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Un blog creato da alexisdg10 il 01/02/2005

Arrancame la vida!

la realtà, i sogni, la politica, l'amore, la rabbia e l'allegria: la mia vita

 
 

 

AREA PERSONALE

 

       Soft Colors | Colores SuavesCOLORES EN AGUA

 

"Sólo los besos son más placenteros que las palabras" 

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FERMIAMO LA GUERRA

per tutte le infanzie rubate

per i legami strappati

per i fiori recisi

per le andate senza ritorno

per tutti i “progetti-uomo” mai realizzati

per tutte le ferite dell’abbandono

per tutto il freddo

per tutta la paura

per tutto l’odio

per tutta la fame

per tutto il non amore…

 

SOLO LIBERTà...E GIUSTIZIA

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ALDA MERINI

E tutti noi costretti dentro
le ombre del vino
non abbiamo parole nè potere
per invogliare altri avventori.
Siamo osti senza domande
riceviamo tutti
solo che abbiano un cuore.
Siamo poeti fatti di vesti pesanti
e intime calure di bosco,
siamo contadini che portano
la terra a Venere
siamo usurai pieni di croci
siamo conventi che non hanno sangue
siamo una fede senza profeti
ma siamo poeti.
Soli come le bestie
buttati per ogni fango
senza una casa libera
nè un sasso per sentimento

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Post N° 551

Post n°551 pubblicato il 21 Novembre 2007 da alexisdg10
Foto di alexisdg10

Oggi ho incontrato uno scrittore di successo. Uno di quelli che vendono 7 milioni di copie. E’ accaduto presso una libreria di Milano. Lo conoscevo già questo scrittore di successo. Lo conoscevo quando ancora non era uno scrittore, lo conoscevo quando si dedicava ad altro. Lo conoscevo e non mi piaceva, vent’anni fa come adesso. Mi è sempre sembrato impossibile che una persona così sapesse scrivere. Oddio, scrivere è una parola grossa, ma in un mondo dove alcuni individui del calibro di Moccia non solo scrivono, ma addirittura pubblicano, cavolo come pubblicano, il suo poteva essere scambiato per un esercizio di stile con una certa trama ben articolata. Balle. Ho visto troppa gente io per credere all’arte del primo venuto. Ho visto invece una mostra fotografica che mi ha lasciato senza fiato e che consiglio di vedere a tutti. Il titolo, da solo, è splendido: “Storie di sguardi”. Un secolo e mezzo di fotografia, di sguardi fermati dentro uno scatto.
Da Nadar a Stieglitz, da Cartier-Bresson a Newton.E ancora: Julia Margaret Cameron, Edward Lee Curtis, Lewis Carroll, Eugene Atget, Edward Steichen, Man Ray, Robert Capa, Robert Doisneau, Mario Giacomelli, Edward Weston, Lisette Modell, William Klein, Les Krims, Christian Boltansky, Josef Koudel. Presso Forma, Centro Internazionale per la Fotografia, in Piazza Tito Lucrezio Caro 1,  a Milano ( aperta fino al 15 gennaio). Un sogno. Ho trascorso un pomeriggio in un mondo speciale, in un rapimento che aveva dell’estasi. Ho già scritto in passato della fotografia, la sola forma d’arte che io sappia in qualche modo praticare. Non sono un maestro, questo no, questo mai. Ci vuole altro. Sono perfettamente consapevole dei miei limiti. Fra poco saranno quindici anni esatti dalla prima mostra che feci. Come reporter. Un anniversario che dovrebbe essere importante. Ho letto su qualche blog, qua e là, di un giochino che circola a riguardo: le date importanti della tua vita. Non l’ho fatto il giochino, non saprei cosa scrivere. Non è che non abbia nulla da ricordare, nulla di bello, nulla d’importante,no. E’ che proprio non mi riesce di legarmi in qualche modo al passato.  Io sono stato, ma ora non sono più.E’ strano. E’ come se in un certo senso molto di quello che è successo fosse accaduto ad un altro. Non è facile da spiegare. A volte mi guardo nello specchio e non mi riconosco. La mia faccia non è quello che sono io. Io sono molte altre cose. Ci sono avvenimenti che hanno segnato la mia storia, certo: l’incontro con Davide, il fatto di aver smesso di bere, la malattia di mio padre, la sua morte, quella di Paolo, la mia infanzia povera  e maledetta, ma io non sono quelle cose là. Non solo. Ho delle curiose reazioni di fronte al passato. Pur ricordando i fatti nel dettaglio non sono attaccato a nulla. Non ho rimpianti. Pochissime volte provo delle emozioni se guardo al mio passato. E’ come se quel passato appartenesse ad un altro, come dicevo. Lo guardo da lontano il mio passato e lo saluto con una mano, con distacco. Non so se sia un bene o un male. E’ così, come lo dico. Ho smesso di avere paura. Ho smesso di agitarmi per nulla, ho ridimensionato moltissime cose, nella mia testa ci sono sempre meno fantasmi. Non mi aspetto grandi cose, l’ho già detto da qualche parte. Gli anni passano inesorabili. E’ la vita. Non voglio remare contro corrente. Remare contro stanca, esaurisce, debilita. A volte faccio dei brutti sogni: la ragazza dalla sciarpa rossa di Kabul, Farida a Ramallah, le urla dei bambini di Bagdad. Mi sveglio sudato e cerco le mani di Davide. Da qualche tempo non sogno più che Lia sta male però. Mi sembra un bel passo avanti. La mia prima mostra fu un evento importante per me, allora. Oggi quelle emozioni non mi appartengono più. Ricordo un incessante batter di piedi, una frenesia folle, un’inestinguibile ansia che divorava quei giorni. Ricordo la paura che avevo di deludere tutti. Ma com’era quella paura? Non so, non lo ricordo. Oggi non me ne importa nulla.  E’ come se io fossi stato restituito, integro e in un certo modo intatto, ad una nuova vita. Sarà incoscienza. O consapevolezza. Non lo so. Guardo questi giorni che passano, a volte lenti come ore dolorose e oscure, altre volte lievi e veloci, come un vento bizzarro in primavera. Sono io quello di oggi. Sono io
.

http://it.youtube.com/watch?v=9DJAXqaFiBU

 
 
 
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Questo blog è nato come  luogo di svago, come luogo di scambio di opinioni e  di idee, come luogo di confronto,  un posto dove ascoltare un pò di musica e leggere qualcosa . Magari, a volte, qualcosa di stimolante e persino d' interessante. 
E non necessariamente perchè lo scrivo io. 
Un luogo dove poter interagire liberamente. Tutti possono entrare, leggere e commentare purchè si esprima un 'opinione senza offendere chi la pensa diversamente. La libertà di ognuno di noi  cessa  nel momento in cui lede quella di un altro.  La maggior parte delle foto e degli scritti in questo blog  sono  miei, ma alcuni sono anche tratti dal web. Dove possibile sono citati gli autori e le fonti. Se  per disattenzione o perchè non disponibili,  accadesse  che in qualche modo qualcuno di sentisse leso, può tranquillamente scrivermi e la foto o il post verranno rimossi. In questo blog è lecito parlare di tutto. Ed è lecito dissentire. Come è pure  lecito e auspicabile costruire. Il dissenso è legittimo quando è finalizzato alla costruzione e non alla mera distruzione fine a se stessa. Nessun commento sarà mai rimosso o censurato.

 

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PER I VOSTRI VIAGGI CONSAPEVOLI

 Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
I bambini della luna fiutano e aggirano le loro capanne.
Verranno le iguane vive a mordere gli uomini che non sognano
e colui che fugge col cuore spezzato troverà alle cantonate
l'incredibile coccodrillo tranquillo sotto la tenera protesta degli astri. 
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
C'è un morto nel cimitero più lontano
che si lamenta da tre anni
perché ha un paesaggio secco nel ginocchio;
e il fanciullo che hanno seppellito stamane piangeva tanto
che fu necessario chiamare i cani per farlo tacere 
Non è sogno la vita. All'erta! All'erta! All'erta!
Precipitiamo dalle scale per mangiare la terra bagnata
o saliamo al margine della neve con il coro delle dalie morte.
Ma non c'è oblio né sonno:
carne viva. I baci legano le bocche
in un groviglio di vene recenti
e, a chi gli duole, il suo dolore gli dorrà senza tregua
e, chi teme la morte, se la porterà sulle spalle. 
 Un giorno
i cavalli vivranno nelle taverne
e le formiche infuriate
aggrediranno i cieli gialli che si rifugiano negli occhi delle vacche. 
Un altro giorno
vedremo la resurrezione delle farfalle dissecate
e andando in un paesaggio di spugne grigie e di navi mute
vedremo brillare il nostro anello e scaturire farfalle dalla nostra lingua.
All'erta! All'erta! All'erta!
Quelli macchiati ancora di fanghiglia e acquazzone,
quel ragazzo che piange perché non sa l'invenzione del ponte
o quel morto cui rimane soltanto la testa e una scarpa,
bisogna portarli al muro dove stanno in attesa iguane e serpenti,
dove aspetta la dentatura dell'orso,
dove aspetta la mano mummificata del bambino
e la pelle del cammello s'arriccia con un violento brivido azzurro. 
Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno chiude gli occhi,
frustatelo, figli miei, frustatelo!
Permanga un panorama di occhi aperti
e amare piaghe accese.
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Ve l'ho detto.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno nella notte ha troppo musco alle tempie,
aprite le botole affinché veda sotto la luna
i bicchieri falsi, il veleno e il teschio dei teatri.

Federico Garcia Lorca

 sul comodino ( ma anche per terra e sotto il letto)

 

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