caffè, ad un massimo di un eternità.

 

 

 

 
 
 

EPISTOLARI AMOROSI

Si parlava con alcuni amici di aprire un blog  di lettere d'amore dall'altisonante nome:

EPISTOLARI AMOROSI

Non ho ben chiaro se intendessero lettere  nuove, o lettere scritte in passato, anche da altri. 
Forse, basta che siano lettere d'amore, nell'accezzione più ampia del termine, penso.

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 Ma, dopo tutto sono un uomo. E tutte
le considerazioni filosofiche
non bastano a impedirmi di
desiderarti, ogni giorno, ogni momento,
con la testa piena dello spietato gemito
del tempo, del tempo che non potrò
mai vivere con te.
Ti amo, di un amore profondo e totale.
E così sarà sempre.

(R.J.W)



DESIDERIO

VORREI PIEGARTI
AL MIO TANGO GIAGUARO
MIA SILFIDE AZZURRA
DELL'ORSA STELLATA,
E AL BRIVIDO CRESPO
DEI TUOI FIANCHI SGOMENTI
ALITARVI D'AGOSTO
IL RANTOLO CUPO
PRIMA CHE TU RITORNI GIUNCO
O IL VENTO CHE LO PIEGA
VORREI COLMARTI
L'INFINITO DEGLI OCCHI
COLL'AMARO DEL SALE
DEL MIO TEMPO PERDUTO,
GRAFFIARTI IL VISO
DI ROSSO VERMIGLIO
SCOPRIRTI IL SENO
AL BACIO INFUOCATO
PRIMA CHE TU RITORNI VENTO
O IL GIUNCO CHE SI PIEGA



Io sono certa che nulla più soffocherà
la mia rima,
il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni
nella gola
come una trappola da sacrificio,
è quindi venuto il momento di cantare
una esequie al passato.


Alda Merini, da "La Terra Santa"

 

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e me ne vanto!!


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L'ANATEMA DEL DAMA, DAMINA E
DAMIGIANA

'Per ora mando neve e tempesta
ma una salvezza soltanto vi resta:
organizzate un altro ritrovo
e il Cavaliero invitate di nuovo.
Voglio vederli pur'io stucchi e specchi,
basta carretti di robivecchi!
Se non farete per ciò buon ufficio
scaglio su voi orribile maleficio:
che non possiate mai più godere
del dolce strufolo o della pastiera!
Stretta la foglia, verrà ancor l'estate:
facit'ampressa, e organizzate!

 

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You are The Lovers

Motive, power, and action, arising from Inspiration and Impulse.

The Lovers represents intuition and inspiration. Very often a choice needs to be made.

Originally, this card was called just LOVE. And that's actually more apt than "Lovers." Love follows in this sequence of growth and maturity. And, coming after the Emperor, who is about control, it is a radical change in perspective. LOVE is a force that makes you choose and decide for reasons you often can't understand; it makes you surrender control to a higher power. And that is what this card is all about. Finding something or someone who is so much a part of yourself, so perfectly attuned to you and you to them, that you cannot, dare not resist. This card indicates that the you have or will come across a person, career, challenge or thing that you will fall in love with. You will know instinctively that you must have this, even if it means diverging from your chosen path. No matter the difficulties, without it you will never be complete.

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