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UN BUON STATISTA EVITA LA GUERRA

Post n°1061 pubblicato il 27 Maggio 2022 da rteo1

UN BUON STATISTA EVITA LA GUERRA

La guerra tra la Russia e l'Ucraìna tra i tantissimi problemi che sta diffondendo sta anche ponendo quello degli "Statisti". Il giudizio complessivo che si può trarre, visti i risultati finora conseguiti, sia a livello dei singoli Stati, che Europeo e internazionale (USA, Cina, ecc.), è piuttosto negativo, o, se si preferisce, non proprio positivo. I frutti si conoscono dagli alberi, diceva la sapienza. Da alcuni anni a questa parte i frutti non sono più buoni come un tempo. È certamente la ciclicità delle civiltà, come argutamente sosteneva G.B.Vico, che decadono e, quindi, anche il livello degli "statisti". Pericle, infatti, è associato allo splendore della civiltà ateniese e quando la polis comincio a degradarsi finirono anche gli Statisti, degni di tale nome. Ma chi sono questi "statisti" ? Viene subito da pensare agli uomini che assumono responsabilità statali apicali, ossia le responsabilità di difendere gli interessi dello Stato e dei cittadini. Non vi è dubbio che a seconda del contesto politico in cui si collochi lo Stato debba necessariamente essere diverso il profilo dello "Statista". In una Repubblica, se democratica, lo "statista" deve perseguire l'interesse della democrazia, ossia del Popolo in senso generale, assoluto, affinché il popolo non subisca danni sia rispetto al livello di benessere che di sicurezza collettiva e individuale. Le decisioni, quindi, dello "statista democratico" non possono essere mai prese contro l'interesse generale del Popolo, anche quando si fa parte di un'alleanza politico-economica (U.E.) o politico-militare (NATO). Lo statista, infatti, non è il "dittatore" che può prendere decisioni indipendenti e autonome, secondo la sua personale visione del mondo e della politica. Perciò egli potrebbe pure essere di diverso avviso rispetto alla volontà popolare ma non ne può prescindere se è al servizio della democrazia e si troverebbe irrimediabilmente nel "torto politico" se dalle sue decisioni il Popolo ne ricevesse dei danni. Relativamente a questi, poi, va detto che qualsiasi "statista" che conduca il Popolo alla guerra è sempre un pessimo statista. Soltanto gli "Statisti" che riescono ad evitare la guerra al proprio popolo sono degni di essere stimati come statisti. Non c'è mai alcuna giustificazione, neppure se fosse una "guerra di difesa", perché anche in questo caso vorrebbe dire che lo statista non è stato in grado di trovare la migliore soluzione possibile (ce n'è sempre una, almeno) per evitare la guerra, e quindi impedire la inutile perdita di vite umane e la distruzione dei territori. Ecco perché, di fronte alla guerra tra la Russia e l'Ucraìna non è assolutamente possibile sostenere che i due capi di Stato (Putin e Zelensky) siano degli "statisti", come neppure si può sostenere che lo siano quelli americano e inglese. Anzi, è proprio il bellicismo irrazionale di questi ultimi a non renderli "statisti". Così come non è possibile rinvenirli a livello europeo dove alcuni rappresentanti delle istituzioni (a cominciare dalla presidente della Commissione che vuole "vincere la guerra contro la Russia, al presidente del Consiglio europeo e del presidente del Parlamento, che sono sulla stessa linea del fronte) stanno trascinando i Popoli dell'Unione e nazionali in una guerra indiretta (per ora), propagandata come a favore dell'aggredito contro l'aggressore e per la libertà e la democrazia. In verità la cosa più difficile da fare per uno statista è garantire la pace e non fare la guerra. Questa, infatti, è il comportamento più stolto e primitivo possibile che fa regredire gli uomini al loro stadio originario, ossia quello animalesco. Soltanto la Pace, perciò, è il prodotto migliore della civiltà, che vuol dire anche cultura, progresso, saggezza, equilibrio, razionalità, conoscenza, valori umani. Si potrebbe, perciò, concludere che È STATISTA SOLTANTO COLUI CHE EVITA AL SUO POPOLO DI FARE UNA GUERRA, DIRETTA O INDIRETTA, DI OFFESA O DI DIFESA. Non vi è altro modo, quindi, per valutare se una persona sia o meno uno "Statista": È "Statista" solo chi evita, in ogni modo possibile, al suo Popolo di fare una guerra, perché solo la Pace (interna e esterna) è il bene assoluto per ogni popolo. 

 
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