Creato da Filottete3 il 16/11/2005
Echi di mercanti, frutti che secernono secreti, crepe di profumi, rotture e bisbigli origliati, specchi di liquidi e materie in zattere traghettanti, "cancarineddj" piccanti come cuori vulnerabili non esposti
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QUESTA OPERA GODE DI UNA LICENZA CREATIVE COMMONS

Queste sono le mie volontà sui diritti d'autore! 

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

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Questo è un blog di terrazze di arrosti e tempeste cerebrali di stagioni

DIPINTI DI CASA MIA - PROGETTO SOCIEDADE

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ORIGINI DEL MONDO NASCOSTE NELLE STAGIONI

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Per i non minorenni cliccare qui sotto:

campagna permanente ed augurale di più patata per tutti.

 

Segnali essoterici, come a cercar tartufi o far pipì vagando nella notte, rilievi archeologici di vecchie monete. Cornice di un blog dove vivono fantasmi di pugili cinefili in scandalosi vecchi tempi anteguerra.

Queste sono le porte di chi non è colui che si crede, come il metafisico dell'uomo cieco che in una stanza buia cerca un cappello nero. E il cappello non c'è.

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Prospettive espressioniste e citazioni geometriche di sguardi

 

SPECCHI RIFLESSI DI MIE EMOZIONI

I poeti sono brutte creature, sognatori. Ogni volta che parlano, è una truffa. Per questo non voglio che mi si descriva come sembra. Non sono colui che mi si crede.

Gli sguardi inascoltati e i silenzi visti sono sul nostro volto. In questo blog vi auguro di domandarvi e rispondervi sui misteri di frutti proibiti e della verità, che stà in quale tipo di anfratti vulvari? Nessuno lo sa.

"Svennero ad uno ad uno, svanirono nel fondo

pallide secche tranciate dalla poppa

e gli occhi perle, e le labbra coralli

e sale macinato al fondo le loro ossa.

Lui le piangeva, smemorando i volti

e mi pregò, mi nominò per loro,

e io, bianca spuma, per lui ruppi lo specchio:

sillabò i loro nomi uno per uno,

e al capo dell'elenco trovò il suo,

per lo spirito divino che gli avevo infuso,

che è animo, e memoria pietosa,

e il cuore pompò brezza nuova alle tempie,

e due sorgenti sciolsero il sale degli occhi.

A nulla valsero Circe, Calipso, altre maghe,

effimere come sogni o secche sottoprua.

Il mare, lei controluce, al tramonto,

e poi, nel sonno, lui seduto accanto,

-Tu non dissolverti, non morire,

non fare tutto finto di nuovo e per sempre-.

Il buio, le lacrime e il singhiozzo trattenuto,

fiume che nutre il mare per non svegliarla."(R.M.)

 

COME SI MIMA LA QUINTA STAGIONE?

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Ultimi Commenti


 
Utente non iscritto alla Community di Libero
L. il 28/09/10 alle 21:35 via WEB
Mi sono permessa di copiare questo post nel mio tumblr con il relativo riferimento,spero non sia un problema. Mi ha colpito molto il brano....

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
FilotteteManfredi il 20/10/09 alle 01:43 via WEB
Ci sono rapporti diversi. Li' a livelli di sistema fino a scendere a gradi piu' bassi. Qui onnipresenza mediatica di un capo intimidatorio ma presto in decadenza dopo l'ascesa demagogica. Subira' il boomerang come il protagonista nel film del video.EMANUELE

 
martha76.mt
martha76.mt il 19/10/09 alle 22:40 via WEB
Libertà in cina...dici che dovremmo prendere questa storia, ed essere "contenti" per un confronto con l'italia?? Piango meglio...:((

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Emanuele-Filottete il 08/07/09 alle 23:46 via WEB
Cara Paola, ti ringrazio per aver commentato ad un vecchio post, innanzitutto. Mi fa un immenso piacere. E' strabiliante come tu possa aver ampliato i sentimenti e i dolori di quella canzone. Sono tanti incipit alla Calvino. Complimenti!

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
paola barbarino il 04/07/09 alle 00:59 via WEB
che tristezza... in ogni storia trovo un pezzetto di me... ma proviamo a sviluppare le storie... la coppia di giovani sposi che stanno a l piano terra sono proprietari... ristrutturano l'appartamento, lo rendono insonorizzato e mettono qualche pannello solare nel giardinetto... ora lei è incinta... presto avranno un bimbo... e possono far l'amore come gli piace senza il timore di essere giudicati... Lili Marlene 47 anni l'aria da pazza e i capelli color paglia, l'altra mattina è uscita in bicicletta... come al solito...però qualcosa è cambiato: quel suo manubrio storto l'ha ingannata, credeva di poter evitare quel pallone che all'improvviso si è trovata davanti, ma non c'è riuscita, è caduta rovinosamente a terra, si è sbucciata le ginocchia come capitava quando era piccola; ha battuto la testa e ha perso i sensi per pochi secondi... passava un signore 45- 50 anni, non male... si è subito chinato a soccorrerla... aveva uno zaino militare da dove ha tirato fuori una mezza minerale con la quale le ha schizzato il viso...lei si è ripresa subito e la prima cosa che ha visto è stato lo zaino... poi gli occhi scuri di lui...sono andati nel bar all'angolo...Lili ha mancato all'appuntamento giornaliero per la prima volta... ma adesso è felice... Cesare voleva uscire come ogni sera... ma non senza la rosa: la fiorista non ha aperto il negozio... non si sà perchè... Cesare è indispettito... non capisce... lui che mai si è assentato dal lavoro senza motivo... lui che per anni e anni ha sempre fatto le stesse cose senza sgarrare di un pelo... perchè ci sono persone così irresponsabili?? Non è giustificabile... Cesare telefona alla fiorista...vuol cantargliele!!! Cloe...risponde cupa... la sua voce è profonda e triste <che vuoi... non capisci quanto stò male?! cosa pensi che mi importi delle tue rose che da anni comperi puntualmente sempre alla stessa ora... ho finito di sperare che quel tuo gesto fosse per me... tanto ho creduto che fosse la scusa per vedermi... quanto ora disillusa non voglio più vederti io!... sparisci lasciami nella mia solitudine e cercati un'altra fiorista perchè io non aprirò più quel triste negozio di piante morte!> Cesare rimane senza parole... possibile che l'amore era così vicino a lui... così grande e potente che come in una foto troppo zummata non riesci a riconoscerne il soggetto?? Cesare è sulla porta di Cloe... la scuola di danza è sparita... zummata all'incontrario... Irene... continua a sbagliare i turni in ospedale... così capita a volte di raddoppiar l'orario... ma non le importa perchè il suo lavoro è metà della sua vita... il suo matrimonio è finito da tanto... altre storie ha macinato nel tempo: come i turni dell'ospedale, ha continuato a sbagliare...ora vive su due binari distinti... quello materiale della vita vera: l'ospedale, i parenti, gli amici... e quello della fantasia della musica, dei colori... Irene sembra pazza... a volte cinica... e sembra single... ma non è così... solo vuole proteggere il suo amore... non vuole che la vita del primo binario rapisca il suo amore o lo riduca in cocci...Irene ha una vita segreta e nulla più ci è dato di sapere... Alice... bhe... Alice ha creduto che vendere il suo corpo fosse la strada per arrivare a contare qualcosa in un mondo fatto a misura d'uomo...voleva entrare in quel mondo...cos'è in fondo un corpo se non carne sul banco? dove stà la differenza fra il bacetto che davi a papà per ottenere il suo sorriso e le attenzioni che devi avere per un vecchio che ti paga? L'anima non è mai in vendita e non si confonde col corpo...Alice, questa sera guarda i gatti...sono sul tetto... si godono un sole che tramonta...stranamente si vede già la luna... Alice dovrebbe prepararsi per andar al "lavoro"... chiama i suoi mici che l'adorano...ma loro non si muovono: quell'attimo è magico e non vogliono rinunciarci...non cedono alle lusinghe di Alice... il sole fà l'amore con la luna...per nulla al mondo rinuncerebbero a quel momento... così Alice capisce che non tutto si compera... non tutto si vende... questa sera non andrà...domani comincerà una nuova vita...

 
Filottete3
Filottete3 il 26/04/09 alle 00:03 via WEB
Calderón è ambientato nella Spagna franchista. Oggi, dopo il 40esimo anniversario del ’68, il testo di Pasolini ci mostra una visione preveggente della società che pochi intellettuali e scrittori sono stati capaci di elaborare. Il tema del dramma può essere visto sotto più punti di vista. È una cupa, scabra parodia sull'impossibilità di evadere dall'universo costrittivo della propria condizione sociale. È una rappresentazione del potere che trasformandosi, così come si trasforma la società, ritorna ad essere se stesso. É, soprattutto, una fotografia della condizione umana vincolata ai meccanismi sociali e psicologici della nostra esistenza. Tre sogni (o realtà?) successivi, tre ambienti: aristocratico, proletario, medioborghese. Una ragazza, una donna, una madre, Rosaura appunto, tenta ogni volta sognando di sottrarsi al clima soffocante, al codice oppressivo secondo cui è costretta a vivere. L'amore impossibile, l'amore "diverso" è il vettore della fuga, ogni volta frustrata e interrotta dall'insorgere delle insormontabili barriere del proprio status. Nel primo sogno Rosaura si innamora di un ex amante (e violentatore) della madre che le si rivela essere suo padre; nel secondo, nei panni di una prostituta, è gonfia di passione per un giovinetto, che scoprirà più tardi, per bocca di un prete, essere il proprio figlio che le era stato sottratto appena nato; nel terzo è una moglie rassegnata che, dopo non aver voluto accettare per un certo periodo questa vita rigida contenuta tra le istituzioni, non sogna ormai più ma cade periodicamente in preda a uno stato di delirio da malata, innamorandosi senza speranza di un ribelle che verrà arrestato dalla Falange. Nel finale del dramma, Rosaura si risveglia per la quarta e ultima volta e finalmente ricorda il sogno: lei viveva in un lager dove, alla fine, irrompevano gli operai con le bandiere rosse. Re Basilio, la figura del potere che pervade tutta l'opera, commenta: in questo momento comincia la vera tragedia. Perché di tutti i sogni che hai fatto o che farai si può dire che potrebbero essere anche realtà. Ma, quanto a questo sogno degli operai, non c'è dubbio: esso è un sogno, niente altro che un sogno.

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
FilotteteManfredi il 02/04/09 alle 14:08 via WEB
Le tastiere rispecchiano le mani e la lingua. Prive di accenti dove dovrebbero essere. Ogni raccontino ermetico ha i suoi rami che partono e non si sa dove vanno. Il direttore ha le foto per esempio ma non sa l'Inglese pur essendo stato 3 anni in California e non sa scrivere al computer.

 
Ailander8
Ailander8 il 01/04/09 alle 13:51 via WEB
...ah, dimenticavo, ho sentito il direttore... dice che lo puoi chiamare tranquillamente che le famose foto le ha lui... vedi tu. A.

 
Ailander8
Ailander8 il 01/04/09 alle 13:28 via WEB
...beh, vi sono pire le tastiere nostrane... e se proprio vogliamo fare i perfetti tutte le tastiere hanno il tasto delle lettere accentate.... A presto. A.

 
Ailander8
Ailander8 il 19/03/09 alle 22:50 via WEB
mi viene in mente peterpan... che alla ricerca della sua ombra scopre un nuovo mondo fatto da persone normali, che non sapevano volare ma che lui grazie ala polverina magica ha fatto voalre e le ha portate nella sua isola che non c'è....

Voglio volare anche io... Lo sogno tutte le notti... plerudio di eros e libidine? non so. Buon voalre. Ailander...

 
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