Creato da proprojectologa il 28/06/2007
.... più che una band, uno stile di vita... Diario di una psicopatica projectomane...
|
Mailing list "The Parsons Day"
Si parlerà sooner or later di:
The Alan Parsons Project, Alan Parsons, Eric Woolfson, Andrew Powell, Beatles, Pink Floyd, Paul Mc Cartney, Roy Harper, Hollies, Barclay James Harvest, Kayak, Terry Sylvester, Roy Wood, Steve Harley, Cockney Rebel, Pilot, Ambrosia, Al Stewart, John Miles, Lenny Zakatek, Colin Blunstone, Mike Oldfield, ecc...
E poi non dite che questo blog è monotematico ;-)
Per commentare non è necessario essere registrati
To comment it isn't necessary to be enrolled
Nuova Projectology's Radio
- Projectology's Radio (in popup)
Spostatevi con la freccetta -> per cambiare brano altrimenti sentirete le versioni da 30 sec
Sondaggi
Rispondi al sondaggio sul miglior album del Project.
Tag
Area personale
Cerca in questo Blog
The Alan Parsons Project - Biografia
Dagli esordi al project
L'era Project
The Alan Parsons Project - Biografia dal 2004
Relative Artists
Menu
Ultimi commenti
I miei Blog Amici
- Sandrock
- Nuvola viola
- PensieriFraLeNuvole
- Sproloqui & Dintorni
- L'attimo fuggente
- il Viaggiatore
- Galleria Audiovisiva
- Un volo di farfalla
- Napoli Romantica
- Perline Colorate
- Mare Aperto
- Anch'io
- Il Conte Mascetti
- Il Cinico
- CHAT MONDEZZA
- Silenzio...
- Messaggi variabili
- Fase 3
- Serendipity
- Isola
- The Beatles
- LIBERO SFOGO
- Juke-Blog
- Anni 80 Che Passione
- THE BEATLES by lennonw
- I COMMENTATORI SIMPA
- Silenzi assordanti
- TeatroCantato
- Lighthouse
- Around my heart...
- CUCINA NEL MONDO
- NarrativaContemporan
- Solo musica
- GRILLO PARLANTE
- pescatore di stelle
- La musica e vita
- Psychobabble
- Essenza di vita
- Lalcova segreta
- VITA DA FUORI SEDE
- i-ronica
- Bad side of my mind
Progetto "Promozione Projectologa"
La sezione relativa alla biografia del Project (pre, durante e post) e dei relativi componenti è interamente o parzialmente tratta da sito del "The Parsons Day".
« Relatives Live: Procol Harum | Canzoncina della sera » |
Probabilmente l'ho sempre saputo. Certe cose le capisci da subito. Ero sempre troppo grassa, troppo bassa, troppo timida. E avevo troppe tette.. sì va bhè.. fino a 12 anni. Pregai Dio di farmele rimanere così... cacchio, poteva non ascoltarmi! Ero e sono anticonformista, per nascita, questione di Dna, ma nonostante ciò passavo innosservato. A 6 anni ascoltavo solo liscio e a 10 musica italiana anni '60. Durante un'estate in Calabria trovai una vecchia musicassetta di mia zia, Let it be. Ma per un certo periodo mi uniformai alla massa. Era il 1993. Impazzavano le boy band e il mio "sistema immunitario" non resse, si dovette arrendere al "virus Take That". Fu una malattia lunga, guarii solo nel 1996, anno dello scioglimento e di prima ragioneria. A 14 anni mi trovai di fronte un bivio. Presi la strada apparentemente più facile che si rivelò la più distruttiva. Non mi accorsi che percorrendo quella via mi sarei ritrovata in un cunicolo. Una galleria lunga, stretta e buia. Non ero più troppo grassa, troppo bassa, troppo timida. Recitai una parte che non mi apparteneva. Ma rimasi sempre e comunque anonima. Nell' estate del '97, per la prima volta da quando avevo iniziato il mio cammino, l'altro sesso si accorse che c'ero anche io. Senza mai chiedersi chi fossi realmente. Come biasimarlo, non volevo scoprirmi troppo. Non ero più all'interno di un cunicolo, ora mi trovavo nel bel mezzo di un labirinto. Ero forse uscita dal tanto odiato anonimato? Il '99 fu l'anno del jazz. Mi iscrissi ad un corso di canto. L'insegnate era stata allieva della Danila Satragno, ex-corista di De Andrè. Ma non erano anni in cui la conoscenza era a portata di mouse. Non era tutto semplice come ora. Se solo pronunciavo la parola jazz ai miei amici mi sentivo rispondere "Che palle!". La mia carriera canora terminò presto. Giusto il tempo di un'autunno. Ne soffrii. Ma ciò che mi fece soffrire di più fu il non aver resistito alle pressioni esterne. "Chi ti credi di essere, Elisa?". No, ero sempre la solita anonima. Poi amore, maturità, lavoro, tradimenti… mi continuai a sentire per anni solo un numero. Il labirinto si trasformò in un vortice, poi in un burrone. Il vuoto era lì. La terra franava ma non ero intenzionata a salvarmi. Parecchi anni passarono… Un angelo in jeans e camicia una sera mi sussurrò in un orecchio che dai miei occhi poteva intravedere una fiammella. Lo presi per pazzo. Mi ricordò che non sarei mai stata un semplice numero. Che non sarei mai stata realmente anonima. Che qualcuno sicuramente avrebbe portato un pezzetto del mio "sole" nel cuore. Finalmente non c'erano più tunnel, labirinti, vortici, burroni. Sì, forse non sarò mai una ragazza pop… ma chi se ne importa… ora sono un donna prog!
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
|
Inviato da: Anna
il 16/05/2020 alle 00:42
Inviato da: Anna
il 16/05/2020 alle 00:41
Inviato da: Anna
il 16/05/2020 alle 00:40
Inviato da: luigilc
il 19/07/2009 alle 22:39
Inviato da: Raven
il 07/05/2009 alle 15:22