Creato da: fenice.lunatica il 20/08/2008
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Sono straniera nella mia città. La gente passa, mi vede e lo sa...

Post n°261 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da fenice.lunatica
 

Non voglio dirlo troppo presto, ma sto risalendo. Finalmente. La settimana scorsa ero scivolata in un abisso buio e profondo. Poi ho trovato un appiglio, e una mano tesa, pronta ad aiutarmi a riemergere. La sua mano. Quella del mio supereroe.
Insomma, continuiamo a salvarci a vicenda, anche se in modi molto diversi. E' così da sempre, ciclicamente. E' ciò che rende speciale il nostro rapporto, credo. Questo e una miriade di tante altre piccole cose.

Anche la tesi inizia a prendere forma, anche se al momento questa forma si manifesta solo nella mia mente. Dovrò attendere ancora qualche giorno prima di vederla comparire, piano piano (oddio, spero non troppo piano), sul mio pc. Al momento ho la scaletta, la divisione in capitoli e sottocapitoli. Ed è già molto, se si considera che fino a poco più di una settimana fa non sapevo nemmeno da dove partire, nè come si sarebbe potuto sviluppare l'intero discorso. L'unica cosa che mi preoccupa è che sto facendo tutto da sola. La mia relatrice non sa ancora come ho risolto questo enigma. Sarei dovuta andare a ricevimento martedì, ma purtroppo non ho potuto.

Tra le altre cose che mi hanno fatta sprofondare nell'abisso, la mazzata finale è arrivata sabato sera, tramite un sms. Mio nonno, il padre di mio padre, si è spento quella sera. Martedì c'è stato il funerale. Tranquilli, sto bene. Me l'aspettavo già da un po', in realtà, quindi ero preparata. Sta sicuramente meglio ora. Niente più letti d'ospedale, niente più mente appannata. Mi spiace solo che l'ultima volta che sono andata a trovarlo non mi abbia riconosciuta. Almeno, così sembrava. Non disse una parola, nonostante i vari tentativi, miei e di mia sorella, di farlo parlare, ridere e scherzare. Ci guardava come se non capisse bene cosa stessimo facendo lì. Ad ogni modo, dopo la morte di mia nonna, l'estate del 2008, è avvenuto un cambiamento in me. Ho un rapporto particolare, ora, con la morte. Non la vedo più come una fine, ma piuttosto come un passaggio. Un momento di transizione da questa vita ad un'altra.

Ma non voglio tediarvi con questi discorsi.

C'è solo una cosa che ancora non riesco a sistemare. Io e moroso siamo due lupi solitari. Entrambi misteriosi, agli occhi della gente. Nessuno, o quasi, ci conosce davvero. E abbiamo bisogno di stimoli particolari, per poterci divertire e stare a contatto con un gruppo. Forse è per questo che non abbiamo nessun gruppo. Certo, abbiamo delle amicizie (più o meno profonde), ma non un vero e proprio "branco". Come ho detto, siamo lupi solitari. Temo però che questa condizione inizi a stare un po' stretta (forse più a lui che alla sottoscritta). Abbiamo fatto un paio di tentativi, la scorsa settimana. Dopo un mese di isolamento (dovuto al mio lavoro e alla sua salute), siamo ricomparsi in società. Non è andata proprio come speravamo. Ce ne siamo rimasti in disparte per gran parte del tempo, e ciò che agli altri divertiva un mucchio, a noi annoiava. Forse dovremmo cambiare aria, per trovare caratteri più affini ai nostri. Più compatibili. Per quanto possa volere bene a certe persone, è innegabile che abbiamo concezioni diverse del divertimento e dell'amicizia. E non è colpa di nessuno. Anche se credo di essere io la principale responsabile: se non ho mai fatto parte di un gruppo in vita mia (più o meno ampio), una ragione ci sarà.

Torno ai miei libri.

Vi lascio con questa citazione, e questa immagine di Gwen:

"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario."

 
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Commenti al Post:
Hermi2
Hermi2 il 29/01/11 alle 01:29 via WEB
ehi..e i bbboys? oke che ci siamo un po' sciolti.. xò... è vero che abbiamo modi diversi di vivere le notti... ma ci sta ognuno è fatto a sè...riprovate con la grada, magari va meglio...
(Rispondi)
 
 
fenice.lunatica
fenice.lunatica il 29/01/11 alle 13:19 via WEB
Non è il posto il problema. La Grada non è male, anche se potrebbero sfruttarla meglio. E' il modo di affrontare la serata. E' il bere a tutti i costi per potersi divertire. E' il passare tutto il tempo a gridare "pozor" o prendere in giro il povero Red. Sarebbe stato così ovunque, Grada o Baffo o altro locale. E' divertente fare i "deficienti" in pista, ma oltre questo? Se volessi parlare di qualcosa, di cosa parlo? Di alcol? Di musica? Di Pozor? Non ce l'ho con nessuno, voglio bene a determinate persone proprio perchè sono così. Ma volere bene a qualcuno non basta. Certe differenze sono sostanziali. Potrei andare in miliardi di posti diversi, ma il risultato sarebbe sempre lo stesso. Ho bisogno di qualcuno che abbia il mio stesso concetto di divertimento (o cmq abbastanza simile). Sono stanca di dover bere un casino per potermi divertire. I boys...bè, come leggi dalle mail collettive su FB, è da un tot che cerco di uscire con loro, con scarsi risultati... A Capodanno ci siamo divertiti: nessuno era ubriaco, si poteva parlare anche di argomenti più o meno seri ecc...ma se poi non ci si riesce a vedere, come si fa? Io più che farmi sentire ogni settimana non so che fare... Mi manca l'estate...mannaggia!
(Rispondi)
 
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