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Un blog creato da alexisdg10 il 01/02/2005

Arrancame la vida!

la realtà, i sogni, la politica, l'amore, la rabbia e l'allegria: la mia vita

 
 

 

AREA PERSONALE

 

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"Sólo los besos son más placenteros que las palabras" 

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FERMIAMO LA GUERRA

per tutte le infanzie rubate

per i legami strappati

per i fiori recisi

per le andate senza ritorno

per tutti i “progetti-uomo” mai realizzati

per tutte le ferite dell’abbandono

per tutto il freddo

per tutta la paura

per tutto l’odio

per tutta la fame

per tutto il non amore…

 

SOLO LIBERTà...E GIUSTIZIA

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ALDA MERINI

E tutti noi costretti dentro
le ombre del vino
non abbiamo parole nè potere
per invogliare altri avventori.
Siamo osti senza domande
riceviamo tutti
solo che abbiano un cuore.
Siamo poeti fatti di vesti pesanti
e intime calure di bosco,
siamo contadini che portano
la terra a Venere
siamo usurai pieni di croci
siamo conventi che non hanno sangue
siamo una fede senza profeti
ma siamo poeti.
Soli come le bestie
buttati per ogni fango
senza una casa libera
nè un sasso per sentimento

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Post N° 564

Post n°564 pubblicato il 05 Dicembre 2007 da alexisdg10

Ieri sera abbiamo rivisto un film che quando era uscito nelle sale mi era sembrato bellissimo: “Non ti muovere”. Confesso che Castellito non mi fa impazzire. L’ho amato molto ne “L’uomo delle stelle” , ho amato molto il personaggio, ecco. Di Castellito mi piace la voce, una voce grave, profonda, piena. Meno della voce drammatica e stupenda di Giancarlo Giannini, ma insomma una bella voce. Mi piacciono le persone che hanno quel timbro basso, cadenzato, a tutto tondo. La sua è una parte difficile nel film, una parte pesante, greve. Conoscevo un tizio qui a Torino che aveva avuto una storia simile con una donna. Un dentista. Nel film Castellito recita la parte di un medico. Dev’essere un vizio della categoria. Anche il tizio che conoscevo aveva messo incinta una ragazza e lei aveva abortito. Il dentista continua la sua attività nel suo studio privato, la parte del marito a casa e quella di non so chi con se stesso. La ragazza non l’ho più vista. Non dev’essere facile. Chissà cosa passa nella testa della gente, certe volte? Penelope Cruz invece l’ho amata da sempre. Perfetta nella sua parte in “Tutto su mia madre” e in “Volver”, diretta da un Pedro Almdovar a dir poco sensazionale, l’ho amata ancor di più in questa parte, la parte di Italia, questa donna mezza puttana, mezza disgraziata, così tenera e straziante da far quasi male. Per quanto Castellito abbia reso bene il libro della moglie, certo il film non è la stessa cosa. Confesso che quando è uscito il film ho pensato che Castellito-Mazzantini avessero messo su una bella cooperativa, ma certo era un pensiero poco gentile nei confronti di entrambi. Il libro è diverso però, la parola scritta è un’altra cosa. Nel romanzo c’è un passo ( la scena che sullo schermo viene resa con gli attori che fanno l’amore sotto la pioggia in una stradina stretta e buia ) che nella recitazione filmata manca e che invece è essenziale. “ La amo come una mendicante, come un lupo, come un ramo di ortica. La amo come un taglio nel vetro. La amo perché non amo che lei, le sue ossa, il suo odore di povera. E voglio urlare a tutta quell’acqua che non ce la farà a portarmela via in uno di quei rigagnoli che corrono lungo il selciato deserto” dice il protagonista della donna che crede di amare e che forse ama davvero. Ecco, questo film, come il libro, del resto,  mi ha sempre fatto pensare ai treni perduti. Dev’essere terribile vivere di rimorsi. E ancora più terribile uccidere lentamente chi si ama. Ho tanti difetti, ma credo di non avere mai ferito nessuno in questo modo devastante e tremendo. Costruire è certo difficilissimo, ma l’amore non può che essere una costruzione continua.  L’amore si vede anche dalle parole. L’amore ha bisogno di parole. E di  gesti. Quand’ero ragazzo vedevo mia madre che a volte, tornando a casa dal lavoro, portava a mio padre una piccola arancia o un mandarino. Allora non capivo e trovavo infantile e ridicolo quel gesto. Ora, che ho quasi la stessa età che lei aveva allora, comprendo meglio. A volte mi capita di sentire qualcuno che dice che amare significa anche rinuncia. Non ho mai compreso cosa intendano dire. Non capisco. Nel film, come nel libro, mi ha colpito la figura di Italia. La sua goffaggine, la sua parlata ignorante, l’incedere incerto, il volto contratto, quella sua passività rassegnata. E’ qualcosa che mi tocca profondamente. Ho conosciuto gente come lei, nel mio percorso. Gente che, come fa dire la Mazzantini alla sua Italia “ la mia vita è sempre stata così, piccoli pezzettini che non vanno mai al loro posto, piccoli segni che mi vengono a cercare”. Il mondo è pieno di gente che vive e muore senza che nessuno se ne accorga nemmeno.

http://it.youtube.com/watch?v=U-oaiz92E9Q

Costruire

Commenti al Post:
beth68
beth68 il 06/12/07 alle 08:18 via WEB
a volte è difficile non sentire mai parole. ma certi gesti danno la pazienza di riuscire ad aspettare che le parole riescano a venire, prima o poi... un bacio, alexis. ele
 
Brisbyblu
Brisbyblu il 06/12/07 alle 10:49 via WEB
Io quel libro l'ho amato tantissimo. Specie perchè la MAzzantini, donna, ha parlato attraverso la voce di un uomo rendendolo assolutamente credibile, sfaccettato e tridimensionale.
 
donnaemadre
donnaemadre il 06/12/07 alle 11:23 via WEB
Caro Alex... come sempre, quello che scrivi, è fin troppo toccante. Ma io quel libro l'ho odiato. Io, che non mi libero mai di niente, quel libro l'ho regalato, non volevo neanche vederlo per casa. Perché sono donna e sono madre. Perché una nullità del genere, di fronte a una figlia sotto ai ferri, in pericolo di vita, riesce a non pensare a lei, ma a un'altra. Peraltro a un'altra che ha indirettamente (?) ucciso, come ha indirettamente (?) ucciso il figlio che avevano concepito (non ricordo adesso se frutto del primo rapporto estorto o successivo). Un perdente (per carità, io non ho nulla contro i perdenti, spesso mi ispirano persino più simpatia dei vincenti), ma un perdente di quelli della peggiore specie, che per egoismo e codardìa seminano morte, dolore e solitudine. Colto. Benestante. Imbecille. Con una donna che lui violenta e che muore per lui, che uccide se stessa e un figlio per lui. E un'altra donna più strutturata, che non si uccide, ma che si abbraccia stretta a sua figlia, e va avanti con dignità nella sua vita. Una donna che corre dalla figlia sotto i ferri, più vicina lei da lontano di quanto non lo sia il padre da vicino, che si taglierà i capelli come lei, e si fotograferanno vicine... No Alex, io quel libro proprio non lo sopporto, e il film non lo voglio vedere... sarà forse perché mi sento sia l'una, sia l'altra donna, sarà perché nella mia vita c'è stato forse un codardo di troppo (o due, o tre...). Sarà perché ho bisogno di guardare avanti... Ti abbraccio Alex, alla prossima.
 
 
alexisdg10
alexisdg10 il 06/12/07 alle 11:35 via WEB
sarà per quello che dici, credo. Ma vedi, a me è piaciuto prorpio per gli stessi motivi, perchè è molti simile alla vita. Di persone confuse ne è pieno il mondo. A me è piaciuto perchè non ci sono vincitori, perchè tutti sono imegnati in una vita ipocrita, forse l'unica che riescono a vivere. Tutti, tranne Italia, che vive quella specie di amore come un dono inaspettato e ne paga le conseguenze. Guardare aventi non significa far finta che queste cose non esistano. :)
 
   
donnaemadre
donnaemadre il 06/12/07 alle 12:07 via WEB
Ma guarda che io non faccio finta che non esistano! E' proprio il fatto che esistono che mi fa male. E' proprio il sapere che ci sono persone come Italia, talmente indifese e sventurate, da vivere l'ingresso nella propria vita di una merdaccia del genere, che alla fine la ucciderà, come un dono inaspettato, che mi sconvolge. Perché attingere al bisogno d'amore dell'altro, e trasformarlo in un'arma che lo ucciderà, è un'infamia. I vincitori ci sono in quel libro, eccome: sono quella madre e quella figlia che si riescono a riorganizzare senza il mentecatto. Vittoria di Pirro forse, ma sempre meglio del suicidio!
 
Billieholiday
Billieholiday il 06/12/07 alle 13:29 via WEB
Purtroppo non possiamo evitare di vedere le cose che non ci piacciono...Con questo post caro Alex, mi hai colpito al cuore, mi sono sentita Italia :-) Ti abbraccio
 
nimriel
nimriel il 06/12/07 alle 16:22 via WEB
Castellito come attore mi piace. Però venne un giorno in cui vidi una sua intervista in cui si autoincensava definendosi (cito) un talentuoso di rara portata. Non sopporto chi ha un ego smisurato e fra lui e la sua donna...uhm.
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 06/12/07 alle 16:28 via WEB
Io stò ancora qui a chiedermi "perchè" mi è piaciuto così tanto da farmi piangere...La storia non ha ne capo ne coda. Come può un uomo arrivato, colto, cinico, sposato con una donna bella ed inteligente, innamorarsi "così" di una abitante delle nostre periferie disperate, brutta, ignorante, sgraziata, lontana mille miglia dalla sua raltà...Ma lui l'ama disperatamente, a dispetto di se stesso, ed io non capisco perchè piango...
 
unadonnaperAMICAdgl
unadonnaperAMICAdgl il 06/12/07 alle 18:36 via WEB
io ho portato a casa il libro alle 3 del pomeriggio, alle 8 mi sono alzata dalla sedia...senza bere un bicchiere d'acqua, senza sollevare gli occhi dalle parole... ho pianto... come si può piangere dinnanzi alle storie che la vita ti da...come si può piangere dinnanzi all'amore, quello vero, quello che ti rovina, ti sfibra, quell'amore che ti fa torcere le budella per il solo sorriso...oddio Alex quanto ho pianto...neanche fosse stato un segno premonitore!
 
XafterglowX
XafterglowX il 06/12/07 alle 20:09 via WEB
Il libro si legge in una specie di stato ipnotico, tutto d'un fiato, e ti tocca nel profondo delle viscere. Il film a dire il vero, mi ha deluso: forse perché nel libro avevo immaginato volti e scenografie diverse. E sinceramente la Cruz, che diretta da Almodovar è stupefacente, in quel film non mi è piaciuta. Però di solito prima di giudicare un film, devo vederlo almeno una seconda volta, possibilmente in uno stato d'animo complemente diverso dalla prima. Un bacio.
 
kikka90_littlegirl
kikka90_littlegirl il 06/12/07 alle 22:37 via WEB
ciau! passo di qui dopo una settimana intera che finisco alle 23 di studiare. la mattina due segni violetti sotto gli occhi ke nn te l'immagini, e caffè a gogo, naturalmente! mi sono piaciuti moltissimo questi due post, specialmente il precedente. infatti, ho abolito la tv dalla mia vita e giornaletti non ne ho mai letti. Adesso leggo psicologia, Agostino e Orazio, per pura voglia di cultura. i fatti dei vip... cazzi loro! Non me ne frega niente. e chi li legge, già, viene da dire fatti loro, anche se non è vero. prima di concludere, ti racconto una cosetta. leggo oggi sul giornale: "Flavio Vescovini, 57, ha sparato 12 colpi di pistola al figlio gay Gabriele, 29, ma è stato scarcerato dopo soli 4 giorni." Trafiletto da 4 righe. Notizia oscena. E' probabile che emigri all'estero, in uno stato più serio... baci marty
 
fataignorante_79
fataignorante_79 il 07/12/07 alle 00:17 via WEB
Meglio il libro del film, concordo.. gran bel libro, storia dura e secca come un pugno nello stomaco..una carezza Alex. S.
 
tutto.sempre
tutto.sempre il 08/12/07 alle 09:14 via WEB
Il libro mi ha dato dei brividi. Mi ha fatto capire. Mi ha fatto capire quanta strada devo ancora fare per amare...per imparare l'amore (che credo nn si impari mai).
 
hunkapi_genova
hunkapi_genova il 08/12/07 alle 16:01 via WEB
Ti auguriamo una buona domenica. Ciao a presto
 
otherwise1
otherwise1 il 08/12/07 alle 21:33 via WEB
quando un libro mi piace...e cazzo quanto mi e' piaciuto questo...non guardo mai il film.rovinerebbe le emozioni che ho provato leggendo le parole...inevitabilmente...ciao bel tosato!
 
LaFeeVerte
LaFeeVerte il 09/12/07 alle 17:22 via WEB
hai un blog bellissimo...
 
Sunny_64
Sunny_64 il 14/12/07 alle 01:49 via WEB
Che libro meraviglioso, l'ho letto tutto d'un fiato (cosa per me rarissima, di solito ne leggo 4-5 alla volta) e ho pianto tantissimo leggendolo, mi ha toccato dentro come pochi altri libri. Credo che il film non lo vedrò, impossibile sia come il libro.
 
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PER I VOSTRI VIAGGI CONSAPEVOLI

 Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
I bambini della luna fiutano e aggirano le loro capanne.
Verranno le iguane vive a mordere gli uomini che non sognano
e colui che fugge col cuore spezzato troverà alle cantonate
l'incredibile coccodrillo tranquillo sotto la tenera protesta degli astri. 
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
C'è un morto nel cimitero più lontano
che si lamenta da tre anni
perché ha un paesaggio secco nel ginocchio;
e il fanciullo che hanno seppellito stamane piangeva tanto
che fu necessario chiamare i cani per farlo tacere 
Non è sogno la vita. All'erta! All'erta! All'erta!
Precipitiamo dalle scale per mangiare la terra bagnata
o saliamo al margine della neve con il coro delle dalie morte.
Ma non c'è oblio né sonno:
carne viva. I baci legano le bocche
in un groviglio di vene recenti
e, a chi gli duole, il suo dolore gli dorrà senza tregua
e, chi teme la morte, se la porterà sulle spalle. 
 Un giorno
i cavalli vivranno nelle taverne
e le formiche infuriate
aggrediranno i cieli gialli che si rifugiano negli occhi delle vacche. 
Un altro giorno
vedremo la resurrezione delle farfalle dissecate
e andando in un paesaggio di spugne grigie e di navi mute
vedremo brillare il nostro anello e scaturire farfalle dalla nostra lingua.
All'erta! All'erta! All'erta!
Quelli macchiati ancora di fanghiglia e acquazzone,
quel ragazzo che piange perché non sa l'invenzione del ponte
o quel morto cui rimane soltanto la testa e una scarpa,
bisogna portarli al muro dove stanno in attesa iguane e serpenti,
dove aspetta la dentatura dell'orso,
dove aspetta la mano mummificata del bambino
e la pelle del cammello s'arriccia con un violento brivido azzurro. 
Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno chiude gli occhi,
frustatelo, figli miei, frustatelo!
Permanga un panorama di occhi aperti
e amare piaghe accese.
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Ve l'ho detto.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno nella notte ha troppo musco alle tempie,
aprite le botole affinché veda sotto la luna
i bicchieri falsi, il veleno e il teschio dei teatri.

Federico Garcia Lorca

 sul comodino ( ma anche per terra e sotto il letto)

 

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