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Un blog creato da alexisdg10 il 01/02/2005

Arrancame la vida!

la realtà, i sogni, la politica, l'amore, la rabbia e l'allegria: la mia vita

 
 

 

AREA PERSONALE

 

       Soft Colors | Colores SuavesCOLORES EN AGUA

 

"Sólo los besos son más placenteros que las palabras" 

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FERMIAMO LA GUERRA

per tutte le infanzie rubate

per i legami strappati

per i fiori recisi

per le andate senza ritorno

per tutti i “progetti-uomo” mai realizzati

per tutte le ferite dell’abbandono

per tutto il freddo

per tutta la paura

per tutto l’odio

per tutta la fame

per tutto il non amore…

 

SOLO LIBERTÀ...E GIUSTIZIA

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ALDA MERINI

E tutti noi costretti dentro
le ombre del vino
non abbiamo parole nè potere
per invogliare altri avventori.
Siamo osti senza domande
riceviamo tutti
solo che abbiano un cuore.
Siamo poeti fatti di vesti pesanti
e intime calure di bosco,
siamo contadini che portano
la terra a Venere
siamo usurai pieni di croci
siamo conventi che non hanno sangue
siamo una fede senza profeti
ma siamo poeti.
Soli come le bestie
buttati per ogni fango
senza una casa libera
nè un sasso per sentimento

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Post N° 521

Post n°521 pubblicato il 21 Agosto 2007 da alexisdg10
Foto di alexisdg10

Tornare a casa è un attimo, che ci vuole? Maledetti turisti del cazzo, stronzissimi  turisti cagacazzo, perchè non ve ne state a casa vostra una stramaledetta, fottuttissima volta?" Devo prendere un aereo signore, devo prenderlo assolutamente, lo devo prendere per forza quell'aereo del cazzo! Vede, signore, c'è un amico che muore a casa e mica posso farlo morire da solo, non trova? Mi faccia stare in piedi, signore, mi faccia salire, sto nel cesso se preferisce, pago il biglietto intero ma sto anche nel cesso se non c'è posto. In questo o in quello successivo, ma mi faccia partire. La prego, signore." Arrivo a casa che sono tutti da Silvia. " Alex!" mi dice Paolo con un mezzo sorriso " ce l'hai fatta! Lo sapevo che venivi, che ce la facevi, che non mi lasciavi andare via così da solo!" Lo abbraccio. Ed è il mio Paolo di sempre, il Paolino della mia giovinezza, quello che ho amato tanto e che adesso non voglio lasciar andare per nessuna ragione al mondo. " Sono qua Paolo, siamo tutti qua" gli dico baciandogli le mani sottili e scarne. Lui sorride e tira su col naso. " Mi portate nel vostro letto ragazzi?" La Silvia mi guarda negli occhi. "Ce la fai, Alex?" mi chiede preoccupata " Devo farcela Silvia, dobbiamo farcela tutti". Lei mi sorride triste. Davide sorregge Paolo per le braccia, io lo prendo per le gambe e piano piano attraversiamo il pianerottolo, lo posiamo sul nostro letto, i cuscini a sollevargli la testa. Fuori piove. L'estate si è trasformata in autunno in un secondo. Passano le ore. Paolo tossisce ogni tanto. " Vieni qua Alex" mi dice all'improvviso " Non vi ho mai ringraziato per tutto questo tempo, per tutto questo amore, per tutta questa vita che mi avete regalato" Io guardo verso la finestra. Non voglio che lui mi veda piangere proprio adesso. Davide gli si stende accanto, lo cinge con le sue braccia forti, posa le sue labbra sulla testina di lui. " Vi amo tanto, ragazzi. Non credo che nessuno abbia potuto essere amato più di quanto sia stato amato io in questa casa." chiude gli  occhi. Per un attimo tocco la paura con le mani. Poi lui si scuote un poco, fa una specie di smorfia, si porta la mano sul viso " Hai male?" gli chiedo io preoccupato. Lui scuote la testa " No Alex, nessun dolore.Ti ricordi la canzone? Nessun dolooooreeee " Matto di un Paolo, che riesce a farci ridere anche in un momento come questo. " Dici alla Silvia che si curi bene eh, Alex? Che tutte ste cure che fa non le servono un cazzo, lo vedete anche voi, che mica può restare sulla sedia a rotelle o morire soffocata no?" Davide gli stringe la mano " E che cazzo Alex, sei grande e grosso e ci ami tutti ma non riesci nemmeno a proteggerci dalla morte. Ma allora che amico del cazzo sei, scusa?" Scoppiamo tutti a piangere.  Esco un attimo per andare in bagno a lavarmi la faccia. Nell'angolo, fra la tazza del water e il lavandino, c'è la Silvia per terra, si sfrega le mani. " Non te ne andare, non te ne andare, non te ne andare:" Si dondola in avanti col busto e ripete quelle parole come inebetita. " Smettila Silvia! Smettila subito e vieni con noi di là, guarda che ti prendo a sberle!" la scuoto con forza. Si riprende. Riprende il controllo. " Alex, cosa pensi che ci sia di là? Voglio dire, siamo poi così sicuri che non ci sia nulla?" Paolo ridacchia a modo suo. "Ti ho mai mentito Paolo?" gli chiedo guardandolo negli occhi " Mai" dice lui sorridendo. " Tranquillo Paolo, dio non esiste, tranquillo, di là non c'è niente,  niente, non hai nulla da temere". Lui sorride ancora. "Davide, avresti voglia di suonarmi qualcosa? Così, tanto per distrarmi, qualcosa di leggero" Si volta verso Silvia e dice: " Sto meglio adesso, mi sento meglio, sì, sto meglio".Poi la sua testa bruna cade sul cuscino, pesante, come se fosse di pietra, la sua mano si decontrae, il suo viso si torce per un istante in una smorfia strana. Poi più nulla.

Il giorno del funerale la Silvia ci ha impiegato un sacco di tempo a prepararsi. Si è fatta la sua inieziene di interferone, quella che le fa venire la febbre, talvolta. Si è acconciata i capelli, ha indossato il suo abito rosso scollato, le scarpette nere col tacco alto, gli occhiali da sole come se fosse al mare " Diceva che ero bellissima. Questa festa è per lui." Lorenzo è sceso dal taxi col suo tailleur nero, lo stesso del funerale di mio padre, la parrucca bionda e le scapette rosse con i tacchi a spillo. Mia madre se n'è stata in disparte tutto il tempo " Son troppo vecia per veder ste robe mi". I nostri amici sono venuti tutti a salutare il nostro Paolino. Non c'era nessuno dei suoi. Non abbiamo nemmeno saputo chi avvisare. Nelle sue carte non c'era nulla. Nessun nome, nessun telefono, nessun indirizzo.

Reggimi, Davide. Tienimi dritto tu che da solo non ci riesco. Tienimi tu. Tienimi saldo per i fianchi Davide. Non ti muovere,. Non ti muovere. Reggimi Davide che se no cado per terra. Tienimi dritto tu adesso.

http://it.youtube.com/watch?v=IdM6_MoCwyc

 
 
 
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Questo blog è nato come  luogo di svago, come luogo di scambio di opinioni e  di idee, come luogo di confronto,  un posto dove ascoltare un pò di musica e leggere qualcosa . Magari, a volte, qualcosa di stimolante e persino d' interessante. 
E non necessariamente perchè lo scrivo io. 
Un luogo dove poter interagire liberamente. Tutti possono entrare, leggere e commentare purchè si esprima un 'opinione senza offendere chi la pensa diversamente. La libertà di ognuno di noi  cessa  nel momento in cui lede quella di un altro.  La maggior parte delle foto e degli scritti in questo blog  sono  miei, ma alcuni sono anche tratti dal web. Dove possibile sono citati gli autori e le fonti. Se  per disattenzione o perchè non disponibili,  accadesse  che in qualche modo qualcuno di sentisse leso, può tranquillamente scrivermi e la foto o il post verranno rimossi. In questo blog è lecito parlare di tutto. Ed è lecito dissentire. Come è pure  lecito e auspicabile costruire. Il dissenso è legittimo quando è finalizzato alla costruzione e non alla mera distruzione fine a se stessa. Nessun commento sarà mai rimosso o censurato.

 

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PER I VOSTRI VIAGGI CONSAPEVOLI

 Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
I bambini della luna fiutano e aggirano le loro capanne.
Verranno le iguane vive a mordere gli uomini che non sognano
e colui che fugge col cuore spezzato troverà alle cantonate
l'incredibile coccodrillo tranquillo sotto la tenera protesta degli astri. 
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
C'è un morto nel cimitero più lontano
che si lamenta da tre anni
perché ha un paesaggio secco nel ginocchio;
e il fanciullo che hanno seppellito stamane piangeva tanto
che fu necessario chiamare i cani per farlo tacere 
Non è sogno la vita. All'erta! All'erta! All'erta!
Precipitiamo dalle scale per mangiare la terra bagnata
o saliamo al margine della neve con il coro delle dalie morte.
Ma non c'è oblio né sonno:
carne viva. I baci legano le bocche
in un groviglio di vene recenti
e, a chi gli duole, il suo dolore gli dorrà senza tregua
e, chi teme la morte, se la porterà sulle spalle. 
 Un giorno
i cavalli vivranno nelle taverne
e le formiche infuriate
aggrediranno i cieli gialli che si rifugiano negli occhi delle vacche. 
Un altro giorno
vedremo la resurrezione delle farfalle dissecate
e andando in un paesaggio di spugne grigie e di navi mute
vedremo brillare il nostro anello e scaturire farfalle dalla nostra lingua.
All'erta! All'erta! All'erta!
Quelli macchiati ancora di fanghiglia e acquazzone,
quel ragazzo che piange perché non sa l'invenzione del ponte
o quel morto cui rimane soltanto la testa e una scarpa,
bisogna portarli al muro dove stanno in attesa iguane e serpenti,
dove aspetta la dentatura dell'orso,
dove aspetta la mano mummificata del bambino
e la pelle del cammello s'arriccia con un violento brivido azzurro. 
Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno chiude gli occhi,
frustatelo, figli miei, frustatelo!
Permanga un panorama di occhi aperti
e amare piaghe accese.
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Ve l'ho detto.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno nella notte ha troppo musco alle tempie,
aprite le botole affinché veda sotto la luna
i bicchieri falsi, il veleno e il teschio dei teatri.

Federico Garcia Lorca

 sul comodino ( ma anche per terra e sotto il letto)

 

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Locandina Il tè nel desertoimmagine 
 

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