Dark side of Mars...

Ma che davero davero....

Ora, che io fossi psicolabile lo si sapeva (specie leggendo le ultimissime mie ) certo è che chi mi ha visto tornare ieri da scuola che altalenavo lacrime e risate da soffocamento davanti allo schermo di un cellulare, non si sarà fatto un'idea molto edificante sulla mia salute mentale (posso solo sperare che non ci fossero genitori dei miei alunni ), perchè davvero, i vostri commenti spero che se li siano letti più del post, erano semplicemente una meraviglia... son passata dal commuovermi al ridere come una matta (Greta, nun se pò sentì che sto a guardà sotto i kilt persino da mortaaa , Fosco non preoccuparti che se muoio davvero te lo dico prima  e in caso sapete dove dovete andare per avere info sull'evento "luttuoso", Mario, siete veramente masochisti forte se mi regalate l'impianto ADSl "da bara" per farmi postare dall'aldilà )

Poi, come sempre accade... ho iniziato a riflettere.
E ringrazio tutti quelli che si sono preoccupati davvero, ancora una volta, e mi hanno assicurato sostegno e protezione se ne avessi bisogno (Amy )

Il mio post era sicuramente goliardico e voleva anche essere una piccola sfida.
Ma poi ho pensato che davvero, a volte la morte, o un incidente,  arrivano così improvvisi da non lasciarci il tempo di organizzare anche le cose che dovremmo scegliere noi.
Certo, è ovvio che l'uomo tende all'eternità (e non nel senso poetico del termine, bensì in quanto si considera talmente "immortale"(o presuntuoso ) da non pensare mai che un giorno la sua vita potrebbe finire, se non quando è giunto a 90 anni e anche lì ho i miei dubbi ) per cui tante volte ci si ritrova in situazioni in cui devono scegliere i parenti (e spesso nemmeno quelli più prossimi) per chi si trova nei pasticci.

Sissignore. Proprio. Sto parlando della controversa, spinosissima e dibattutissima questione del testamento biologico.
La prendo alla larga, in un senso mooolto ampio del termine, mettendoci anche che io magari ci ho scherzato, ma mica tanto, su cosa vorrei per il mio funerale..
Certo che magari avrei piacere per esempio che le mie ceneri fossero sparse in mare o da un posto altissimo ( perchè vi stupite?? La Fenice è risaputo che voli  ), poi per una serie di motivi so già invece dove andrò a finire, però mi immagino, ad esempio, qualcuno che avrebbe piacere di riposare "six feet under" con il suo bel vestitino della festa, ed invece si trova a galleggiare nel Tevere, ad esempio, oppure esposto nel soggiorno "buono" in una bella urna dorata.

Per non parlare poi del testamento biologico propriamente detto.
Per me, ad esempio, è una balla bella e buona che tutti coloro che si trovano in stato vegetativo non sentano nulla.
Che ne sappiamo noi??? Magari stanno soffrendo le pene dell'inferno e non vedono l'ora che finisca tutto. Magari invece tengono duro e prima o poi avverrà un miracolo. Chi può saperlo?
E' per questo motivo che non mi sento di giudicare nè chi stacca le macchine, nè chi tiene per anni una persona in questo stato in casa, e la accudisce con amore e dedizione... oh, bisogna trovarcisi, ragazzi, per giudicare.
Anzi, li rispetto ed ammiro, perchè ci vuole un coraggio immane in entrambi i casi. Io lo so. Purtroppo.

Però mi sento di poter dire, ad esempio, per quanto mi riguarda, che non potrei pensare ad una vita in cui io fossi solo di peso a chi mi vuole bene (Murphy, ti prego, per una volta nella tua vita, turati le orecchie e girati dall'altra parte).
Ho già dato  disposizioni (a voce, ma lo farò per iscritto) che in tal caso mi vengano staccate le macchine, e lo considero per me una scelta obbligata. Ed anche che l'accanimento terapeutico non mi sembra una bella cosa, nè per me nè per altri. Ad un certo punto, dopo determinati calvari, uno deve essere messo in condizioni di andarsene in santa pace. Perpetua

Ripeto che non mi fa paura la morte, quanto una sofferenza di questo genere, per me e per gli altri.
Inoltre penso che dall'altra parte, qualsiasi cosa ci sia, non me ne farò granchè del mio corpicino tangibile, quindi sarebbe bello poter lasciare qualcosa di ancora funzionante per gli altri. Non perchè consideri gli uomini alla stregua di "pezzi di ricambio", ma perchè ho toccato con mano cosa voglia dire essere appesi al filo di una speranza per continuare a vivere. Lo so.

Con questo non voglio dire che  sia la scelta migliore, neh. Ma che ognuno debba essere messo in condizioni di scegliere quando è in grado di intendere e di volere, e non quando poi si trova alla mercè di altri, che magari non lo conoscevano abbastanza per sapere cosa avrebbe scelto, o prendono una decisione dettata dalla disperazione di volere una persona vicino, a qualsiasi costo e in qualsiasi condizioni.

Certo è che come diceva il buon Epicuro, sarebbe saggerrimo non temere la morte perchè quando arriva non ci siamo più  (grandeeee)
Infatti qui si tratta anche di decidere della nostra vita.

Se preferiamo esserci ad ogni costo, o se pensiamo non gia' che una vita da vegetale non sia degna di essere vissuta, attenzione... ma che non lo sia per NOI.
Scelte. E voglio essere io a scegliere per me stessa.

Voi che ne pensate? Lascereste questo tipo di disposizioni? Come giudicate le persone che lo fanno? 

Lo  so, eh.
Qui si passa dal sacro al profano in tre minuti netti, ma mi avete voluto rediviva dall'oltretomba???
Azzis vostribus

Phoenix* imperturbabilis 

Eehhhhh lo so! Ma non potevo non metterci la mia