SentimentalmenteTutto ció che mi dá emozioni.... |
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Messaggi di Dicembre 2020
Post n°4823 pubblicato il 30 Dicembre 2020 da g1b9
C'è quel momento pomeridiano in cui mi piace rilassare la mia dolente schiena su quella meraviglia che è la mia poltrona a spirale, che nel suo abbraccio avvolgente mi riconcilia con la vita; é quel momento in cui non mi addormento,ma cado in quel delizioso torpore in cui il pensiero diventa incontrollabile e inizia il suo vagabondaggio , ad occhi chiusi, come in sogno.Ed eccomi tra le rovine marine di un edificio bruciato nel profondo intenso blu del mar Rosso,tra lo sfavillare di mille pesci colorati.. e poi le mani rugose, aperte di un vecchio nel più gentile gesto di offerta di un mezzo melograno, come un piccolo cuore strappato ; quella strada persiana profumata di zafferano, un profumo intenso che mi pare di sentire ancora aggirandomi tra antichi manoscritti di medicina, teschi, polvere in quella vecchia ,e colma all'inverosimile, libreria, scovata in quell'angolo nascosto di Napoli, una viuzza colorata da persone uniche ,come solo Napoli e null'altro luogo al mondo. E poi quel risveglio con te, amore mio,tra l'erba alta del vetiver,storditi dal suo profumo, quella volta che la marea ci isolò a Tanalote e fu una notte di passione sotto la coperta di stelle, il cielo di Bali, l'incanto dell'oriente coi suoi riti, i suoi colori, i suoi odori, che ci ha sempre affascinato.E come in sogno ho rivisto i lunghi percorsi nei deserti, il fascino delle oasi, piccoli paradisi nel nulla di sabbie e rocce senza orizzonte, ho risentito il dondolare del passo del cammello, le notti nere africane gelide , ma bollenti di abbracci sempre più stretti. Ho guardato fuori dal finestrino del trenino dello Jungfrau e c'erano ancora quei prati trapuntati di bucaneve, uno spettacolo bianco unico, ho rivisto il mondo perdersi nella notte artica là a Capo Nord, una notte nera come il carbone, che non volle regalarci nemmeno una piccola aurora boreale.E intanto il sole , sta tramontando, la stanza è in penombra, devo tornare alle mie occupazioni . Ho perso tutto questo mondo, anche se mi rendo conto che godere ancora di una discreta salute è una fortuna; è una fortuna avere una casa e l'affetto dei miei cari. Tuttavia una gran cosa l'ho persa, ho perso la donna che ero quando potevo essere parte del mondo, dovunque sorgesse il mio sole.
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Post n°4822 pubblicato il 29 Dicembre 2020 da g1b9
Ho seguito Filippo Santelli, giornalista di La Repubblica, in Cina, al suo rientro a Nanchino ormai oltre due mesi fa.Risultato positivo al Covid19, asintomatico, viene prelevato nel suo hotel ed inizia la sua odissea allucinante, che ho visto con immensa compassione fino ad oggi, tramite le sue news letters. Ora non ho resistito e pubblico questa sua ultima.Rendetevi conto che cosa potremmo diventare anche noi, tenendo conto che in Cina, secondole notizie ufficiali il virus è debellato o quasi e la gente si vaccina.
Mi scuso per l'assenza non giustificata della newsletter, ma dopo i 55 giorni di isolamento Covid che vi ho raccontato avevo bisogno di staccare per un paio di settimane. Rieccomi qui però. E purtroppo mi tocca ripartire sempre dallo stesso punto: credevo che con il ritorno a Pechino la mia Odissea epidemica fosse finita, ma non è così. Anzi, si è trasformata in una vicenda kafkiana, che racconto molto della Cina. Oltre un mese dopo essere risultato "negativo" e uscito dall'ospedale di Nanchino, 17 giorni dopo essere tornato a casa nella capitale, per errore la mia app sanitaria segna ancora codice rosso, raccomandando ulteriore "isolamento".Non è solo un dettaglio burocratico: le app, una per ogni provincia del Dragone, sono il "passaporto" che permette di muoversi liberamente e avere accesso a uffici e locali pubblici, centri commerciali, negozi, ristoranti, perfino complessi residenziali. All'ingresso di ognuno di questi luoghi c'è una guardia o un addetto che controlla il colore del certificato sanitario digitale e solo chi è verde può entrare. Con il mio codice rosso io sono un paria, un fuori casta, mi lasciano fuori. Perché la app non torna verde? Nessuno me lo sa spiegare ed è qui che la storia diventa kafkiana. Quando sono tornato a Pechino ho trasmesso i miei documenti sanitari, l'ultimo tampone negativo e il certificato di quarantena eseguita, alle autorità del quartiere. Dopo una settimana ulteriore di osservazione in cui ho dovuto inviare la temperatura due volte al giorno, i controlli sono ufficialmente finiti, ma la app è rimasta rossa. Dal quartiere hanno assicurato di avermi "sbloccato", consigliandomi di rivolgermi al Centro per il controllo delle malattie (Cdc) di Pechino, l'autorità che si occupa dell'epidemia. Dal Cdc mi dicono che è una questione tecnica, ne devo parlare con la società che gestisce la app. Dalla società che gestisce la app mi dicono che sui "rossi" come me loro non sono autorizzati a intervenire, solo il Cdc può. Così il giro ricomincia, il più classico dei rimpalli tra compartimenti stagni della burocrazia cinese, e la app resta sempre rossa. Ovviamente neanche una telefonata all'12345, il centralino amico della città di Pechino, ha aiutato. Del resto la mia assistente mi aveva avvertito: "Lo chiama solo chi ha tempo da perdere". Certo, in teoria avrei sempre le carte della città di Nanchino che certificano, stampato nero su bianco, che sono negativo, ma quasi nessuna delle guardie è disposta a leggere il documento e prendersi la responsabilità di farmi passare, anche perché ormai quel test è vecchio di venti giorni. Sotto, il codice rosso che raccomanda di mettermi in isolamento
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Sarebbe una gran bella cosa se all'uomo fossero date tre possibilità di vita- La prima volta vivrei come ho vissuto questa mia vita; la seconda cercherei di migliorarla, imparando dagli errori per non rifarli e cercare di avere una vecchiaia migliore di questa; la terza, invece, vorrei vivere la vita senza pensieri, senza tanti ragionamenti, agendo bene se mi andasse,male se mi andasse,esprimendo al massimo la pazzia che esiste dentro ognuno di noi, senza pensare mai a niente, solo ad essere felice facendo qualsiasi cosa mi passasse per la mente. Dopotutto non sono necessarie tre vite per capire che questo nostro passaggio sulla terra non è altro che la più grande fregatura che il destino di nascere ci abbia regalato-
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Post n°4820 pubblicato il 26 Dicembre 2020 da g1b9
Tempo d'inverno
Wassily Kandinsky__Inverno__1909
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RELATHIONSHIP
Don't let someone become a priority in your life , when you are an optional in their life... Relationships work best when they are balanced.
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