Creato da DONNADISTRADA il 10/09/2008

Silena DalFinestrino

visioni e immagini del mondo.. Quasi sempre la fotografia parla più delle parole.Un buon viaggiatore è colui che non sa dove sta andando. Lin Yu-t'ang

 

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finalmente sertao

Post n°98 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da DONNADISTRADA
 


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 Mi informo  a Lençois quali città sono raggiungibili del sertao, guardo la carta geografica e devo decidere così.

A lençois la festa del bom jesus sarà anche interessante e accoglie molti brasiliani, ma dalla mia finestra dove si vedono le colline e la chapada, si sentono anche i canti e le musiche, niente di tradizionale, solo tanta amplificazione, smettono pochi minuti prima delle cinque, alla madrugada. E si sente la musica assordante anche con i tappi nelle orecchie. Già sentita per un paio di notti di seguito.

Decido di andare a Morro do Chapeu. Un autobus è alle 4 e mezzo, uno alle 12 e 30. Direzione Seabra, è quello che viene da Salvador. Prendo quello delle 12 e 30 e alle 11 e 40 mi presento alla rodoviaria, non è distante, è sul fiume dove le donne lavano i panni e i bambini si divertono facendo i tuffi nell'acqua. L'autobus si presenta alle 13 e 30 e arrivo a Seabra che sono le 16. 

Alla rodoviaria mi dicono che per Morro do Chapeu, devo tornare indietro, alla pousada Seabra, si era pur fermato l'autobus, ma gli altri viaggiatori e il posto che non era sul corridoio mi impediscono di scendere, così ripercorro a piedi quei quattrocento metri e mi informo per Morro. Domani. Chiedo il prezzo del quarto e vado a guardare anche la pousada di fronte. Scelgo tra le due la meno rumorosa.

La mattina alle otto dopo accurata colazione, sono nel ristorante sala d'attesa. L'onibus arriva alle nove, ma non possp comprare il biglietto all'agenzia perchè costerebbe 40 reali, per Morro costa invece 20 e mi chiede 20 reali. E dal finestrino si avvicina il sertao, case molto povere, baracche più che altro, terra rossa che mi ricorda molto le strade di Cambogia, con l'unica differenza che gli autobus non si sono mai rotti, sono nuovi e spesso con l'aria condizionata. Arrivo alla rodoviara di Morro e un taxi collettivo mi porta alla pousada, avevo cercato un elenco su internet, tanto per avere un'indicazione.


 Giro per la città, le case sono poverissime e appena fuori dalle strade principali sono di terra rossa, ancora una volta il confronto con la Cambogia.
E' domenica ed è tutto chiuso, solo le chiese e qualche panificio sono aperti. Stupisce quante confessioni e quanti culti e quante sette ci siano in Brasile, nelle città più piccole e più povere, le chiese sembrano più numerose delle case.


La gente è gentile e spesso mi saluta.


Un altro passatempo è lasciare la propria auto con i finestrini abbassati e con la musica a tutto volume. (chi l'auto e lo stereo ce l'ha!!)


Lunedì la città si movimenta e carretti e vecchie auto girano per la città.


La mattina dopo mi metto in mente di prendere il primo onibus che vedo per la prima destinazione che c'è e nel caso fosse troppo lontana, di scendere lungo il percorso. Così vado a jacobina, città vivissima del sertao.


La mia frutta per colazione e la mia frutta tropicale, ho cominciato ad imparare i nomi dei frutti, caja, umbu, cacao e spesso il mio pranzo o la mia cena consiste in un "suco" una spremuta fresca frullata e colata con zucchero e ghiaccio o un sacco di frutta, amo la "caja" un frutto grande come un cocomero ellittico, con degli aculei non spinosi all'esterno e di colore bianco con seme all'interno, per uno o due reali ne danno una borsa di uno o due chili. Adorabile. Delizioso.

un abbraccio da lontano

ma dal mio al vostro cuore
vostra angela

 
 
 
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NY 1997 foto angela

 

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