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Un blog creato da alexisdg10 il 01/02/2005

Arrancame la vida!

la realtà, i sogni, la politica, l'amore, la rabbia e l'allegria: la mia vita

 
 

 

AREA PERSONALE

 

       Soft Colors | Colores SuavesCOLORES EN AGUA

 

"Sólo los besos son más placenteros que las palabras" 

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FERMIAMO LA GUERRA

per tutte le infanzie rubate

per i legami strappati

per i fiori recisi

per le andate senza ritorno

per tutti i “progetti-uomo” mai realizzati

per tutte le ferite dell’abbandono

per tutto il freddo

per tutta la paura

per tutto l’odio

per tutta la fame

per tutto il non amore…

 

SOLO LIBERTà...E GIUSTIZIA

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ALDA MERINI

E tutti noi costretti dentro
le ombre del vino
non abbiamo parole nè potere
per invogliare altri avventori.
Siamo osti senza domande
riceviamo tutti
solo che abbiano un cuore.
Siamo poeti fatti di vesti pesanti
e intime calure di bosco,
siamo contadini che portano
la terra a Venere
siamo usurai pieni di croci
siamo conventi che non hanno sangue
siamo una fede senza profeti
ma siamo poeti.
Soli come le bestie
buttati per ogni fango
senza una casa libera
nè un sasso per sentimento

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Post N° 558

Post n°558 pubblicato il 29 Novembre 2007 da alexisdg10

Oggi sono stato a fare il tagliando annuale da Roberta, la mia psichiatra, colei che dodici anni fa riuscì ad attivare in me la speranza in una nuova vita. E’ sempre una bella giornata quando vado da lei. Questo fatto eccezionale accade più o meno ogni dodici mesi. Ieri ci ho pensato tutto il giorno. Ero così eccitato alla sola idea di vederla e di parlare con lei! L’avevo chiamata per l’appuntamento la settimana scorsa “ Alex, amore, ti aspetto giovedì alle 16!” Non so se sia deontologicamente corretto che una psichiatra chiami un suo ex paziente “amore”, ma fa lo stesso. Con Roberta siamo al di là di ogni riguardo, oltre ogni pudore. La vedo una volta l’anno, dicevo, e la trovo sempre la stessa, di anno in anno. Magrolina, piccola, minuta, con i suoi cappotti stravaganti, la sciarpona di lana fatta a mano, il suo sorriso franco, le mani sottili e gracili. Nessuno, vedendola, penserebbe alla sua straordinaria forza. E’ bella Roberta, bella davvero. Ci abbracciamo e ci baciamo appena varco la soglia del suo studio. “ Sei in forma Alex, sei bello!” Io rido. Mi ha sempre fatto ridere Roberta, anche nei momenti atroci della disintossicazione in ospedale, quando stavo malissimo, quando volevo morire. Ha cambiato le tende alle finestre. Quelle nuove sono di organza color lilla, leggere e fresche come certi pensieri. Una parete l’ha dipinta di viola. L’effetto cromatico è di calore e di armonia. Ci sediamo uno di fronte all’altra, come un tempo, come dodici anni fa. Mi viene da ridere ancora. “Sei felice Alex? Sei sereno? Dimmi come sei adesso, dimmi come stai.” Parliamo di me, della vita, di questa vita, della mia. Parliamo delle battaglie antiche e di quelle recenti, delle mie frustrazioni, delle mie nostalgie, dei miei ricordi, del mio presente soprattutto. Del mio presente. “ Ogni tanto vacillo Roby” le dico. Lei sorride, volge gli occhi al cielo, mi guarda fisso e dice. “ E dio mio, Alex, e puntellati da qualche parte quando vacilli che gli strumenti li hai tutti adesso: usali!” mi faccio pensoso “ Questa è la vita tesoro mio, ma tu sei riuscito a trasformare la tua vita in  un miracolo. Ricordati com’eri quando ci siamo incontrati. Ora sei tu, questo sei davvero tu, non sei contento? Vacilla pure mio caro, ma non avere mai paura di cadere. Ora sai camminare benissimo da solo!” Ci abbracciamo quando esco dal suo studio. Lei incrocia le dita come faceva quando se ne andava dalla  mia stanza in ospedale. Poi sorride. “ Alex!” mi volto indietro mentre sono già sulle scale “Ieri mi ha chiamato Ivan, da Pisa. Vive là adesso. Voleva che sapessi che sta bene. Io volevo che lo sapessi anche tu”. Le mando un bacio con la mano.

Nei corridoi dell’ospedale passavamo le notti Ivan ed io. Faceva freddo in quei corridoi. Il vento passava attraverso le finestre, nelle fessure, in mezzo agli infissi. L’aria era come gelata. Non avevamo specchi dove guardarci, non avevamo rasoi con cui raderci.  A volte ci addormentavamo sul pavimento. Roberta ci riportava nei nostri letti gemelli, nella nostra stanza.  Al risveglio, tutti e due ancora una volta in lacrime, avevamo lo sguardo girato verso il muro, pieni di vergogna. Ci guardavamo uno nel volto dell’altro, le mani avvinghiate l’uno all’altro come a proteggerci da noi stessi, le gambe che tremavano. Altre volte ascoltavamo qualcosa che sembrava provenire dalle pareti, dalla pietra, dalle scale: dei colpi di fischietto, grida, rumori di passi in corsa, latrati di cani, grida disperate di bambini. I nostri occhi si guardavano per un breve istante, il tempo, ad esempio, di un balenar di vetri del sole nella stanza, quando era giorno.

Commenti al Post:
rasodiseta
rasodiseta il 30/11/07 alle 00:19 via WEB
Chissà se serve davvero alla fine raccontare noi stessi ,sdrotolare il nostro io alla ricerca della soluzione dei nostri malesseri ,a volte si vede tutto piu' chiaro per voltare pagina altre si ci deve dare solo del tempo .Ma io alla risposta "sei felice "non so davvero rispondere e tu?Penso che alla fine si vada solo avanti gioendo delle piccole cose senza alzare troppo gli occhi da terra.
 
 
alexisdg10
alexisdg10 il 30/11/07 alle 00:28 via WEB
oh no, io sono molto più ottimista. La vita dev'essere ben altro che procedere ad occhi bassi. Ognuno ha il dovere di rendere la propria vita un capolavoro, secondo i suoi bisogni e le sue aspirazioni. Raccontare se stessi non basta di certo, quando questo si limita, appunto, ad un mero racconto.Fare un percorso con l'aiuto di un pofessionista invece serve a raggiungere consapevolezza e ti consente di usare strumenti che a volte riscono persino a salvarti la vita. Se sono felice? Di essere qui e ora sono felice, questo è certo. Mi basta, credimi.
 
   
piandeloa
piandeloa il 30/11/07 alle 08:37 via WEB
Sono d'accordo, dobbiamo mirare alto. E dobbiamo essere sufficientemente forti per accettare anche un fallimento. Ma, se so di averci almeno provato, mi sento più sereno.
 
     
beth68
beth68 il 30/11/07 alle 08:56 via WEB
ragazzi, a spararci sui pidei siamo capaci tutti......a puntare in alto invece no. certo....si sa che si può cadere, che discorsi...ma averci provato...e ritentare...e VINCERE...questo, e solo questo, fa la differenza. questo è ciò che compie il MIRACOLO.... vi bacio.ele
 
     
beth68
beth68 il 30/11/07 alle 08:57 via WEB
*piedi ^^
 
     
piandeloa
piandeloa il 30/11/07 alle 09:06 via WEB
ah ecco.
 
   
rasodiseta
rasodiseta il 30/11/07 alle 09:38 via WEB
senza alzare troppo gli occhi da terra ...Intendevo dire ,senza guardare troppo quello che non va :)
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 30/11/07 alle 07:55 via WEB
Tu sei lo spot vivente della autenticità della promessa "Tutto quello che non ti uccide, ti rinforza"...un bacio...;-)))
 
 
donnaemadre
donnaemadre il 30/11/07 alle 10:08 via WEB
Confermo e sottoscrivo...
 
betulla64
betulla64 il 30/11/07 alle 10:22 via WEB
Che cosa immensa sei riuscito a fare Alex! Sei speranza che si respira.
 
mareintempesta11
mareintempesta11 il 30/11/07 alle 13:36 via WEB
ti abbraccio forte al mio cuore, un bacio Alex ^_____^
 
meriG77
meriG77 il 30/11/07 alle 14:42 via WEB
Mai come ora sento di aver bisogno di persone come la tua amica...eppure non l'avrei mai detto. Mia madre è morta da un mese, mi è crollato tutto addosso, soprattutto problemi pratici, quelli che per tutta la vita sono stata chiamata a risolvere per me e per quelli che mi circondano. Sono stufa marcia, ho i nervi a fior di pelle e non resisto più vedendomi circondata da persona che, anche animate dalle migliori intenzioni, non riescono ad essere un punto di riferimento per se stesse e mi non sanno dare aiuto concreto, non riescono a dire/fare le cose giuste... Non ho avuto nenache il tempo di piangere, tra lavoro e quella marea di casini a cui non riesco più a far fronte sempre da sola. Mi dicono "i problemi si risolvono", ma quelli che lo dicono sono persone che non ne hanno o meglio persone che hanno tanti paracadute perchè hanno avuto la fortuna di trovarne oppure sono persone che ne hanno tanti più di me a cui non ho avuto mai il coraggio di chiedere nulla. Sperimento oggi sulla mia pelle quello che ho sempre saputo: la solitudine è un lusso.
 
unadonnaperAMICAdgl
unadonnaperAMICAdgl il 30/11/07 alle 17:58 via WEB
Ti voglio bene Alex... sei un insegnamento e una forza continua...Ti abbraccio... ho finito il post in lacrime ;-))
 
lallamai
lallamai il 30/11/07 alle 21:01 via WEB
Grazie,Alexis... Mille volte grazie per quanta verità di Te riesci a trasmettere... Ps le mie analisi migliorano :-)
 
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E non necessariamente perchè lo scrivo io. 
Un luogo dove poter interagire liberamente. Tutti possono entrare, leggere e commentare purchè si esprima un 'opinione senza offendere chi la pensa diversamente. La libertà di ognuno di noi  cessa  nel momento in cui lede quella di un altro.  La maggior parte delle foto e degli scritti in questo blog  sono  miei, ma alcuni sono anche tratti dal web. Dove possibile sono citati gli autori e le fonti. Se  per disattenzione o perchè non disponibili,  accadesse  che in qualche modo qualcuno di sentisse leso, può tranquillamente scrivermi e la foto o il post verranno rimossi. In questo blog è lecito parlare di tutto. Ed è lecito dissentire. Come è pure  lecito e auspicabile costruire. Il dissenso è legittimo quando è finalizzato alla costruzione e non alla mera distruzione fine a se stessa. Nessun commento sarà mai rimosso o censurato.

 

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PER I VOSTRI VIAGGI CONSAPEVOLI

 Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
I bambini della luna fiutano e aggirano le loro capanne.
Verranno le iguane vive a mordere gli uomini che non sognano
e colui che fugge col cuore spezzato troverà alle cantonate
l'incredibile coccodrillo tranquillo sotto la tenera protesta degli astri. 
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
C'è un morto nel cimitero più lontano
che si lamenta da tre anni
perché ha un paesaggio secco nel ginocchio;
e il fanciullo che hanno seppellito stamane piangeva tanto
che fu necessario chiamare i cani per farlo tacere 
Non è sogno la vita. All'erta! All'erta! All'erta!
Precipitiamo dalle scale per mangiare la terra bagnata
o saliamo al margine della neve con il coro delle dalie morte.
Ma non c'è oblio né sonno:
carne viva. I baci legano le bocche
in un groviglio di vene recenti
e, a chi gli duole, il suo dolore gli dorrà senza tregua
e, chi teme la morte, se la porterà sulle spalle. 
 Un giorno
i cavalli vivranno nelle taverne
e le formiche infuriate
aggrediranno i cieli gialli che si rifugiano negli occhi delle vacche. 
Un altro giorno
vedremo la resurrezione delle farfalle dissecate
e andando in un paesaggio di spugne grigie e di navi mute
vedremo brillare il nostro anello e scaturire farfalle dalla nostra lingua.
All'erta! All'erta! All'erta!
Quelli macchiati ancora di fanghiglia e acquazzone,
quel ragazzo che piange perché non sa l'invenzione del ponte
o quel morto cui rimane soltanto la testa e una scarpa,
bisogna portarli al muro dove stanno in attesa iguane e serpenti,
dove aspetta la dentatura dell'orso,
dove aspetta la mano mummificata del bambino
e la pelle del cammello s'arriccia con un violento brivido azzurro. 
Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno chiude gli occhi,
frustatelo, figli miei, frustatelo!
Permanga un panorama di occhi aperti
e amare piaghe accese.
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Ve l'ho detto.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno nella notte ha troppo musco alle tempie,
aprite le botole affinché veda sotto la luna
i bicchieri falsi, il veleno e il teschio dei teatri.

Federico Garcia Lorca

 sul comodino ( ma anche per terra e sotto il letto)

 

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