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Messaggi di Luglio 2016

Salve ragazzi... sono tornato

Post n°3791 pubblicato il 31 Luglio 2016 da ninograg1
 

Allora.. the end of time, la fine del mondo, non c'è stata però, spero, abbiate seguito i miei suggerimenti e ora siate belli pimpanti e in forma: proprio come ci vogliono coloro che decidono del nostro destino prossimo e lontano.

La prossima fine del mondo ci sarà con un asteroide che si abbatterà sul nostro pianeta per il mese di settembre... prearatevi: si suggerisce di acquistare mazze da baseball, non si sa mai funzioni, vero? Eppoi anche se fosse inutile, perchè non c'è nessun asteroide, l'uso che di esse se ne può fare è molto più che sportivo.

In questo periodo molte cose sono accadute, e qui si che si può parlare di 'fine di.. un qualcosa', e quel qualcosa si chiama fine di un ipocrisia ossia quella che siamo inclusivi e possiamo accogliere chiunque che, felice e contento, subito adotterà i nostri usi, costumi e religioni abbandonando la propria storia e le proprie tradizioni: non è così e non sarà mai così per milioni di motivi che conosciamo tutti, almeno spero: a me ne interessa uno in particolare ossia quello che riguarda 'chi o cosa' finanzia l'esodo dei migranti: mica crederete che questi davvero vengono con soldi propri? Che migranti sarebbero.. certo fanno dei debiti ma l'economia che si basa sul migrante è molto più vasta e floridissima!!!! Il Guardian, come riportai tempo fa, ha provato senza tema di essere smentito che per passare per irakeno, quindi in cerca di asilo e con tanto di passaporto, bastano duemila steriline cash o a rate: ma qualcuno sti soldi, nel secondo caso, li anticipa, chi? E perchè? Qual'è lo scopo recondito e finale?

Facciamo alcune ipotesi:

  1. Qui noi costiamo troppo, come fare? Creiamo una manodopera bassissimo costo che fa concorrenza a prezzi più che stracciati in modo che o i governi si adeguano (e lo stanno facendo eccome..in Francia grazie agli attentati le proteste contro il Job Act alla francese si son fermate o quasi e la legge è passata in sordina grazie anche ad un escamotage procedurale) o le attività vanno via insieme ai soldi degli speculatori finanziari.... inutile dire che il termine esatto è 'lumpen proletariat' di marxiana memoria.
  2. Siamo davvero capaci di 'assorbire' la spinta di questi arrivi? Si, eccome; se avessimo un economia come quella che gli Stati, a guerra fredda, e la paura del comunismo avevano messo su dal 1945 al 1979-80 circa ossia fino a quando gli USA non hanno abbandonato ufficialmente il cosiddetto ' gold standard' ossia la convertibilità in oro del dollaro; moneta cardine, il dollaro, per l'intera economia occidentale e Nixon facendo quella mossa ben sapeva che da quel momento in poi la moneta americana era alla mercè dei mercati: e con il dollaro tutte le altre... con gli esiti che ben conosciamo. Ma non ce l'abbiamo e quindi l'unica cosa che si avrà in realtà è che le masse in arrivo, nella loro gran parte, non faranno che porsi nei gradini sociali bassi e che alla lunga saranno terreno di coltura non solo disagio sociale, con annessi costi, ma pure di terrorismo e criminalità che si sommeranno con quella già esistente: questo per i macro-trendo socio-economici ma in realtà il vero pericolo sarà la spinta centrifuga delle generazioni successive a questi arrivi che si potebbero, come intravedeva Toynbee, saldare con i ceti sconfitti e/o esclusi locali o di precedenti migrazioni.... dando vita a un brodo di coltura di future rivolte e movimenti sociali che non credo saranno molto pacifisti: diversa la cultura e meno dominanti i nostri background a fronte dell'orizzonte di nuovi credi che si affermeranno fra queste generazioni... e non è detto che il 'credoì nuovo sia proprio quello islamico, anzi penso proprio che saranno altri e molto più pericolosi.....
  3. chi soffia sul fuoco degli attentati e quindi sul terrorismo? La ripsosta è difficile e non chiara: stanti, se accertati e realizzatisi, i punti sub 1) 2) ci sono diversi fattori che concorrono, li vediamo? Il primo è l'antico sogno, tutto americano e tutto finanziario (i secondi sono i veri padroni degli USA... Basta andare sulla clintonfoundation.org - in inglese - per sapere, senza ombra di dubbio chi ha messo mano alla tasca; vi interesserà sapere.. che ci siamo anche noi, gli italiani.. ossia 'italian ministry for....' ecc. ecc.ebbene si signori avete finanziato una vera e propria guerrafondaia che fa sembrare un angioletto Donald Trump cui vanno le mie simpatie e la mia solidarietà... vista la sua rivale sembra quasi un outsider con le sparate, wuello sono sparate; a sua rivale no: scommetterei che l'sse con la finanza mondiale darà presto frutti in funzione anti-iranaiana... si accettano scommesse) di 'unire tutto il pianeta in un unico grande società di mercato' e si sa che il mercato con la democrazia e tutte queste cosette non incontrano le simpatie dei mercati: i popoli che hanno il vizio di decidere con la prorpia testa sono molto malvisti da chi non sopporta tasse, regolamenti, ecc. per far girare, in modo speculativo, i propri soldi.... un secondo fattore è, così chiamato, il 'complesso militare-industriale' una lobby sovranzionale che vive della disperazione altrui e, della guerra: nulla da aggiungere mi pare chiaro, no? Il terzo fattore è l'economia della paura: soprattutto in occidente è floridissima!!!! Fra matti che si mettono a sparare; terroristi improvvisati; cellule organizzate dai servizi segreti occidentali, e da loro finanziati e addestrati (salvo poi ritorcerglisi contro), di terroristi 'veri' che fanno il lavoro sporco che noi, intesi come occidentali, non possiamo e non vogliamo fare.... per poi ritrovarceli qui in casa (Afghanistan/AlQaeda, Irak-Siria/Daesh-ISIS, ecc. ecc.... tutte operazioni 'flase-falg' occidentali per levarci dalle scatole dittatori e simili che noi stesso abbiamo messo lì): alla faccia dei valori giudaico-cristiani e/o occidentali di cui si beano tanti sacerdoti della mitica terra promessa quale ci fanno credere di essere.. qui i valori sono altri e tutti stanno altrove: dal medio al lontano oriente dal punto di vista culturale, storico e ... religioso.
  1. Turchia. Che c'azzecca, direte, questo paese a metà strada fra occidente e oriente? Perchè è un crocevia fra tutto, da qualunque punto di vista la si guardi: è fondamentale per tutto e tutti: l'unico problema della Turchia, e dei suoi 'ammiratori' si chiama Erdogan, si il satrapo... non ce lo vogliono lì e non lo nascondono. Il golpe vero l'ha fatto lui: la pistola fumante invece gliel'hanno data coloro, qui in occidente, che hanno fatto l'operetta chiamata 'ce proviamo' a farlo saltare? Non poteva funzionare ma a provare non costa nulla...i risultati li abbiamo sotto gli occhi... c'è da scommetterci che ci riproveranno: tutti ne hanno interessi a partire dagli europei che 'credono' nel mercato globale e che vogliono un europa che vada da Parigi a Tel aviv.. passando per Ankara: per me un incubo per altri un sogno. E anche gli americani lo vogliono: sanno benissimo che la Turchia sta sterzando, o fa mostra di farlo, verso oriente: Cina ma, soprattutto, Russia cui potrebbe dare l'uso della parte turca della mega base di Incirlik da cui far partire attacchi ai terroristi in Siria, Irak e... Iran: ma non il Daesh, o almeno non solo visto che i turchi ci fanno affari con questi qui, ma contro i curdi: la cosa andrebbe così i russi si concentrano su Daesh e li tengono buoni, senza distruggerli, mentre i turchi si prendono cura dei curdi; andrà così? Si se lo scenario qui disegnato si rivelerà vero... in ogni caso per la Turchia, comunque vada, si aprono scenari del tutto nuovi e non sempre favorevoli per noi, anzi decisamente pessimi perchè rischiamo di ritrovarci non un guardiano delle nostre frontiere ma una porta aperta attraverso cui far passare, in mezzo a frotte di profughi, anche terroristi e altro di cui non sentiamo proprio la mancanza.  Qui si dovranno aspettare gli eventi e vedere chi riuscirà a difendere o scalzare il satrapo di cui sopra....

 

p.s.

a scanso di equivoci.. ho messo la foto, reperibile facilmente su facebook e su altri media, e il link corretto: controllare per credere la seconda voce dall'alto.

 
 
 

Ferie..... e end of time

Post n°3790 pubblicato il 23 Luglio 2016 da ninograg1
 

Questo blog chiude per un breve periodo di ferie dell'autore: circa 5 giorni; nessun programma particolare solo riposo... Un saluto caloroso

p.s.

Farei anche notare che secondo end of time prophecy il 29 luglio corrente anno ci sarà.. la fine del mondo: hanno anche una pagina facebook Armageddon News e un video su un loro canale di youtube .. dove vi dicono più o meno chiaramente che se volete una loro intercessione per il rinvio della fine del mondo.... un pò di, satanica, moneta non gli fa schifo.....

Ok, sicuramente è una bufala ma.... non si sa mai (quindi), che si fa? Qual'è il mio consiglio? Prenderei la palla al balzo e mi sento di suggerirvi di:

  1. fare la spesa;
  2. fare l'amore a oltranza;
  3. fare bagni di sole, mare e molta spiaggia;
  4. LEGGERE quanto scrivono su Wired.. per rinfrescare la memoria
  5. fare un pò di riposo nei ritagli di tempo visti i punti 1) 2) e 3)....

.. così il 29 potrete essere belli pimpanti per assistere all'evento del millennio: la fine del mondo? Non lo so davvero ma nel caso, probabile, che fosse l'ennesima bufala farvi la più grande risata del millennio: e di questi tempi ben sappiamo quanto sia importante per le persone ridere di cuore...

 
 
 

Turbinio... di navi nel mar Egeo

Post n°3789 pubblicato il 21 Luglio 2016 da ninograg1
 

Che cosa ci fa la flotta usa-nato che stava facendo delle esercitazioni nel Mar Nero.. nell'Egeo? C'entra qualcosa con il contro-golpe di Erdogan in Turchia? E le 14 navi turche 'sparite', lo sono davvero o si sono riunite alla succitata flotta che fa rotta verso l'egeo turco?

Domande e altre domande, interrogativi che sorgono e che, per ora, non trovano risposta ma facendo due più due possiamo avanzare alcune ipotesi:

  1. l'esercitazione usa-nato era una copertura per il tentato golpe, miseramente fallito; lo spostamento di navi è una forma di pressione sul sultano turco, un avvertimento a non superare un certo limite;
  2. le 14 navi turche 'sparite' sono sotto la bandiera nato e, quindi, hanno una missione... salvaguardare alcuni golpisti d'alto livello? Se fosse vera questa ipotesi la voce che dietro il fallito golpe, che ha provocato il contro-golpe di erdogan e la successiva repressione del sultano che proprio oggi ha fatto votare la sospensione della convenzione dei diritti umani nel proprio paese, ci fossero gli americani è vera... quindi la rotta della flotta dal mar nero all'egeo ha un significato ben preciso: attento che possiamo tirarti giù!
  3. La Russia ha detto che sono 'affari interni turchi' quanto avviene in quel paese; un segnale di via libera implicito al regime instauratosi in turchia o un modo per aumentare la paranoia, nota, degli americani e dei loro alleati europei? In entrambi i casi, se la notizia dello spostamento della flotta di cui sopra fosse vera, gli occidentali temono l'appropriarsi, da parte del governo turco, delle bombe atomiche ivi conservate e il sorgere di un alleanza, o di una non ingerenza attiva, fra i due ex nemici..... russia e turchia. Forse è un ipotesi aleatoria ma siamo alle porte del medioriente nella Bisanzio del XXI secolo meglio nota come Turchia che mai ha rinunciato alla rinascita di un proprio impero, foss'anche economico e sotto l'ombrello arabo 'moderato'.... con l'avallo israeliano in funzione anti-iranica.

fonte: whatdoesitmeans

Sono ipotesi, pure ipotesi. Illazioni, quisquilie e pinzillacchere...... una cosa però è certa: lì a soffiare sul fuoco sono in troppi... peccato che le conseguenze non si limiteranno a quell'area ma interesseranno tutti noi.

 
 
 

Identikit: Edward Luttwak, il guerrafondaio a oltranza

Post n°3788 pubblicato il 20 Luglio 2016 da ninograg1
 

20 luglio 2016 dal Blog di Andrea Scanzi

Con quella sua faccia allegramente incarognita, da pitbull rancoroso a cui non danno da mangiare la carne di prima scelta che vorrebbe, Edward Luttwak è una delle tasse più spietate che gli italiani sono costretti a pagare da anni. Stati Uniti hanno capito da un pezzo come il suo pensiero non sia esattamente imprescindibile, ma in Italia lo invitano tutti. E’ come certe telenovele sudamericane, così orrende che possono trasmetterle giuste da noi. Maurizio Crozza ha rischiato di renderlo quasi simpatico, nel suo circo barnum chiamato DiVenerdì. Ma non ce l’ha fatta: non è proprio possibile. Il comico genovese lo immagina in collegamento dagli Stati Uniti, col faccione costantemente ingrugnito, la voce di un manga pigro e la fissa per gli argomenti più improbabili: “Posso parlare di frighi?”. Magari il vero Luttwak parlasse di frighi: la sua fregola è la guerra. Parla solo di quello, con eccitazione livida e clinicamente parossistica. Te lo immagini, al mattino, mentre si sveglia con la musica di Wagner, gli elicotteri nella testa, l’odore sano del napalm e una gran voglia inevasa di invadere la Polonia. Anzi: il mondo. I tragici fatti di Nizza e Turchia lo hanno fatto tornare in auge. Sempre e solo in Italia, ovviamente, dove nei talkshow ha il compito che aveva Elio Vito al tempo del berlusconismo rampante: rendere ridicolo tutto quel che sostiene. Luttwak interpreta il guerrafondaio uscito da una puntata debole di 24: uno di quelli che, in cinque secondi, Jack Bauer mandava a quel paese o – più spesso – all’ospedale. Cogliamo dal recente fior fiore luttwakiano: “Stragi negli Usa? Conseguenza delle politiche di Obama”. “I golpisti turchi dovevano uccidere Erdogan”. “Troppi errori in Francia” (frase storica: è stata la prima volta in cui ci ha preso). “Forse il Vaticano dovrebbe essere spostato ad Avignone o a Buenos Aires” (tradotto: se gli italiani muoiono mi spiace, se muoiono i francesi o gli argentini sticazzi). Qualcuno potrebbe chiedersi: com’è che Luttwak è diventato Luttwak, ovvero uno che quando parla di guerra ha un’autorevolezza (presunta) che neanche Napoleone? E’ presto detto. Luttwak, 74 anni, ha scritto almeno due libri esiziali. Il primo dice tutto già dal titolo: “Give war a chance”. E’ un appassionante j’accuse contro quei beoti minchioni dei pacifisti, che tra un John Lennon e un Gino Strada non hanno ancora capito che le missioni di pace sono inutili. Anzi dannose. Molto dannose. Mentre i droni fanno bene alla salute, le mine sono depurative e i bombardamenti a grappolo aiutano eccome la diuresi. L’altro testo, tradotto in tutto il mondo, è il divertentissimo “Strategia del colpo di Stato. Manuale pratico”. Da bambini c’è chi si chiude in bagno sognando amplessi leggendari e chi gioca con le bambole o i carri armati. Luttwak, no: lui, i carri armati, li mangiava. Per immedesimarsi nella parte. E’ dalla prima guerra del Golfo che Luttwak incarna la caricatura inconsapevole del Sergente Hartman di Full Metal Jacket. Nel film, come noto, il sergente non faceva una bella fine. Nella misera quotidianità che ci avvolge, non vorremmo certo arrivare a tanto. Per carità. Basterebbe molto meno: basterebbe non invitarlo più. E lasciarlo parlare da solo nella “Fletcher Memorial Home”. Era il nome della casa di riposo-manicomio inventata da Roger Waters in The Final Cut, a uso e consumo di politici sanguinari e mezzo rincitrulliti. Ottima idea: tra i fantasmi di Reagan e Galtieri, Luttwak ci starebbe benissimo. (Il Fatto Quotidiano, Identikit, 19 luglio 2016)

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

 

Chi è questo vecchio rancoroso?

E. Luttwak

E' uno dei fautori del turbocapitalismo; imperialista; facente parte dei think thank neo-con americani più a destra che si possa immaginare: è uno di quelli che sotto Trump si sentiranno come pesci nell'acqua perchè, almeno dalle premesse, il candidato del GOP ha come slogan America First, il che ci riporta a tristi ricordi: Chile, Argentina, Brasile.. ma anche strategia della tensione in Italia, l'uccisione di Moro ecc. c'era il suo zampino e quello dell'altro mentore della destra: : Kissinger,

altro tipetto niente male che sulla coscienza ha molti morti, golpe, e quant'altro si possa pensare di peggio della politica estera americana.Due biografie di due uomini che del potere ne han fatto l'uso che ne han voluto per gli scopi che si erano prefissati sia loro che chi gli stava dietro e ne tirava le fila.......

Fa bene Scanzi a destrutturarlo.. ormai entrambi, pur matenendo intatto il loro primato egemonico sono solo ombre di un passato tutto da dimenticare.. dopo averlo studiato e averli inchiodati alle loro responsabilità....

Insomma se volessimo vedere un simbolo dello strapotere politico-militare-economico degli USA ce li abbiamo davanti... i due gemelli del terrore.

 
 
 

Pagherà il conto per quelle falsità (Furio Colombo)

Post n°3787 pubblicato il 19 Luglio 2016 da ninograg1
 

19/07/2016 di triskel182

Due protagonisti della politica contemporanea hanno insegnato qualcosa di nuovo al mondo: una guerra, anche se annunciata con stentorea drammaticità e giustificata con eventi gravissimi che stanno per accadere, può essere falsa. Falsa perchè la guerra annunciata è del tutto sconnessa con gli eventi denunciati. È qualcosa di recente e disastroso: la guerra prima voluta, poi raccomandata, poi raccontata come inevitabile e poi realizzata dal presidente americano George W. Bush e dal Primo ministro inglese Tony Blair. Soltanto un politico italiano, Marco Pannella, ha notato e denunciato con forza la sconnessione tra realtà e guerra.

A distanza di anni gli inglesi si sono ricordati di due cose: Tony Blair, da primo ministro ha mentito al suo Parlamento. Di qui un’inchiesta che resterà storica perchè mai avvenuta prima. Blair, ancora in giro a godersi i privilegi della sua guerra falsa, è stato raggiunto da una accurata ricostruzione degli eventi, risultato del lungo lavoro (7 anni) e grande costo (10 milioni di sterline) di un’autorevolissima Commissione di revisione dei fatti. È abbastanza probabile che a questa “revisione dei fatti” seguirà un giudizio sulla responsabilità di chi ha fatto morire i suoi soldati in una guerra falsa. Il fatto sarà ancora più nuovo nella storia, perchè di solito alla fine di una guerra viene processato soltanto il perdente . E lo sarà perchè, per merito di Pannella, che purtroppo non è qui a vedere l’esito di un suo impegno appassionato, è venuta meno la tradizionale contrapposizione tra guerra, come strumento di realismo civile, e pacifismo come pratica di dovere morale, senza guardare al che cosa accade davvero. Ma c’è una ragione in più, mai comparsa nei dibattiti sulle guerre, e ben presente in quel grido “Iraq libero” con cui i Radicali di allora concludevano i loro incontri: la guerra è diventata troppo potente, tecnicamente, perchè sia possibile controllarla. O si finisce prima, e allora segue la lunga agonia terroristica che ci sta tormentando adesso. O si va fino in fondo, e si distrugge il mondo, secondo una logica che riguarda i nuovi armamenti, ma non gli esseri umani. Ecco, la lezione è chiara, ma chi la studia?

Articolo intero su Il Fatto Quotidiano del 18/07/2016.

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ma non sarà mai abbastanza il prezzo che pagheranno perchè, oltre ai milioni di morti che ci sono stati nel frattempo, l'odore di guerra è molto forte: è di questi giorni l'accordo fra UE e NATO (qui ----> un articolo sul 'IL POST' sulla materia) per 'frenare l'aggressività della Russia (...)' in realtà si mette in atto l'ennesima provocazione ai confini russi...... i quali russi non so fino a che punto eviteranno di rispondervi e da quel che si legge in rete a quei confini la tensione è già ai livelli massimi. Ma le ragioni non sono solo 'politiche (la debolezza europea è nota)' ma anche economiche: la Russia in Siria sta vincendo e il Daesh è in ritirata mentre gli occidentali, fra un golpe fallito in Turchia e nessuna leadership seria all'orizzonte, ondeggiano come sempre fra l'opportunismo, tutto italiano, e il realismo al ribasso del premio nobel per la pace Obama non sembra aver ben chiaro a quali rischi si sta esponendo: da un lato la radicalizzazione dei giovani, immigrati e non (basterebbe conoscere Toynbee, che ben analizzò i trend che sarebbero scaturiti dall'evoluzione del mediororiente), al terrorismo casalingo al giocare a stranamore negli scenari mediorientali (dove gli utili idioti da usare contro il satrapo - spesso messo lì proprio dagli occidentali - sempre ti si rivoltano contro.. sempre più spesso) senza perdere di vista le lobby economiche e finanziarie che sempre più mal sopportano zone lobby-free..... insomma spira un fortissimo vento di guerra e, temo, che non mancherà molto prima che qualcuno, rimasto con il cerino acceso in mano, lo butti nella benzina. Non serve che paghino i vari Bush, Blair e i loro corifei.. è sempre troppo poco perchè in realtà anche loro sono burattini: come sempre il problema sono i burattinai...

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.. per non dimenticare, mai.....

 
 
 

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