Back in time

...e ritorno

(...continua...)

La sera della prima partita dell'Italia ai Mondiali di calcio.

Non mi piaceva la piega che aveva preso questa situazione. Un gruppo di amici che si conoscono da 15 anni non possono dividersi così. E io non volevo continuare a dover decidere chi vedere. Lui o loro. No, in un modo o nell'altro avrei sistemato tutto. Perchè, ripeto, io ero a conoscenza dei pensieri di ciascuno di loro. L'unica che sapeva davvero come stavano le cose. L'unica non accecata da rabbia e orgoglio. Una soluzione l'avrei trovata. E il primo passo è stata la partita. Convincere Nik a vederla con me, al parco. Quasi sicuramente gli altri sarebbero stati lì, se non per la partita, almeno per il dopo-partita. E così è stato. Nik un primo passo verso il gruppo l'ha fatto, decidendo di sua iniziativa di andare a parlare con uno di loro. A parte questo, le cose non si sono sistemate. Testardi. Un branco di testardi. Ma io sono più testarda di loro.

Il compleanno di un ragazzo del gruppo.

Ore e ore a convincerlo ad invitare anche Nik. Ecco, quando parlavo di prendere le persone per sfinimento intendevo questo. Alla fine ha ceduto. Gli ha mandato un sms. E Nik, come avevo previsto, l'ha invitato per un aperitivo. E si sono parlati. E si sono chiariti. E Nik era alla cena di compleanno.
Bene. Fuori due. Durante la cena ho osservato tutti quanti. Sono un'attenta osservatrice io. Da parte di molti c'era un gran imbarazzo. Nessuno sapeva cosa dire, nessuno sapeva come comportarsi.
Il giorno dopo Nik mi dice che non si sentiva più parte del gruppo, che non aveva più nulla a che fare con loro. Tento di fargli capire che era normale tutto quell'imbarazzo. In fondo, era solo la prima uscita, dopo un mese di lotte e ricriminazioni. Serviva una serata diversa. Una serata dove non ci sarebbe stato il tempo per pensare a quel che era successo, dove potesse venir fuori il loro vero carattere. Una serata come le NOSTRE serate. Casino. Musica. Folla. Divertimento puro.

La Notte Rosa.

Dopo la cena, A. mi dice che vorrebbe invitare Nik alla Notte Rosa. Perfetto. Ecco l'occasione giusta. Però avrei dovuto dirglielo io. Eh no. Altro tempo a cercare di convincere A. Ovviamente ci sono riuscita. Gli ha mandato un sms. E poco dopo Nik ha mandato un sms a me, chiedendomi se ci fosse il mio zampino. Non proprio. Non del tutto, almeno. ;) Era da un sacco di tempo che non sentivo Nik così contento. Ero stata tutta la sera a cercare di convincerlo a uscire con noi, senza alcun risultato...ed è bastato un unico sms di A. per fargli dire di sì (proprio come avevo immaginato)!
E la serata...ah...la serata è stata perfetta! Rivederli tutti insieme, ridere, scherzare e divertirsi come sempre...è stato il regalo più bello che potessi ricevere! Ci sono ancora cose che dovranno chiarire. Ma il passo più grande è stato fatto. E, vi giuro, c'è mancato davvero poco che mandassero a pu**ane la loro amicizia. Davvero pochissimo. Ecco perchè ora sono così felice. E sapete una cosa? Credo che tutto questo sia servito ad avvicinarci ancora di più. Perchè ci siamo confrontati, ci siamo sfogati, ci siamo "confessati". E per la prima volta in vita mia, mi sento davvero parte di un gruppo. :)