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Ho gli occhi neri e vado in vacanza.

Post n°404 pubblicato il 28 Luglio 2008 da ipermarco1
 


Si ho gli occhi neri, la foto del bimbo nel mio profilo è ingannevole non ho gli occhi chiari ma neri, anche se ho sempre desiderato avere gli occhi chiari magari verdi.
Anche i miei capelli sono neri, anche se qualche anno fa lo erano di più.
La carnagione è scura, non nera da negro ma olivastra scura insomma sono di razza caucasica mediterranea.

Sono estroverso a tratti poetico, spesso patetico, di tanto in tanto profondo al punto da divenire incomprensibile.
A volte mi chiudo in me stesso e non voglio nessuno accanto a me, a volte ho bisogno che il calore del mondo mi avvolga.
Mi piace ascoltare, ma sono un gran chiacchierone.
Sono romantico ma non se ne accorge mai nessuno.
Ho sani principi, non mi drogo, non gioco d'azzardo e bevo moderatamente, ma ho il vizio del fumo.

Nonostante le mie imperfezioni sono stato amato.

Sono stato amato per afa.
Faceva caldo e avevo l'aria condizionata in auto.

Sono stato amato perché lei credeva scrivessi poesie.
Invece era una relazione tecnica sui consumi di mozzarella.

Sono stato amato come scusa per andarsene fuori casa.
Sono stato amato perché rappresentavo una speranza o una soluzione.
Sono stato amato perchè sono passionale.
Sono stato amato perchè vedevo la vita sotto angolazioni diverse.
Sono stato amato per curiosità, a volte per capriccio, spesso per noia...

Sono stato amato, nonostante tutto.

Sono stato amato per mostrare almeno un lato artistico.
Sono stato amato perchè è chic amare uno come me.
Sono stato amato perché è bello amarsi.
Sono stato amato per il mio DNA tenace.
Sono stato amato per essere salvato.
Sono stato amato per sfida e basta.

Ogni donna che mi ha amato,
mi ha amato per qualcosa di diverso.

Qualcosa di diverso da me.

Hanno amato di volta in volta un'idea, un senso di vendetta,
hanno amato le carezze, la parola "amore", la mia aria trascurata,
hanno amato loro stesse o ciò che di loro vedevano nei miei occhi neri.

Comunque, non me.

Si sono create delle immagini ed hanno amato quelle.
Immagini deformate della realtà, una sorta di caleideoscopio delle emozioni.
Come il calendario di una bella gnocca.
I mesi che scorrono pagina dopo pagina, fantasie, illusioni, slanci, ma poi le immgini finiscono e si torna alla realtà, la menzogna di un Sentimento, che le mie donne hanno chiamato di volta in volta Magia.

Hanno preso di me ciò di cui avevano bisogno in quel momento, per poi ritorcere tutto contro, quando la mia vera natura di uomo semplice ed intellettualmente onesto emergeva.

Adesso non mi rompete il cazzo se guardo il culo della Yespica e penso che sia quello il vero Amore.

Buone vacanze amici Arguti.

 
 
 

Ciao

Post n°403 pubblicato il 14 Luglio 2008 da ipermarco1
 


Se passi di qui significa che mi pensi!!!!!

Allora perchè non mi cerchi?

 
 
 

Spaghetti veraci alla granchia di scoglio.

Post n°402 pubblicato il 08 Luglio 2008 da ipermarco1
 


A queste temperature il richiamo diviene imprescindibile. Il mare, un granchio, lo scoglio... fanno risuonare nella mente il rumore delle onde su un sasso che sporge incrostrato di cozze con i granchietti che ci corrono sopra e le alghe verdi e nere che fluttuano attorno... sarà lo iodio, la natura, il forte odore di mare in quegli anfratti suggestivi ma mi torna il desiderio di mangiare... ma profumi di mare ovviamente, magari un bel granchio, ma se è una granchia è meglio.

Il segreto del granchio e comunque del pesce è uno solo: che sia fresco. Se non riuscite a pescare da soli sappiate che esistono pescherie con acquari, dove potete trovare la granchia, altrimenti provate nei mercati del pesce, riconoscere un granchio vivo è molto facile.... si muove!!!! Visto che siete in giro a prendere granchi vi rammento quello che vi serve per preparare questa ricetta divina.

Prima cosa bisogna procurarsi l'ormai famosa granchia poro femmina, grossa da trequarti di chilo al chilo, ma se è di più va meglio. Le granchie anoressiche non vanno bene per certe pratiche!!!! Dovete sapere che il granchio è uno dei doni piu straordinari, in quanto a sapore, che la natura ci ha elargito, molto meglio di astici ed aragoste che ci rimangono sempre un po' "stoppose". Poi ci servono dei pomodorini ciliegina , se riuscite a trovare quelli di Panchino è meglio, altrimenti vanno bene quelli del supermercato. A chi piace l'aglio, mi raccomando trovatelo fresco, lo sbucciate e lo schiacciate con il palmo della mano. Andate subito a lavarvi dopo questa operazione altrimenti puzzerete d'aglio tutta la sera e vi assicuro che non è figo.

Adesso ci serve del peperoncino. Sorridete!!!! Il peperoncino è il gentiluomo della cucina, trattatelo sempre con il dovuto rispetto. Quando lo trovo adopero un particolare peperoncino gia lavorato in salsa dai tunisini, popolo straordinario, che come tutti i medioorientali sanno tenere nella giusta considerazione e studio il piccante e quindi il principe peperoncino, pertanto uso: l’arissa, salsa piccantissima e cremosa che va conservata in piccoli barattoli di vetro affogata nell’olio extravergine d’oliva che la deve abbondantemente ricoprire.

Sicuramente in casa avrete un cognac invecchiato (altrimenti va bene il wiskey o meglio una buona grappa barricata, sconsigliato il limoncello) versatene un bicchiere e riponetelo accanto ad una dose d’alcool da cucina, vi servono spaghetti o fettuccine, ma che siano trafilati al bronzo e di un certo spessore, trecentoquaranta grammi sono quattro porzioni standard, da rivedere secondi i casi.

Il piatto è straordianrio per la sua delicatezza; ma va preparato lontano da occhi sensibili. La granchia deve essere viva, e voi dovrete trasformarla in manicaretto. Vi serve un grande coltello a lama quadra, una classica mannaia da cucina, un martello pesante, un robusto tagliere di legno e una ciotola. Prima chiedetevi se siete animalisti, vegetariani o chissà che altra stramberia e se siete sicuri di poter giustiziare la granchia, femmina per di piu, sull’altare dei piaceri della gola.

Ok, se avete abbastanza pelo sullo stomaco, allora: prendete la granchia, staccate la parte ventrale quella che si ripiega sotto la pancia, che nella grachia è ampia e ha l’aspetto di una grande foglia, fate bene attenzione a non farvi tranciare un dito dalle pinze... ponetela sopra alla tazza, tenendola verticale, dall’apertura posteriore provocata dal distacco della copertura ventrale uscira una certa quantità d’acqua preziosa per la vostra ricetta.

Ora si tratta di preparare i quarti di granchia, che sarà ancora viva, facendo sempre attenzione a non perdere un dito nelle pinze. Posatela col dorso sul tagliere; appoggiate la lama della mannaia longitudinalmente sul carapace della granchia, e spaccatela a meta con uno o due colpi secchi di martello. Ecco fatto le sofferenze terrene della granchia sono terminate in una frazione di secondo.

Staccate le due mezze metà del carapace, e con un cucchiaio o forchetta, staccate e mettete nella ciotola l’acqua della granchia, il contenuto: le uova rosso corallo, la gelatina marrone, insomma tutto quello che di soffice è contenuto e mettete in frigo. Con la mannaia staccate le gambe con le chele, e dividetele in tre pezzi alle giunture. ora la parte piu difficile,che prevede una grande padronanza dei movimenti e dell’energia: con il martello dovete fratturare la corazza dei pezzi di zampa e delle chele, ma solo fratturare, senza schiacciare la carne contenuta. Non crediate che sia facile!!!! Dopo una decina di granchi schiacciati come hamburgher vi verrà automatico.

Questa manovra serve a far passare parte dello straordinario sapore del granchio al sugo. Le due mezze metà del corpo vanno tagliate in due pezzi. Munitevi di una padella a bordo alto, mettetela sulla fiamma viva prendete il bicchiere di cognac e bevetene un terzo, vi fara sentire fantastici, la dose nel bicchiere deve bastarvi per tutta la preparazione del piatto, il bis è possibile ma non consigliato. Mettete l’olio extravergine d’oliva ed una noce di burro, nella padella n°1 e solo l’olio nella padella n°2, aggiungete due spicchi d’aglio in entrambe le padelle, semplicemente schiacciato col palmo della mano, ve la renderà odorosa ma vi sentirete un grande cuoco. Io torno a consigliarvi di lavarvi le mani il più presto possibile. Quando l'aglio sarà diventato dorato e l’aroma incanterà le persone presenti, versateci il contenuto della ciotola nella padella n°1. Vedrete che si coagula un po come una frittata, mescolate di tanto in tanto con delicatezza, quando il tutto è coagulato, di solito da 3 a 5 minuti, toglietelo dal fuoco e lasciatelo da parte.

Nel frattempo avrete messo i pezzi di granchia nella padella 2 e lo rigirate di tanto in tanto sino a far raggiungere un bel color rosso vivo, per una bella granchia ci vuole una mezz’ora, a questo punto prendete la padella e versateci l’alcool, chiedete ad una persona che vi sta antipatica: “ mi accenderesti sopra un fiammifero? “ la vampata dell’alcool brucerà completamente le sopracciglia dell’antipatico, e cio vi gratificherà, quasi certamente l’antipatico farà un salto indietro, e se cade potrebbe anche farsi un male boia il che non guasta.

Mi raccomando non ridete, godete dentro, e ripetete le solite frasi di circostanza, “ scusa, ho calcolato male la dose, ma vedrai poi che meraviglia!” ... non date retta a tutte le sciocche rimostranze che cercherà di farvi sicuramente se lo meritava.

Concentratevi sulla padella fiammeggiante adesso, e rigirandola man mano che l’alcole si consuma, la fiamma lambirà amorevolmente ogni singolo pezzo di granchia contenuta, donando un sottile, impalpabile, irresistibile sentore che ricorda l’atmosfera delle antiche trattorie dei pescatori al porto... inebriatevi... poi prendete il bicchiere con il cognac, bevetene un altro terzo, ve lo siete meritato! Buttateci i pomodorini ciliegina, incoperchiate e rimettete sulla fiamma, nel frattempo avrete versato gli spaghetti nell’acqua bollente e salata (l'acqua va sempre salata prima di tuffarci la pasta) e dato che quel tipo di pasta ci mette 8 minuti a cuocere, le scolerete a sette o anche a sei e mezzo... ed ora... sta per avvenire la realizzazione della grande magia culinaria di cui siete gli artefici.

Avrete bisogno di un’aiutante è importantissimo.... chiamate al vostro fianco l’ospite della cena piu carina e spiegatele bene il suo compito: versare gli spaghetti secondo i vostri comandi nella padella del granchio. Fate nella padella un semicerchio con il granchio e i pomodorini, scolate la pasta e fate versare un terzo di spaghetti nel mezzo, prendete il tegame con il preparato del contenuto del carapace, e versatene metà sugli spaghetti, fate versare i restanti spaghetti, o fettuccine ovvio, sopra e su queste l’ultima parte del sugo del tegamino, e mescolate con due grandi forchette il tutto dopo aver rimesso la padella sul fuoco per spadellare la vostra pasta.

Prendete il bicchiere di cognac e bevete quanto resta, adesso guardate negli occhi la vostra aiutante, e ditele: “brava, scusami ma c'è bisogno del gesto propriziatorio e scaramantico obblibatorio perché il piatto riesca sublime!” ... mentre le palpate le tette, abbassatevi velocemente per evitare lo schiaffo. Qualche consiglio sulla palpazione della tetta: dovete sorprendere e procurare un leggero brivido e non eseguire una visita mammaria... quindi con delicatezza dal basso verso l'alto ed usate il dorso della mano è meno invasivo come primo approccio. Se siete sopravvissuti al rito scaramantico prendete una forchettata, fate assaggiare alla vostra aiutante per convincerla che la palpata di tetta era assolutamente necessaria per avere una simile delizia, per quantificare se manca il sale dite che non c’è altro mezzo e mettetele la lingua in bocca, se non vi ha piazzato uno schiaffo prima, normalmente questa è una fase che viene accettata con entusiasmo.

Servite fumante dopo aver disposto gli spaghetti su un grande piatto di ceramica e averle impreziosite cospargendole abbondantemente di prezzemolo fresco.

Il verde é un colore decorativo straordinario, rilassa e predispone.... ci abbinate un vino bianco molto fresco se ha le bollicine è meglio.. e poi... bè... metteteci un po di fantasia, non posso certo dirvi tutto non credete????

Buon appetito.

 
 
 

Se ti dicono che l'amore è un sogno, sogna pure ma non stupirti se ti svegli piangendo.

Post n°401 pubblicato il 30 Giugno 2008 da ipermarco1
 


Il teorema di Pitagora lo conosco bene.
Ho idee politiche esclusive e mie.
Conosco il fenomeno dell'effetto serra.
Sono un profondo estimatore dei miti greci e conosco la storia di Roma.
Ho idee religiose chiare ed anche teologicamente raffinate.
Ho un'idea piuttosto chiara di dove sia il Punto G.
Posso dirvi come è andata l'evoluzione umana o come si coltiva qualunque cereale... certo.
Distinguo senza smentita un vino buono da uno mediocre e mi intendo di buona cucina.
Interpreto discretamente un opera d'arte ed ho anche un buon bagaglio cognitivo di tecniche finanziarie.
Avevo anche previsto che la Spagna vincese l'Europeo e mi chiedo: perchè sono così refrattario al gioco d'azzardo? Se avessi scommesso ci avrei tirato su un bel gruzzoletto!!!

Se volete possiamo discutere di fobie, manie, panie, litanie, sinphonie, ironie, satrapie, strategie, economie, tragedie, commedie, gioie, cosce, inconsce, angosce, trecce e tracce.
O preferite poesia e letteratura?

Le cose le so.
A volte non so spiegarle bene ma le so.

Ma... c'è un argomento che mi lascia muto.. bè si... l'Amore.

So che esiste, conosco a grandi linee come funziona.
Ma non so spiegarlo.
Ma non so spiegarmelo.

Per trovare le parole giuste sul comune minimo denominatore,
per dare un minimo di scientificità al mio effetto serra,
per dimostrare sicurezza clinica negli amplessi,
per dire bene come sono andate le cose,
mi basta cercarle su un'enciclopedia e tutto è stato già detto.

Per l'Amore no.

Non c'è teoria scientifica che stia in piedi da sola.
Le poesie non spiegano bene come vanno le cose.
Nessuno sa raccontarne l'esatta composizione delle sue emozioni.

Forse perché l'Amore cambia.

Il sesso, la matematica, la fisica, la storia no.
L'Amore ogni volta è diverso.
Ma è sempre Amore.
Un giorno direi una cosa, il mese dopo un'altra....

Per esempio:
mi innamorai di Giulia per il suo senso dell'umorismo.
Di Rossana per come cantava.
Di AnnaPola per un dolce sorriso.
Di Katia per la sua indipendenza.
Di Lilly per la sua quarta di seno.
Di Margy per come faceva l'amore.
Di Rosy per il suo senso materno.
Di Elsa perché al momento mi sembrava una buona idea.
Di Dida per la villa al mare con piscina.
Di Elga per il buio in discoteca.
Di Barby perchè mi faceva sentire il maschio più desiderabile del mondo.
E di Mary per la sua logica ferrea.

Parafrasando il filosofo Eraclito: "non mi sono mai bagnato due volte nella stessa donna".

In pratica non ho mai amato due volte allo stesso modo.

Ovvero, mi sono sempre innamorato per qualcosa di diverso.
Non ho una base solida su cui poggiare le emozioni.
Tutto è sempre stato così, molto... occasionale.

E se quel giorno avevo voglia di insalata,
m'innamoravo di una vestita di verde.

E se quel giorno avevo voglia di attenzione,
m'innamoravo di una con spirito crocerossino.

E se quel giorno avevo voglia di carne,
m'innamoravo di una in minigonna

E se quel giorno avevo voglia di Playstation,
m'innamoravo di una già fidanzata con un altro.

Troppo casuale.
Fa quasi paura.
Poteva succedere, ma anche no.
Altro che Cupido, forse è la Sorte che comanda il cuore.

"Fortuna Omnia Vincit"

No, non saprei proprio spiegare l'Amore.
Ma se proprio dovessi, credo che ricorrerei ad un'immagine.

Anzi, dodici: il calendario di Camila Morais

 
 
 

Se le partite deludono, ci sono sempre le tifose!

Post n°400 pubblicato il 19 Giugno 2008 da ipermarco1
 


Non sono ottimista riguardo la nostra nazionale ma vale sempre la pena dare un'occhiata all'europeo... non credete?





Lui non è daccordo....
Mi dispiace per il Portogallo era la mia "squadra" preferita.

Buon proseguimento CyberArguti.

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 31/03/2006
 

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