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Colazione da Tiffany!

Post n°141 pubblicato il 30 Luglio 2011 da corinnasimeoli

Compie 50 anni  ma nn li dimostra!!!!!

Vuoi darmi la borsetta tesoro? Lettere del genere non si possono leggere senza rossetto!” (Audrey HepburnBreakfast at Tiffany’s“)

C’era una volta… una giovane ragazza che, scesa da un taxi in una desolata e addormentata Manhattan, vestita di tutto punto, osservava sognante la vetrina della sua gioielleria preferita tenendo in mano una brioche ed un caffè. Qualcuno avrà già capito, qualcun altro no… la ragazza di cui parlo è la splendida Audrey Hepburn, avvolta in un tubino nero Givenchy (andato all’asta da Christie’s per la modica cifra di 467.200 sterline) con chignon, occhialoni scuri e un fascio di perle intorno al collo. Interpreta la vita di Holly Golightly in “Colazione da Tiffany” una ragazza eccentrica, ingenua e mondana, così diversa da lei, ma che le fece toccare il successo con un dito.

La vita di Holly è segnata dai debiti, una pesante crisi economica la costringe “a fare la toeletta” d’alto borgo (come definisce nel film il lavoro da prostituta) a frequentare la mondanità, a mercificare il proprio corpo per 50 miseri dollari, a bere whisky a volontà e a non “appartenere” a nessuno. Sogna infatti di sposare un uomo ricco che le possa regalare i gioielli Tiffany, che lei tanto adora, e di trovare un posto nel mondo che le “vada a genio“.

Io vado pazza per Tiffany, specie in quei giorni in cui mi vengono le paturnie. Le paturnie sono orribili è come un’improvvisa paura di non-si-sa che. Bhè in questi casi mi resta solo una cosa da fare: prendere un tassì e correre da Tiffany è un posto che mi calma subito. Quel silenzio e quell’aria solenne… lì non può accaderti niente di brutto“.

La sua eleganza resterà eterna come il suo  mitico tubino nero ,ke adoro ,anke le perle ........e le paturnie  ???' A ki di noi nn vengono le paturnie ????? A me spesso!!!!!^______^

Buon compleanno !!!!!!!

 

   Grazie Pattj!

 
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francoroiter
francoroiter il 12/09/11 alle 20:16 via WEB
Dopo la fine delle riprese, tornò a New York dove fu impegnata nelle repliche di Gigi per altri otto mesi. Le venne offerto un contratto per sette film con la Paramount Pictures, con pause di dodici mesi tra un film e l'altro per permetterle di recitare a teatro.[16] Audrey Hepburn e Humphrey Bogart nel film Sabrina Dopo l'esperienza di Vacanze romane, fu chiamata ad interpretare il ruolo della protagonista femminile nel film di Billy Wilder, Sabrina, accanto a Humphrey Bogart e William Holden. Il guardaroba della Hepburn venne affidato allo stilista francese Givenchy. Quando gli fu detto che la signorina Hepburn voleva incontrarlo, Givenchy pensò di veder arrivare Katharine Hepburn. Invece si trovò davanti lei, ma non ne fu deluso. I due infatti, strinsero da allora un'amicizia e un sodalizio professionale che sarebbero durati tutta la vita. Lo stilista ricordava bene il loro primo incontro: « Le dissi, "Mademoiselle, mi piacerebbe aiutarla, ma ho poche cucitrici e sto lavorando ad una collezione, non posso farle dei vestiti." Allora lei disse, "Mi mostri quel che ha creato per la collezione." Si provò i vestiti. "È esattamente ciò di cui ho bisogno!", esclamò, e le stavano davvero bene. Sapeva perfettamente ciò che voleva. » ( da L'Ange des enfants) Per Sabrina, la Hepburn ricevette nuovamente una nomination all'Oscar alla migliore attrice, ma il premio andò a Grace Kelly. Il film ricevette un Oscar per i migliori costumi e lanciò la Hepburn nell'Olimpo delle star hollywodiane. Nel 1954 tornò sui palcoscenici interpretando il ruolo principale in Ondine, insieme all'attore e regista statunitense Mel Ferrer, con il quale si sarebbe sposata proprio quell'anno. Durante le rappresentazioni dello spettacolo teatrale, la Hepburn ricevette un Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico, oltre al succitato Oscar per Vacanze romane. Sei settimane dopo aver ricevuto l'Oscar, fu premiata con un Tony Award quale migliore attrice per la sua interpretazione in Ondine. Verso la seconda metà degli anni cinquanta, Audrey Hepburn era diventata una delle più grandi attrici di Hollywood e un'icona dello stile: nel 1955 la giuria dei Golden Globe le assegna il prestigioso Henrietta Award alla migliore attrice del cinema mondiale. La sua figura snella e il suo ben noto buon gusto erano ammirati e imitati. Diventata una delle maggiori attrazioni del cinema hollywoodiano, continuò a lavorare con attori importanti, come Fred Astaire, Maurice Chevalier, Gary Cooper, Cary Grant e molti altri volti noti del cinema statunitense e internazionale. Cenerentola a Parigi, girato nel 1957, fu uno dei film preferiti della Hepburn, anche perché le offrì l'occasione, dopo tanti anni passati a studiare danza, di ballare insieme con Fred Astaire. La madre della Hepburn apparve qui nel ruolo della padrona di un caffè sulla strada. Nello stesso anno uscì nelle sale Arianna (Love in the afternoon), frutto di una nuova collaborazione dell'attrice con Billy Wilder. Nella commedia, insieme alla Hepburn, che fu candidata al Golden Globe e vinse l'unico Golden Laurel Award della sua carriera, recitarono Gary Cooper e Maurice Chevalier. La storia di una monaca del 1959, vide l'attrice affrontare una delle sue interpretazioni più difficili. Films in Review scrisse: «la sua interpretazione chiuderà la bocca per sempre a quelli che pensavano a lei più come ad un simbolo di una donna sofisticata che come ad un'attrice. La sua interpretazione della Sorella Luke è una delle migliori mai viste sul grande schermo[17]». La pellicola, diretta da Fred Zinnemann, le valse la sua terza nomination all'Oscar e numerosi riconoscimenti, tra cui il suo secondo BAFTA, un nuovo premio come migliore interprete ai New York Film Critics Circle Awards, il David di Donatello per la migliore attrice straniera e il premio alla migliore attrice al Festival di San Sebastian. Il personaggio di Holly Golightly, da lei impersonato nel film Colazione da Tiffany, tratto dal romanzo di Truman Capote e diretto da Blake Edwards nel 1961, venne considerato come una delle figure più incisive e rappresentative del cinema statunitense del XX secolo. L'interpretazione fece guadagnare all'attrice un'altra nomination all'Oscar, poi vinto da Sophia Loren e il secondo David di Donatello per la migliore attrice straniera. Intervistata a proposito di un personaggio così insolito per lei, la Hepburn disse: «sono un'introversa. Interpretare una ragazza estroversa è stata la cosa più difficile che io abbia mai fatto[18]» Audrey Hepburn e Cary Grant in Sciarada Sempre nel 1961 uscì nelle sale Quelle due, in cui Audrey Hepburn fu nuovamente diretta da William Wyler. La pellicola, ispirata ad una pièce drammatica di Lillian Hellman, dalla quale il regista aveva già tratto il film La calunnia (1936), offrì all'interprete la possibilità di misurarsi con attrici del calibro di Shirley MacLaine, Miriam Hopkins e Fay Bainter. Nel 1963 la Hepburn recitò in Sciarada, diretto da Stanley Donen. Nel film, che le fece vincere il terzo BAFTA, l'attrice affianca Cary Grant che aveva precedentemente rifiutato di recitare in Vacanze romane e Sabrina. Fu la prima e ultima volta che i due lavorarono insieme in un film. L'anno successivo, tuttavia, Cary Grant dichiarò scherzosamente: « L'unico regalo che desidero per Natale è un altro film con Audrey Hepburn! » (Cary Grant su Motion Pictures[19]) Nel 1964 fu impegnata in uno dei suoi ruoli più famosi, quello di Eliza Doolittle nel film musicale My Fair Lady. Venne scelta al posto dell'allora poco conosciuta Julie Andrews, che aveva interpretato il ruolo di Eliza a Broadway. Inizialmente la Hepburn rifiutò il ruolo e chiese che fosse assegnato alla Andrews, ma quando le dissero che la parte, in alternativa, sarebbe andata ad Elizabeth Taylor e mai alla Andrews, decise di accettare. Durante la lavorazione del film, la Hepburn scoprì di essere stata doppiata nei pezzi musicali. In segno di protesta se ne andò dal set, per tornare il mattino seguente scusandosi per il suo comportamento. Solo poche frasi da due canzoni nel film, sono effettivamente cantate dalla Hepburn. Doppiaggio a parte, molti critici ritennero l'interpretazione della Hepburn eccellente: per il musical l'attrice ottenne una nuova candidatura al Golden Globe e vinse il terzo David di Donatello. Come rubare un milione di dollari e vivere felici del 1966, fu uno degli ultimi film di Wyler e il terzo ed ultimo in cui l'attrice lavorò con il regista che l'aveva diretta nel 1953 nel suo primo ruolo da protagonista in Vacanze Romane. Nella commedia poliziesca l'attrice, protagonista nel ruolo della figlia di un eccentrico falsario, recitò al fianco di Peter O'Toole e Eli Wallach. Nel 1967, recitò in Due per la strada, diretto da Stanley Donen, film strutturato in maniera piuttosto innovativa per l'epoca e che affrontava il tema del divorzio. Caso volle che, proprio in quel periodo, la Hepburn vivesse un momento di profonda crisi con il marito Mel Ferrer. Il film successivo, Gli occhi della notte, per la regia di Terence Young, fu per lei una prova difficile sia per il ruolo particolarmente impegnativo (quello di una donna cieca), sia a causa dell'imminente divorzio da Ferrer che era il produttore del film. Per la sua interpretazione la Hepburn ricevette un'altra nomination all'Oscar come migliore attrice che fu però assegnato a Katharine Hepburn. Ottenne inoltre, nel 1968, la doppia nomina al Golden Globe: come migliore attrice drammatica per Gli occhi della notte e come miglior interprete di commedia per il film di Donen. Nello stesso anno le fu assegnato il Tony alla carriera. La stella sull'Hollywood Walk of Fame Dal 1967 in poi, lavorò in maniera molto sporadica. Dopo il divorzio da Ferrer, la Hepburn aveva sposato uno psichiatra italiano, Andrea Dotti con il quale aveva avuto il suo secondo figlio, Luca. La gravidanza fu molto difficile e l'attrice dovette rimanere quasi tutto il tempo a letto. Con l'arrivo di Luca, la Hepburn decise di diminuire i suoi impegni di attrice e di dedicarsi alla famiglia. Tornò al cinema nel 1976, accanto a Sean Connery in Robin e Marian, film che ebbe un successo moderato. Nel 1979 interpretò il ruolo principale in Linea di sangue, ma il film fu un fallimento di critica e di botteghino. L'ultimo ruolo importante della sua carriera cinematografica fu nel 1981 accanto a Ben Gazzara, nella commedia ...e tutti risero, diretta da Peter Bogdanovich che ricevette un buon successo di critica, ma che fu presente nelle sale per un periodo molto breve. La sua ultima apparizione sul grande schermo fu una piccola parte nel film di Steven Spielberg Always - Per sempre, nel 1988. Nel film, che non ebbe un grande successo, interpretava il ruolo di un angelo di nome Hap. Negli ultimi mesi della sua vita, lavorò in televisione come presentatrice del programma Gardens of the World with Audrey Hepburn, la cui prima puntata andò in onda il giorno successivo alla sua morte e per il quale ricevette un Emmy postumo. In quest'ultimo periodo la Hepburn registrò anche un album di letture di fiabe, Audrey Hepburn's Enchanted Tales, che le valse un Grammy, anch'esso postumo. Negli ultimi anni le sono stati assegnati numerosi premi speciali per celebrare i suoi meriti cinematografici, tra cui il Golden Globe nel 1990 e, nel 1992, il SAG e il BAFTA alla carriera. [modifica] La vita privata Se fossi occupata a lavorare come attrice, mi sentirei come se stessi derubando la mia famiglia, mio marito e i miei figli, derubandoli dell'attenzione che dovrebbero ricevere » (da L'Ange des enfants) Agli inizi della sua carriera, Audrey Hepburn si fidanzò ufficialmente con l'imprenditore britannico James Hanson. Poco dopo aver preso la decisione di sposarsi tuttavia, il matrimonio saltò a causa del fatto che la carriera della novella attrice li avrebbe tenuti lontani troppo a lungo.[20] Nel corso della sua vita si sposò due volte: nel 1954 con l'attore statunitense Mel Ferrer e nel 1969, con lo psichiatra italiano Andrea Dotti. Ebbe due figli, uno da ciascun matrimonio. Audrey Hepburn incontrò Mel Ferrer ad una festa organizzata da Gregory Peck. L'attrice lo aveva visto nel film Lili ed era rimasta colpita dalla sua interpretazione. Qualche tempo dopo la festa, Ferrer inviò alla Hepburn il copione della commedia teatrale Ondine e l'attrice accettò il ruolo offertole. Le prove iniziarono nel gennaio 1954 e i due si sposarono il 25 settembre dello stesso anno.[21] La coppia divenne famosa per il suo affiatamento. Prima di riuscire ad avere il loro primo figlio Sean nel 1960, la Hepburn ebbe due aborti spontanei, uno in seguito ad una caduta da cavallo durante la lavorazione del film Gli inesorabili. Durante la permanenza in ospedale a causa dell'incidente, Ferrer le regalò il cerbiatto che era stato usato nel film Verdi dimore. Lo chiamarono Ip. L'attrice amava molto gli animali e ne ospitò diversi in casa. Anche il cerbiatto fu tenuto come animale domestico. Sean nacque a Lucerna e il suo padrino è stato A. J. Cronin, lo scrittore scozzese. La Hepburn ebbe altri due aborti spontanei, uno nel 1965 e l'ultimo nel 1974.[22] Il matrimonio con Ferrer durò 14 anni, fino al 1968. Negli ultimi anni della loro unione, si diceva che Ferrer vedesse altre donne, mentre al tempo stesso molti giornali riportarono una presunta relazione della Hepburn con l'attore Albert Finney, con il quale aveva interpretato Due per la strada. Lei negò decisamente. Prima di divorziare, la coppia aveva comunque deciso di separarsi. Durante questo periodo l'attrice aveva incontrato lo psicanalista italiano Andrea Dotti durante una crociera e se ne era innamorata. La Hepburn pensò di poter finalmente smettere di lavorare e di poter avere altri figli. Si sposarono il 18 gennaio 1969 ed ebbero un figlio, Luca, nato nel 1970. Purtroppo, il matrimonio fu ben presto rovinato dalle numerose relazioni extraconiugali del medico. Il matrimonio durò, tuttavia, 13 anni e finì nel 1982 quando i due figli della Hepburn furono grandi abbastanza per vivere con una madre single. Mentre con Ferrer l'attrice aveva rotto quasi completamente ogni rapporto, rimase in contatto con Dotti, per il bene del figlio Luca ancora adolescente. Mentre era ancora sposata con Dotti, aveva incontrato l'attore olandese Robert Wolders, vedovo dell'attrice Merle Oberon. Sei mesi dopo la fine del matrimonio con il medico italiano, la Hepburn e Wolders si incontrarono nuovamente e poco tempo dopo iniziarono a convivere, trasferendosi in Svizzera a Tolochenaz, presso il Lago di Ginevra, ma non si sposarono mai. I due si occuparono molto di beneficenza e affrontarono insieme molti viaggi, per conto dell'UNICEF. Lapide di Audrey Hepburn nel cimitero di Tolochenaz Nel 1992, tornata da un lungo viaggio in Somalia, la Hepburn accusò forti dolori allo stomaco. Dopo essere stata visitata da un medico svizzero, in ottobre, volò a Los Angeles per consultare specialisti più esperti. I dottori che la visitarono scoprirono l'esistenza di un cancro sviluppatosi lentamente, nel corso di anni, all'interno colon e fu operata a novembre. Un mese più tardi dovette essere operata una seconda volta a causa di nuove complicazioni e i medici giunsero alla conclusione che il cancro era ormai troppo esteso per essere curato. A causa delle sue condizioni, la Hepburn fu impossibilitata a utilizzare un normale volo di linea per tornare a casa, quindi il suo vecchio amico Givenchy chiese ad un conoscente di inviarle un jet privato che l'avrebbe riportata in Svizzera. L'uomo fece riempire di fiori la cabina che l'avrebbe ospitata. Audrey Hepburn morì il 20 gennaio 1993 a Tolochenaz (Canton Vaud, Svizzera), dove fu sepolta. Aveva 63 anni. Alle esequie, oltre ai figli e a Wolders, erano presenti Mel Ferrer, Andrea Dotti, Hubert de Givenchy, rappresentanti dell'UNICEF e gli attori e amici Alain Delon e Roger Moore. Ad officiare il funerale era il sacerdote Maurice Eindiguer che, trentanove anni prima, aveva sposato la Hepburn e Ferrer.[22] Lo stesso anno della sua morte, il figlio Sean fondò l'Audrey Hepburn Children's Fund[23] per favorire la scolarizzazione nei Paesi africani.
 
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E se arriva qualcuno che sa sconvolgere la tua vita .......lasciati sconvolgere!

 

Grazie Sue:)

 

Scherzando ,si può dire tutto anke la verità !

CHE STUPIDI CHE SIAMO, QUANTI INVITI RESPINTI, QUANTI....
QUANTE FRASI NON DETTE, QUANTI SGUARDI NON RICAMBIATI...
TANTE VOLTE LA VITA CI PASSA ACCANTO
E NOI NON CE NE ACCORGIAMO NEMMENO..."
(Le fate ignoranti

QUANTE DOMANDE...QUANTI DUBBI...

ti chiedi perchè..

.perchè ci sono cose che non capisci.

..emozioni che nascono senza che tu te ne accorga..

.sensazioni che provi ma che non hai mai calcolato..

.pensieri fissi che non riesci a distogliere..

.sogni cose che non avresti mai pensato possibili..

.che succede..

semplicemente vivi..

.e riesci a carpire ogni segnale che la mente e il cuore ti inviano.

.vivile.

..non lasciarle morire.

..è una grande fortuna provarle!    


 

UN' EMOZIONE VA VISSUTA FINO ALLA FINE.......

Le emozioni arrivano silenziose...

non chiedono il permesso,

s'insinuano nella mente e nel cuore..

.e poi lo sai.

.non si cancellano più!

 

 

...Ecco il mio segreto .E molto semplice

non si vede bene che col cuore

l'essenziale è invisibile agli occhi ...

gli uomini hanno dimenticato questa verità.

Ma tu non la devi dimenticare

..Il piccolo Principe !

 

NON FARTI INGANNARE MAI DALLA RAGIONE...
PER TROVARE LA RISPOSTA GIUSTA...
ASCOLTA SEMPRE IL TUO CUORE...

Colazione da Tiffany

Io


vado pazza per Tiffany: specie in quei giorni in cui mi prendono le paturnie.
Vuoi dire quando è triste?
No... Uno è triste perché si accorge che sta ingrassando, o perché piove. Ma è diverso. No, le paturnie sono orribili: è come un'improvvisa paura di non si sa che. È mai capitato a Lei?


 

Perchè le idee sono come farfalle

che non puoi toglirgli le ali

perchè le idee sono come le stelle

che non le spengono i temporali

perchè le idee sono voci di madri

che credevano di aver perso

e sono come il sorriso di dio

in questo sputo di universo

Chiamami ancora amore

Chiamami sempre amore


Il vero amico non proverà mai disturbo per una tua chiamata ,ti risponderà sempre volentieri.L'amico straordinario ,invece,riuscirà quasi sempre ad anticipare una tua chiamata .

 

 

Ieri è trascorso ,domani deve ancora venire 

noi abbiamo solo l'oggi........  

Madre Teresa

 

 

Se vuoi amare ama,se vuoi giocare gioca,ma non amare

giocando, ma soprattutto non giocare ad amare

Grazie Angela !


 

I veri amici sono quelli
che si scambiano
reciprocamente
fiducia, sogni e pensieri,
virtù, gioie e dolori;
sempre liberi di separarsi,
senza separarsi mai.

 A. Bougeard

 


 

La realtà dell'altro non è in cio' che ti rivela, ma in quel che non puo' rivelarti.
Percio', se vuoi capirlo, non ascoltare le parole che dice, ma quelle che non dice.
(K. Gibran)


Se l'amore vi chiama seguitelo,
anche se ha vie lunghe e tortuose
[Gibran Khalil

 

 

 

Grazie Alessandro

 
 

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