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Se ci crediamo, voliamo.

Post n°455 pubblicato il 02 Luglio 2009 da ipermarco1
 

notte

Siamo stati a lungo fermi in balia dei venti, che spazzano via i ricordi, adesso che siamo dimentichi di ogni passato ci frustra il presente ed il nostro futuro non è altro che il passato sbiadito da quelle folate di vento. Credo che dovremmo farlo ora, fare del nostro futuro il nostro presente perché se è vero che in lui vorremmo vedere rosa e in questo presente vediamo grigio l’unica soluzione è far sì che ciò che ci attende al di là dell’oggi arrivi qui nello stesso istante in cui lo desideriamo.

Voglio vederci rosa piuttosto che chiaro, il troppo chiaro mi da fastidio alla vista e all’animo, la troppa consapevolezza può creare dolore, ho bisogno, non di un attimo, ma di sognare sempre nel margine di questa realtà.

Lungo il mare s’innalzava un faro, nel punto più alto, a rischiarare l'orizzonte, lo ricordi? Lassù tirava la brezza della vita, e se vogliamo anche l’ebbrezza, il nostro modo di vedere allucinate le cose, con la testa che un po’ gira perché lassù si provano vertigini anche osservando verso le luci delle stelle. Le nostre cose allucinate sono lì in alto. I nostri unici punti fermi. Dovremmo imparare a leggerle meglio, raccogliere la più bella con una sola mano.... mentre l'altra si occupa della vita.

Partiranno i battelli oltre le coste d'avorio e quelle di smeraldo? Oltre il lontano lido che andava al di là di ogni orizzonte?

Se ci crediamo, voliamo.

Morale?
La morale è sempre quella... Silvio togliti dalla cappella!!!!

P.S. Dite che la morale non c'entra? Quella morale c'entra sempre... non si vive di solo amore ma anche di rancore per chi ci inganna con stridore!!!

 
 
 

Satiriasi y degradación ¿Dónde está la oposición?

Post n°454 pubblicato il 05 Giugno 2009 da ipermarco1

La satiriasi del potere è un fatto storico: imperatori e satrapi, dittatori e autocrati hanno sempre amato riempire le feste di saltimbanchi, giullari e cortigiane. Assolutamente diffuso un certo atteggiamento che assumono uomini, quasi sempre di potere, che in età avanzata, invischiati in naturali problematiche prostatiche e di impotenza senile, sono portati a circondarsi di tutti quei simboli che inneggiano ad una vitale virilità che volge al desio, cioè belle donne, meglio se giovincelle, battutacce, arroganza e goliardie varie. Tutto già clinicamente accertato certo... ma per i leader di una democrazia queste umane devianze sono meno tollerabili e più complicate da gestire. Vige il principio del mandato, di quel rapporto etico fiduciario che si dovrebbe instaurare tra elettori ed eletto. Una questione di stile, di coerenza tra quello che si promette e si professa e quello che si fa... faccenda di rispetto per se stessi e per chi ti ha dato fiducia insomma... roba noiosa per chi comanda.

Credo che la deriva in cui siamo finiti la descriva con oculatezza il quotidiano spagnolo El Pais, subito prontamente aggredito con querela intimidatoria, che pubblica anche le "innocenti foto" dell'atmosfera "privata" (squallidamente decadente) che il "nostro" premier, il baluardo dei "nostri valori", l'esempio per i nostri figli, l'integerrimo statista... si concede.

Le foto proibite le trovate qui

Questa è la triste immagine che il "beneamato" raccatta al di fuori dell'ottusità italica. (Articolo integrale tratto sempre da: El Pais).

.......

Inasequible al ridículo, la vulgaridad y el desaliento, Silvio Berlusconi sigue bromeando en público sobre sus relaciones con menores como si nada ocurriera. El lunes por la noche, en el Quirinale, durante la recepción que dio el presidente de la nación por el Día de la República, Il Cavaliere no paró de verbalizar el asunto en los corrillos con bromas de este tenor. "¿Eres menor? Ah, podemos hablar".

Las payasadas, renovadas ayer al cuadrarse con una mueca ante el desfile de las Fuerzas Armadas, ensanchan el clima de degradación y el desprestigio internacional de un país abducido, y la pregunta que muchos se hacen es: ¿Dónde está la oposición?

Cada día más risible y pacata, incapaz de elaborar un discurso político serio ni de exigir responsabilidades a Berlusconi, la así llamada izquierda italiana se ha movido estas semanas de Noemigate entre su proverbial indefinición (católicos contra ex comunistas), y la falta de olfato y de cintura. Sin pulso ni autoridad, ni siquiera sus mujeres, minoría silenciosa en un cetro de machos muy retóricos, han canalizado el malestar de tantas italianas ante el rampante espectáculo de machismo ofrecido por el primer ministro y sus velinas (azafatas televisivas).

Algunas damas de mayor coraje, un grupo de rectoras, religiosas, profesoras, profesionales y escritoras distinguidas por el Estado, lanzaron ayer un manifiesto en el que denuncian el proceso de "degradación" de la República y subrayan que los medios sólo dedican atención a las féminas "complacientes con los poderosos y con un modelo mercantilizado y lesivo de la identidad femenina".

El líder de la oposición, Dario Franceschini, dio una rueda de prensa anunciada como balance de la campaña electoral. Optimista, porque la única frase digna de mención dicha por el líder católico en el último mes tuvo efectos balsámicos para el primer ministro: sacó de su silencio a los abochornados hijos de Berlusconi. Cuando más atormentado estaba Berlusconi, Franceschini preguntó a sus compatriotas si confiarían la educación de sus hijos a un padre así.

La respuesta mayoritaria (como se ve en las urnas) es que, naturalmente, sí, y parece difícil que los italianos no castiguen al melifluo Partido Democrático votando otra vez en masa al magnate milanés.

Eso no reduce la preocupación de los miembros serios del Ejecutivo, entre los que empieza a bullir la idea de un futuro sin Berlusconi que limite el deterioro. Con el G-8 de julio a un mes vista, el divorcio del siglo por jugarse, y las fotos de Villa Certosa por salir, el número dos en la sombra, Gianni Letta, afirma una fuente solvente, formaría un Gabinete técnico para acabar la legislatura en paz.

Berlusconi, atacado sin piedad por la prensa extranjera, ha confesado que está "a punto de estallar" tras las invectivas de The Times, que achaca a un "complot internacional" orquestado por Rupert Murdoch. "Tonterías", respondió ayer seco el diario británico, "si Il Cavaliere tiene problemas con las mujeres, eso es noticia. Si estuviera aquí, ya habría dimitido".

Para sobrevivir, Berlusconi ha recurrido a la bajeza de autorizar al tabloide de su hermano, Il Giornale, a publicar que su mujer, Verónica Lario, está amancebada con su guardaespaldas. Según escribe Natalia Aspesi en La Repubblica, "la demolición de la primera dama" es una vendetta contra quien abrió el grifo de la verdad y decir que frecuenta menores. Giovanni María Bellu, en L'Unità, detecta otra variante: "Ahora, el primer ministro es oficialmente un cornudo".

Novedades sobre los vuelos de Estado que investiga la fiscalía: una bailarina de la danza del vientre o bailaora flamenca, según las diferentes versiones que circulan, viajó a Costa Esmeralda en el avión presidencial el 24 de mayo de 2008 junto a Berlusconi y su inevitable guitarrista Mariano Apicelli. Faltaban cuatro meses para agosto, la fecha en que entró en vigor el renovado y tolerante reglamento de vuelos oficiales, diseñado a medida para trasladar a cantantes, velinas y vedettes a Villa Certosa.

.....

Non credo serva aggiungere altro.

Buon Voto CyberArguti!

 
 
 

Consiglio arguto: NON FATELO!!!

Post n°453 pubblicato il 03 Giugno 2009 da ipermarco1

"Le donne sono come il cruciverba, le puoi provare sia in verticale che in orizzontale ma la difficoltà sta nel comprendere il senso delle loro domande."

MORALE:

pensavo di risultare simpatico ma... mi è andata malissimo!!!!!

 
 
 

Ogni rosa ha le sue spine.

Post n°452 pubblicato il 13 Maggio 2009 da ipermarco1

petalo

Ormai é inutile indugiare oltre anche questa rosa va piantata!!!!

Chi mi conosce sa bene che significa per me piantare una rosa e chi non lo sa con un attenta ed arguta lettura di questo post lo comprenderà.

Di certo sarà un'operazione dolorosa forse la più dolorosa... non crediate sia facile piantare una rosa. Specialmente quando si è desiderato ed a sprazzi creduto fermamente che questa rosa non sarebbe mai stata piantata.

Di certo concorderete che la rosa è la regina di tutti i fiori, non sono un esperto sia chiaro, le amo soltanto con passione, anche se ultimamente ammetto di essermi intrattenuto con un paio di peonie, ma era solo un diversivo, giusto per conoscersi un po'...  la rosa è e resta sempre lil mio unico amore.

Di rose ne esistono quasi 200 specie con infiniti ibribi e cultivar che si intrecciano in un caleidoscopio multicolore di rara bellezza. Il nome rosa deriva da un'antica parola sanscrita "vrod" che significa flessibile, questo a testimoniare la caratteristica universale ed antichissima di questo nobile fiore.

Ma non crediate che le rose sono sempre state di così!!!!

Si narra che in origine tutte le rose fossero bianche ma un giorno la dea Venere, mentre correva incontro ad uno dei suoi innamorati, mise un piede su un cespuglio di tali fiori e le spine la punsero. Le rose, bagnate dal suo sangue, per la vergogna arrossirono all’istante e rimasero di tale colore per sempre. In seguito gli uomini con l'acquisizione delle tecniche botaniche ne hanno fatte davvero di tutti i colori. Sono state create rose importanti dedicate a grandi personaggi della storia, della religione e della fantasia, rose rarissime e leggendarie, rose passionali e mistiche.

Per dirne una.... la rosa gialla, che simboleggia la gelosia comunemente, deve questa sua caratteristica ad un'altra leggenda che ora vi racconto: il profeta Maometto, sospettoso dell'infedeltà della sua favorita Aisha, chiese all’Arcangelo Gabriele di aiutarlo a scoprire la verità. L’Angelo gli disse di bagnare le rose e, se avessero cambiato colore i suoi dubbi sarebbero stati fondati. Quando Maometto tornò a casa, Aisha gli offrì delle rose rosse, il profeta le ordinò di lasciarle cadere nel fiume ed esse.... udite, udite... divennero gialle! 

Tutti, credo, conoscono il significato simbolico legato ai colori delle rose ma il significato più importante non è nel codice cromatico delle odorose rispondenze d'amore come tutti pensano, la rosa è simbolo del segreto, delle cose da non rivelare, da trattare con la massima discrezione. Ricorderete il mitico libro di Umberto Eco "il nome della rosa" uno scritto dove mistero e segreti erano in ogni cosa, la rosa mussulmana racchiude in se il misero della contemplazione di Allah, la rosa dei templari simbolo di sofferenza e sangue é sigillo di ogni loro segreto, gli alchimisti con una rosa rappresentavano l'impossibile, per i rosacroce la rosa stessa rappresentava il mistero della conoscenza. Una rosa, rossa e fiera, adornava gli scudi del casato dei Lancaster. La rosa rossa, o dorata, appartiene alla Madonna nera ed è simbolo della rubedo, quando il cuore si trasforma nell'oro più puro, di cui il Cristo è la tintura. Potrei andare avanti nei viali della storia, della mitologia, delle leggende e della religione ma troverei sempre delle rose in questo cammino, fino ad arrivare a Dante che paragona l'amore paradisiaco al centro della rosa: "Nel giallo della Rosa sempiterna Che si dilata, rigrada e redole Odor di lode al Sol che sempre verna."

Ma osservate bene una rosa, i suoi petali, infatti sovrapposti in modo concentrico, si raccolgono in un bocciolo centrale che in molte varietà non si schiude mai del tutto: un piccolo e delicato scrigno che non deve essere forzato per nessuna ragione, ed è proprio li che io custodisco i miei segreti più intimi, ricordi e rimpianti che periodicamente vengono a cercare i miei occhi, le mie narici, i miei sensi tutti con la gioia della periodica rinfiorescenza.... e come se nulla fosse mai perduto.

La rosa ancora chiusa incarna anche la castità femminile, mente quella aperta simboleggia le bellezza e l'esuberanza della gioventù. Il suo profumo è il profumo dei profumi, ha influssi sulla bellezza e sulla sensibilità. Le sue essenze sono preziosi medicamenti. Il suo sapore carezza il palato. La gioia, la dolcezza, la gloria e l'umiltà, i sentimenti più teneri o più appassionati, tutto si può esprimere con la rosa, simbolo condiviso di bellezza e gentilezza di animo.

Ma quale rosa piantare questa volta? Non riesco ancora a decidere. Certo so bene che sono fuori dal giardiniere tempo avrei dovuto metterla in terra entro marzo, adesso è tardi, ma se considerate che la devo trovare, rinvasare, aiutarla a passare la calda estate, acclimatarsi, nel frattempo devo preparare il terreno, la rosa non ama terreni sfruttati o esausti, poi aspettare quella particolare luna che dico io... si arriva rapidamente ad ottobre no?  Comincerò a metterla in un bel vaso in attesa del momento propizio per darle la libertà.

Devo dirvi che non brancolo nel buio, una cernita l'ho già fatta stringendo il cerchio su tre esemplari. Ve li elenco subito: una rosa inglese la Tradescant, una floribunda la Marigold Harkness, o un ibrido di tea mi piace la Rene Goscinny.

Detto così vi costringerei a lunghe ricerche per capire di cosa parlo vi spiego io che è meglio, così mi date un parere.

rosa

La rosa Tradescant è una rosa inglese. Frutto di incroci assai articolati credo tra rose antiche e floribunde. Sono rose rifiorenti e formano un cespuglio piccolo e compatto. Ha il profumo di una rosa antica, petalo bello doppio come piace a me, il colore é fantastico sul cremisi scuro, quasi il color del vino nero di troia, colore di costanza ed immortalità. Purtroppo non riesco a trovarla in vivai tradizionali, la cercherò su internet. La vidi in un piccolo roseto in Umbria e non vi nascondo che fu subito attrazione. Non confondetela con la più comune W. Shakespeare 2000 è più sul porpora ed a i petali più sottili ed ondulati.

rosa

La Marigold Harkness è una floribunda incrocio tra ibrido di tea e polyanthe (altrimenti non sarebbe a cespuglio) dal colore arancio appena sfumato giallo (e questo mi lascia perplesso) le rose variegate significano amore tradito, col giallo dell'infedeltà e della vergogna diventa una tragedia Shakespeariana. Bisogna anche considerare che la rosa Marigold simboleggia "conforto per il cuore" e che il suo colore predominante è l'arancio il giallo è solo una sfumatura che accompagna il colore verso l'interno fino a diventare rosa. L'arancio è un colore mistico simbolo di desiderio e di fascino. La tipa (la rosa intendo) ha stelo lungo per questa specie, eretto e di grande impatto. Pare che fiorisca in continuazione l'ho vista solo una volta e mi è piaciuta molto.

rosa

La Rene Goscinny invece è un ibrido di tea. Una rosa moderna, allegra, dedicata al creatore di Asterix (Rene Goscinny), è abbastanza diffusa, dalla forma leggermente antica direi. Il petalo é doppio di un colore pesca (amore segreto) un po' verso il rosa (affetto e tenerezza); fiorisce continuamente, si può recidere e mettere in un bel portafiori, ma è questa la cosa che non mi piace tanto: recidere i fiori. Una rosa importante insomma.

Voi che scegliereste?

Se poi dalla parte opposta del mio mondo fosse piantato un piccolo arbusto di rose bianche che dirvi... andrebbe bene una semplice Sally Holmes o magari per fare le cose in grande una Reve D'or un rampicante antico meraviglioso con i fiori colore del burro dorato, una pianta caldissima che fiorisce pure a maggio... bé... sarebbe simbolicamente perfetto!!!!!

Spero non avervi annoiato con le mie rose... con le mie cose!

 
 
 

OGNUNO HA IL PAPI CHE SI MERITA

Post n°451 pubblicato il 11 Maggio 2009 da ipermarco1
 

papi

Qualcuno mi chiede perchè non scrivo più di politica.

Diletti arguti ve lo dico senza battute e mezze parole... perchè mi sono rotto le scatole di una politica fatta ai livelli in cui siamo finiti, da arrogante intellettuale quale sono vi dico che discuterne non vale di certo l'impegno di uno come me.

Parlare male del nostro anziano capo del governo, da VOI eletto, e della sua banda bassotti è facilissimo, come è altrettanto semplice parlarne con soddisfazione.

In fondo quel personaggio rappresenta il paese, la nazione l'Italia... quanti piccoli silvietti ci sono in giro.. ve ne accorgete?

Gente che si crede furba che fa il suo lavoro furbescamente... portando acqua al proprio mulino come è costretto a fare ognuno di noi ogni giorno.

Io lo dico da tempo ma non volete capirmi... il problema non è quell'ometto ignorante, scorretto, senza alcuno stile, indisponente nei suoi goffi tentativi di dare una dignità al suo torbido fare.

Il problema è nella democrazia. Ficcatevi nella testa che è un modello che non funziona!!!! Leggittima solo chi ha più danaro da spendere, chi la manipola meglio.

Ma non crediate sia un problema solo italiano... secondo voi qual'è la causa di fondo del dissesto economico mondiale??? 

IL NOSTRO è un dittatore, un sultano, un regnante democraticamente eletto dal popolo, uomo di consenso, ricco e potente, amato dalle donne (così vuol fare intendere), invidiato dagli uomini... quale migliore icona per un italiano medio senza più ambizioni, che ha barattato i propri valori in cambio di 4 subrettine che sculettano in TV o sedicenti affascinanti (???!!!???) personaggi di qualche cagata di serial televisivo.

Questa è una nazione fatta di reality, di Moccia e Muccino di Scamarcio e Veline... di sindacati senza anima popolare, diritti a tutti i costi, caste, padroni e padroncini. Una nazione ignorante dove la cultura non vale nulla, dove l'etica e gli ideali non contano. Una nazione narcotizzata ad arte ancora dal dualismo tra fascismo e comunismo (che senso abbia parlare ancora di queste inesistenti minacce non lo capisco, o meglio lo capisco ma... ).

Secondo me LUi rappresenta degnamente un paese degradato, ignorante, imbottito di falsi diritti e pretese, una nazione che crede ancora nei preti per dirne una (sia chiaro che i preti non sono la fede, quella è roba seria).

Stiamo attraversando un periodo buio, di oscurantismo, un nuovo medio evo, un epoca di declino culturale dove è preminente la teologia del profitto su ogni altra attività speculativa intellettuale, un'epoca in cui impera un modello filosofico di impronta aristotelica dominato dal principio di autorità democratica, molto simile al modello medioevale dove le "verità bibliche" erano i principi incontrastati di cui si alimentava il potere.

Il popolo arguto per vocazione è illuminista è tutto questo fetido grigiore ci fa solo venir voglia di restarne fuori.

Basta! Non voglio più parlare di questa robaccia tocca a voi capire.. e per capire non servono slogan o vignette, facile satira e roboanti denunce, occorre AZIONE e concretezza. 

In fondo la moglie del tipo ha rinunciato alla sua comoda posizione sociale e lo ha mandato a cagare... voi che aspettate???

O forse, in fondo, vi va bene così... 

Denunciare non serve a nulla... avete una sola arma: il voto ed il non voto, se non la sapete usare che volete da me? 

Capito perchè non scrivo più di politica adesso!

 
 
 
 
 

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