piazza alimonda

Appresi la notizia mentre ero in macchina rientrando da lavoro, mi si gelò il sangue. Ottennero ciò che volevano, ma saranno sempre ricordati come dei bugiardi e degli assassini eversori. MALEDETTI ! ! !

Io non lo ritengo un eroe, non lo ritengo un idolo, ma è un simbolo…il simbolo della lotta tra chi vuole cambiare e chi vuole conservare questo sistema…sulla situazione in particolare si sono spesi fiumi di parole, spesso inutili, parlando di carlo e dell’estintore che aveva tra le mani…ma pochi si chiedono come sia possibili che un carabiniere AUSILIARE avesse fra le mani UNA PISTOLA CARICA IN UNA MANIFESTAZIONE…pochi si chiedono come sia possibile che alla scuola diaz dei pacifisti (white block), che avevano manifestato a distanza dai black block (neoanarchici con l’unico scopo di distruggere) dun tratto si ritrovarono tra le mani moltov e spranghe, che però – e questa è la cosa strana – non aveva portato loro…2 minuti dopo arrivò l’assalto dell’arma e tutti sappiamo il tragico epilogo…sono una persona che ha 20 anni ha già avuto un passato burrascoso, lasciando dietro di se la violenza e la distruzione che di comunista ha ben poco…ma quando penso a fatti come questi mi viene la voglia di distruggere tutto…

Carlo Giuliani non è un eroe, era "solamente" un ragazzo che decise di partecipare ad una manifestazione (lui credeva pacifica) contro i grandi tiranni del mondo. Invece si è trovato in un inferno, in una guerriglia volutamente provocata, come solo la polizia sa fare, al fine di arrestare un pò di gente e smontare la protesta. Spero che nessuno di noi, anche tra 20 anni, lo dimentichi, perchè al posto suo poteva esserci chiunque di noi. Siamo dalla stessa parte e lottiamo per le stesse cose.

Il fatto che questo blog si chiami Piazza Alimonda è già un segno del fatto che non si vuole dimenticare

Quei giorni Genova e l'Italia hanno vissuto una pagina nera, alla democrazia e al confronto si sono sostituite le armi, tra le ignobili cose commesse dal nano Genova è la più terribile, perchè alla morte di un uomo si è affiancato la morte della libertà, ma tanti sinistri uomini vedono solo l'estintore, non riescono a vedere l'immenso incedio che si è appiccato a Genova da parte delle forze dell'ordine gestite da politici fascisti e assassini.

non pensare che gli altri siano migliri del nano...qualche mese prima di genova a napoli accaddero le stesse violenze, con l'unica fortuna che non ci fu nessun morto...e qualche mese prima al governo c'era d'alema...

un ricordo commovente e sempre vivo in tutti coloro che credono nella libertà e nella giustizia...

Carissimo, Buongiorno!! Chi ha vinto tra me e Te, sabato pomeriggio? Tu l'hai trovato il Tempeh? Eheheh... Kiss

I fatti di Genova sono stati una sospensione del regime democratico, 5 giorni di regime fascista, che ci è toccato subire. E neppure se ne sono accorti, in molti. Controllando con una mano i mezzi di comunicazione e con l'altra distribuendo manganellate (e colpi di pistola) è possibile ottenere grandi rusltati. Infatti, la maggior parte della persone "benpensanti" con cui si parla, ancora oggi, ti dicono che a Genova i no-global cattivi hanno distrutto la città, e che la polizia, buona, ha fatto il suo dovere. Quando gli dici che hanno manganellato persino le suore ed i boyscout ti rispondono: "eh, ma in mezzo a quella confusione un errore può scapparci... piuttosto io che sono una brava persona non ci sono andato, a Genova, e non mi è successo niente..." Mavaff....

un minuto nel silenzio della mia camera ed ora il commento...non sono stato a genova...non ce la facevo...ma a palermo con chi ci crede tante volte son dovuto scappare! carlo è uno di noi..uno che pensava di esser utile a questa società! red

Che altro aggiungere, tutti hanno scritto parole giuste che condivido in pieno. Un classico omicidio di stato. La cosa peggiore ora, è come Carlo venga insultato e deriso in certi ambienti ( giornali e blog di destra ). Ha ragione chi dice che poteva succedere a chiunque. Ha ragione chi dice ( Lenin ) che poco prima a Napoli…solo per miracolo non ci è scappato il morto. Allora il ministro degli interni era Enzo Bianco della Margherita e un governo di centro sinistra. Per Carlo non resta che il ricordo e chiedere fermamente giustizia.