La Pandemia ci ha chiamato a rapporto e ci sta dicendo : “Dove avete sbagliato ?”

Dors | Che cosa è cambiato?

Ma la domanda che più si erge è:” Il nostro rapporto con la morte è sempre lo stesso o ha subito un cambiamento ?”

Sono stato, da sempre convinto che le epidemie hanno fatto da specchio a noi uomini, mostrandoci chi siamo in realtà. E’ valso per tutte le pandemie del passato e vale anche per questa di “Coronavirus”. Qualora qualcuno abbia scambiato questa pandemia con un gioco, dove tutto è uno scherzo, vuol dire, che non ha vissuto, ma ha vivacchiato speculando sulla vita di altri. Siamo di fronte all’evento più grande della globalizzazione, dove tutte le maschere sono rovinate sull’asfalto. Consentitemi, solo per un attimo, di accostare un paragone con la più terribile del 19° secolo: Il Colera. Malattia, questa, partorita dall’urbanizzazione e dall’industrializzazione che andava sempre più dilagando. Voglio dire, l’ambiente eretto in modo anarchico affinchè masse di persone andassero a riversarsi nelle città metropolitane del mondo industrializzato. Mondo, che era completo di tutto tranne della preparazione sanitaria o abitativa.

Napoli, come pure Parigi, metropoli di rara bellezza, avevano le baraccopoli, che in una stanza ospitava da nove a dieci persone. Assenza di sistema igienico sanitario, assenza di fognature o acqua potabile. Tutti fattori che spalancavano le porte alle malattie infettive che avvenivano per trasmissione oro-fecale.

Coronavirus2 ci sbatte in faccia almeno tre dimensioni che mostrano come la Covid-19 ha fatto da specchio di questa realtà di come  siamo combinati in fatto di civiltà.

Stiamo avvicinandoci a 8 miliardi di persone.

Siamo famosi per la nostra presunzione che ci fa pensare a una crescita economica e a uno sviluppo anche se le risorse del pianeta mostrano spaventose “riserve “: questa realtà fa a cazzotti con la nostra presunzione.

L’uomo ha dichiarato guerra  all’ambiente devastando l’equilibrio all’ecosistema, agli animali. Tutto questo, ha trasformato il nostro rapporto con l’ambiente, ma soprattutto col mondo animale. In questo modo, siamo entrati per via diretta in contatto con gli animali  con una frequenza e con modi mai visti prima. Detto a parole, potrebbe suscitare incredulità, scetticismo, e quant’altro, e così, eccoti a dimostrarlo l’insorgenza di malattie, come l’Aviaria, la MERS, la SRAS  e l’EBOLA….., a questi si aggiunge fresco fresco il coronavirus2. Risultato ? L’evidenza che ci mostra che stiamo vivendo l’era dell’emissione “virale per starnuti”; meglio conosciuto col termine “Spillover”. E non solo, ma stiamo sperimentando ciò che ignoravamo  prima, e cioè, che siamo molto vulnerabili a quei virus  per i quali i pipistrelli sono ospiti da millenni.

La Globalizzazione, grande realtà del mondo industrializzato. La nascita di megalopoli a rapido collegamento aereo, il che, tradotto in moneta sonante significa che, uno starnuto fatto a- nome a caso – Melbourne al mattino, lo stesso lo si trova la sera a  Palermo. Ah, dimenticavo. Globalizzazione deve significare qualcosa o no ? Certo. Significa distruzione dell’ambiente, enorme crescita demografica, trasporti aerei rapidissimi: tutto è collegato.

La verità, dunque ? Ciò che colpisce la moltitudine debole colpisce tutto il resto e in qualsiasi parte del globo. Ecco, credo sia questo che vediamo riflesso allo specchio.

La Pandemia ci ha chiamato a rapporto e ci sta dicendo : “Dove avete sbagliato ?”ultima modifica: 2021-11-18T15:25:59+01:00da un_uomonormale0

8 pensieri riguardo “La Pandemia ci ha chiamato a rapporto e ci sta dicendo : “Dove avete sbagliato ?””

  1. Buon pomeriggio amico mio Peppe, è tutto vero. L’uomo, quindi ciascuno di noi ha commesso sbagli. Questo è palese. Il problema è, se ancora continueremo a farne o ci facciamo inondare dall’amnesia totale. Un caro saluto. Gina

    1. Ciao cara amica Gina. Già, è proprio questo il problema. La speranza è che azioniamo il cervello, una volta per tutte e ci rendiamo conto di essere, degli esseri ( scusa il bisticcio ) altamente vulnerabili, quindi, eventuali sfide future con una popolazione microbica non va sottovalutata. Gli spillover faranno la loro comparsa, ancora e poi, ancora. Ricordi quel balordo di presidente USA(ex) quando disse:” E chi se lo aspettava ?” Invece, dico io e lo ripeto, che lo dovevamo sapere, eccome. Beh, non eravamo preparati per non “abbiamo fatto i compiti assegnateci come dovere “. E questo, sia negli USA ma pure in Italia e il resto del mondo. Buon pomeriggio a te cara Gina

  2. Esaminare cause ed effetti di questa epidemia, accostandola ad altre vissute più recentemente e superate a dovere con la santa pazienza e la piena disponibilità di tutti, dovrebbe consentirci di comprendere che l’atteggiamento di chi contesta e si erge a capopopolo, non è consono e non è nemmeno intelligente. La morte quando ha da cogliere, non averte nessuno e lo fa al momento stabilito: vedi il signore laggiù in Sicilia che è uscito di casa proprio nel momento fatale in cui la tromba d’aria era là ad aspettarlo, vicino al portone di casa. Anzi pare che qualcuno l’abbia vista appoggiata al muro mentre fumava una sigaretta e canticchiava aspettando il destinato. Lui non ha avuto la possibilità di rendersi conto cosa gli stesse capitando: non ha potuto realizzare nulla…ed è morto in pochi secondi. Siamo tutti candidati, ci sarà per ognuno una occasione e sottrarsi non aiuterà costoro che stanno procurando più danni di quanti riescano a capire. Il punto è che se la scelta riguardasse solo loro , nulla quaestio, ma se poi devono tirarsi dietro qualcuno di noi, beh…..mors tua vita mea. Andate tutti affan’cuclolo!!!!
    Buona sera Doc.

    1. La persona cui fai cenno non poteva immaginare l’arrivo improvviso della tromba d’aria. Certo, ha peccato un pochino di imprudenza. Carissimo, viviamo in un ambiente dove proliferano miti, paranoie e teorie complottistiche. Ma ciò che ha alimentato l’epidemia credo sia stata l’infodemia, la disinformazione biologica che ha alimentato il suo proliferare. Una cosa do per certo e cioè, che al pubblico non si deve mentire soprattutto per la politica di pubblica salute. La scienza è una parte essenzialmente vitale che deve volgere contro la malattia. I cosiddetti “NO….” sono consapevoli di essere il “No alla vita”, slogan dai tratti somatici demoniaci. Il male si annida dentro questa gente. Costoro hanno la convinzione di avere la giusta idea in testa, solo che non hanno la capacità di argomentarla, di giustificarla. Buona serata a te.

  3. Sono in pieno accordo con le tue meditate e competenti informazioni . Poco si è meditato prima e dopo lo scoppio della pandemia e sempre si è preso sotto gamba che il problema dei contrari alla vaccinazione fosse un problema serio che avrebbe avuto le sue conseguenze letali.Gli slogan sciocchi degli incoscienti si sono moltiplicati ed ora ancora imperversano da parte di rimbambiti che, capitolando, temono di perdere la faccia.Per me ciò che si è deciso di attuare oggi, doveva essere fatto fin dall’estate del ’20: un anno o due senza vacanze, non era poi un sacrificio impossibile per il bene comune. Va be’ ormai, è acqua passata, ma ora non possiamo permetterci di perdere i benefici conquistati da coloro che si sono sottoposti a più dosi di vaccino.Ora ,se si decide per il pugno duro, mi sento di approvarlo come estrema ratio, continuando a sperare che si riesca ad emergere finalmente, da questa sorta di sabbie mobili.

    1. Tutte le pandemie sono dotate di un potenziale che rafforza notevolmente l’autoritarismo. Lo vediamo ben palese in Ungheria e in Polonia. Sono, questi, due esempi molto chiari di come l’emergenza legittimi prese di posizione di estrema destra al fine di devastare l’apparato democratico. Se andiamo un attimino indietro ci accorgiamo che l’ultima grande Pandemia; ovverosia l’influenza spagnola, i governi disposero misure come i divieti di assembramenti, cioè, una specie di precursore dell’auto-isolamento. Divieti assoluti a manifestazioni o parate e la gente veniva monitorata dallo Stato. Eppure, all’epoca sono certo che nessuno avrebbe detto che queste disposizioni sarebbero state permanenti e il risultato della “spagnola” non è dittatura. Ciao cara, buona giornata

  4. Credo che l’universo, o chi per esso, ci abbia voluto mandare un segnale forte con questa pandemia. Ma noi, stolti, diamo le nostre interpretazioni di comodo, incolpandoci a vicenda e ‘leggendo’ ciò che più ci piace in questo segnale, chi negando, chi alterando, chi estremizzando. La percezione che ho io è di estrema inadeguatezza generale. Ogni nazione sta imboccando strade diverse per affrontare la pandemia e la nuova recrudescenza del virus. Ma nessuno dimostra di avere reali soluzioni. L’obbligo vaccinale si avvicina a grandi passi. Non mi preoccuperebbe se non fosse per la reazione che sta suscitando nelle frange più esagitate dei negazionisti. Io ho la mia bella età, ma mi preoccupa la situazione che lasceremo a chi resterà dopo di noi. E non parlo solo della pandemia. Non vedo niente di buono all’orizzonte. p.s. sono sveglia da molto presto, anche se è domenica. Ho un brutto raffreddore e spero si tratti solo di questo, visto che ho già dato il mio contributo al covid. Buona domenica

    1. Se guardiamo il fenomeno in prospettiva globale, viviamo proprio il cosiddetto “cigno nero”; ovverosia, metaforicamente un evento inatteso e imprevedibile. Sai, nessuno è onnipotente: siamo tutti animali, vaste praterie di recettori: microscopiche scarpe dentro cui il virus infila i suoi piccoli piedi. Siamo a vivere una tragedia di dimensioni enormi. Muoiono moltitudini di persone e tanti soffrono per la perdita di qualche caro, perdita del posto di lavoro. In ultima analisi, ha preso tutto ciò che ritenevamo certo, indiscutibile, in certi casi, addirittura assoluto. Se posso accostare il fenomeno, all’acqua che bolle e fa venire a galla gli gnocchi: il disequilibrio nel nostro rapporto con la natura; la riscoperta della nostra dimensione terrena e della caducità che le è connaturata. Infine, semmai certe frange di cervelli atrofici sono convinti che ci si salvi singolarmente questi non solo sono dei terribili untori che in nome di una “libertà” che uccide non hanno capito che per uscire da questo inferno, occorre che tutta la specie umana ne sia consapevole smetterla con queste insensate trovate prive di senno. Il tuo raffreddore può magari essere legata all’influenza di stagione. Mettiti a riposo e per tre giorni non assumere nulla. Se dopo i 3 giorni insorge qualche linea di febbre informa il tuo medico di base. No, escludo Covid.

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