Accordi con la Russia… Perché no?

PennaNera

Ave Socii

E’ proprio vero: dove non arrivano, ci tirano il cappello. Quando una forza politica (magari pure populista) gode di particolare favore all’interno del Paese, subito le sentinelle del “politicamente corretto” alzano le antenne e cercano di fermarla. Con mezzi sia leciti che meno leciti. Certi giornaloni non vedono l’ora di scrivere fiumi d’inchiostro su “tangenti presunte” che qualcuno “avrebbe dato” a qualcun altro per condurre in porto “una transazione alla fine mai verificatasi”… E certi giudici non vedono l’ora che una nuova Tangentopoli scoppi, per acquisire un po’ di notorietà e far fuori pezzi grossi della politica a suon di sentenze e tintinii di manette.

Fare uso dell’informazione è lecito e sacrosanto, così come indagare sulla presunta irregolarità di certe operazioni. Ma talvolta capita che la giustizia, magari pure col contributo di certe forze politiche, diventi uno strumento di persecuzione per additare di ogni responsabilità un partito scomodo… E questo tracima nell’illecito e nell’ingiusto. La corruzione internazionale va ovviamente perseguita con la massima fermezza. Ma da qui a dire che addirittura la disgregazione dell’Europa passa per i fondi russi alla Lega ci pare un’esagerazione bella e buona.

Crediamo che l’Europa sia già abbastanza disgregata per conto suo… Economia: è evidente che gli Stati europei corrono a velocità differenti. E non solo perché sono più o meno “ligi al dovere di mantenere i conti in ordine”. Certe regole sembrano scritte apposta per favorire l’economia di certi Paesi a scapito di altri, come nel caso della pesca scandinava a danno di quella mediterranea… Immigrazione: c’è chi ribadisce la linea del “primo porto sicuro”, chi vorrebbe si adottasse una linea diversa, chi addirittura vorrebbe costruire barriere anti-immigrati. Comunque la si veda, nessuno Stato vuol recitare la parte del babbeo. L’accoglienza è dunque tutt’altro che un dovere morale… Prima, in Italia, numerose cooperative registravano introiti milionari con la gestione dell’accoglienza. Perché ora, dopo che la retta pro migrante si è ridotta da 35 a 21 euro, molti bandi vanno addirittura deserti? Forse l’accoglienza è un valore solo finché rappresenta un affare…

Preferenze politiche nei vari Stati: in alcuni Paesi prevalgono le forze moderate, in altri quelle sovraniste, in altri ancora i socialisti o i verdi… L’identità europea si scontra inevitabilmente con le tendenze nazionali proprie di ciascuno Stato. E poi, cosa dobbiamo intendere per “identità europea”? Cos’è che può unire italiani, francesi, olandesi, tedeschi e scandinavi sotto una comune bandiera? I sentimenti “nazionalistici”, per il momento, sembrano prevalere su quelli “europeisti”. Le radici cristiane, forse l’unica qualità che davvero potrebbe accomunare gli Stati europei (almeno la maggioranza), nemmeno compaiono nei Trattati. Eppure la religione può costituire un forte collante fra i popoli. I valori su cui fondarsi e credere non li decidono i palazzi, ma i popoli stessi. I popoli delle varie Nazioni, i popoli che reclamano la difesa dell’identità nazionale e delle tradizioni… Da qui nasce l’opportunità di rafforzare i legami con Stati come la Russia.

Che problema c’è se l’Italia vuol stipulare accordi con alleati diversi ma magari in grado di offrirle maggiori tutele, che l’Europa al momento non offre? Questa potrebbe essere, anzi, la strada giusta per tornare protagonisti della scena mondiale. Ma certamente a qualcuno potrebbe non andare bene. Ai nemici dell’Italia, in primo luogo… Forse proprio gli stessi che amano pure professarsi “amici dell’Europa”… Magari molti di questi “amici dell’Europa” militano nelle fila di qualche partito politico italiano… E magari godono anche di favore e protezione presso certe Istituzioni italiane…

Anche ai tempi di “Mani Pulite” si indagò solo su alcuni partiti… La non imparzialità della giustizia era già allora un tratto caratterizzante del nostro sistema… Era espressione di un ben preciso disegno politico? C’erano di mezzo gli interessi di qualche partito, a scapito di altri partiti? Se un tempo era così, chi ci assicura che una cosa del genere non potrà ripetersi ancora? Magari per togliere di mezzo, mediante l’arma giudiziaria, avversari politici altrimenti ineliminabili?

La giustizia non sarà mai davvero imparziale, finché continuerà a rappresentare solo gli interessi di certe fazioni. Perciò auspichiamo, nel più breve tempo, una seria riforma della giustizia che finalmente ridimensioni lo strapotere e i privilegi di cui attualmente gode chi ne fa parte. Persino in molte Università qualche professore in materie giuridiche approfitta di questa sua posizione dominante. E talvolta persino i loro assistenti ne approfittano, perché si sentono potenti (e accanto ai potenti) e nessuno può toccarli. Altro che “Resistere! Resistere! Resistere!”… Forse è ora che pure certi ammanettatori sperimentino il tintinnio delle manette. Forse è ora che qualche categoria privilegiata cominci a tremare sul serio. Anche e soprattutto a beneficio di quegli uomini (magistrati, avvocati, professori, assistenti…) che fanno bene il loro lavoro. Oltre che, ovviamente, dei cittadini onesti.

Stipulare accordi con chiunque possa offrire condizioni dignitose: questa la richiesta, assolutamente legittima, che i popoli di ogni Stato muovono a chi li governa. Al di là di ogni indagine o processo che la giustizia possa avviare… Non confondiamo le due realtà: gli illeciti vanno perseguiti duramente, ma promuovere accordi con chi si mostra più vicino ai nostri interessi non ci sembra affatto un illecito. Anzi, forse sarebbero da considerare illeciti quegli accordi che promuovessero gli interessi di qualcun altro a scapito nostro. E negli ultimi anni, purtroppo, ne è rimasta traccia… L’Italia trasformata in campo profughi, in cambio di un po’ di flessibilità… Il nostro settore primario messo in crisi da regole sbagliate, per favorire indiscriminatamente l’economia di altri Paesi… Il “Made in Italy”, apprezzato in tutto il mondo, privo di tutele dinanzi all’invasione di prodotti stranieri… E’ davvero questa l’Europa con cui dovremo stringere accordi anche in futuro?

Vostro affezionatissimo PennaNera

Accordi con la Russia… Perché no?ultima modifica: 2019-07-25T14:37:17+02:00da MovimentoPennaNera