Pensieri in Cucina"Nella ricetta c'è tutto ....tranne l'essenziale" - (G.Marchesi) |
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- Gambero rosso di Gallipoli con crema di patate, porri, asparagi e schiuma di crostacei
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- Pezzetti di cavallo stracciati su rosette di patate bianche, Caciocavallo Podolico e rucola selvatica
- Carciofi sott’olio con menta, pepe nero, pepe rosa e chiodi di garofano
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- Salmone affumicato con Cous Cous ai millepunti di ortaggi e crema di peperone giallo
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- Rotolini di verza con filettino di orata e pesto di prezzemolo e basilico in guazzetto
- Pappardelle al tartufo bianchetto di Corigliano d’Otranto e semi di papavero tostati
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- quiche peperoni, lardo di colonnata al profumo di basilico
- Peperone ripieno con farro perlato, melanzane e patate al sentore di grappa barricata
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- Calamari ripieni, con mandorle e ricotta Marzotica su zuppa di cavolo cappuccio bianco e uvetta di Corinto
- Filetto di maiale con porro, sedano e carciofi, su salsa al vino rosso
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- Rotolini di verza con panatura di ceci al primo sale e soppressata
- Rotolini di verza fritti con panatura di ceci, filettino di orata e pesto di prezzemolo e basilico
- Girelle di salsiccia con patate croccanti, salsa rustica e zucchine al limone
- Spiedini con rotolini di pesce ed asparagi selvatici
- Pesce azzurro su vellutata di sedano rapa e peperoni rustici
- Calamari in guazzetto con fave fresche, pomodori e mentuccia
- Spiedini fantasia alle erbette e pane croccante con insalata di cocomeri, sedano, parmigiano e noci
- Involtini di sgombro con flan di fave e melanzana
- Polpette di agnello al limone con millepunti di ortaggi e mandorle su rostì di patate
- Filetto di scorfano ai semi di papavero al vapore con fagiolini e cipolla in agrodolce
- Tagliata di pollo con cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti, pomodori, rughetta e balsamico
Post n°56 pubblicato il 13 Maggio 2009 da lucio.colizzi
E’ scoppiato un caldo bestiale che sembra di stare già in piena estate. E così mi scappano al volo delle ricettine fresche e se vote leggere. I trucchi per rendere questi spiedini con una marcia in più sono praticamente due: 1) prima di tutto dovete inserire nello spiedo un elemento che dia tanta croccantezza. Io ho utilizzato dei cubetti di pane raffermo di due giorni aromatizzati con delle erbette aromatiche 2) il secondo sta sul metodo di cottura. L’ideale sarebbe la brace, me se non l’avete a disposizione potete utilizzare tranquillamente il forno. In questo caso esiste un metodo per conferire agli spiedi quel bel sentore di affumicato tipico della brace. Vi dovete procurare un mazzetto di fieno fresco, passatelo sotto l’acqua corrente per inumidirlo e meddetelo in una teglia da forno coperto con della carta da forno anch’essa inumidita. Sistemate la teglia in forno e poi infornate gli spiedini. In cottura il fieno si tosterà e sprigionerà un profumo di affumicato che sarà assorbito dagli spiedini. Vedrete che risultato !! In generale non uso gli spiedini di legno per questa ricetta, ma direttamente i rami di rosmarino a cui elimino buona parte delle foglie. Ma la mia bellissima pianta di rosmarino è morta grazie all’intervento dell’imbianchino che per ripitturare il muro su cui la mia bellissima pianta si poggiava ha pensato bene di tagliarlo fino alla radice !!! Perciò oggi ci dobbiamo arrangiare….
A questo punto siete pronti per la ricetta:
Alla prossima… |
Siamo ai primi di maggio ed anche quest’anno sono arrivate a piena maturazione le fave. Nel dialetto salentino chiamiamo le fave “onguli”. Una tipica immagine della tavola di questo periodo prevede assolutamente e una montagna di fave fresche, pecorino o provola piccante e ovviamente vino (tipicamente negramaro) a fiumi. Le fave appartengono a quella categoria di alimenti che ha sfamato la classe contadina per secoli. Ovviamente l’abbondanza di questo periodo non deve significare sprechi, pertanto la fave in eccesso vengono essiccate (con o senza la buccia) e consumate in inverno dando vita a piatti della tradizione veramente eccezionali come le “fave e foje” (fave cotte alla pignata con la verdura selvatica) o cotte “a cecamariti”. Oggi vi propongo una ricettina semplice semplice, che ha il compito esaltare la freschezza delle fave grazie ad un abbinamento veramente classico con la mentuccia.
La ricetta 1. Spellate dei pomodori a grappolo sbollentandoli per 10 secondi. Eliminate i semi interni e tagliateli a julienne 2. pulite i calamari e tagliateli a ruote 3. fate imbiondire mezza cipolla bianca con un cucchiaio di olio extra. Aggiungete i calamari e (dopo cinque minuti) mezzo bicchiere di vino bianco. Portate a cottura per altri 5 minuti ancora, salando q.b. (se vedete che la preparazione si asciuga troppo aggiungete un mestolo di brodo vegetale fatto con sedano, carota e cipolla) 4. nel frattempo in una seconda pentola rosolate uno spicchio d’aglio sempre con un cucchiaio di olio extra, aggiungete le fave private del guscio esterno e divise in due falde, ed i pomodori. Saltate giusto tre minuti a fiamma alta, finchè gli zuccheri naturali presenti sia nelle fave che nel pomodoro non si caramellizzeranno. Salate qb. 5. Unite il contenuto della seconda pentola nella prima, amalgamate giusto due minuti il tutto sul fuoco. 6. Aggiungete tanta mentuccia fresca (fuori dal fuoco) e pepate q.b. 7. Servite i calamari e favi con un po’ di brodetto di cottura
Alla prossima….. |
Quello delle conserve è un argomento di cui si parla tanto nelle riviste, nei libri di cucina e soprattutto negli innumerevoli blog e siti che parlano di cucina come questo. Devo dire la verità, a volte vengono riportati procedimenti che se venissero veramente applicati alla lettera, sarebbero pericolosi per la salute. Anche i muri sanno che nel caso di conserve sott’olio, il Clostridium botulinum (per gli amici mister botulino) è sempre in agguato. Il botulino è tossico e in alcuni casi può anche portare alla morte. Dopo queste parole catastrofiche, veniamo alla parte bella di oggi. Vi assicuro che se seguirete in modo maniacale le fasi che vi racconto in questo post non avrete da temere da nessun microcoso di nome botulino! Ricordatevi solo tre regole: IGIENE; IGIENE; IGIENE !! Dal titolo si può intuire che ci sono pochi ingredienti, ma non vi fate false illusioni: con pochi ingredienti scelti opportunamente e nella stagione giusta si otterrà uno dei pilastri più solidi della cucina mediterranea: I famigerati carciofi sott’olio. Cominciamo dai carciofi. Quand’è il periodo per acquistarli e farli in conserva?? Be proprio adesso, poiché siamo ormai nella fine della stagione, ed è stato effettuato l’ultimo (o uno degli ultimi) raccolto. In questo periodo i carciofi sono più piccoli e quella fastidiosa barbetta interna si è trasformata in piccole foglioline simili a carta, che hanno il pregio di cuocersi al contrario del comportamento in cottura del loro stadio precedente. In Puglia i più famosi sono i carciofelli o carciofini di Brindisi: piccoli, dolci e praticamente senza barbetta interna. Io personalmente ho un contadino di fiducia che li produce in piccole quantità nella zona di San Cataldo, che sarebbe la marina di Lecce che si trova a circa 12 km ad Est della città. Cosa voglio dire? Bè è semplice, indipendentemente dalla zona del mondo in cui vi trovate, se dovete fare delle conserve rivolgetevi ad un contadino di fiducia per rifornirvi della materia prima. Ne trarrà beneficio il gusto, la tasca e magari, anche se in modo infinitesimale, il territorio. Stesso discorso vale per l’olio extravergine di oliva. Qui due sono le cose: 1) abitate in una zona olifera, allora complimenti perché per trovare quello buono ne sapete ancora più di me; 2) Acquistatelo solo il meglio. Ed il meglio è sicuramente quell’olio che ha il marchio DOP. Se volete approfondire la questione dell’olio extravergine di oliva e fare delle scelte mirate, vi dirigo verso questo link: (http://www.squisitalia.com/articolo.php?id=92 ) dove potete trovare delle brevi descrizioni delle caratteristiche dell’olio regione per regione.
La ricetta 1) Lavatevi e disinfettatevi bene le mani 2) Procuratevi due strofinacci da cucina puliti 3) Stendeteli su due grandi vassoi 4) Mettete due grandi pentole piene per ¾ di acqua a bollire 5) In una delle due pentole aggiungete aceto di vino bianco in proporzione (1/2 l aceto per ogni 2 l acqua) ed una manciata di sale grosso 6) Lavate i contenitori ed i tappi, e fateli bollire (nella pentola con sola acqua) vuoti per cinque minuti. Bollite anche tutto ciò che entrerà a contatto con il cibo (molle e pinze, cucchiai, etc..). Toglieteli dall’acqua ed adagiateli nel vassoio con lo strofinaccio 7) Mondate i carciofi e tuffateli subito in una bacinella con acqua e succo di limone (io ho utilizzato 1 limone per ogni litro di acqua 8) Riprendete ogni carciofo, tagliatelo in quattro e rimettete le fette ottenute sempre in acqua e limone 9) Tuffate tutte le fette nella pentola con acqua acidulata e fatele cuocere per non più di 10 minuti. Raccoglietele con un mestolo forato e disponetele sul secondo vassoio con il canovaccio 10) Posizionate i barattoli di vetro in fila davanti a voi, aggiungete in ognuno un dito di olio extra, una foglia di mentuccia, qualche bacca di pepe nero e rosa, un chiodo di garofano , 11) Cominciate a riempire con i carciofi. Non utilizzate le mani per questa operazione ma una molletta lunga da cucina 12) Rimettete gli odori dopo un paio di strati, infine, aggiungete uno spicchio d’aglio (se vi piace) ed un peperoncino piccante (sempre se vi piace). Rabboccate in ultimo con olio extra lasciando alla fine uno spazio vuoto di circa 1 cm. 13) Chiudete ogni barattolo. 14) Sterilizzate i barattoli immergendoli nella pentola con sola a acqua (che nel frattempo sta bollendo). Lasciateli sterilizzare a bollore per circa 30 minuti ogni 1/2 Kg in barattolo. 15) A tempo di sterilizzazione scaduto spegnete la fiamma e lasciate raffreddare nella pentola stessa fino al giorno dopo. 16) Infine etichettate i vostri barattoli e riponeteli in dispensa (avrete un anno per consumare queste delizie)
Alla prossima……….
PS: giusto per darvi una ricetta, provate la prossima estate i carciofi sott’olio con una frisa pugliese, pomodoro san Marzano, burrata e basilico
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Inviato da: diletta.castelli
il 07/10/2016 alle 17:24
Inviato da: Mr.Loto
il 28/06/2016 alle 18:18
Inviato da: Blog tendresse
il 31/07/2013 alle 09:25
Inviato da: lucio.colizzi
il 10/03/2013 alle 15:01
Inviato da: Giorgia
il 08/03/2013 alle 18:28