Creato da lumiss il 11/07/2005

Petali di parole

Un sentiero cosparso di petali colorati

 

 

« Ma tu, non sputi mai? Perverso »

Post n°11 pubblicato il 11 Settembre 2005 da lumiss

Solo femmine
(che fine ha fatto Rossella?)

Tanto rumore per nulla. Troppo.
Troppe femminucce incavolate con il mondo e con se stesse. Donne, poche.
Siamo stanche di fare bambini, stanche di cucinare e di lavare piatti, vogliamo prima goderci la vita (leggi: saltare da un letto all'altro come cavallette). I nostri uomini ci soffocano, il matrimonio non ha più senso,"voglio dedicare più tempo al mio lavoro". "Ho bisogno di essere indipendente".

Sto per generallizzare. Sto per fare un discorso bigotto, di altri tempi. eppure ne vado fiera e orgogliosa. Meglio un discorso bigotto di ieri che un'altro bigotto di oggi.

Mettiamoci in testa che la schiavitù (quantomeno nelle forme più note e pubblicizzate, quella del nero che raccoglie il cotone e quella del marito/padre padrone. per gli altri tipi, ahimè, manca ancora tanta strada) è stata abolita da anni, quindi nessun uomo ci costringe a fare nulla, nessun uomo ci limita e nessuna idiozia del genere. Gli uomini che ci stanno affianco ce li siamo scelte noi (o noi ci siamo fatte scegliere, questo poco importa) e dunque ognuno ha il compagno che si merita.
Ma a noi femminucce non va bene. Noi vogliamo aria, spazio, non vogliamo prenderci responsabilità. Ci piace andare in giro a fare shopping, a bere aperitivi con le amiche, a fare le oche giulive quando ci riuniamo per la festa delle donne ( giornata che andrebbe onorata in un modo mooolto diverso). La casa non ci basta, vogliamo l'ufficio, la macchina (ma poi, vogliamo imparare a guidare decentemente o no? Per fare un parcheggio non ci si può mettere mezz'ora e non si può sempre e comunque bloccare gli incroci). Leggiamo Harmony o bene che vada andiamo al cinema a vedere il diario di bridget jones e lo consideriamo il nostro inno.

Ma che fine ha fatto Rossella O'Hara?

La donna è nata per essere madre, per prendersi cura della prole e del nido. Lavorare è un diritto di ogni essere umano. Ma avere una famiglia è un valore aggiunto, non un difetto insormontabile. Cucire e ricamare non sono cose da nonna. Sono cose che tutte le ragazze e le donne di questo mondo dovrebbero sapere fare. E il tempo? Tra il lavoro, la palestra, e il corso di chiromante/pranoterapeuta non rimane più niente.
Si è perso il gusto del fare per gli altri. Di trarre soddisfazione dalla soddisfazione altrui. Di lavare e profumare le camicie del marito, di preparare la colazione ai figli e il sacchetto da portare a scuola per la merenda.
Rinunciare a qualche profumo, a qualche belletto in più , qualche ora di lavoro in meno e godersi casa.
L'attività fisica è importante, ma invece di fare le cretine con quel povero disgraziato di istruttore di palestra, portate i bambini al parco, in montagna o sulla spiaggia (invece di farli marcire tra merendine e tv spazzatura-come le merendine). Tanto il sedere e le tette prima o poi, vi cadono, non preoccupatevi. E prima o poi vostro marito guarderà comunque quelle più giovani di voi. Perchè sono inveitabilmente più... toniche ed eccitanti.
Non dico di lasciarsi andare (la cura della propria persona è un dovere verso se stessi e verso gli altri). Semplicemente, evitiamo di trasformarci in maschere di carnevale di noi stesse. Il tanga, a quarant'anni, se lo può permettere Madonna (Veronica Ciccone). Non tu che avevi il sedere grosso a 17 anni e ora si fa prima a saltarti che a girarti intorno. La sobrietà? che fine ha fatto la sobrietà?
Leggiamo. Libri interessanti, di attualità. Non gialli o romanzetti da quattro soldi. Quella è roba per gente che di mestiere fa l'intellettuale e nei momenti liberi ha bisogno di svagare il cervello. La politica, (e qui mi ripeto, volentieri), informiamoci. Creiamoci delle nostre idee e confrontiamole con gli altri!

L'emancipazione non è solo una mera questione economica. e non significa neppure diventare degli uomini in gonnella. significa essere consapevoli del proprio ruolo all'interno della società, realizzare ciò per cui la natura ci ha create, potendo scegliere.

Allora forse, saremo più soddisfatte dei nostri umoni che la smetteranno di comportarsi come bambini in fasce, di metterci le corna a tutto spiano, di toglierci i nostri spazi.

Saremo più donne, e meno femmine.

Rossella, torna!




 
 
 
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