Creato da Filottete3 il 16/11/2005
Echi di mercanti, frutti che secernono secreti, crepe di profumi, rotture e bisbigli origliati, specchi di liquidi e materie in zattere traghettanti, "cancarineddj" piccanti come cuori vulnerabili non esposti
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"Opinions are like assholes. Everybody has one" - "He'll probably come down to your little postoffice here and cancel your ass like a stamp! So you better ensure prompt courteous delivery, and pray that nothing happens to me" - "Oh you can set yourself into a bonfire, we'll break out the marshmallows and the weenies, but you ain't gonna be on 'News at Eleven' " (Clint Eastwood as Harry Callaghan)
"You are just talk and a badge" (Robert De Niro as Al Capone)
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Segnali essoterici, come a cercar tartufi o far pipì vagando nella notte, rilievi archeologici di vecchie monete. Cornice di un blog dove vivono fantasmi di pugili cinefili in scandalosi vecchi tempi anteguerra.
Queste sono le porte di chi non è colui che si crede, come il metafisico dell'uomo cieco che in una stanza buia cerca un cappello nero. E il cappello non c'è.
Prospettive espressioniste e citazioni geometriche di sguardi
SPECCHI RIFLESSI DI MIE EMOZIONI
I poeti sono brutte creature, sognatori. Ogni volta che parlano, è una truffa. Per questo non voglio che mi si descriva come sembra. Non sono colui che mi si crede.
Gli sguardi inascoltati e i silenzi visti sono sul nostro volto. In questo blog vi auguro di domandarvi e rispondervi sui misteri di frutti proibiti e della verità, che stà in quale tipo di anfratti vulvari? Nessuno lo sa.
"Svennero ad uno ad uno, svanirono nel fondo
pallide secche tranciate dalla poppa
e gli occhi perle, e le labbra coralli
e sale macinato al fondo le loro ossa.
Lui le piangeva, smemorando i volti
e mi pregò, mi nominò per loro,
e io, bianca spuma, per lui ruppi lo specchio:
sillabò i loro nomi uno per uno,
e al capo dell'elenco trovò il suo,
per lo spirito divino che gli avevo infuso,
che è animo, e memoria pietosa,
e il cuore pompò brezza nuova alle tempie,
e due sorgenti sciolsero il sale degli occhi.
A nulla valsero Circe, Calipso, altre maghe,
effimere come sogni o secche sottoprua.
Il mare, lei controluce, al tramonto,
e poi, nel sonno, lui seduto accanto,
-Tu non dissolverti, non morire,
non fare tutto finto di nuovo e per sempre-.
Il buio, le lacrime e il singhiozzo trattenuto,
fiume che nutre il mare per non svegliarla."(R.M.)
COME SI MIMA LA QUINTA STAGIONE?
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VOGLIO STARE DA SOLO...PER QUESTO VI VOGLIO TUTTI
Soli come egoisti? O sociali come possessivi?
"La realtà dell'altro non è in ciò che ti rivela, ma in quel che non può rivelarti. Perciò, se vuoi capirlo, non ascoltare le parole che dice, ma quelle che non dice. Abbiamo dimenticato cosa sia guardarsi l'un l'altro, toccarsi, avere una vera vita di relazione, curarsi l'uno dell'altro. Non sorprende se stiamo morendo tutti di solitudine". E lui potrebbe rispondere a lei così:"Ciao, sono un bel micione in cerca di una bella micina che quando mi stringe la mano mi ami davvero, sono simpatico allegro e generoso mi piace andare in giro in machina, ballare, divertirmi, quest'anno compio 33 anni spero di trovare la mia dolce metà per unire i nostri cuori per sempre, baci da tenerone!!".
E se si fossero incontrati questi due? "Ciao". "Ciao". "Bello incontrarti". "Non ti immaginavo così". "Neanch'io". "E allora?". "Facciamo due passi?" (Pausa). "E' il primo appuntamento che hai dopo l'inserzione dell'annuncio?". "Sì". "Io no". "E com'è andata?". "Era carino, poi siamo andati a bere un caffé, abbiamo pagato a metà". "Forse non voleva metterti in imbarazzo". "Ma parlami un po' di te". "Sono del leone, e tu?". "Cancro". (Pausa) "Non è male". "Tu che dici?" (Pausa). "E allora? Ti va un caffé?". "Però facciamo a metà". "Ma scherzi, poi finisce come quell'altro". "Era per non metterti in imbarazzo". "Ah". (Pausa) "Quanto zucchero?". "Uno, grazie". "A me piace più dolce". "Il caffé andrebbe bevuto amaro”. “Hai raione, ma la vita è già troppo amara per non cercare un po’ di dolcezza”. “Sei uno che si accontenta?”. “Mai, nella vita”. (Pausa) “Allora grazie”. “Mi saluti già?”. “Sono troppo imbarazzata, scusa, ciao”.
La nutella, il circo, la pazzia, la sincerità, l’imprevedibilità, la noia, i tramonti, i delfini, la labirintite, i valori di una vita che scompaiono, il lasciarsi scoprire, il buon vino, la carne alla brace stracolma di colesterolo, i prìncipi azzurri ma non i princìpi, gli slogan per farsi contattare, le richieste di risposte solo se lei è vera e non se pubblicizza portali o call center per adulti, le sgrammaticature, i presunti difetti e pregi millantati. Questo non è solo They Call me Naughty Lola. Personal Ads from the London Review of Books, la raccolta degli annunci personali di ogni anno.
L’ANNUNCIO PERSONALE RIUNISCE DUNQUE DUE CARATTERISTICHE COMUNI ALLA LETTERATURA: STUPORE E GALANTERIA. GLI ANNUNCI PERSONALI SONO INTERESSANTI PER DUE RAGIONI: PER PRIMO SONO UN GENERE LETTERARIO CHE NON HA ANCORA AVUTO LA DIGNITA’ CHE SI MERITA; SECONDO, PERMETTONO DI ENTRARE NELLA PSICOLOGIA DELL’UMANITA’ IN AMORE IN POCHISSIME RIGHE.
Una buona regola in letteratura, ma troppo spesso disattesa, è quella di tenere sveglia l’attenzione del lettore, di stupirlo, di sorprenderlo. Come faceva Kafka nell’incipit delle Metamorfosi: “Quando Gregor Samsa si svegliò una mattina da sogni inquieti, si trovò trasformato nel suo letto in un immenso insetto” o “Queneau all’inizio di FIORI BLU: ”Il venticinque settembre milleduecentosessantaquattro, sul far del giorno, il Duca d’Auge salì in cima al torrione del suo castello per considerare un momentino la situazione storica.La trovò poco chiara”. Questo è esattamente quando due esseri umani si corteggiano, anche loro tentano di impressionare, si fanno le sorprese, mentono come dei venditori di tappeti e si fanno una pubblicità pazzesca
LEI: “Molti vegetariani si lamentano del fatto che non conoscono il sapore del bacon. Non io, io mi lamento del mio male al fegato. E dei servizi postali rurali. Per favore, vieni a trovarmi e porta cioccolato e gin. Donna, 41 anni.”
LUI: ”Nel 2273 i cani cammineranno sulle loro zampe posteriori e mangeranno a tavola con gli uomini. I tavoli si libreranno nell’aria, spinti da qualche sorta di forza antigravitazionale. Ma nel 2128 le creature a forma di pesce invaderanno la Terra e berranno la sua gravità come se fosse una zuppa calda. Ma domani tu ed io ci ameremo l’un l’altro”.
Congratulazioni, tu sei il millesimo lettore di questo annuncio, o il 24300esimo o 25000esimo lettore di questo blog, il tuo premio è offrimi la cena e di ascoltare tutti i pettegolezzi di qualsiasi casa che vorrai visitare al mondo fino al far della sera, quando le lampade si spegneranno. E non faremo sesso mai. No, perché sono sensibile. Infatti non contattarmi nella mia casella postale, mi faresti del male.
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Inviato da: L.
il 28/09/2010 alle 21:35
Inviato da: FilotteteManfredi
il 20/10/2009 alle 01:43
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Inviato da: paola barbarino
il 04/07/2009 alle 00:59