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Bella nucleo

Post n°274 pubblicato il 30 Maggio 2008 da lubely

Dicono che non sia politicamente corretto, ma ci sono cose che mi stanno sulle balle. A prescindere.
Mi divertono molto quelli che sostengono che non si può ragionare così. Che non costruttivo. E che me ne catafotte. Mica faccio il muratore. E poi, per esempio, quando vedo Bonaiuti, non ho bisogno di pensare ad un motivo per cui mi sta sulle balle. Mi basta l’orticaria che mi procura.

Però, visto l’imperante clima di ragionevolezza che imperversa mi adeguo, supero le mie posizioni ideologiche e ci ragiono.

Allora, mi sta sulle balle il nucleare. Scajola, che lo propone, mi sta sulle balle da una vita, ma dare una motivazione a scajola è inutile: basta guardarlo.

I motivi per cui mi sta sulle balle il nucleare.
1) Il nucleare non fa male. Va bene. Prendiamolo per buono. Ma se non fa male, perché scajola non si fa una centrale dietro casa? Perché non danno il buon esempio, infilando il vuoto capo nelle ciminiere e tirando una gran boccata (come al tempo dell’aviaria aveva fatto sposini mangiando il pollo in diretta, arrivando a commentare: «E’ anche buono»: minchione, è pollo, non una palla di fango. E il problema non era se era buono o meno) e poi facendo vedere che non si coprono di squame e non pisciano verde? Perché queste cose le mettono in mezzo ai marroni alla gente e lontano da quelli che decidono dove metterli? Poi mi si dirà: l’inceneritore di vienna è in mezzo alla città. Quasi vero: è in mezzo alle case popolari, tanto per dire

2) il nucleare non fa male. Va bene di nuovo. Perché se non fa male danno dei soldi ai comuni che li ospitano? Tanto per dire, questi soldi li danno solo per centrali, discariche e inceneritori. Guarda caso tre cose che non fanno male e non creano problemi. Ma se non creano problemi, perché tirano fuori montagne di soldi per metterli da qualche parte mentre non danno un picco a chi mette da qualche parte un biscottificio o una fonderia (che proprio bene non fa, come chi ha memoria ricorda…). E poi, questi impianti non fanno danni, ma i soldi che danno ai comuni si chiamano “risarcimento ambientale”. Ma non si risarcisce solo qualcosa che viene rovinato?

3) Al nucleare ho detto no al referendum. E ho vinto (non da solo). Ora se ne riparla. Bene, perché cazzo avete dovuto rompermi le balle per chiedermi che ne pensavo se tanto fate quel che caspita volete? La spiegazione è: è passato tanto tempo. Bene. Anche dal referendum tra monarchia e repubblica è passato tempo. Chi si fa avanti per ridare l’italia ai savoia?

4) Una delle cose più stupide che si possa fare è risolvere un problema creandone un altro. Ancora più grave. Come dire: “lei caro signore aveva una forma persistente di singhiozzo. E’ stato operato e il singhiozzo non c’è più. Purtroppo, però, adesso avrà delle scariche sempiterne di sciolta fulminante”. Le scorie. Le scorie. Si dice del nucleare che è sicuro, che risolve i problemi, ma nessuno parla mai delle scorie. Come mai? Dove le mattiamo? Nell’orto di scajola?

5) Il nucleare risolve i problemi. Balle. Disseminando l’italia di centrali nucleari si copre il dieci per cento (leggasi dieci per cento) del fabbisogno. Cioè una sega. Per scajola è tanto. Se gli dicessero che a seguito di un intervento ha il dieci per cento delle possibilità di sopravvivere sarebbe molto contento?

6) Il nucleare è sicuro. E qui c’è da morire dal ridere. Il nucleare è sicuro. Ci hai vissuto nelle vicinanze te che lo dici? No. Lo dicono gli studi? E chi li ha fatti codesti studi? E poi, così per conversazione, se uno ti vuol mettere una centrale nucleare dietro casa, e tu gli chiedi: «E’ sicura?», quante possibilità hai di ricevere una risposta negativa? Anche il titanic era sicuro e all’avanguardia. Prima di affondare. Anche le torri gemelle erano indistruttibile. Prima di crollare al suolo. Anche la centrale di cernobil era sicura. Prima di impestare mezzo mondo. Si dirà: la centrale di cernobil era obsoleta. Sì, ma tutte le cose invecchiano. Se iniziamo a costruire una centrale oggi, quando l’abbiamo finita è già vecchia. E’ già obsoleta. La tecnologia è andata avanti. Ma se è andata avanti vuol dire che quella di oggi, quella con cui si è fatta la centrale è rimasta indietro. Sì, ma a cernobil c’è stato un errore umano. Già, perché tutti i pirla non solo sono russi, ma prendono i più pirla dei pirla e li fanno lavorare nelle centrali nucleari.

Ecco, ho motivato. Ma cambia nulla. Il nucleare mi sta sulle balle

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Commenti al Post:
fabio.1971
fabio.1971 il 31/05/08 alle 09:46 via WEB
Cruas-Meysse è un paesino in Ardèche ed ospita un due reattori, Montelimar è poco più a sud e ce n'è un'altra. La prima sono stato talmente coglione da fotografarla (magari te la mando) col tele e poco dopo al posto di blocco ho sudato freddo e mi vedevo già in galera, fatto sta che nell'agosto 2003 ero in vacanza lì, è bastato una tromba d'aria per mettere nel panico tutta la zona, alberi divelti tralicci della centrale aramengo etc... basta solo questo. Ah e stanno sul Rodano che è come il Po....
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 31/05/08 alle 10:14 via WEB
Che spettacolo. E' un po' come sentir parlare di musica la Tatangelo, cioè, lei ne parla ma si vede che non ci capisce un cazzo (o forse di quello ci capisce). Io vorrei sapere la sottile differenza che separa l'idea di averci la centrale sotto casa o a 200 km ( o 300, 400, 500 fate voi). Perchè forse se esplode si muore 5 minuti dopo (o 5 giorni o 5 mesi fate voi)? La Francia ne ha circa 60 sul suo territorio, la Svizzera 5, la Spagna di Zapatero una decina (si, non le ha fatte lui, ma una la sta facendo fare), la Germania credo 40. Insomma, siamo circondati. Il fatto è che noi siamo più furbi. Si, guai ad averle, preferiamo spendere di più e comprare l'energia dalla Francia, tanto se esplode quella che dice Fabio ci abbiamo 1 mese in più di vita, sai che soddisfazione. Allora, parliamo di sicurezza. Che le centrali siano sicure mi sembra un dato di fatto (avete sentito altri casini oltre Chernobil?). Sono molto meno sicure le nostre fabbriche (vedi Thyssen) ma non diciamo mica di chiuderle, mettiamole in sicurezza. Che poi non siano belle da vedere vi posso dar ragione. Ma che un giorno, con una scatoletta di energia grossa come un pacchetto di sigarette, ci si possa alimentare la mcchina o qualsiasi altro accidente a sette, mi sembra una cosa a cui possiamo rinunciare ancora per poco. Mandare in culo tutti quegli arabi e il loro petrolio, questa è la cosa a cui DOBBIAMO rinunciare. Saluti. Marco.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 31/05/08 alle 14:43 via WEB
Il fatto Marco è che le centrali, come diceva Lube, danno il 10% e la materia, a confronto degli altri Paesi noi non l'abbiamo, quindi dobbiamo importarla, per fare questo ci vogliono i soldi, molti di più di quelli che risparmieremo con quel 10%. Quindi andremo in perdita. Mettici anche che non fa bene affatto alla salute e che ci vogliono sui venti anni per costruirla e altri cinque se non dieci, per farla funzionare a dovere. Ora, mi spieghi quanti soldi dobbiamo spendere? credi davvero che per delle centrali nucleari che coprono solo il 10% del fabbisogno non avremmo più bisogno del petrolio? Cacchio è fatto tutto con il petrolio!!!!! Anche le vaschette che contengono i prosciutti sono fatti di petrolio........Direi che prima di affrontare una cosa del genere, dobbiamo pensare se siamo in grado di mantenerla e noi non lo siamo. Tutto qui. Buon fine settimana a tutti!!! Bea_75
 
 
lubely
lubely il 31/05/08 alle 15:45 via WEB
evinco dalla tua introduzione che noi non si capirebbe un cazzo di queste cose. Meno male, allora, che sei tu che ci illumini. E senza neppure produrre scorie. Stamattina, mentre tu scrivevi queste cose, ero in giro per lavoro. Stavo parlando con uno di quei pazzi comunisti che si ostinano ad ospitare in casa i ragazzi bielorussi. Grandi (quelli che vengono da anni) e altri molto più giovani. Quando arrivano i ragazzi grandi, perché non vieni a raccontarle a loro queste cose? Perché non vieni da uno cui è morta tutta la famiglia e lui ha la leucemia e gli dici che cernobil è stato un caso unico? Che la cosa importante non è la famiglia che non c'è più, ma mandare a fare in culo gli arabi? Se poi a te preme mandare a fare in culo gli arabi, basta che vendi la macchina, compri la bici e ti riempi il tetto di fotovoltaico, e la tua fobia sarà risolta
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 01/06/08 alle 11:20 via WEB
Come al solito, Lube, appena qualcuno dice qualcosa che va contro il tuo pensiero, ti armi di spada e scudo e cominci ad attaccare e sparare sentenze. Per fortuna chi ospita quei povei bielorussi non è solo un pazzo comunista ma anche gente normale che la politica la tiene molto ma molto lontana quando fa certe cose, e lo dico perchè ne conosco. Poi, dire che le centrali nucleari sono pericolose perchè c'è stato chernobil si avvicina molto a dire che gli islamici sono tutti teste di cazzo perchè hanno tirato giù le torri gemelle. Ugualmente, diglielo ai parenti di chi è morto in quelle torri e senti cosa ne pensano. Comunque, la mia non era una introduzione offensiva, era solo per dire che forse qualcosa di più ne so, non perchè sia un fisico nucleare o altro, ma perchè ho la fortuna di avere un padre che questi problemi li studia da anni e quello che mi dice è esattamente l'opposto di quello che dici tu e che ho già spiegato. Che ti stia sulle palle il nucleare mi può star bene, è una tua idea legittima, parlare per frasi fatte no, sei troppo intelligente perchè anche tu ci creda. Lascio perdere il discorso sugli arabi, mentre sul fotovoltaico ci sarebbe da parlare per ore ma anche qui credo che andremmo molto sul sentito dire, temo. Marco.
 
     
lubely
lubely il 01/06/08 alle 14:22 via WEB
sai, quando uno inizia così: "Che spettacolo. E' un po' come sentir parlare di musica la Tatangelo, cioè, lei ne parla ma si vede che non ci capisce un cazzo (o forse di quello ci capisce)", mi viene difficile guardarlo sorridendo e fargli un applauso....
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 01/06/08 alle 21:06 via WEB
Mah...
 
 
sonofortunata
sonofortunata il 02/06/08 alle 10:50 via WEB
PER MARCO...CON PREGHIERA DI CONSULENZA E SPIEGAZIONE PATERNA.---Che le centrali siano sicure mi sembra un dato di fatto (avete sentito altri casini oltre Chernobil?)----- 1952 Chalk River (Canada). L'errore di un tecnico provocò una reazione che portò alla semidistruzione del nocciolo del reattore. 1952 Usa. Un incidente con reattore Argon. 4 morti accertati. 1955 Febbraio, Atlantico. La nave appoggio Fori-Rosalie della Royal Navy affonda nell'Atlantico 1500 recipienti contenenti ciascuno una tonnellata di residui atomici a 1.600 Km dalle coste inglesi e a 2.000 metri di profondità. Ottobre 1957 Windscale (GB). Fusione del nocciolo (l'incidente più grave che possa accadere in una centrale). Il reattore viene inondato. Fuga di radioattività pari al 1/10 della bomba atomica di Hiroshima. La nube radioattiva arriva fino in Danimarca. La radioattività su Londra si eleva 20 volte oltre il valore naturale (Londra dista da Windscale 500 km). Il consumo di latte è vietato in un raggio di 50 km (ogni giorno vengono gettati 600.000 litri di latte). 1957 Sellafield (Gran Bretagna). Un incendio nel reattore dove si produceva plutonio per scopi militari generò una nube radioattiva imponente. La nube attraversò l'intera Europa. Sono stati ufficializzati soltanto 300 morti per cause ricondotte all'incidente (malattie, leucemie, tumori) ma il dato potrebbe essere sottostimato. 1957 Kyshtym (Unione Sovietica). Un bidone di rifiuti radioattivi prese fuoco ed esplose contaminando migliaia di Kmq di terreno. Furono esposte alle radiazioni circa 270.000 persone. 1958 Usa. Un incidente a Oak Ridge: 12 persone investite dalle radiazioni. 1958 zona Urali (Urss). Catastrofe nucleare a causa dell'esplosione di un deposito di scorie radioattive. Centinaia di morti. Decine di migliaia di contaminati. Migliaia di km ancora oggi recintati. 1961 Idaho (Usa). Esplosione del reattore: 3 morti. Non si sono contati gli intossicati dentro e fuori l'impianto. Il grado di contaminazione dei corpi dei deceduti risultò così alto che le teste e le mani furono tagliate e sepolte in un deposito di scorie radioattive. L'impianto è stato definitivamente chiuso. 1964 Usa. Incidente al reattore Wood River: un morto. 1964 Garigliano (Italia). Guasto al sistema di spegnimento di emergenza del reattore. Si è andati vicino alla catastrofe. 1966 Belgio. Il fisico Ferdinand Janssen intossicato viene portato all'ospedale Curie di Parigi. 1966 Ottobre, Lagoona Beach (Usa). Alcune piastre di protezione si staccano e bloccano il circuito di raffreddamento del reattore autofertilizzante Enrico Fermi (61 Mw) per cui si ha surriscaldamento; il dispositivo di arresto automatico non funziona; il reattore riprende la sua attività soltanto nel 1970; e nel 1972 viene fermato definitivamente. 1967 Trino Vercellese (Italia). Fessurazione di una guaina d'acciaio di una barra di combustibile con conseguente chiusura della centrale per 3 anni. Per buona parte di questo tempo la centrale ha scaricato nelle acque del Po trizio radioattivo. 1967 Francia. Fusione di elementi combustibili nel cuore del reattore di Siloe (Grenoble). Ciò provoca la liberazione di Iodio 131 e Cesio 137 nell'acqua di raffreddamento del reattore. Si liberano gas radioattivi nell'aria. 1968 Den Haag (Olanda). Per un «errore tecnico» si libera nella centrale Up 2 del materiale radioattivo. La radioattività nell'aria della città supera di 100 volte i limiti «accettabili». 1968 Gennaio, Chooz (Belgio). Grave incidente nel reattore ad acqua leggera. La riparazione è durata 2 anni e 2 mesi. Nel 1970 il reattore è guasto di nuovo. 1968 Agosto, Brenìllis (Spagna). La centrale si blocca completamente. La riparazione è durata 3 anni. 1968 Francia. Il reattore di Monts Arreé si arresta per un incidente. Periodo di riparazione: 3 mesi. 1969 Garigliano (Italia). Sette arresti alla centrale per guasti. Febbraio 1969 Latina (Italia). Arresto alla centrale di Latina per mancanza di alimentazione alla strumentazione (a marzo si avrà ancora un grosso guasto alla stessa centrale). Gennaio 1969 Lucens (Svizzera). Dopo sole 7 ore di funzionamento si ha surriscaldamento con rottura di guaine ed infiltrazione di acqua contaminata nel sotterraneo. La grotta contenente la centrale è stata murata definitivamente. 1969 Germania. Per fessurazioni molteplici delle turbine il reattore Gundremmingen sul Danubio viene chiuso per 3 anni. 1969 Usa. Incendio nel reattore di Rocky-Flats. Durante l'incendio si perde plutonio. 1969 Francia. Parecchi chilogrammi di uranio vanno persi durante un incidente a Saint Laurent des Eaux. Le riparazioni durano parecchi mesi. 1970 Belgio. Altro incidente nel cuore del reattore di Chooz. 1970 Chicago (Usa). L'impianto Edison perde 200.000 litri di acqua contaminata. 1970 Usa. Il reattore da 600 Mw Dresden 2 sfugge completamente al controllo per 2 ore per un guasto ad una apparecchiatura di controllo. 1971 Den Haag (Olanda). Rottura di un tubo per il convoglia-mento di acqua radioattiva. 1971 Kansas. Si scopre che la miniera di sale scelta per lo stoccaggio delle scorie radioattive, al riparo dell'acqua, è piena di buchi e l'Aec (Ente americano per l'energia nucleare) è costretto a improvvisare dei piani di stoccaggio in superficie. 1971 Francia. Fournier rivela in «Charlie Hebdo» n. 14 che un tecnico del centro nucleare di Saclay ha tentato, due anni prima, di suicidarsi dando fuoco al laboratorio in cui lavorava. 1972 Francia. Due militanti del gruppo ecologico «Survivre et vivre» scoprono che più di 500 fusti di residui radioattivi su 18.000 conservati all'aperto al centro di ricerche nucleari di Saclay, hanno larghe fenditure che lasciano così sfuggire la radioattività. 1972 Francia. Un operaio portoghese che non conosce i segnali di pericolo lavora parecchie ore in una sala irradiata del centro di Saclay. 1972 Francia. Ancora al centro di Saclay sfuggono dieci metri cubi di liquidi radioattivi. 1972 Usa. Due lavoratori nell'impianto di Surry muoiono per l'esplosione dei tubi di un sistema di sicurezza mentre ispezionano tubi già difettosi. 1973 Marzo, Chinon (Francia). Arresto definitivo della centrale nucleare di Chinon I, dopo soli 11 anni di funzionamento. Di fatto la centrale ha mosso le turbine per 43.000 ore, ossia per 5 anni. 1973 Hanford (Usa). La Aec ammette che nei 15 anni precedenti si sono verificati 15 incidenti in cui si sono liberati liquidi radioattivi per un totale di 1.600.000 litri. 1973 Settembre, La Hague (Francia). Fuga di gas radioattivo. 35 lavoratori sono contaminati di cui 7 gravemente. 1973 Settembre, Windscale (GB). Nell'officina di ritrattamento si ha un rigetto di radioattività. 40 lavoratori sono contaminati. 1973 Novembre, Hanford (Usa). Si ha la diciassettesima fuga di liquidi radioattivi. Gli accumuli di plutonio in una fossa vicino alla città sono così grandi da rendere possibile una reazione a catena. 1973 Dicembre, Usa. Di 39 reattori, negli Usa, 13 sono fuori servizio. Brown's Ferry lavora al 10%, Peach Botton al 2%, Connec 2 al 20%. 1973 Den Haag (Olanda). 35 addetti agli impianti sono intossicati (7 in modo molto grave). Nubi di gas radioattivo si diffondono per 15 minuti sulla campagna. 1974 Usa. Da un'inchiesta risulta che più di 3.700 persone che avevano accesso ad armi atomiche hanno dovuto essere licenziate. Motivi: demenza, decadimento intellettuale, alcolismo. 1974 Sevcenko (Urss). Reazione tra il sodio (usato come liquido refrigerante) e l'acqua con generazione di idrogeno e soda caustica (che a sua volta corrode il circuito di trasporto del fluido). Il risultato è una grossa esplosione. 1974 Aprile, Austria. Qualcuno contamina volontariamente il treno Vienna-Linz con Iodio 131 e Iodio 113. Dodici persone vengono ricoverate. Gli autori dell'attentato non sono mai scoperti. 1974 Maggio, Casaccia (Italia). Si spacca un recipiente contenente plutonio. Non si sa altro. 1974 Maggio, Usa. L'Usaec comunica che 861 anomalie si sono prodotte nel 1973 nei 42 reattori in funzione; che 371 avrebbero potuto essere serie e che 18 lo furono realmente (di cui 12 con fuga di radioattività). 1974 Usa. Una nube radioattiva di trizio si forma per una fuga di gas da un condotto della centrale di Savannah Mirex, in Carolina. La nube va lentamente alla deriva ad una altezza di 70 metri. 1974 Francia. A 60 anni dall'avvio di una fabbrica di radio, nonostante il suo smantellamento, si libera ancora una radioattività significativa. L'acquirente del terreno di Gyf-sur-Yvette sul quale la fabbrica è situata scopre in vari punti fonti radioattive che superano 50 volte la dose massima consentita. 1974 Belgio. L'acqua della condotta Visé, captata nel Pletron, contiene da 2 a 3 volte più radon 22 (gas radioattivo) del massimo ammesso per una popolazione adulta vicina ad una centrale. 1975 Gennaio, Usa. Viene ordinata la chiusura di 23 reattori per guasti nel sistema di raffreddamento, vibrazioni anormali e piccole fughe di gas radioattivo. 1975 Germania. Il 19 novembre muoiono 2 operai nel reattore di Gundremmingen. I due dovevano riparare una valvola. Escono 4 litri di vapore radioattivo ad una pressione di 60 atmosfere e ad una temperatura di 270°C. 1975, 22 novembre, Italia. Due navi americane, la portaerei J.F.Kennedy e l'incrociatore Belknap, a bordo della quale vi erano armi nucleari, (come testimonia l'allarme in codice "broken arrow" che fu lanciato dal comandante della sesta flotta americana e che indica appunto un incidente che vede coinvolte armi nucleari) si scontrano al largo della Sicilia. La Belknap prese fuoco e fu gravemente danneggiata, ma l'incendio venne fermato a pochi metri dal magazzino che conteneva le armi atomiche. 1975 Marzo, Brown's Ferry (Usa). Per cercare correnti d'aria nella cabina di comando della centrale viene usata una candela che appicca il fuoco a tutti i cavi elettrici bloccando tutti i sistemi di sicurezza. Si riesce a rimediare fortunosamente (per un resoconto più dettagliato di questo grave incidente vedi il «Corriere della sera» del 2/7/1977, p. 3.). Secondo il calcolo delle probabilità questo incidente può verifi-carsi in un caso su mille miliardi! 1976 Gennaio, Germania. Sempre a Gundremmingen la neve caduta in abbondanza spezza le linee elettriche che convogliano l'energia prodotta nel reattore. Questo, spento con la procedura d'emergenza, fu soggetto ad una tale pressione interna che le valvole di sicurezza si aprirono e liberarono vapore radioattivo. 1976 Windscale (GB). Il reattore contamina di Iodio 131 centinaia di miglia di territorio. Ottobre 1976 Tallin (Urss). Salta in aria una centrale atomica sotterranea: almeno cento persone sono morte. Le autorità sovietiche negano ma dopo il 25 ottobre, e per una settimana almeno, il quotidiano russo ha pubblicato una decina di necrologi ogni numero (Per un resoconto più dettagliato di questo incidente vedi «Panorama» de 30/11/1976, p. 145.). 1977 Bulgaria. Nella centrale di Klozodiy, a causa di un terremoto, salta la strumentazione di controllo del reattore. Grazie ai tecnici che sono riusciti a fermare la reazione, l’Europa ha evitato conseguenze gravissime. 1977 Aprile, El Ferrol (Spagna). Fuga radioattiva. Più di 100 persone contaminate. 1978 Maggio, Caorso (Italia). Il giorno del collegamento della centrale con la rete elettrica (26 maggio '78) si sono avute fughe limitate nel reparto turbine. Ci sono valvole che non tengono, strutture portanti, come i tiranti che sostengono i tubi del gas radioattivo, mal progettati con calcoli sbagliati. 1979 Three Mile Island, Harrisburgh, Usa. Il surriscaldamento del reattore provocò la parziale fusione del nucleo rilasciando nell'atmosfera gas radioattivi pari a 15000 terabequerel (TBq). In quella occasione vennero evacuate 3.500 persone. 1982 USA. Nella centrale di Giuna, uno dei tubi del sistema refrigerante sì fessura e scarica acqua bollente radioattiva. 1982 USA. Dopo l’incidente di Giuna si scoprono in altre sette centrali oggetti di metallo dimenticati nelle condotti. Molti impianti sono così fermati perché ritenuti poco sicuri. 1986 Chernobyl, Unione Sovietica. L'incidente nucleare in assoluto più grave di cui si abbia notizia. Il surriscaldamento provocò la fusione del nucleo del reattore e l'esplosione del vapore radioattivo. Si levò al cielo una nube pari a 12.000.000 di TBq di materiale radioattivo disperso nell'aria (per avere un'entità del disastro confrontate questo valore con i 15.000 Tbq del precedente incidente nucleare registrato nel 1979 a Three Mile Island negli Usa). Circa 30 persone morirono immediatamente, altre 2.500 nel periodo successivo per malattie e cause tumorali. L'intera Europa fu esposta alla nube radioattiva e per milioni di cittadini europei aumentò il rischio di contrarre tumori e leucemia. Non esistono dati ufficiali sui decessi complessivi ricollegabili a Chernobyl dal 1986 ad oggi. 1989 Finlandia. Avaria nel sistema di controllo nella stazione di Olkiluoto. 1990 Germania. Infiltrazione di tritio nella stazione nucleare di Kruemmel. 1991 Finlandia. Spegnimento manuale dovuto ad un incendio nella stazione di Olkiluoto. 1991 Germania. Incidente durante il rifornimento di carburante nella stazione di Wuergassen. 1992 Germania. Avaria nel sistema di raffreddamento nella centarale di Brunsbuttel. 1995 Germania. L'Alta Corte tedesca decide che la licenza di attività concessa alla stazione di Mülheim-Kärlich è illegale, a causa della mancata considerazione, in fase di concessione, del rischio di terremoto nella zona. 1996 Germania. Un programma della TV tedesca, Monitor, svela che la Siemens ha compiuto numerosi errori durante la costruzione della stazione di Kruemmel. 1997 Germania. 20,000 dimostranti si affollano presso il deposito di scorie radioattive di Gorleben per manifestare contro il trasporto di scorie nucleari. 1997 Germania. Un treno trasportante liquido nucleare deraglia di fronte alla stazione di Kruemmel. 1999, 8 Gennaio, Francia. Centrale di Cruas Meysse, 65 persone evacuate dopo che si sono accese le luci d’allarme radioattivo. 1999, 11 Marzo, Francia. Centrale del Tricastin, un contaminato. 1999, 16 Giugno, Russia. Centrale di Seversk, 2 contaminati per fuga radioattiva. 1999, 23 Giugno, Ucraina. Centrale di Rivno, principio incendio. 1999, 4 Luglio, Ucraina. Centrale di Zaporozhie (Ucraina), bloccato un reattore per precauzione. 1999, 12 Luglio, Giappone. Centrale Tsuruga, bloccato reattore per una perdita acqua. 1999, 17 Luglio, Ucraina. Centrale di Cernobyl, 3 operai contaminati. 1999 Tokaimura, Giappone, 1999. Un incidente in una fabbrica di combustibile nucleare attivò la reazione a catena incontrollata. Tre persone morirono all'istante mentre altre 450 furono esposte alle radiazioni (119 in modo grave). La mattina di giovedì le autorità rivelano che, a causa di una fuoriuscita d’uranio, si è innescata una fissione incontrollata nel nocciolo del reattore. · Alle 10:30 scatta l’allarme, alcuni operai sono stati contaminati in modo molto grave. · Alle 12:41 la polizia crea un “cordone” intorno alla centrale, si capisce che l’incidente sta diventando più grave del previsto. · Alle 15:18 alcune famiglie residenti nei pressi della centrale vengono evacuate. · Alle 21:00 si tiene una riunione di emergenza e il governo comprende a questo punto la gravità dell’incidente; oltre 300000 persone invitate a stare in casa. · Alle 24:00 la radioattività attorno e dentro all’impianto raggiunge livelli tra le 10 e le 20 mila volte superiore alla norma. · Alle 2:30 del giorno seguente 18 tecnici operi nell’impianto accettano una missione da veri “kamikaze”, devono entrare nell’impianto per fermare la reazione a catena, ben consapevoli che, terminata la missione, non sarebbero più stati gli stessi. · Alle 6:00 le autorità affermano che la radioattività è scesa a zero. Dopo si accerterà che è stato un errore umano, i tecnici stavano infatti trasportando, all’interno dell’edificio dove si tratta l’uranio usato come combustibile nella vicina centrale nucleare, due barili di miscela di uranio- acido nitrico(che venivano miscelati a mano, con un rudimentale imbuto, di 30 kg ognuno: questi sono involontariamente caduti terra e, essendosi miscelati, hanno innescato la reazione. I tecnici che hanno fermato la reazione sono all’ospedale in gravissime condizioni. 1999, 2 Ottobre, Ucraina. Centrale di Khmelitskaya, blocco del reattore per malfunzionamento. 1999, 4 Ottobre, Corea del sud. Centrale di Wolsong, 22 operai contaminati. 1999, 5 Ottobre, Finlandia. Centrale Loviisa, perdita di idrogeno. 1999, 8 Ottobre, Giappone. Deposito di scorie a Rokkasho, fuoriuscita radiazioni. 1999, 20 Ottobre, Francia. Superphenix, un incidente arresta lo scarico di materiale radioattivo. 1999, 27 ottobre, USA. "I bambini statunitensi residenti vicino le centrali nucleari di New York, New Jersey e Florida hanno nei denti un "radioisotopo" (lo stronzio 90) che li espone ad un rischio tumore molto alto". Così Ernest Sternglass, professore di radiologia all'università di Pittsburgh ha esordito nell'ultima conferenza stampa del progetto no-profit di "radioprotezione e salute pubblica". Lo sconcertante risultato è stato ottenuto dai ricercatori statunitensi che hanno analizzato 515 bambini residenti negli Stati di New York, New Jersey e Florida. I livelli di radioattività rilevata nei campioni, raccolti dal 1979 al 1992, erano molto vicini a quelli osservati a metà degli anni '50 quando Stati Uniti e Unione Sovietica, in piena guerra fredda, si dilettavano negli esperimenti con le armi invisibili. Secondo i responsabili del progetto i livelli di radioattività dovevano invece essere scesi intorno allo zero. "Se gli esperimenti nucleari sia di superficie, sia sotterranei sono effettivamente terminati, i primi sospetti cadono sui reattori nucleari e sui relativi incidenti", ha detto Sternglass, che ha aggiunto: "II mondo è troppo piccolo per gli incidenti nucleari". I responsabili del progetto attribuiscono parte di questa radioattività al disastro avvenuto nel 1979 a Three Mile Island e a quello di Chernobyl nel 1986. Ci sono documenti federali che testimoniano la fuga nucleare dal reattore di Suffolk (New York) nei primi anni '80. 1999, 18 Novembre, Scozia. Centrale di Torness, un tornado precipita a meno di 800 metri dall’impianto. 1999, 13 Dicembre, Russia. Centrale Zaporozhe, fermato reattore. 2000, 5 Gennaio, Francia. Centrale di Blayais, una tempesta costringe a fermare 2 reattori per allagamento. 2000, 15 Febbraio, USA. Reattore Indian Point 2, fuga vapore radioattivo. 2001 Germania. Esplosione di una parte dell'impianto di Brunsbuettel. 2004, 9 agosto, Giappone. Nel reattore numero 3 nell’impianto di Mihama, 350 chilometri a ovest di Tokyo, una fuoriuscita di vapore ad alta pressione, con una temperatura superiore ai 200 gradi, è costata la vita a quattro operai. Altri sette operai sono in condizioni molto gravi. Si è trattato del più tragico incidente nella storia dello sfruttamento dell'energia nucleare a fini civili in Giappone. L’azienda Kansai Electric Power, che gestisce la centrale, si è affrettata a comunicare che non c’è stata contaminazione radioattiva. 2004, 9 agosto, Giappone. altra centrale non precisata. A quanto ha riferito l'agenzia Kyodo, le fiamme sono divampate nel settore dove vengono smaltite le scorie, adiacente al reattore numero 2, in un impianto situato nella prefettura di Shimane. Anche in questo caso non c’è stata alcuna fuga radioattiva. 2004, 9 agosto, Giappone. Incidente nella centrale nucleare della Tokyo Electric Power Company (Tepco), la più grande impresa produttrice di energia in Giappone. La società ha comunicato che il generatore dell’impianto di Fukushima-Daini è stato fermato per una perdita di acqua.
 
   
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Anonimo il 03/06/08 alle 08:07 via WEB
Perchè non fai anche l'elenco dei disastri aerei, così non voliamo più?
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 03/06/08 alle 09:11 via WEB
perchè cambi discorso? Lub
 
   
ventididestra
ventididestra il 03/06/08 alle 09:47 via WEB
Aggiungo inoltre che l'ultimo terremoto in Cina ha coinvolto trenta centrali nucleari.... e non si sa se hanno più paura per la contaminazione dei laghi che per la loro esondazione. il problema è nella mancanza di trasparenza nella gestione della centrale: l'elenco precedente contempla solo gli eventi "ufficiali"..... il fatto è che le centrali sono pericolosissime, e ci sono fior di interessi dietro, per la loro costruzione, gestione, per l'energia che generano.... E poi ci pensate ad una centrale gestita dalla mafia? Anche io ho votato, a suo tempo, no al referendum, ed ora mi sento defraudato da una scelta fatta.... che perlomeno si rifaccia un referendum! Inoltre il sospetto che la benzina aumenta in maniera impressionante proprio questo ultimo periodo..... Per la questione che "le centrali sono qui accanto", be' la questione non è di poco conto.... qualsiasi problema è cmq loro responsabilità! Come al solito in Italia abbiamo politicizzato un problema. io invece vado "controcorrente" e attribuisco piena ragione a Lube, e mi è anche piaciuto il suo post molto.... frizzante! Ciao!
 
fabio.1971
fabio.1971 il 31/05/08 alle 12:29 via WEB
Per come si guida in certi posti d'Italia (magari Cuneo o Milano) se fai un incidente con un auto alimentata a trizio e deuterio sai che bel botto !
 
ossimora
ossimora il 01/06/08 alle 00:37 via WEB
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
 
koradgl1
koradgl1 il 03/06/08 alle 10:33 via WEB
Abito in uno dei siti molto probabili per una centrale nucleare. Se ne parla dal lontano 1983, finora per nostra fortuna non se n'è fatto nulla. All'epoca facevo parte del direttivo dei comitati studenteschi per il "NO al nucleare", sono nata politicamente come radicale per questa ragione, salvo poi maturare convinzioni molto più radicate, scusate l gioco di parole, di sinistra estrema. Posso con cognizione di causa confutare questa balla che il nucleare non faccia male, ma poiché non è l'unico disastro ecologico preannunciato glielo lascio passare. Sono passati ben 25 anni da allora, abbiamo votato un referendum bocciandolo, ne abbiamo discusso in ogni ambiente fino alla noia, allo mi chiedo se davvero il nucleare fosse utile staremmo ancora a discuterne? In realtà le tecnologie in possesso del nostro paese sono obsolete al punto che la spesa per costruire le centrali è talmente esosa da non apportare neppure grandi vantaggi economici.
Cito le obiezioni di Carlo Rubbia
"a-COSTO DI UNA CENTRALE: 4/5 miliardi di euro. b-RESA ECONOMICA POSITIVA a vantaggio di un eventuale investitore 40/50 ANNI.
c- COSTO MATERIA PRIMA (sempre più scarso) L'URANIO COSTA SEMPRE DI PIU'. Un reattore di terza generazione (quelli ora disponibili) produce 1gigawatt di energia ogni anno e per farlo necessita di 200 tonnellate di uranio al giorno.
d-Per raggiungere il livello di produzione di energia nucleare degli altri paesi paragonabili al nostro in termini di consumo energetico (Francia e Germania) sarebbe necessario arrivare a produrre il 30% del nostro fabbisogno. Il che significherebbe 20 nuove centrali, una per regione, che genererebbero questi numeri. 80/100 MILIARDI DI EURO NECESSARI 4000 TONNELLATE DI URANIO ALL'ANNO
E' chiaro che questi numeri non possono portare alla soluzione economica del problema energetico.
L'energia nucleare NON PUO' alleggerire la bolletta dell'italia, introdurre ora l'energia nucleare in termini economici non ha alcun senso."
Inoltr nessuno ci dice che:
- Secondo l'agenzia internazionale dell'energia la domanda di uranio potrà essere soddisfatta solo fino al 2035.
- Il prezzo dell'uranio nel 2003 era di 10 dollari alla libbra e oggi ha superato i 65 .
-Lo stoccaggio delle scorie radioattive,oltre che costoso e pericoloso è impossibile in un paese come il nostro ad alto rischio sismico perciò inadatto a “custodire” scorie radioattive quindi dovremmo chiedere l'intervento di altri paesi esteri con ulteriore aggravio del costo energetico.
- Il consumo mondiale di uranio è di circa 80milioni di kg all'anno mentre se ne producono circa 45 milioni di kg.
Questi numeri indicano che costruire nuove centrali non ha alcun senso, a meno che non ci siano ulteriori interessi nascosti e ad personam come le leggi che spuntano ormai giornalmente. Sarò diffidente oltremisura, ma mi piacerebbe chiedere all'onorevole Fitto paladino del nucleare nonché mio corregionale perché tutto questo interessamento, quali appalti e promesse ci sono dietro la costruzione delle centrali?
 
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Anonimo il 03/06/08 alle 12:38 via WEB
troppa ignoranza per poter rispondere...in pratica non dici nulla..
 
 
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Anonimo il 03/06/08 alle 13:59 via WEB
visto che siamo tutti ignoranti e al livello della Tatangelo, illuminaci tu, no? Illuminazione pulita, senza produrre scorie Lub
 
   
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Anonimo il 03/06/08 alle 14:18 via WEB
Caro Lube l'ultimo anonimo non sono io. Marco. (E, comunque, appena ho tempo spero di replicare)
 
     
lubely
lubely il 03/06/08 alle 14:35 via WEB
scusa, i casini che succedono quando ci sono troppi anonimi. Resta comunque valido l'invito all'altro anonimo ad illuminarci
 
beth68
beth68 il 03/06/08 alle 17:42 via WEB
da perfetta ignorante quale sono, credo ingenuamente che le energie "pulite" e "rinnovabili" diano troppo poca soddisfazione a chi cerca un interesse economico dietro a queste cose FONDAMENTALI. poi sicuramente sbaglio.torno nel mio mondo di elefantini rosa, dove è possibile credere che riusciremo a fermare quel progresso che sta per ammazzarci tutti. baci, lube. ciao a tutti!! ele
 
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Anonimo il 04/06/08 alle 21:16 via WEB
Che all'elenco si debba aggiungere anche quella della slovenia? Lub
 
sonofortunata
sonofortunata il 04/06/08 alle 22:57 via WEB
aspetto ancora le spiegazioni paterne di Marco :-)
 
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Anonimo il 05/06/08 alle 00:52 via WEB
scajola ha già nominato un tecnico esperto in materia di sicurezza nelle centrali nucleari: H.J.Simpson Fab
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/06/08 alle 16:36 via WEB
Un guasto all'impianto di raffreddamento di una centrale elettrica convenzionale non costituirebbe argomento di discussione nemmeno al dopolavoro dell'Enel. Se le centrali nucleari sono sicure come certi dicono, c'è da chiedersi come mai una perdita di liquido refrigerante in una piccola centrale nucleare Slovena ha fatto scattare l'allerta nucleare in tutta Europa... Qualcuno potrebbe obbiettare che le centrali slovene sono meno sicure di quelle occidentali... ebbene: Paris Match riferisce che quel reattore sloveno è di fabbricazione USA ed è fortemente comparabile a 54 dei 58 reattori esistenti in Francia. Ciao. Riccardo
 
 
beth68
beth68 il 06/06/08 alle 00:50 via WEB
mi pare di capire, un pò come essere in una botte di ferro.... :( osservazione sensata riccardo. chissà perchè.....
 
 
fabio.1971
fabio.1971 il 06/06/08 alle 09:10 via WEB
Si sta costruendo a Flamanville, dovrebbero essere 59. Ciao Fabio
 
sonofortunata
sonofortunata il 07/06/08 alle 13:22 via WEB
non c'è abbastanza acqua nel mondo per gestire impianti nucleari. Temo che non sia noto a tutti che circa il 40% dell'acqua potabile francese serve a raffreddare i reattori. L'estate di cinque anni fa, quando molti anziani morirono per il caldo, uno dei danni collaterali che passarono sotto silenzio fu che scarseggiò l'acqua per raffreddare gli impianti. Come conseguenza fu ridotta l'erogazione di energia elettrica. E morirono ancora più anziani per mancanza di aria condizionata".(Jeremy Rifkin)
 
L1700s
L1700s il 14/06/08 alle 00:07 via WEB
E comunque per fare una singola centrale in Italia ci vorrebbero 10 anni e soldi pubblici a sbafo, una domanda: non sarebbe più logico consumare tutti di meno e installare fotovoltaico eolico e impianti di creazione d'energia con la forza del mare? sapete l'Italia è una penisola battuta dal sole e circondata dal mare, mentre l'uranio si trova in Niger e si sta esaurendo (finirà nel 2035)buonsenso, buonsenso...più passa il tempo e più penso che i politici italiani non sappiano neanche cosa sia questa parola.
 
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UNA QUESTIONE DI MANI

Capita di trovarsi
nelle condizioni di avere
bisogno di una mano.

In genere qualcuno c'è.
Io ne ho avuto bisogno.
Le mani ci sono state.
Adesso le mie,
assieme a quelle
di tanti altri,
sono nel
"Blog for Africa".

Lo trovate qui accanto,
a sinistra.

Sono lì.
In attesa di altre mani....
 

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