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Resistere x esistere

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Cui Prodist?

Post n°174 pubblicato il 22 Febbraio 2007 da lubely


Siamo arrivati a questo punto. Da qualche parte si dovrà ripartire. Per andare dove non so. Non mi interessano neppure i motivi per cui ci siamo arrivati oggi o ci saremo arrivati più avanti. Ci siamo arrivati per i Dico? Bene, quando saliranno gli altri (perché gli altri saliranno) i Dico saranno carta straccia. Si ricomincerà a limonare con il vergognoso Ruini, i divorziati - separati - concubini torneranno a dire che la famiglia non si tocca, e chi quei diritti li aspettava se lo prenderà nel paiolo.
Ci siamo arrivati per la base a Vicenza? Bene, quando saliranno gli altri (saliranno, saliranno. O se saliranno) invece di dire "vediamo di farla che non danneggi troppo l'ambiente" diranno "fare pure quel che cazzo volete, tanto qui è casa vostra".
Ci siamo arrivati per le missioni nel mondo? Quando saliranno gli altri (perché gli altri stanno già ritinteggiando gli uffici pronti al passaggio di proprietà) faranno quel che cazzo vogliono, pronti a correre dietro, come cani da compagnia, all'osso dell'alleato nordamericano. Quello per cui, a fronte della manifestazione a Vicenza, il nano si è rattristato, vedendo che si marciava contro quelli che ci hanno liberato. Che se poi andiamo a vedere bene, ci si ricorda che quelli si sono mossi quando i giapponesi li hanno spazzolati a Pearl Harbour, mica prima. E ci hanno liberato dai nonni degli alleati di quello che adesso si rattrista.
Ci siamo arrivati perché l'indulto è stato una gran porcheria? Quando saliranno loro (che stanno già mettendo in modo la macchina non per vincere, ma per stravincere) la moralità, come hanno sempre fatto, la metteranno sulla lista delle loro priorità al posto numero 565.897.453, subito prima della lettiera per i cani del nano (quelli a 4 zampe, non schifani), subito dopo le cera per lucidare la pelata di Bondi.
Ecco, se c'erano delle cose che non ci piacevano abbiamo fatto proprio bene. Coerenza e rettitudine. Se oggi ci piaceva poco, domani (e dopo domani, e dopodomani ancora...perché loro saliranno) ci piacerà ancora meno.
Bravi. Bravi tutti

 
Rispondi al commento:
lubely
lubely il 23/02/07 alle 09:45 via WEB
Ribadisco che secondo me andava gestita meglio. Per quanto poco sappia di questa vicenda sono contrario. Contrario per principio, perché contrario alla guerra, contrario per convinzioni storico - sociali, dal momento che non vedo la necessità, in questo periodo, di avere una base americana in mezzo ai marroni, contrario per indotto, perché quando vedo la gente comune (come mi è successo guardando i tiggì), quindi levando chi fa politica, essere contro ad una cosa, vuol dire che quella cosa non va bene. Voglio dire, tutte le volte che la gente è scesa in piazza contro qualcosa, è poi stato dimostrato che quella cosa non era gran chè. Detto questo: non sapendo troppo non so com'era la storia dell'accordo del precedente governo, se c'era o no, e se c'era com'era. So, come ho già scritto post addietro, che se c'era una minima possibilità di evitare l'ampliamento lo si doveva fare. Se non altro per dare un segno di discontinuità con il governo precedente. Poi questo atto lo si poteva fare in mille modi, trovando la formula per non far arrabbiare gli Usa (e far contento mastella) o mandandoli a fare in culo di brutto. Indifferente. Se invece esiste, e io non lo so, una qualche forma di qualcosa che impegna il Governo (chi sa mi illumini), allora la di doveva gestire meglio in questo senso: non chiudendo la porta in faccia ai manifestanti, cercando di dire "Si si, ok, potete farla. Però...." e mettere tutta una serie di paletti per indurli a capire che era meglio fare altro. Insomma, le strade erano molte. E tutti migliori di dire: "Si fa perché l'hanno deciso quelli prima, non si torna indietro, non vogliamo fare atti ostili contro gli Usa", dimenticando che loro l'atto ostile l'hanno fatto pochi giorni prima, negando l'estradizione di chi ha ucciso Calipari.
 
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Capita di trovarsi
nelle condizioni di avere
bisogno di una mano.

In genere qualcuno c'è.
Io ne ho avuto bisogno.
Le mani ci sono state.
Adesso le mie,
assieme a quelle
di tanti altri,
sono nel
"Blog for Africa".

Lo trovate qui accanto,
a sinistra.

Sono lì.
In attesa di altre mani....
 

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