Ieri mi sono alzato di buon ora speranzoso: volevo verificare se quanto ampiamente annunciato avesse tangibile conferma.
Ebbene si... il primo telegiornale del mattino affermava che l'evento che tutti prevedevano e che molti auspicavano era confermato...
Ho subito guardato fuori, nel cielo, per individuare qualche segno divino ma... nulla é diverso dal solito.
Mi sono guardato attorno cercando di scorgere un segno ma.... nulla é diverso dal solito.
Ho scrutato le facce della gente e mi sono scrutato io stesso ma... nulla é diverso dal solito.
Ho consultato on-line il mio conto in banca (mai porre limiti alla provvidenza) ma... nulla é diverso dal solito.
Mi sono collegato ai siti economici per verificare se qualcosa almeno da quelle parti fosse accaduto ma... nulla é diverso dal solito.
E cavoli non si fa così!!!!!
"The change" , "Yes we can", " It's time", " The new hope" la svolta della storia, il messia, l'avvento, colui che ci avrebbe salvato da ogni male, l'antibiotico, l'antidoto, la cura, l'uomo della provvidenza... la luce, come mai... nulla é diverso dal solito???
Il kenyano Barack Hussein Obama é stato eletto Presidente degli Stati Uniti d'America e non accade nulla, nessun segno divino a sottolineare lo straordinario evento?
Ricordo che poco più di 2.000 anni fa una cosa del genere fu accompagnata da una stella cometa che adornava il cielo, da angeli e pastorelli che da ogni dove raggiungevano una grotta, un anelito di bontà pervase il mondo.... e tutto questo senza neppure uno spot Tv, senza alcuna campagna pubblicitaria.... ed adesso???? ... nulla é diverso dal solito?
Ma scherziamo???
Tutto il fragore e l'attesa della vigilia in cosa si materializza? In un discorsetto di ringraziamento perfettino da educanda di sani principi, in una festicciola tutta luci e sfarzi all'americana, baci ed abbracci tra vincenti e sconfitti... tarallucci e vino e basta???
Si certo, questo è un po' più bruciacchiato in confronto ai precedenti Presidenti ma che c'è di tanto strano?
Non avete mai visto un uomo di colore????
Ormai sono in ogni dove, sono assolutamente integrati da un sacco di tempo... a volte con merito ed altre no, proprio come tutti gli altri, non vedo in questo una cosa così straordinaria!!! Assolutamente scontato che prima o poi accadesse. Prima o poi vedremo anche un Papa nero e in alcuni presepi ho già visto bambinelli negri...
Magari la cosa straordinaria è che questo presidente ha solo 47 anni... ma la Russia, la Spagna, lo stesso austero Regno Unito per esempio, da un bel po' si fregiano di leader giovani... ovunque l'età dei leader si è abbassata... a parte l'Italia... ma si sa che noi siamo diversi, noi non siamo ancora una NAZIONE ma solo un Paese!!!! Mettiamo in discussione perfino la nostra storia!!! (vedi post precedente).
Ditemi cosa c'è di così epocale vi prego.... cosa ha quest'uomo che io non ho, a parte il colore della pelle, i capelli crespi e le orecchie a sventola?????
Forse... adesso non ditemi che la differenza e sempre la solita... per favore non svilitemi il sogno planetario... è davvero solo una questione di soldi e marketing???
Tutto qui? Sempre e solo questa é la differenza??
In effetti a ben pensarci Barack Hussein dice cose meravigliose, populiste e condivisibili. Rivela poco o niente, ma è perfetto nel farlo. Entra nella scena di una spettacolare convencion accompagnato dagli U2 "It's a beautifull day" e tutti cantano così bene e tutti sono stramaledettamente cool, come appena usciti da un video MTV, tanto che ti immagini che possa esserlo davvero.
Obama con espressione misurata fino all'ultimo muscolo mimico, dice che darà assistenza medica gratis a tutti. Obama dice qualsiasi cosa e segue un ovazione ed un'altra canzone, ricetta perfetta, la solita, già vista. Mi chiedo se é tutto qui il sogno americano? Nessuno che mai esce dalla show-trance per chiedergli come farà a fare ciò che nebulosamente dice di fare, ma questo pare che non sia importante.
Obama è cool Obama è un brand. La poderosa agenzia di comunicazione DDB Worldwide dice che Obama ha tutto per essere un grande brand: è nuovo, attraente, esotico e diverso... e rimetterà sul mercato la stanca America. Ma come Presidente? Ha la competenza necessaria? Riuscirà a cavarsela tra le insidie reali del mondo? Ma non è questo il punto..... liberasi da Bush è la domanda, Obama è l'offerta.
E' come un antibiotico. Un gran rimedio per una nazione malata, un po' ammaccata e triste. Obama è lo sciamano, Obama é il Presidente, Obama è il brand rivoluzionario, anche se a ben guardarlo, di rivoluzionario non ha molto. Però è cool. Perfetto, forse troppo per essere vero. E poi promette... per come promette lui il nostro Berlusconi è un dilettante, promette di cambiare.... «Change», ripete all'infinito. «Change»....
Sono tentato di pensare che la competizione non è stata nemmeno tra Obama e McCain ma tra David Axelrod e Steve Schmidt, gli strateghi dei rispettivi candidati: il primo fa parte di quei pochissimi e strapagati consulenti politici capaci di rovesciare completamente il dibattito politico in favore di Obama, il secondo è un vero e proprio guerrigliero della comunicazione capace di insinuare nei cittadini qualunque dubbio possa andare a vantaggio di McCain.
Una celebrazione dell'arte del pettegolezzo. Obiettivo comune: far apparire l’avversario come estraneo ai valori dell’americano medio.
Che poi tutto questo sia vero o meno non importa, è inutile perdere tempo con la verità quando questa può essere creata a tavolino, come sostengono gli esperti di management della percezione.
Non so se ci avete fatto caso ma la comunicazione di questo scontro raramente si é focalizzata sui temi politici della campagna: è più che altro concentrata nel mettere in (cattiva) luce il carattere dell’avversario.
E gli elettori?
Stanno al gioco. A loro piace così.
Gli utenti americani del web, per esempio, sono ossessionati dalla celebrità e dalle star, ossessione che ha contagiato anche il modo di vedere la politica. Secondo i dati, molti utenti sono stati sedotti da Sara Palin, candidata come vicepresidente repubblicano, ma più che sostenere i suoi programmi politici e apprezzare le sue idee conservatrici, gli internauti sono stati attratti dalle sue foto e dalle notizie che riguardano il suo personale passato. Stesso discorso per Barack Obama: i navigatori vogliono conoscere dati personali del candidato democratico come la sua altezza o informazioni che riguardano la sua famiglia piuttosto che comprendere quali riforme vuole realizzare davvero una volta diventato Presidente degli Stati Uniti d'America.
E quindi avanti tutta, a suon di marketing, di slogan, di gadget e pubblicità.
A fare la differenza, come sempre, sono i milioni di dollari.
Guardiamo da che parte sta il malloppo.
Obama ha speso in tre giorni 230 milioni di dollari per tre mini film di mezz’ora mandati in onda in tutta l’America in prime time. Ha messo assieme oltre 700 milioni per la sua corsa, 188 in più di quelli che servirono a Bush nel 2004. McCain ha risposto, svenandosi, ai 230 di Barack con “appena” 84 milioni. Obama ha battuto McCain 3 spot a 1. E non pensate che siano soldi provenienti tutti dalle piccole donazioni. Questo fa parte delle grandi bugie del marketing. Anche Barack dovrà ascoltare e ripagare le grandi corporations che lo hanno aiutato per il 77% del suo budget.
Non dimentichiamo il dato storico statistico: il Presidente con più soldi da spendere, non ha mai perso.
Allora tutto quell'idealismo? Il grande cambiamento?? La svolta epocale??? Dov'è questa rivoluzione???? Era solo il frutto della costruzione di un brand?????
Accidenti ed adesso che succede?
... nulla é diverso dal solito...
Le quotazioni di Obama sono così alte che, secondo le leggi della Borsa, non potranno che calare. “Vendete le azioni Obama adesso”, intima tagliente Simon Jenkins sul “Guardian”, "perché “sono sopravvalutate e il mercato è impazzito: adesso che è presidente, la bolla speculativa scoppierà”....
L’ansia di chiudere la maleodorante stagione di George W. Bush ha fatto si che l’intero pianeta, non solo gli americani, s’aspetta adesso che Obama “cambi tutto”.
Compito inverosimile e sovrumano, per un uomo che non ha manifestato alcun segno divino di essere “il messia”.
Adesso, il nuovo presidente dovrà ricostruire “le rovine dell’economia mondiale”, “restituire credito ai mercati e fiducia ai commerci”, dare assistenza sociale ad una nazione, gli Usa, che ha “poveri da Terzo Mondo”, mentre monterà la disoccupazione. All’estero, “dovrà chiudere non una ma due guerre e mezzo”, dare un indirizzo alla diplomazia americana che è allo sbando “in un arco d’instabilità dall’Europa dell’Est all’Himalaya”, inclusa la questione israelo-palestinese. L’aspettativa che sia “messaggero di pace, d’amicizia e di salvezza economica” è forse la più forte dai tempi di Roosevelt: “Il peso delle attese è sbalorditivo e irreale”. Quando entrerà alla Casa Bianca, il 20 gennaio, sarà pieno inverno, ma a primavera ”temo" che non fioriranno le rose.
In fondo credere fino in fondo in Obama è come credere nei "miracolosi" prodotti dimagranti della Vanna Marchi. Pochi credevano che funzionassero davvero, ma molti li acquistavano solo perché erano venduti bene, sembravano credibili!!!! Facevano sognare.
Pessimismo??? No, solo argute e pragmatiche riflessioni di un contadino della bassa Italia.
Il Presidente più potente del mondo è oggi più che mai solo un brand ben costruito, si amici arguti, mi dispiace ma purtroppo è tutta qui la magia.
Obama è quello che la gente desiderava, quello che realmente egli sia non lo sa nessuno, e fidatevi, tanto meno lui.
Obama non esiste nella realtà è un prodotto virtuale, come l'economia insomma... nulla potrà cambiare realmente con questi presupposti, assisteremo ancora ad illusionismi di marketing a difesa di consolidati poteri, non ci sarà nessuna rivoluzione perché anche questa volta... nulla è diverso dal solito.
In tutta questa confusione l'unica incontrovertibile verità è che stanotte la stella cometa non ha adornato il cielo... ed oggi, a ben vedere... nulla è diverso dal solito.
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