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ALDA MERINI
E tutti noi costretti dentro
le ombre del vino
non abbiamo parole nè potere
per invogliare altri avventori.
Siamo osti senza domande
riceviamo tutti
solo che abbiano un cuore.
Siamo poeti fatti di vesti pesanti
e intime calure di bosco,
siamo contadini che portano
la terra a Venere
siamo usurai pieni di croci
siamo conventi che non hanno sangue
siamo una fede senza profeti
ma siamo poeti.
Soli come le bestie
buttati per ogni fango
senza una casa libera
nè un sasso per sentimento
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Post N° 583
Post n°583 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da alexisdg10
Mi ha sorpreso e mi ha lasciato sinceramente sconcertato la faccenda della protesta dell’Università La Sapienza di Roma ed il conseguente ripensamento del Papa all’incontro del prossimo giovedì. Già si sono espressi in mille: la destra, la sinistra il centro, la politica e i giornali. Mi lascia perplesso la piega che ha preso questa contestazione e cercherò di spiegare in maniera semplice il perché, senza la pretesa di essere esaustivo, senza la pretesa di affrontare da competente i grandi temi o i massimi sistemi. Ho sempre affermato di non condividere la politica ed il punto di vista della Chiesa di Roma su molte questioni: la pretestuosa morale sessuale (e sessuofobica), la visione parziale che della pace ha il Vaticano ( che ha poco a che fare con il sacerdote di campagna, con il missionario, con Don Ciotti, per intenderci), le molte parole spese seguite a pochi fatti ( come dicevo in maniera ingenua ed infantile qualche post fa, basterebbe vendere qualche prezioso calice ), il potere gerarchico, la faccenda dell’Ici e di molti altri privilegi assolutamente inadeguati, la faccenda del preservativo, quella delle staminali e non ultima l’omofobia. E’ vero che la Chiesa non è mai stata il motore della scienza, che anzi, ha sempre cercato di frenare con la sua morale ed i suoi pregiudizi l’evolversi della scienza stessa e in un certo senso del progresso. E’ vero che io sono e sono sempre stato contro lo strapotere della Chiesa e sono certo che la stessa Chiesa di Roma abbia influenzato da sempre la politica di questo paese. Basti pensare alla Democrazia Cristiana di un tempo, all’attuale UDC, ai vari Teodem , allo stesso Mastella e compari, a tutto quel mondo vassallo e asservito al Pontefice. La Chiesa non mi piace come istituto politico, l’ho sempre detto e continuo a dirlo. Non condivido però la contestazione degli studenti e dei docenti di Roma. L'incontro con il Papa avrebbe potuto rappresentare un momento importante di riflessione per credenti e non credenti su problemi etici e civili, un’occasione per parlare della pace. Se non mi piace un Papa che s’intromette nelle questioni dello Stato, altrettanto non mi va a genio un paese che non permette al Papa di esprimere il suo punto di vista. E’ stato detto che lo stesso Papa ha larga facoltà di esporlo il suo punto di vista nelle chiese e ai suoi fedeli. Verissimo. Mi domando soltanto che male ci sarebbe stato se anche avesse parlato all’Università, davanti a studenti e docenti che avrebbero potuto tranquillamente e democraticamente contestare le sue posizioni una volta che le avesse espresse in quella sede. Impedire al Papa di parlare alla Sapienza non porta a nulla, non è l’inizio di nulla. Non sarà certo a causa di questo rifiuto che la Chiesa cambierà le sue posizioni. Finchè ci sarà una certa politica asservita al Vaticano le cose non si muoveranno di un millimetro. Mi sembra una cosa ovvia, Meno ovvio e brutto mi pare invece non consentire a qualcuno di esprimersi. Tappare la bocca a qualcuno non è mai una vittoria, mi pare. Non mi piace tutto questo. Ovvio che la destra sporcacciona di questo paese adesso gridi all’intolleranza del laicismo. In realtà essere laici non vuol dire essere censori di nessuno. Non vuol dire nemmeno essere anticristiani. C’è una grande confusione anche su questo punto. Come c’è una gran confusione fra ideologie, partiti politici e intenti. Se io fossi stato uno studente della Sapienza avrei colto l’occasione per andarlo a sentire il Papa. Primo perché è tutt’altro che uno sprovveduto in quanto studioso e teologo: si possono condividere o meno le sue parole e la sua visione del mondo , ma io credo che ascoltare ed eventualmente imparare qualcosa non faccia mai male, chiunque sia a parlare. Occorre avere la testa libera da pregiudizi e le braccia aperte se si vuole crescere come individui. Ma occorre soprattutto respingere e isolare l'atteggiamento di chi trasforma il dissenso in ostilità. Secondo ci sarei andato per rispetto a quelle persone religiose che ci credono, perché no? Io non credo in Dio ma non nego che un amico come Gesù, così come ce lo hanno descritto, mi piacerebbe averlo. E sfido chiunque a non pensarla così. Qui non si tratta di essere comunisti, di destra o di sinistra. Si tratta di essere ragionevoli e democratici. La democrazia vera nasce dalla pace e dalla tolleranza. Ma, soprattutto, se io fossi stato uno studente della Sapienza non avrei intrapreso una lotta così accanita contro l’intervento del pontefice.Avrei piuttosto incominciato a battermi come una bestia per il costo altissimo delle tasse universitarie, per la carenza di aule, di laboratori, di occasioni, di opportunità, per la carenza cronica d’investimenti, per il costo spropositato dei libri di testo, per i dottorati di ricerca pagati due lire, per i baronati di ogni tipo, per i buchi affittati agli studenti a 1500 euro al mese: tre stanze, il cesso sul ballatoio e 6 persone a dividere l’affitto. Mi pare che questi avrebbero potuto essere legittimi motivi di lotta. Far tacere il Papa è un’altra cosa. E non assomiglia per nulla alla libertà che ho in testa io nè al genere di lotta che conduco. Nè, soprattutto, ci rende più liberi o più felici e non rafforza di una virgola la mia laicità nè mi rende orgoglioso di nulla. http://www.youtube.com/watch?v=ibA3E0MGmko Libero mi cambia da solo i caratteri e non me li lascia modificacre. Vietato commentare su sta cazzata però... |
REGOLE DEL BLOG
Questo blog è nato come luogo di svago, come luogo di scambio di opinioni e di idee, come luogo di confronto, un posto dove ascoltare un pò di musica e leggere qualcosa . Magari, a volte, qualcosa di stimolante e persino d' interessante.
E non necessariamente perchè lo scrivo io.
Un luogo dove poter interagire liberamente. Tutti possono entrare, leggere e commentare purchè si esprima un 'opinione senza offendere chi la pensa diversamente. La libertà di ognuno di noi cessa nel momento in cui lede quella di un altro. La maggior parte delle foto e degli scritti in questo blog sono miei, ma alcuni sono anche tratti dal web. Dove possibile sono citati gli autori e le fonti. Se per disattenzione o perchè non disponibili, accadesse che in qualche modo qualcuno di sentisse leso, può tranquillamente scrivermi e la foto o il post verranno rimossi. In questo blog è lecito parlare di tutto. Ed è lecito dissentire. Come è pure lecito e auspicabile costruire. Il dissenso è legittimo quando è finalizzato alla costruzione e non alla mera distruzione fine a se stessa. Nessun commento sarà mai rimosso o censurato.
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PER I VOSTRI VIAGGI CONSAPEVOLI
Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
I bambini della luna fiutano e aggirano le loro capanne.
Verranno le iguane vive a mordere gli uomini che non sognano
e colui che fugge col cuore spezzato troverà alle cantonate
l'incredibile coccodrillo tranquillo sotto la tenera protesta degli astri.
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
C'è un morto nel cimitero più lontano
che si lamenta da tre anni
perché ha un paesaggio secco nel ginocchio;
e il fanciullo che hanno seppellito stamane piangeva tanto
che fu necessario chiamare i cani per farlo tacere
Non è sogno la vita. All'erta! All'erta! All'erta!
Precipitiamo dalle scale per mangiare la terra bagnata
o saliamo al margine della neve con il coro delle dalie morte.
Ma non c'è oblio né sonno:
carne viva. I baci legano le bocche
in un groviglio di vene recenti
e, a chi gli duole, il suo dolore gli dorrà senza tregua
e, chi teme la morte, se la porterà sulle spalle.
Un giorno
i cavalli vivranno nelle taverne
e le formiche infuriate
aggrediranno i cieli gialli che si rifugiano negli occhi delle vacche.
Un altro giorno
vedremo la resurrezione delle farfalle dissecate
e andando in un paesaggio di spugne grigie e di navi mute
vedremo brillare il nostro anello e scaturire farfalle dalla nostra lingua.
All'erta! All'erta! All'erta!
Quelli macchiati ancora di fanghiglia e acquazzone,
quel ragazzo che piange perché non sa l'invenzione del ponte
o quel morto cui rimane soltanto la testa e una scarpa,
bisogna portarli al muro dove stanno in attesa iguane e serpenti,
dove aspetta la dentatura dell'orso,
dove aspetta la mano mummificata del bambino
e la pelle del cammello s'arriccia con un violento brivido azzurro.
Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno chiude gli occhi,
frustatelo, figli miei, frustatelo!
Permanga un panorama di occhi aperti
e amare piaghe accese.
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Ve l'ho detto.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno nella notte ha troppo musco alle tempie,
aprite le botole affinché veda sotto la luna
i bicchieri falsi, il veleno e il teschio dei teatri.
Federico Garcia Lorca
sul comodino ( ma anche per terra e sotto il letto)
FOTO
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FOTO
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il 09/08/2023 alle 10:38
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il 14/02/2015 alle 14:07
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