Creato da Phoenix_from_Mars il 03/04/2013

Dark side of Mars...

Nights on Mars...

 

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Crimini del cuore

Post n°707 pubblicato il 18 Settembre 2014 da Phoenix_from_Mars

"In questo strano mondo, in questa metà del mondo che ora è buia, devo dare la caccia a una cosa che vive di lacrime."
(Clarice Starling, "Il silenzio degli innocenti" by T. Harris)

Oggi mi sono ricordata perchè è da tanto che non seguo un telegiornale. Perchè danno sempre e solo notizie che farei volentieri a meno di sapere, ma quando è troppo, è troppo.

Nella stessa edizione e nella stessa giornata, si parla di un fratello settantenne che ha ammazzato la sorella a fucilate, di una guardia giurata alla quale (pare, fino a prova contraria) sia partito un colpo che guarda caso ha centrato con precisione chirurgica alla nuca la sua ex moglie, e di due ragazzi che sono volati giù dall'ultimo piano di un palazzo perchè lei lo aveva lasciato e lui voleva fargliela pagare.
E qui, dubbi non ce ne sono: lo ha scritto, di suo pugno, questo ragazzo con gli occhiali e l'espressione un pò troppo seria persino nelle foto in cui stava con lei e la baciava, mentre lei sorrideva felice lui era sempre un pò ombroso.

Ha messo giù fogli e fogli ricoperti della grafia un pò tenera di un adolescente, ma che ha vergato parole terribili: "se non sarai mia, non lo sarai di nessun altro, me ne vado e la porto con me, voglio che sappia quanto mi ha fatto male, voglio vederla soffrire quanto ho sofferto io", e una cosa che mi ha raggelato, "voglio che negli ultimi istanti della sua vita abbia il tempo di capire e provare tutto il dolore del mondo, tutto il dolore che ha fatto provare a me".

Così l'ha afferrata e se l'è portata giù con sè nel vuoto, mentre lei gridava dal terrore e chiamava aiuto, ed in quell'abbraccio che avrebbe dovuto essere un porto sicuro, lei ci ha trovato la morte.

Non sto qui a rivangare tutte quelle storie dove la morte arriva per mano di chi non ti aspetti... di chi dovrebbe amarti e proteggerti...e avete certamente capito.
E senza andare molto lontano da me, nell'isolato accanto a casa mia, tempo fa ci fu un uxoricidio e un altro poco lontano tenne segregata sua moglie in un box per svariati giorni, prima di rilasciarla e costituirsi non si sa per quale miracolo. 

Solo che, in questo mondo che va a rovescio, mi chiedo sempre che razza di meccanismo scatti ( o si inceppi) in questi casi. Non che io mi ritenga  o ritenga nessuno al di sopra di tutto ciò.. i meandri della mente sono imperscrutabili, e in un momento di corto circuito ci si rovina la vita e si finisce per rovinarla a tutti quelli che ci stanno accanto.  Famiglie distrutte, sorrisi spezzati, futuri perduti.

Mi chiedo a quanto porti il "sei mio". Perchè alla fine di quello si tratta, di ritenersi "padrone" dell'altra persona, sia un figlio, un compagno, un amante, un familiare, al punto tale da poter decidere della sua vita. Al punto tale da non poterlo vedere insieme a nessun altro, se non a noi.
Come contraltare, c'è il bene assoluto e perfetto...il volere la felicità dell'altra persona anche quando non è con noi, anzi, magari è proprio più lontano possibile da noi.
E siccome mi è capitato di dover fare questa scelta, e vi assicuro che non è stato facile, anzi, ci ho sofferto come un cane per dirla tutta, vi dico che posso capire che la tentazione sia forte.

Intendiamoci, non di togliere la vita a qualcun altro, quello rimane inconcepibile. Ma il pensare che l'altro diventi nostra assoluta proprietà, che la sua vita debba ruotare intorno a noi e che non abbia altra via se non quella insieme a noi. Che siamo talmente belli, buoni e bravi che sia impossibile resisterci e pensare di lasciarci. Ditemi che non lo avete fatto, almeno una volta... essere lasciati e pensare: se ne accorgerà, di quello che si perde...

E' una strada pericolosa: l'amore non è una strada a senso unico, non può mai essere ossessione e possessione, e alle volte mi stupisco di quanto la mente umana sia appesa ad un filo e ci voglia un attimo per rovinarsi la vita senza possibilità di appello.

E poi mi pare una bestemmia assurda. Pensare che soffriamo da matti quando una fatalità, una malattia,  ci toglie le persone che amiamo, e pensare che c'è chi le strappa dalla vita con le proprie mani.
In questo mondo pazzo e malato, c'è chi non si dà pace per aver perduto un figlio, e chi lo soffoca con i cuscini... c'è chi è incapace di rifarsi una vita dopo la morte della propria compagna e chi la fa fuori a coltellate in mezzo ai boschi... c'è chi piange la solitudine di essere figlio unico, e chi spara alla sorella a sangue freddo o stermina la famiglia per l'eredità (vi ricordate di Pietro Maso?oggi sarà libero?)

In questo pazzo, pazzo mondo, dove ci dimentichiamo che amare ed essere amati non può mai essere una condanna ma deve essere un dono, non può mai essere un'imposizione ma deve essere una scelta, non può mai essere morte ma deve essere vita... a piene mani.

Phoenix* in silence

Commenti al Post:
tiffany2021
tiffany2021 il 18/09/14 alle 01:29 via WEB
Come dicevamo ieri, s'è perso il senso della realtà. Sai come chiamo io tutto questo? Essere viziati. Abituati a pestare i piedi e avere l'iphone, ottenere il giubbotto firmato, il giocattolo ultimo modello, protestare per la pasta al sugo e vedere mamma che s'affanna per fare un'altra pappa...ecco. Poi questi si credono che basti volere qualcosa per DOVERLA avere. Le nuove generazioni ( ovviamente non tutti ci mancherebbe, ma tanti! ) sono rovinati. Dalle giustificazioni psicologiche ( poverino...ha sofferto tanto del divorzio dei suoi ) dai genitori assenti ( sì sì vai pure, esci, che io ho da fare in sex chat ) da una società che anzichè dare il buon esempio non fa altro che urlare, pretendere e cercare di fottere il prossimo. Di chi è la colpa secondo me? Di tutti. Ma se un ragazzo uccide una coetanea...e non si parla di un incidente tra bimbi che, gli Dei non vogliano, può succedere, ma un ragazzo grande, consapevole di ciò che fa...è CATTIVO. Non malato, sofferente, solo, emarginato. CAT TI VO. Cattivo, viziato, sborone e presuntuoso. E quando questo passa dalla rissetta con altri maschi a cazzotti ( che a volte è anche educativa, secondo me ) al voler uccidere...è terrificante. il problema è che sta succedendo spesso. E se fosse stata mia figlia...visto che lui non è morto sul colpo...l'avrei finito con le mie mani. Non si può uccidere una ragazzina che ha tutta la vita davanti solo perchè tu sei un bimbetto che vuole il giocattolo e sbatti i piedi. Mi viene la pelle d'oca, guarda.
 
 
francy_62
francy_62 il 18/09/14 alle 01:32 via WEB
Stavamo scrivendo più o meno la stessa cosa... cra cra
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 18/09/14 alle 13:03 via WEB
La mia collega quest'anno è arrivata portando uno studio di insigni scienziati sui genitori che sempre più si identificano in novelli Peter Pan, iperresponsabilizzando i figli, e espletando il loro ruolo in una sorta di "bancomat" che sputa fuori regali, soldi e gratificazioni per compensare il tempo che non hanno più voglia di passare con loro perchè occupati davanti alla Play o a cinguettare su Twitter o a fare shopping con le amiche.
E' terrificante davvero: c'è lo specchio di una società in cui davvero non ci stupiamo se ne escono "prodotti" simili...che vanno in corto circuito perchè, abituati ad ottenere sempre tutto, al primo cenno di diniego si tolgono la vita. C'è da rabbrividire. Lapelle d'oca è venuta anche a me, e ho scritto tutto di getto. Mi sento la responsabilità di essere un anello importante della catena...e spero e prego di essere sempre all'altezza del mio compito...quel ragazzo sarebbe potuto essere un mio ex alunno.
 
francy_62
francy_62 il 18/09/14 alle 01:30 via WEB
Tremendo tutto ciò. Io, una minima spiegazione, me la sono data, sul perché, piuttosto che essere lasciati, si decida di farla finita, ammazzando l'oggetto dell'amore per poi suicidarsi. Da qualche decennio, stiamo tirando su dei giovani che non sono abituati a sentirsi dire un NO secco. Tutto gli è dovuto, tutto gli viene spianato, tutto gli è servito su un piatto d'argento. Per cui, al primo rifiuto, vanno in tilt... alla prima donna che cerca di lasciarli, non sanno come comportarsi in modo adulto. Non hanno i mezzi per farlo. Non gli è stato insegnato, che non possono sempre avere tutto, che non possono sempre averla vinta. Invece i genitori oggi, ti contestano se non dici che i loro figli sono bravizzzzimi... se dai un 7 anziché un 9 sono tragedie ed hanno bisogno dello psicologo (i figli, ma soprattutto i genitori...). Sono avvilita, sai? Stiamo creando varie generazioni di deboli. E i risultati li abbiamo nelle cronache nere, tutti i giorni... Notte nottina. Cra cra
 
 
tiffany2021
tiffany2021 il 18/09/14 alle 01:52 via WEB
Condivido il "debole". In barba a tutte le definizioni e scusanti psicologiche, per me, un ragazzo/a che non sa accettare la fine di una storia/rapporto/amicizia/insuccesso qualunque fino a pensare alla morte è un debole. Soffrire è giustissimo e sacrosanto. Arrivare a tanto è veramente segno di pochezza e la colpa, alla fine, è sempre dei genitori che chissà dove hanno sbagliato.
 
   
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 18/09/14 alle 13:08 via WEB
Mah, guarda, io non sarei così categorica. E' ero che l'educazione in massima parte, quando credi che tutto ti sia dovuto e di aver sempre ragione, è "colpa" dell'atteggiamento troppo permissivo dei genitori: se a uno gli insegni che deve sudarsele, le cose, difficile che pesti i piedi se sa che non otterrà nulla. Non dimentichiamoci che c'è in gioco anche il carattere di base, e non ultime le influenze esterne: conosco famiglie ottime che hanno figli che le hanno portate alla rovina, magari con il gioco o la droga, per cui, secondo me è una combinazione di vari fattori. A noi spetta vigilare che non si trasformi in un mix esplosivo...in tutti i sensi.
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 18/09/14 alle 13:05 via WEB
Ecco, vedi, Ticcer Fra, hai ragione anche tu. E quando poi rimproveri un ragazzino che ha fatto qualcosa che non doveva, o, sia mai, ti scappa un'annotazione sul diario, ai miei tempi i genitori ti obbligavano a chiedere scusa e ti davano punizioni che non finivano più solo perchè avevi preso la nota, a volte senza indagare se avessi torto o ragione..oggi ti titrovi i genitori il giorno dopo che ti aggrediscono, chiedendo di dimostrare dova ha sbagliato l'infallibile figlio. Sic est.
 
Eli_Semplicemente
Eli_Semplicemente il 18/09/14 alle 02:16 via WEB
Strani giochi perversi fa la mente in alcuni casi... Ultimamente troppo frequenti, dove un "no" fa scattare la molla della follia pura... forse perché è la strada più facile ed eclatante di non affrontare la realtà.
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 18/09/14 alle 13:09 via WEB
Su questo sono d'accordo. Secondo me il vero forte è chi resta, non chi sceglie la via "facile" del suicidio, e giuro che l'avevo scritto, ma poi si apriva tutto un altro ramo di discussione, magari lo farò in seguito. Il forte è chi resta e affronta. Lo dico per esperienza personale.
 
fosco6
fosco6 il 18/09/14 alle 02:45 via WEB
Con la scusa di non doverli traumatizzare, complice una filosofia psicologica tendente a colpevolizzare i genitori e a darle tutte vinte ai figli, abbiamo creato dei "mostri", delle persone fragili mentalmente, che al minimo problema (sentimentale, economico o quant'altro) vanno in tilt. Naturalmente la società edonistica di oggi e i mass-media con i loro stereotipi, non sono esenti da colpe, come probabilmente non lo è la scuola e l'educazione in generale.
Ormai non si studia più Educazione Civica, non si imparano più ai giovani le regole del viver civile, la tolleranza, il rispetto e quant'altro, mentre ci sarebbe un gran bisogno di recuperare molti di questi valori, come sarebbe opportuno insegnare cosa è l'amore, cosa è un rapporto tra un uomo e una donna, cos'è la convivenza civile, perché in questo Paese molti ne hanno perso il senso, se mai lo hanno avuto.
A parte il becero maschilismo che ancora imperversa e l'atteggiamento di possesso che si ha verso una donna, se uno è uno stronzo, un violento, o un testa di cazzo, non troviamogli sempre scuse o giustificazioni, ripescando motivazioni nella sua infanzia problematica e nel rapporto difficile con i genitori, perché se fosse vero questo ci dovrebbero essere milioni di persone che si scannano fra loro.
In realtà oggi più di ieri abbiamo gli strumenti per decidere se stare dalla parte del bene o del male...se scegliamo di fare i delinquenti, siamo dei delinquenti per scelta e non perchè ci hanno traumatizzato da piccoli...
Troppo comodo dare la colpa ai genitori o ad una brutta infanzia, perché se questa è la linea allora dobbia giustificare tutti, anche coloro che si sono macchiati dei più efferati omicidi, delle stragi più orribili, perché poverini, avevano genitori che non li capivano o venivano da una infanzia poco serena che li ha condizionati per sempre.
E' vero che portiamo addosso i segni del nostro vissuto, ma è anche vero che possiamo essere brave persone nonostante tutto....infatti sembra proprio che i peggiori siano quelli più viziati e coccolati, ai quali non si doveva mai dire NO, secondo alcuni modelli educativi tanto cari a certi psicologici illuminati che per la verità a me paiono sempre più dei ciarlatani.
Ciao...CARLO!
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 18/09/14 alle 13:18 via WEB
Ecco, è quello che dicevo anch'io sul cocktail esplosivo, e forse da chi è nello stesso mio campo è meglio compreso questo concetto. capita di riuscire e "redimere" qualcuno, ma capita anche che li perdi. Purtroppo, per quanti sforzi tu faccia e per quanto ti ci danni sopra, alcuni si perdono, e non si riesce a recuperarli. Avevo un alunno che ha iniziato a tagliarsi con i pezzi di rame su cui facevamo i lavoretti in quarta elementare, e nonostante l'ottima famiglia (forse solo un pochino troppo repressiva) oggi rimane un disadattato, non tanto perchè gira vestito da drag-queen, quanto perchè sente di non aver nulla a che spartire con il mondo intero. Vero che ha alle spalle un percorso difficile, è stato adottato e viene da una realtà difficile, però mi rimarrà sempre il pensiero che forse c'era qualcosa che avrei potuto fare e non sapevo e non ho fatto.
hai ragione, oggi a scuola è più importante far centomila progetti e accogliere gli stranieri, sacrificando le ore che venivano dedicate all'educazione all'affettività, e sai perchè?? perchè ho avuto genitori che si sono lamentati del percorso sull'Olocausto che li turba(e poi li fanno giocare ad Assassin's creed), non vogliono che gli parli dei rapporti perchè si sconvolgono (e regolarmente non lo fanno manco loro perchè non sono preparati e i ragazzi si fanno una cultura su Youporn), insomma è diventato impossibile dare una formazione come l'abbiamo avuta noi, che magari era un pò carente sul piano didattico ma sul piano educativo era imbattibile.
Io penso che, come si diceva in quella favoletta antica, la scuola debba dare strumenti e non cose. Insegnare a pescare, piuttosto che dare gratis ceste di pesce fresco. Perchè quello che manca a loro è il potere decisionale, e soprattutto la capacità di ponderare le scelte e fare quelle giuste. E' il motivo per cui ci lamentiamo anche che nessuno prende più responsabilità, anche in un rapporto: la via facile, piuttosto che impegnarsi e faticare.
 
dominjus
dominjus il 18/09/14 alle 09:02 via WEB
Le forme "malate" di amore esistono in tutte le forme. Anche il possesso in questo caso può essere considerata una forma patologica di amore ma solo ce viene vissuta in senso egoistico e personale. Non ne faccio una questione generazionale, tutt'altro il senso del possesso dell'uomo nei confronti della donna è atavico ed archetipico. Il codice Rocco consentiva fino a poco tempo fa il delitto d'onore con tutte le attenuanti del caso. In chiesa quando ti sposi leggono ancora un testo del vangelo che dice Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti come al Signore. Quindi fragilità emotiva non c'entra. quello che importa è l'educazione. Io che faccio del dominio il mio credo relazionale e della schiavitù la massima forma di amore. Dovrei forse pernsarla come una mente malata? Ebbene non potete immaginare quanto lontana dal senso del possesso esclusivo possa essere questa forma di relazione che nulla ha di coercitivo e che vive solo ed esclusivamente sulla donazione volontaria. Amore ...a-mors... privo di morte.... immortale.... come è possibile coniugare amore e morte se la parola amore significa appunto "immortale"?
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 18/09/14 alle 13:24 via WEB
Esatto...mi piace questa definizione di una parola di cui oggi si considera la massima espressione "morire d'amore". Non si muore, d'amore, si vive. E il rapporto che descrivi, di cui sono curiosa, ma troppo poco informata per poterne disquisire, troppo spesso viene confuso con le forme appunto "malate".
Io non posso farci nulla, l'espressione "sei mio, sei mia" mi piace molto (tempo fa ci avevo scritto un post) e penso che una persona sana ed equilibrata possa benissimo vederci quella sorta di "possessione" che implica un legame e non una patologia. Dico sempre che i lacci dovrebbero sempre essere abbastanza stretti (metaforicamente aprlando) da non far andare via l'altro, e al contempo talmente ampi da consentirgli il volo...e alla fine ho scoperto che chi ha le carte in mano non è il possessore, ma il posseduto: perchè solo lui decide fin dove arrivare, e quei lacci li scioglie in qualsiasi momento.
 
   
dominjus
dominjus il 18/09/14 alle 16:46 via WEB
il possessore è convesso il posseduto concavo ma quando il concavo avvolge tanto il possessore di fatto inverte i ruoli ed il posseduto diventa possessore. sembra un ossimoro ma è così. del resto dici il vero, l'unica forma di amore possibile è quella che vede come prioritaria la felicità dell'altro. Una sottomessa arriva a tutto per garantirla al proprio Dom. un Dom deve capire quando la sub. non è più sua e proprio allora dovrebbe capire che non è il caso di macchiarsi di "appropriazione indebita"
 
     
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 19/09/14 alle 19:54 via WEB
E' una teoria interessante..anche l'appropriazione indebita..penso che a riguardo ci siano molti malintesi e pregiudizi, invece mi è capitato di discuterne con persone, come penso sia tu, che non ne fanno una forma esaltante di trasgressione solo sessuale, ma uno stile di vita...e sono molto curiosa della forma "sana" di questi rapporti . Grazie per esserti espresso con chiarezza e precisione.
 
lisa_m
lisa_m il 18/09/14 alle 09:21 via WEB
Esatto, cara Phoe, perché in questo mondo malato abbiamo dimenticato che l'amore è sempre e solo dare, rendere felice l'altro, non prendere più che possiamo ed essere egoisti! Ma ormai l'egoismo regna sovrano, ovunque, pensiamo solo a noi e gli altri possono anche morire, letteralmente direi. Per quanto riguarda quel fatto orribile dei due ragazzi, sicuramente non ho gli strumenti per giudicare, ma voglio fare un'osservazione, anche se rischia di essere fuori luogo: a me sembra che i ragazzi di oggi siano abituati ad avere tutto quello che vogliono "gratis", che i genitori li abituino a considerarsi i padroni del mondo, che nessuno possa permettersi di mettersi tra loro e quello che desiderano, pena l'eliminazione. Ecco, direi che questi sono i risultati, e più andremo avanti, e più ne dovremo sopportare le terribili conseguenze, secondo me. Un bacio grande!
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 18/09/14 alle 13:27 via WEB
Verissimo, Lisetta, l'egoismo è un altro fattore da non sottovalutare. Infatti l'amore è malato perchè in questo caso è solo voler legare a sè una persona, in vita ed in morte, non per renderla felice come da sola non potrebbe mai essere, ma perchè senza siamo infelici noi. Bisogna ribaltare le carte in tavola e ripartire dal verso opposto...un pò come si diceva che chi ama vuole la felicità dell'altro anche se lontano da lui, e non ha bisogno di un contratto per tenerlo legato, ma lo fa con i lacci invisibili della davozione quotidiana.
Andare avanti...è quello che mi spaventa, e non poco. bacioni a te!
 
themantrue
themantrue il 18/09/14 alle 09:24 via WEB
Io partirei proprio dal concetto di possesso....se si riesce a capire che nessuno ci appartiene e viceversa, il rispetto dell'altra/o rimarrà per sempre. Certo ci sono casi di malattiam mentale....allora li non ci si può fare nulla se non cercare di prevenire...noi sentiamo di alcuni casi di violenza...ma penso che altrettanti se non di più tutti i giorni sono evitati da cure e dialogo...purtroppo è la vita...cinico??...forse....sicuramente bisognerebbe fare sempre più perchè casi di malattie mentali non si trasformino in tragedie....e poi fidarci della vita....buon giovedì....
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 18/09/14 alle 13:31 via WEB
Guarda, è vero che a volte i casi di vere e proprie malattie mentali non sono riconosciuti, e la cosa poi tragica è quando senti al tg le interviste a parenti e d amici, ed ognuno ti dice: "era una persona normalissima...non avrei mai creduto facesse un gesto del genere". Ora, a me sembra difficile che se ami qualcuno e lo vedi, lo vivi tutti i giorni, non ti accorgi se ha un disagio, un qualche campanello d'allarme in quest casi deve scattare, anche se spesso queste persone sono bravissime a nascondere tutto. E lì ci vuole aiuto, e non ce n'è.
Poi ci sono i "raptus", gli istinti, le basse passioni di cui si parlava nei vecchi "delitti d'onore"...e quello che mi chiedo è: ma perchè non le si incanala nel modo buono e giusto, ossia in quella forma di "coraggio" necessario a provare a prendersi quello che si vuole con la fatica ed il sudore. Mah.Ottmo giovedì a te (è già giovedì??? arghhhhh ;D)
 
Bridigala
Bridigala il 18/09/14 alle 10:13 via WEB
Penso che il momento in cui ti dici " non sa cosa si perde" sia sopratutto il momento in cui cerchi faticosamente di voltare pagina, e ti serva per non mettere in discussione tutto di tem perché a volte ti dici che, in effetti, sei tu che sei sbagliato per la persona perfettissima che non ti vuole.mentre, semplicemente, hai scelto la mezza mela sbagliata. Ma essere così egoisti ed autoreferenziale da pensare che se non sceglie me non deve scegliere nessun altro... Qui c'è qualcosa, anzi più di qualcosa, che non va proprio.
 
 
Bridigala
Bridigala il 18/09/14 alle 10:21 via WEB
Aggiungi che quando ho sentito la notizia, il primo pensiero è stato che se fossi stata familiare di lei lo avrei ucciso io, avrei chiesto alla famiglia di lui di pagare tutto il funerale di lei, li avrei denunciati per non aver capito che il figlio aveva bisogno di un tso, poi mi dico che niente mi avrebbe riportato la mia parente/ figlia/ amica. E in effetti per me la malattia, se di questo si tratta, cosa che non credo comunque, non è una attenuante, bensì un' aggravante perché se uno è malato bisogna che venga tutelato, insieme a chi lo circonda.
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 18/09/14 alle 13:33 via WEB
Ci vuole più coraggio a voltare pagina, se sai di non essere giusto per l'altro o che l'altro non è giusto per te, che a restare. Credimi. Affrontare dignitosamente il proprio dolore, oggi non è più di moda. Invece ci sono quelli he piagnucolano, pestano i piedi, recriminano e si arrabbiano quando non ottengono. invece che rimboccarsi le maniche e ingegnarsi a fare tutto il possibile per avere ciò che chiedono.
 
rioga651965
rioga651965 il 18/09/14 alle 11:47 via WEB
Phoe hai ragione; in questo pazzo mondo dove andremo a finire?? Me lo domando spesso e non so darmi una risposta perchè forse ho paura della risposta a volte raggela il pensiero..Un saluto Romy.
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 18/09/14 alle 13:34 via WEB
E' lo stesso per me...e se metti che io ho in mano giovani menti, capirai come a volte il peso sia maggiore di quello che vorrei..posso solo fare del mio meglio e impegnarmi al massimo per fare un buon lavoro...ci provo con tutta me stessa. Ciao cara, un abbraccio :)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/09/14 alle 11:52 via WEB
La morte come liberazione. Ecco l'afflato!!! Lucida follia perchè di ciò si tratta. Gli avvocati di coloro che si salvano in questi tragici drammi, il più delle volte riescondo abilmente a rivoltare le frittate, introducendo la follia, la pazzia che purtroppo, non costituisce reato. Pertanto, trattandosi di mosse ben congegnate, elaboarte anche nel tempo con i neuroni che macinano kilometri per studiare dove come e quando, diventa tutto imprevedibile, nessuno può nemmeno immaginare ciò che potrà accadere. Poi ci sono i precedenti, potrebebro essere quelli che insospettiscono: liti, incomprensioni, segnali preoccupanti che dovrebbero mettere in guardia. In realtà, c'è sepre la flebile speranza di una "ripresa", di un rinsavimento, magari, tutto rientra e nesuno ci pensa più. Uno stato sempre più ricorrente: i sentimenti sono ormai alla stregua degli Iphone che si cambiano spesso e volentieri: "Non t'amo più" è una frase che prima per dirla, ci volevano mesi e anni, oggi basta un attimo e via, siamo oltre il "Non ti voglio più", siamo già lontani con la nostra valigia. Perchè? Perchè l'amore in quanto sentimento puro, vero, primario, si è deprezzato, non è più un valore assoluto, principe incontrastato tra i sentimenti. Oggi vale meno del due di picche, una scartina di briscola che si è disposti a perdere per seguire il gioco. Allora, scattano i meccanismi perversi: da una parte chi, con lealtà e sincerità, ti informa perchè e per come, dall'altra chi non è disposto nememno per vocazione divina, a perdere ciò che possiede! Quindi, io non voglio perderti e perchè non accada, io ti porto con me verso la morte (libertà per entrambi) oppure ti elimino perchè non se non sarai mia, non sarai di nessun altro!!! Equazione perfetta per il delitto. Infine, un riferiemento alla situazione incerta che viviamo: non v'è la necessaria serenità sociale, tutto a piccoli passi e senza garanzie per il futuro, indigenza galoppante, ansie trattenute, follie per campare, sono la plusvalenza alla scelta estrema. Giacchè tutto va storto e ti ci metti pure tu, mo' la facciamo finita e non se ne parli più!!! Credo di non aver tralasciato nulla, nel caso, so che sei in grado di chiosare e concludere con variazioni sul tema!!!! Ciao Fefè. Buon lavoro.
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 18/09/14 alle 13:39 via WEB
Ah, sì, guarda, quando si gioca con le malattie mentali per avere uno sconto della pena, lì veramente vado fuori di me...sono i soliti "furbi" che credono di poter fare impunemente tutto ciò che vogliono...mi sale la rabbia, proprio. Io cerco sempre di far passare il concetto "ad ogni azione corrisponde una reazione", per cui se hai ucciso qualcuno, devi pagare, per intero e senza sconti...ci dovevi pensare prima.
Hai espresso perfettamente il mio pensiero: sentivo tra amici che ormai tanto ci si prova, a stare insieme, perchè se non va tanto ci si separa, e non ci si psosa nemmeno perchè così è più facile, ognuno perla sua strada e pronti per il prossimo. E le coppie di una volta, quelle che lavoravano per costruire il loro rapporto ogni giorno, dove sono finite??
Io non so se il mio pensiero sia giusto, sao che è condiviso e questo mi fa ben sperare che ci sia una buona fetta di umanità "sana" che la pensa così... Ciao Carlo, grazie mille :)
 
ranocchia56
ranocchia56 il 18/09/14 alle 12:22 via WEB
E va bè, ma scrive sempre tutto Carlo.. ed ha come sempre ragione, tutto questo susseguirsi di cose che ha elencato portano a quello che di agghiacciante succede. I segnali che ci sono nel comportamento di una persona verso l'altra o gli altri, non dovrebbero essere sottovalutati come in effetti è, devono essere considerati potenziali pericoli e si dovrebbe agire di conseguenza, non aspettare che ci sia un omicidio per intervenire. Anche nei secoli passati un essere umano veniva considerato una proprietà, un oggetto, ma appunto erano tempi nei quali l'uomo non era evoluto per niente! Oggi sembra quasi impossibile considerare un essere umano un proprietà con un egoismo e senso del possesso anomali spaventosamente. Tutta questa cattiveria, questo odio, da dove viene? Dalla vita che il mondo di oggi ci offre? Da meccanismi mentali incontrollati? Ma anche questi da qualcosa deriveranno pure.. Direi che pensare come dici tu, quando si è lasciati "se ne pentirà" è normale in un primo momento, ma subito dopo deve essere sostitutito da "se ne ne è andato/a è perchè non mi apprezzava per quello che sono e lui/lei è sicuro di non aver perso un bel niente" e quindi pur soffrendo con il tempo si volta pagina, questo è normale! L'ossessione, il tarlo che svava dentro fino a far dire e commettere cose tragiche, no, non lo è. Argomento molto serio Phoe, che fa pensare e non poco che oggi veramente il mondo si sta capovolgendo sempre di più.. tvb:))
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 18/09/14 alle 13:42 via WEB
Eh, carlo è imbattibile...finirà che gli dico l'argomento, e li faccio scrivere a lui, i post, che in dieci righe sintetizza i miei deliri, ahahaha...Molto giusto anche questo, ci sono le "cronache di morti annunciate" in cui erano allertati tutti, polizia, carabinieri, assistenti sociali e quant'altro...e non fanno nulla perchè manca il eprsonale, oppure perchè manca il tempo, o ancora perché le procedure non lo consentono. Alla terza denuncia di violenze o stalking, è abbastanza facile intuire come andrà a finire, perchè non si fa qualcosa in tempo?
Il mondo si è già capovolto: fai conto a tutto ciò che si sente nei tg: nessuno si stupisce più di nulla...è questa la cosa peggiore. Ti voglio bene anch'io! ;)
 
DueHalzini49
DueHalzini49 il 18/09/14 alle 13:24 via WEB
Buongiorno Phoe :-)) Mi trovo come sempre in sintonia con i tuoi pensieri, e con i tuoi ragionamenti, trovo esatta la disamina che è difficile amare senza provare un minimo di possesso per l'altra. Dall'alto della mia innumerevole collezione di 2 di Picche posso dire di aver provato spesso l'impulso di dire anche io " Cavoli suoi,se mi lascia perde lei anche quando mi sembrava di aver fatto di tutto per farle cambiarei idea, però mai mi verrebbe in mente di farla sparire dalla faccia della terra, soprattutto per il fatto che quando si vuole bene, oltre a se stessi si deve voler bene anche all'altra persona. E credo che questo passaggio manchi sicuramente a quelle persone che compiono questi atti di crudeltà bestiale, privando eventuali figli delle madri. Ci si crede infallibili e invece non lo siamo, e un rapporto fallito fa parte della raccolta di insuccessi che possiamo portarci dietro, e forse avere fallimenti al giorno d'oggi vorrà dire non avere riconoscimento nella società, va a capire. Ma anche se ci si vive in una società, si deve tenere conto dei nostri valori o di quello che ci insegnano, senza tenere conto di altri falsi valori che richiedono alla massa. Ti abbraccio
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 18/09/14 alle 13:45 via WEB
Ecco, vedi? affrotare l'insuccesso...è questo il pezzo della catena che manca, perchè anche a scuola ormai siamo costretti a rivedere la valutazione per non "ferire" la sensibilità dell'alunno, addirittura si parla di togliere le valutazioni, come si sono tolti gli esami di quinta elementare, che invece erano un modo utile e poco invasivo per abituare i bambini a relazionare anche davanti ad altri, in una situazione diversa da quella che conoscono e li rassicura. ovvio che poi, quando si trovano davanti a un rifiuto, non lo sanno gestire. perchè loro sono infallibili, e l'insuccesso non è contemplato, figurati il due di picche. Grazie, amico mio, un sorriso grande
 
loscrittoremascherat
loscrittoremascherat il 18/09/14 alle 14:05 via WEB
Se c'è una cosa che tempo è il corto circuito della mente...
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 19/09/14 alle 11:22 via WEB
Anch'io, Scrittorino..la consapevolezza che la mente è legata ad un filo troppo sottile che spesso tagliare è un gioco da ragazzi...
 
elektraforliving1963
elektraforliving1963 il 18/09/14 alle 14:10 via WEB
Purtroppo..come te...vengo assalita da una profonda tristezza quando leggo o ascolto certe notizie che peraltro fanno parte del quotidiano...credo sia una pseudo pazzia collettiva che drammaticamente stà invadendo...ormai troppe menti...si a volte basta un no...per far scattare nella mente e nel cuore della gente una sorta di odio...mortale...io non riesco davvero a capire cosa scatti...ma è davvero terribile...sapere che un tuo NO possa scatenare una reazione così grave...ti abbraccio...Elek
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 19/09/14 alle 11:23 via WEB
E' lo stesso per me. E questo fatto mi ha colpito a tal punto che non riuscivo a smettere di pensarci...e non sapere cosa fare ti dà un senso di impotenza che non immagini, specie quando come me, si ha a che fare con giovani menti plasmabili. Un abbraccio, cara, grazie :)
 
woodenship
woodenship il 18/09/14 alle 17:38 via WEB
...Che dire?Si può solo rimanere senza parole,di fronte a simili gesti che,dirli causati dalla follia,non li giustifica per nulla.Anche perchè si potrebbe dire che c'è sempre un metodo pure nella follia:stranamente,appoggi l'arma sul mobile e parte un colpo che va a colpire alla nuca la ex compagna.E'da crederci?...Comunque,quel che vorrei dire,è che non credo che si tratti di un mero problema dell'oggi e dunque generazionale.Credo che sia anzitutto dovuto ad una cultura arcaica ed ancestrale che,tendendo ad affidare al maschio un ruolo ed un valore,lo rende particolarmente debole e violento, quando questo ruolo e valore viene messo in discussione con l'abbandono, o la minaccia d'abbandono da parte della compagna.E questo non è solo un problema dell'oggi:prima esisteva il delitto d'onore.Le donne non avevano alcun peso e non potevano azzardarsi,in quanto"cose"ad avere autonomia.Oggi sono venute a verificarsi le condizioni per superare quelle barbarie.Ma in molti,in troppi,si è rimasti e si è vittime di quella cultura non ancora superata. Noi uomini non abbiamo molto la capacità di autonomia di pensiero e quindi di immaginarci la vita oltre quello che abbiamo deciso essere la nostra vita.Dunque reagiamo come bambini violenti e dispettosi,pronti a distruggere il"giocattolo",quando esso non corrisponde più alle aspettative,dimostrando riottosità e poca affidabilità...Come venirne fuori da questa cultura così vecchia e dannosa?Penso che la scuola e le famiglie stesse dovrebbero riflettere parecchio ed aiutare i giovani ad avere una consapevolezza maggiore di se stessi e della propria capacità di reinventarsi anche dal punto di vista sentimentale,oltre che di rapporti sociali.........Post più che mai avvincente,mia cara amica.....Un bacio di vento soave ed un fiore scintillante di stelle.......W.......
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 19/09/14 alle 11:27 via WEB
Infatti, sai, sono ben troppe coincidenze perchè ci si possa credere, d'altra parte il "dagli all'untore" non è una cosa che mi piace fare. Spero che gli investigatori sappiano il fatto loro, probabilmente se ha sparato volontariamente, ci saranno tracce da polvere da sparo sulle sue mani diverse che se fosse partito un colpo accidentale, non lo so. Quello che so è che un bambino è rimasto senza genitori e una donna di 27 anni ha perso la vita e un uomo di trenta ha rovinato la sua...è uno spreco assurdo, davanti a tanta gente che muore di cancro...
I rapporti sociali sono sempre complicati, ma appunto, se magari si smettesse di pensare agli altri come "giocattoli" a nostro uso e consumo, e gli si ridesse la dignità di persone che possono arricchirci spiritualmente e non materialmente, sarebbe tutto diverso. Grazie Wood, un abbraccio a te :)
 
fosco6
fosco6 il 19/09/14 alle 01:24 via WEB
Se riesco a trovare la formula chimica per tornare indietro negli anni, fino all'età dei tuoi alunni, chiederò di essere messo nella tua classe perché penso che avere te come maestra sarebbe molto interessante e altrettanto divertente ^____^.
Ciao...notte...CARLO!
P.S.- Naturalmente come tutti i bambini mi innamorerò della mia maestra, ma è un effetto collaterale del tutto normale che generalmente dopo qualche anno scompare:-))))).
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 19/09/14 alle 11:28 via WEB
Credo che sia il commento all'altro post...aahaha..male, Carletto, moolto male, in tema con l'argomento di QUESTO post, devo forse prendere la bacchetta per le dita??? ahahah...tu mi fai morire, ma grazie di un così bel complimento :) un sorrisone a te :)
 
   
fosco6
fosco6 il 19/09/14 alle 15:12 via WEB
Si, ho sbagliato post (principio di demenza senile), ma fa lo stesso...la sostanza non cambia:-)))).
Ciaooooooooo!|
 
     
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 20/09/14 alle 00:24 via WEB
Ma infatti i complimenti, specie garbati come i tuoi, sono sempre ben accetti, ovunque li metti (pure la rimaa...che poetessa..ahahah)
 
virtute81
virtute81 il 19/09/14 alle 03:32 via WEB
A l'amore finiamo spesso per accostare tutt'altro: egoismo e paure in prima fila... tutto quello che ahime poi va sui titoli dei giornali con notizie poco belle. Crescere dentro, come societa' lo stiamo facendo male.
Notte zia Phoe
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 19/09/14 alle 11:31 via WEB
Crescere dentro...ecco forse quello che sarebbe auspicabile per una società che si preoccupa molto di più dell'ultimo ritrovato tecnologico o delle prestazioni dell'Iphone...Cose che usiamo per mascherare la carenza di emozioni, la paura di mostrarle o l'ansia che si trasforma in possesso e frustrazione tanto da uccidere. Che tristezza. Buongiorno a te...ieri sono crollata davanti alla tv ;D e i risultati sono nell'altro post O_o ahahah...
 
isry
isry il 19/09/14 alle 11:17 via WEB
Sai bene quanto questo sia sempre un terrore che mi accompagna al punto da odiare l'uso anche solo verbale del possessivo a volte te lo riconosco hai ragione a dire che sono eccessivo ma preferisco evitare di ritenere "mio" qualcosa di infinito come l'amore.
e tremo al solo pensiero che una mia mossa un mio atteggiamento sia o possa essere foriero di una aggressività che rischi di colpire chi amo.
Forse sbaglio a tentare tutte le strade per evitare di dare la sensazione di volermi impadronire di una "cosa" non mia e nel farlo potrei perdere credibilità.
Ma preferisco perdere questa che dare una sensazione di intromissione.
tuttavia non sopporto chi finge di non capire il pericolo e si impossessa di spazi che non gli competono o peggio chiude gli occhi su quelli dove dovrebbe intervenire.
Esempio sono le peicologhe che non si accorgono di un disagio o di familiari che prendano sotto gamba una situazione chiara.
Per cui un ragazzo crede che soffrire e amare siano cose inconciliabili mentre invece sono sentimenti sovente legati nella condivisione non forzosa ma naturale o che affetto e amore non sono sul medesimo piano.
Trovo quindi inconcepibile che si sia passata sotto silenzio la ennesima serie di infanticidi e di violenze sui bimbi e che si ponga come normale o addirittura frutto di improvvisa follia azioni premeditate in modo da far credere siano impossibili da rilevare mentre invece sono comportamenti leggibili per chiunque.
Ci sono premesse che sono ovvie come il pretendere che dalle cose parta un possesso su corpi e anime... un tempo si chiamava schiavitù. oggi la chiamiamo sovente amore e in questo creano le premesse per una violenta rivolta. ^___^
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 19/09/14 alle 11:36 via WEB
Io credo che quando il possessivo si usa come grande forma di amore e nel rispetto dell'altro, sia una bellissima forma per dire che da oggi in poi le vite sono legate e ci si appartiene. Trovo che vivere come coppia slegati da questi presupposti, sia un pò come una scelta di comodo, spesso il dire "sei mio" fa paura perchè sottintende tutta una serie di responsabilità che si farebbe a meno volentieri di prendersi.
Non si possiede l'amore, si mette però una specie di "sigillo" su qualcuno che si vorrebbe legare a sè, come in fondo si fa con un anello. Altrimenti per me vorrebbe dire stare insieme "con la condizionale": finchè le cose vanno bene e non si fa fatica...e così non è, per questo molte coppie vanno allo sfacelo. Fatte salve le eccezioni patologiche che portano a certi comportamenti.
Per quanto riguarda le cose passate sotto silenzio, c'è da dire che molto spesso sono vissute come un "disonore", e si tende a far finta di non vederle finché non esplodono...con le conseguenze sotto gli occhi di tutti.
Sono d'accordo invece sull'amore che , se diventa schiavitù, è in grado di far uscire tutti i peggiori istinti umani.
 
isry
isry il 19/09/14 alle 11:30 via WEB
Brve precisazione… in chiesa si diceva con GRANDE SAGGEZZA donna rispetta tuo marito... uomo ama tua moglie. Di fatto riconoscendo che l'uomo doveva fare maggior sforzo nel rapporto sentimentale e la donna maggior sforzo di riconoscimento della parte maschile.
E la storia dimostra che mancando anche solo una delle due restavano mogli e mariti sottomessi. ^___*
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 19/09/14 alle 11:40 via WEB
Efesini 5,21-33

22 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti come al Signore, 23 poiché il marito è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, ed egli stesso è Salvatore del corpo. 24 Parimenti come la chiesa è sottomessa a Cristo, così le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa. 25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei.
Credo sia per questo che sono state cambiate anche le formule matrimoniali...non si "prende" ma si "accoglie" l'altro...e fermo restando che invece a me, l'idea di prendere un'altra persona, dava l'idea della scelta, senza vincoli e costrizioni, ma libera, e mi piaceva molto.

 
   
isry
isry il 19/09/14 alle 16:56 via WEB
Efesini 5 21
21 sottomettendovi gli uni agli altri nel timore di Cristo...
ossia alla donna non viene chiesto nulla in più mentre all'uomo sì
Paolo sa che sulla menzogna non si costruisce alcunché e rileva quanto una menzogna in un rapporto sia una menzogna all'amore indi a Dio stesso.
al tempo stesso rileva le carenze di uomini e donne in un rapporto.
Se ti amo non mi passa neppure per lo zerbino del cerebro di tradirti.
posso lasciare che chi amo voli anche lontano da me ma non volerei mai lontano da lei figuriamoci uccidere per quello che non è un amore perverso ma un bieco possesso... Chiamarlo "amore" sarebbe come giustificare certi osceni aspetti egoistici... definirlo "amore" è quasi satanico.
chiamiamolo col suo nome ... possessione egoistica!
 
     
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 20/09/14 alle 00:29 via WEB
Mai dire mai
E' una cosa che ho imparato...e spesso si crede di amare e poi all'atto pratico ci si accorge che forse non è così. Sicuramente ci sono modi e modi di dimostrare l'amore...amore, non possessione, come dicevo in altri commenti...la possessione dell'amore è un legame che lascia lacci leggeri e invisibili e non segni sul viso.
Se amo faccio anche ciò che è in mio potere per impedire che l'altro voli lontano da me...ma di fondo hai ragione...se questo lo fa felice, posso lasciare che vada via da me, anzi, posso anche auspicarlo, se mi accorgo di non essere la sua felicità.
Secondo me all'uomo e alla donna viene richiesto in egual misura, solo in forma diversa.
Come sempre, fra le cose c'è un confine sottile, sul quale non tutti siamo bravi a danzare.
 
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AREA PERSONALE

 

CASTLE OF GLASS

Venite, entrate, pure

nella mia inquietante dimora

dove l'oscurita è un'affascinante padrona

e vi guiderà, un salone dopo l'altro...

Ma attenti alle segrete

da dove occasionalmente

proviene qualche stridor di catene...

E qualcuno vi si è già perduto.

Phoenix*

 

 

Viaggiatore che ti soffermi a leggere...

Non stupirti delle contraddizioni

e dei bruschi cambi di direzione che troverai qui.

Questo è il mio mondo su Marte.

Guarda bene, tu che sei capace di andare oltre.

Fuoco e ghiaccio, mente e cuore, miele e veleno, sorriso e lacrime...

This is me.

Phoenix*

 

 

Sign by Danasoft - Get Your Sign

 

Sign by Danasoft - Get Your Sign

 

SCRIGNO DELLE DOLCEZZE CHE MI AVETE REGALATO...

"Io so che la Fenice è nata per volare...in alto...non per camminare raso terra...ed è bella così."

"Buongiorno, Luce dei miei occhi!" 

"Sei il mio primo pensiero...ancora confondo realtà e sogno...scambio stelle per i tuoi occhi e terra bruna per i tuoi capelli...resto in attesa per sentirti respirarmi dentro...mi manchi."

"Ti ho dedicato plainsong!
....tu sei come la canzone.....
dolce.....delicata.......
una camminata a piedi nudi a riva...."

"Mi incanto ad osservare i tuoi occhi, mi parlano..."

"Amuleto prezioso della mia anima..."

"Eri bellissima ieri mentre arrossivi..."
"Se una vera Amica, una persona di cui ci si può fidare ad occhi chiusi."

"Tu sei un animo tenero e un cuore prezioso."

"Una persona come te è difficile che non trovi amici ovunque!"

"Ah, ma io intendevo divorarti, onore compreso :D"

"Sei un'anima speciale...è bellissimo starti vicino."

"Io so che ho a che fare con una persona che mi fa ridere,pensare,trepidare,stimolare..
Che mi fa venir voglia di accendere il pc per vedere se c'è.....basta questo.."

 

"Stupida..."
"Chi ti conosce non ti dimentica, e chi ti ha persa ti rivuole... perchè tu resti dentro."

 

 

 

 

"Hai uno sguardo bellissimo."
"Con te ho messo a nudo la mia anima...ed è stato bello."
"Ciao, Splendida Fenice di Fuoco!"
"La moglie ce l'hanno tutti, l'amante ormai è di moda, quello che è da nascondere e custodire è un'amica come te, un bene raro e prezioso."
"E il mio pensiero ti verrà a cercare, tutte le volte che ti sentirò distante, tutte le volte che ti vorrei parlare, per dirti che sei solo tu la cosa che per me è importante..."


 

"Nuova Luce di Luna
ti Accarezzi la Chioma
ti Culli nei Tuoi Sogni
ti Avvolga nella Tua Femminilità"

"E' uscito il sole..o sei uscita tu??"

"Non so come fai a creare questo senso di famiglia qui, ma ti adoro per questo..è la cosa che più mi piace di te."

"Ho pensato una cosa, domani ti lascio uno zainetto pieno di baci all'ingresso della stazione... Quando il treno passerà sopra il fiume, ricordati di raccoglierlo!
Mi raccomando, non consumarli tutti subito, portane qualcuno fino a Milano..."

"Sei una tosta dal cuore tenero tu..."

"Sono sulle mie montagne..sto ammirando l'incanto della natura...e quello della donna che sei"

"E' stato bello inciampare su di te :)"

"Il tuo castello lo definirei una reggia, aperta a poeti e animi sensibili, dove sempra impera la musica e i contributi artistici di ognuno spargono dolce l'olezzo delle buone sensazioni."

 "Tu cammini a due metri dal suolo e la tua presenza è taumaturgica per questa community spesso asfittica."

"Sei troppo forte, tu, sei imparagonabile, e non ti sto facendo un complimento!"

"Era un giorno qualsiasi quello nel quale hai dimenticata aperta la finestra della stanza e il "rombo" della mia yamahina ne ha attraversato lo spazio. Qui era una giornata simile alle altre in principio....fino a quando ti sei affacciata e mi hai sorriso. Non ho mai impennato, ma quel giorno credo di averlo fatto, perchè le gomme hanno divorato la linea immaginaria che nel frattempo il fumo tracciava tra le parole, raggiungendoti"
"...e quando le altre mi chiederanno...dirò: après Nicettà...rien est comparable."


 

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