CyberArguti Blog

"Psicotecnologie per l'ottimizzazione di un percorso CyberComunicaTTivo in ambiente di CyberArguzia" (!!??!!) - Questo blog é diventato un albergo - GRAZIE per avervi soggiornato.

 

AREA PERSONALE

 
Image Hosted by ImageShack.us
 

FACEBOOK

 
 

... ... ... ...

autumndonna
 

ULTIME VISITE AL BLOG

paolo.parellaPoRo14748atubitaloitalo1jppendewebmasteraldospakalaminaledeby2008ebertonekatyjogloria.scafelucreziamussilavezzi69Pauler5dudi.nadio
 

ULTIMI COMMENTI

.... ....

tronco-fessa
 

MONDO ARGUTO

 

... ... ...

donna-su-alberi
 

VALORE

immagine
Questo blog vale 425.968,00
Dollari... ma và!

immagine

 
tronco-pisello
 

ARRITRAFFICO


statistiche immagine
statistiche-free : Statistiche per siti web
Portale, CYBERARGUTI siti classificati in piu categorie
 
tatuaggio cuore
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

Debug

Post n°384 pubblicato il 24 Gennaio 2008 da ipermarco1
 

Debugging (o semplicemente debug) è un'attività che consiste nella individuazione della porzione di software affetta da errore (bug) rilevati a seguito dell'utilizzo del programma.


Resettare.
Formattare.
Reinstallare.
Riavviare.
Debug...
Per lasciarmi di nuovo trafiggere dagli alisei, dai raggi di sole e dalle parole, senza rimbalzarli. Lasciando che mi mutino ancora in forma ed essenza.

Resettare.
Incredibile a pensarsi come un semplice errore, un bug in un programma che sembrava funzionasse possa generare tanto frastuono interiore.

Resettare.
Formattare.

Irresistibile ed affascinante tentazione di cancellare tutto per rimettere nuovo software, nuovi palpiti, nuove speranze.... tentazione che cattura pensieri e desideri nella sua trappola suadente. Specialmente nei giorni senza orizzonte, giorni da strisciare rasoterra, da respirare appena, tanto per sopravvivere. Specialmente oggi. Dove la piccola barca dopo la tempesta è ancora abbandonata, malconcia nel bagnasciuga freddo ed umido, con i sogni che si dissolvono raffreddati dal gelido vento della disillusione e dall’incessante monotono infrangersi delle medesime onde che recitano sempre le medesime ragioni. Ma il cuore non parla.

Resettare.
Formattare.

Reinstallare.

Per essere un fiore selvaggio del mio amato altopiano, incantato davanti un quadro di cielo, di nuvole e distese sconfinate di sassi e di terra, sicuro che un soffio di vento tornerà sempre ad accarezzarmi. Poter essere la lente nell’obbiettivo di un telescopio a riflettere senza tregua la luce delle stelle e dell’universo. Poter essere il viaggiatore di ogni viaggio, il camminatore di ogni cammino, il testimone di ogni paesaggio per respirare ogni luogo e diventarne parte. Poter essere un libro traboccante di sapere, percorso da migliaia di mani ansiose e di sguardi assetati. Poter essere un sorriso nel volto della sofferenza, un’emozione nel cuore dell’ipocrisia, un miracolo nel grigiore piatto dell’impossibile. Poter essere uno spruzzo di colore in un attimo in bianco e nero, una curva dopo chilometri di rettilinea e responsabile esistenza, una duna nel monotono deserto. Poter essere l’acqua che passa e lava, leviga, pulisce con paziente innocenza. Poter essere una goccia di rugiada che si dondola appesa alla foglia di un albero sfiorata dalla luce dell’alba.


Resettare.
Formattare.

Reinstallare.

Riavviare.

Per rivivere l’innocenza e la spensieratezza che traboccano nel sorriso di un bambino. Essere l’aria dopo un temporale, frizzante e tersa, che si poggia sulla terra dissetata e sazia. Poter rivivere la magia di quella tua lacrima che nacque nei tuoi occhi, scivolò sul tuo viso e morì sulle nostre labbra. Per poter essere quello che non ero, ma che ho cercato di imparare ad essere.


Resettare.
Formattare.

Reinstallare.

Riavviare.

Debug...

per dare un senso di divenire, per smaltire l'ira di questo mio errore di valore che mi sta facendo smarrire.

Debug...
per riempire la mia intima solitudine... sempre a guardarsi le spalle.... che palle!


Debug...
per bonificare dall'immondizia il mio cuore.


Debug...
perchè non è l'amore che fa soffrire, ma la sua assenza.

Debug...
.... ..... ........ ........ .. ........

 
 
 

Siamo barche ma siamo anche un faro...

Post n°383 pubblicato il 18 Gennaio 2008 da ipermarco1
 

Vorrei che questo mio testo lo leggeste con calma e serenità, se avete fretta o troppo distratti da altro lasciate perdere... per favore.

Io Credo che la vita, ogni vita, sia un viaggio o meglio: una traversata. Sai solo dove devi arrivare ma nessuno è in grado di dirti ne come e ne quando.

Io Credo che quando si nasce si viene subito posti su una piccola barca.

In principio, di solito, il mare è tranquillo. L'inizio del viaggio si svolge abbastanza sereno, se qualche piccola onda ti fa traballare lo spazio infinito ti fa venir voglia di navigare, di conquistare, ti infonde entusiasmo e speranza. Non si sa mai bene la rotta, allora nei sogni del navigatore compaiono tanti possibili tragitti e si cerca di percorrerli imparando pian piano a convivere col mare, a conoscerne i suoi segreti, ad evitarne le insidie, a dominare quella massa di acqua in moto perenne.

Man mano che si procede nella traversata il mare si fa sempre più agitato e ti ritrovi a lottare con la sua forza. Le onde si alzano minacciose, la schiuma a volte ti confonde e scoraggia. La forza del mare, le difficoltà della vita, deviano continuamente la rotta prevista.

Ma indietro non si può tornare e tutto ciò che resta da fare e continuare a navigare... anche se in burrasca.

Qualcuno narra di aver incontrato tra onde e risacche, draghi e famelici mostri, altri subdole sirene, orchi affamati e cattivi, infide streghe. Gli effetti della navigazione segnano il corpo, graffiano l'anima. Spesso si intravedono, piccole spiagge di bianco arenile e capita di approdare su isolette tranquille su cui riposare.

Nonostante la rotta non sia mai precisamente tracciata il viaggio deve continuare, sempre, incessante... è il destino di tutti i destini, inconfutabile. Capita anche che manchi la fiducia, che qualcuno si smarrisca, altri vengono inghiottiti a metà del cammino e capita, pure, di incrociare altre barche e percorrere pezzi del tragitto insieme, per darsi coraggio, per aiutarsi a vicenda.

Noi siamo barche che sfidano l'ignoto senza una rotta verso una meta segnata. Ma siamo anche fari, certezza e luce che guida altri naviganti incerti. Una luce che orienta, che rassicura e protegge indicando il percorso.... ci sono delle piccole barche che hanno da poco iniziato il cammino e barche in piena burrasca da dover guidare.

Siamo barche e faro ed a nostra volta cerchiamo il nostro di faro, una luce certa e sicura su cui puntare.

Il viaggio è di periglio intriso e capita anche che quasi all'improvviso, quando avevi intravisto una luce amica, un'onda anomala e beffarda ti travolga sconquassando tutto.

Con le membra dolenti, tramortito e acciaccato alzi il capo per cercare il tuo faro, per riprendere la tua navigazione, ma ti accorgi che la sua luce è sempre più fioca che non risplende più all'orizzonte che il suo fascio non è più benevolo con te. Tu in quella luce ci credevi, pensavi fosse il tuo destino ma ti accorgi che così non è.

Un respiro profondo cerca la calma nella tempesta... infruttuoso. La ragione si dibatte come un pesce sulle assi del fondo della barca. Un soffio costante, amaro, gelido e pungente, di un’inspiegabile inquietudine ti attraversa le membra. I pensieri sono ammanettati al polso di quell’unico pensiero. Immagini confuse di tele tessute nell'ombra ti offuscano la mente.

Ti chiedi come hai potuto credere in quella luce così incerta, come hai fatto a scambiare quel fuoco di paglia per il tuo solido faro.

Nel petto prende spazio prepotente un tumulto di sensazioni che galleggiano nelle maree del cuore. Lo sguardo si fissa sul passato, senza più vederlo. Mentre nella testa continua a sbattere quell’onda, instancabile e spietata, che sommerge tutto che ha fatto svanire quella tua certezza sotto i suoi flutti spumeggianti e traditori. Guardi le braccia, i polsi e le mani, che diventano appendici insignificanti se non sanno dove portarti.

Dov'é la tua luce... si sta spegnendo mentre con le vele gonfie di speranza la stavi raggiungendo.

Forse l'hai vista dove non é, forse l'hai sentita solo perché ne avevi bisogno!

La tramontana non smette di soffiare e di scuotere distese di certezze, piegandone i rami. Spezzandoli in uno schiocco secco.

Pensavi di aver trovato la giusta direzione, pensavi di aver eretto intorno a te una diga forte e sicura, sulle cui pareti qualsivoglia onda se pur anomala non avrebbe sortito alcun devastante effetto. Una diga che riparasse dal vento, che tenesse lontane le acque tumultuose, all’asciutto della razionalità. Ti sentivi al sicuro in quella tua sicurezza. Ti illudevi di aver imparato a navigare... a vivere!

Non avevi previsto, marinaio stolto, che la luce verso cui diretto non era faro ma fuoco di paglia. Non avevi considerato che il mare nella sua apparente crudeltà ed infinita saggezza ti aveva aiutato a capire che quella certezza non era la tua certezza e che quello verso cui veleggiavi non era il tuo destino.

Delusione, confusione, smarrimento, rabbia, incredulità prendono possesso della tua mente che vaga disperata nella foresta delle domande senza risposta... mentre l'umido è ancora dentro le tue ossa. Senti le correnti ora fredde, ora calde. Senti i raggi di sole che trafiggono l’oscurità, ma non riesci a percepirne il calore. Senti la profondità... e vorresti affondare, arreso, annegando nella risacca, risucchiato dagli abissi infiniti.

Ma la traversata della vita deve continuare, sempre, incessante... anche se hai smarrito il percorso.

Perché noi siamo barche ma siamo anche faro... ci sono piccole barche che hanno iniziato da poco il cammino e tante altre barche in piena burrasca da dover guidare.

 
 
 

Intermezzo grammatical-poetico.

Post n°382 pubblicato il 17 Gennaio 2008 da ipermarco1
 



Tu mia io tuo, tu mio io tua.

La grammatica più talebana ed integralista prevede l'aggettivo o pronome possessivo reciproco e biunivoco, che diviene riflessivo a distanza ravvicinata, quando lo sguardo rimbalza di palpito da pupilla a pupilla insieme alla temporanea fusione delle identità.

Ma quando la passione, la fusione, il desiderio scavalca l'ossimoro e invade l'essere la sostituzione pronominale con l'ambivalente prima persona plurale del medesimo pronome di possesso sarebbe l'apoteosi grammatico sentimentale della bidirezionale sensazione: "siamo nostri"..... ma fino a che punto?

 
 
 

Il Papa e la "Sapienza"

Post n°381 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da ipermarco1




Con rispetto e solo per sdrammatizzare, ho immaginato cosa sarebbe successo se il Papa fosse andato a parlare all'univerisità La Sapienza.

Non voglio commentare certe prese di posizione. Chi mi segue sa bene che, pur essendo profondamente ed intimamente credente, non ho grande stima dell'impalcatura liturgico iconografica delle religioni in genere. A riguardo della presunta partecipazione del Papa alla cerimonia di apertura del nuovo anno accademico, aggiungo solo che mi sembra inverosimile, nell'era della tolleranza, che si inscenino certe inopportune proteste. Abbiamo ben altri problemi ragazzi in questa nazione, non distraiamoci per simili sciocchezze.

Chi dissente dal Papa e da quello che vuol rappresentare lo può snobbare e basta, dissociarsi, con sobrietà e distacco intellettuale. In fondo quest'uomo voleva solo fare il suo "lavoro"!!!!

Se la futura classe dirigente italica ragiona così la vedo veramente brutta... ma sono convinto che è stato solo lo starnazzare di una minoranza esibizionista e stolta!!!!
 

 
 
 

Spazzatura

Post n°380 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da ipermarco1
 


Nella foto il nostro benamato Presidente Prodi dopo aver spiegato ai napoletani come intende risolvere l'emergenza rifiuti.



Se non si vive solo d'amore, nemmeno di risa beffarde e di goliardia e quindi una riflessione me la dovete concedere.

L'emergenza rifiuti in Campania impera beffarda e crudele nella cronaca e nei nostri pensieri - è l'immagine di una nazione adesso - azzerando millenni di storia, di gesta e di opere di artisti, poeti e navigatori. La visualizzazione iconica della prevedibile conseguenza di un modo di governare scellerato ed inconcludente.

Sono inorridito. Ma sono un romantico e fatalista. Alla fine i giochi della politica non possono guardare in faccia a nessuno... non l’hanno mai fatto!

Non si riesce però a rimanere indifferenti. Il discorso è come cerchi di cavalcare l’emozione. Oggi è andata male: sono finito nel pessimismo. Caduto tra il sentimento di umiliazione e il disincanto. Brutta sensazione. Sopra un meccanismo imperfetto ma dominante, assoluto, intoccabile. Sotto milioni di uomini, tutti invisibili l’un l’altro. Tutti sostituibili, “contificabili”. Tutti inutili, nessuno necessario se non nell'effimero momento del voto.

Il brutto è non riuscire a immaginare altro. Doversi rassegnare all’ingiustizia, ad avere il lusso, quando è concesso, di denunciarla, parlarne, discuterne anche animatamente, spendere emozioni e sentimenti.

Aria, vento che resta sempre qui, magari crea microclimi, tempestine o una boccata d’ossigeno. Ma il contorto meccanismo che ci governa lassù.. non lo sente nemmeno.

Sono stato talmente poco scaltro nel cavalcare questa emozione che sono arrivato quasi a pensare che la cultura (la mia amata cultura) non può influire sul potere, sui giochi economici. La cultura risulta assolutamente inutile in un mondo fatto di caste. Forse anche la democrazia in questi frangenti mostra il suo lato debole ed oscuro. Non cerco dittature ma competenze, buon senso, quel tanto che basta di rigore a costo di qualsivoglia impopolarità.

Questa notizia, questo stato di fatto ne è una dimostrazione. Ci affanniamo ad inorridirci, a scriverne, a commuoverci.. ma quest’è.. ed è drammatico ammettere che lo sapevamo tutti che finiva così, come sappiamo come finiranno tante altre vicende legate alla nostra vita "democratica" in una nazione fatta solo di poteri e nessuna cultura.

Per quanto possa fare schifo e per quanto vorremmo che tutto questo non esista l'immondizia c'è e non solo quella ammassata nelle strade di Napoli, l'immondizia ci governa e noi non sappiamo fare altro che produrne sempre di più.

Eppure la soluzione sarebbe semplice.... é nella storia!

Se vuoi costruire una nave,
non ordinare agli uomini
di raccogliere la legna
ed organizzarne il lavoro...
si lamenteranno!

Insegna loro l'amore per
il mare ampio ed infinito.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: ipermarco1
Data di creazione: 31/03/2006
 

... ... ... ... ...

pioggia
 

TAG

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

RIGURGITI EMOTIVI >>>

- VIDEOBLOG SPERIMENTALE
- Dipendenza da internet
- ALTO pensiero
- Per un'amica
- LORO ci AMANO
- TEST attitudinale
- LORO si AMANO
- Stella senza cielo
- Le perversioni della lingua
- OVIDIO e l'amore
- il VOSTRO primo bacio
- il MIO primo bacio
- CALCIO...che passione!
- Footing o Fotting?
- la LINGUA... se la usi godi!
- un lunedì di...SFIGA
- i miei...PENSIERI
- Nulla é come sembra
- Cuore ...Amore
- Filosofia CyberArguta
- CyberPoesia con prefazione
- Ho VISTO
- CyberPredica
- Il PRESIDENTE
- CyberConsigli
- Da non dire MAI a letto
- Tutto in un BACIO
- FOR MAN
- CyberNostalgie
- SORRIDO...che mi costa?
- Donne con la gonna
- Come impantanarsi
- Speriamo che la dia
- Ce l'ha data
- Parole col piccione
- Amore e possesso
- Il Negromante
- Sposare un uomo?
- Attenti a "lavoro"
- LOVE bug
- Fantasie e Sesso
- Emozioni annegate
- APERTI PER FERIE
- La più bella poesia
- Parole da rottamare
- Cazzeggio ergo sum
- Tempo delle mele
- Luoghi comuni
- Magia e fantasia
- Riflessione semplice
- Rottamazione sentimenti
- Il naso e l'amore
- Ciao Oriana
- La passera
- Discriminazioni
- I bonobo
- Codice da Vinci
- Test del Maiale
- Lettera aperta
- Apriamo il recinto
- Discriminato
- Certe notti
- Piramo e Tisbe
- Urlo di yogurt
- La donna dei miei sogni
- L'Uomo dei tuoi sogni
- Guardati dai sogni
- Prima di bestemmiare
- alzati la gonna
- Tutto il resto è noia
- Sette mesi
- Le zucche "vuote"
- Depenna il 7
- A cosa pensi?
- un tramonto domani
- Un libro brutto
- Poligamia
- Solo un caffè
- Musica maestro
- DEDICATO
- Aspettando Natale
- Un Natale un po' speciale
- SexyNewYear
 

TRAFFICO

 

...

fiori-spine-beige
 

CHI SEI TU?

immagine
 
Citazioni nei Blog Amici: 33
 
albero-profilo-donna
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963