Sono pienamente convinto di ciò che scrivo sotto

 

Nati per amare: il nostro vero scopo nella vita

Ogni giorno ciascuno di noi convive con la sofferenza. Il male del mondo ci soffoca e opprime, ci ferisce molto ci intride la fatica dei nostri attimi.

Il dolore fisico, sia quello nostro sia quello degli altri è spesso incomprensibile, come il dolore dell’ingiustizia, della violenza, della menzogna. Sperimentiamo il dolore dell’anima, per la solitudine, per la tristezza, per l’aridità del cuore.

Il primo grido dell’uomo nasce dal sentimento della propria impotenza, dalla coscienza dei propri errori, che possiamo chiamare peccati; la radice di ogni male.

Solo la speranza di una misericordia, la certezza di una fedeltà ci donano la pazienza e la pace.

buona serata a tutti

 

Sono pienamente convinto di ciò che scrivo sottoultima modifica: 2021-08-23T17:03:03+02:00da un_uomonormale0

10 pensieri riguardo “Sono pienamente convinto di ciò che scrivo sotto”

  1. Hai fotografato l’uomo di oggi e nel contempo, suggerisci alla fine, il rimedio che condivido pienamente: “Solo la speranza di una misericordia, la certezza di una fedeltà ci donano la pazienza e la pace”. Vero, la difficoltà sta tutta nel predisporsi in tal modo. E credimi , con i tempi che corrono, anche un buon cristiano avrebbe difficoltà.
    Buona sera Peppe.

    1. Si, carissimo, anche un buon cristiano avrebbe difficoltà. E in questo buon cristiano credo che stiamo dentro un nutrito numero. E’ pur vero che la sofferenza del mondo ci colpisce simile a un rimprovero cocente e magari non lo sopportiamo. Ascoltiamo, guardiamo, e nello stesso insieme non vogliamo sentire nè vedere. Insomma, chiudiamo a chiave tutte le nostre porte. Buona serata Carlo

  2. Ciao Peppe…..” per l’ardità del cuore” ecco questo mi ha colpito in primis e poi tutto il resto va a catena con le fasi della vita di un essere umano. Non so se si nasce buoni o cattivi, suppongo che via via crescendo qualcosa cambia, vuoi per l’educazione vuoi per alcune vicende tutti noi cambiamo, la misericordia si accoglie se si è veri cristiani, per dirla tutta ogni popolo ha il suo Dio e guardano ciò che sta accadendo in Afghanistan mi pongo mille quesiti che non avranno mai una risposta.
    Un caro abbraccio Peppe

    1. Ciao Serè, tu metti il dito sull’ultima e recente vicenda dell’Afghanistan e verrebbe da chiedersi:” ma dov’è il loro Dio?” Questa domanda sta scritta nel salmo ma lo stesso salmo dice:” Il signore si è riservato il cielo e agli uomoni ha affidato la terra “. E tuttavia ciascuno di noi ha il diritto di chiedersi : “ma perchè succedono queste cose ?” Queste immani disgrazie ?” Senza neanche pensare che non dovremmo lasciarci impressionare dalla quantità, perchè la morte è la morte sempre e il malato è malato, e l’infelice è infelice, anche se fosse uno solo. Perchè succedono certe cose ? E possiamo noi che i professiamo cristiani non subire un rimprovero cocente davanti alle immagini che ci vengono sbattuti in viso durante l’ora di pranzo o quando è l’ora di dormire come schiaffi in pieno viso ? Chi può evitare questa invasione di umanità sofferente tra le quattro pareti della nostra stanza di soggiorno ? Chi può impedire che nel vuoto di certi silenzio, un’eco misteriosa non ripercuota all’infinito le grida degli oppressi ? Ecco mia cara, come vedo questo problema. Ciao Serè, ricambio il tuo abbraccio

  3. Vivere non è cosa facile, non lo è stato mai. Oggi, con un continuo sperpero di progresso, l’uomo sta diventando un essere insensibile, intento a se stesso e ai propri interessi, nel menefreghismo quasi totale verso gli altri. Ci si sveglia al mattino…..si legge, si ascolta, si parla…..il cuore si ferma, la mente si agita, al domani si pensa quasi con terrore. Quale potrà essere il futuro dell’umanità? La salvezza del nostro pianeta? Solo l’intervento misericordioso di Dio può salvarci, seppure non ne siamo degni….ma è la nostra sola speranza. Buon risveglio, Peppe, serenità e pace, doni ineguagliabili che abbiamo perduto!

    1. Anche tu cara Licia metti il dito su una piaga che va sempre più infettandosi senza possibilità di cura, vuoi per nostra imperizia vuoi per gli appelli che cadono sempre nel vuoto. Quello che assistiamo è quell’ammassarsi di uomini in città sempre più affollate dove vivono come api in alveare, ma stretti come stanno accatastati soffrono come in prigione e non fanno che incrociarsi senza mai “Incontrarsi”. Assistiamo a famiglie spezzate che non sono più corpi viventi, i loro membri divisi sanguinano senza che le piaghe guariscano, e quelle coppie che credevano di amarsi oggi sono solo due squallide solitudini coricati nello stesso letto ma coricati fianco a fianco. Tuttavia in certi giorni le immagini sono più drammatiche, le grida più strazianti, e così, le nostre( almeno di sicuro le mie ) serrature saltano una dopo l’altra, perchè mi dico, che non posso farci nulla. Riconosco che tutte le sofferenze erano e sono atroci, ingiuste mostruose. E così, cerchiamo i colpevoli che facilmente troviamo: la società. la politica, la religione…..Dio, e tutta questa gente che ci istruisce, ci informa, ci governa, questi profittatori, questi incapaci, questi imbecilli. Tutti quelli che possono fare e non fanno nulla. Ciao Licia sia serena questa tua giornata

  4. Siamo esseri umani e, come tali, esposti a mali fisici e psichici che ci aggrediscono e possono anche distorcere il retto sentimento della vita. Occorrerebbe sempre avere spirito di accettazione, ma è cosa difficile da protrarre nel tempo, sì da sentirsi sempre padrone delle situazioni che, nel bene o nel male, ci coinvolgono. Siamo fragili e preda di umore suscettibile ad ogni tentativo di destabilizzazione. Naturalmente, siamo condizionati da ciò che ci circonda, dai momenti spesso incerti della nostra vita. Ed ecco che, all’improvviso, un dato equilibrio si rompe e sentiamo, innanzi tutto e più chiaramente del solito, il dolore delle nostre ferite. Dove e come difenderci? Ci serve qualche certezza a cui aggrapparci e cerchiamo conforto in Colui, che più di ogni altro, avvertiamo fedele: Dio soprattutto per chi ha fede, ma anche qualcuno intorno a noi che questa fedeltà ispiri , offrendo serenità e illusoria certezza che mai tradisca la nostra fuducia.
    Nel solito piacere di commentare un tuo post, che, in verità richiede quasi sempre una passeggiata introspettiva, ti saluto cordialmente. Ciao.

    1. Ciao cara, questo tuo commento mi riconduce al valore, o meglio, al significato dell’Eucarestia che non esito a vederla come il nostro Dio che si consuma, che si fa mangiare, un Dio, il nostro, che scompare. Ecco, è a questo Dio che io credo sul serio, ed è a motivo di questo che non ho quel senso del giudizio di Dio, li considero avanzi di una religione imperfetta, tant’è vero che qui c’è questo Dio ricco di misericordia. Con l’incarnazione scompare anche il Dio giudice, terribile, onnipotente, pauroso, e abbiamo, invece, l’immagine del Dio – direi temperato dall’umanità, dalla misericordia dalla bontà, dalla fraternità,umana, dalla condivisione. Buona pomeriggio cara. ciao

I commenti sono chiusi