Creato da cielostellepianeti il 26/07/2012
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Messaggi di Febbraio 2017

 

Le Nebulose

Post n°397 pubblicato il 20 Febbraio 2017 da cielostellepianeti
Foto di cielostellepianeti

Le nebulose sono enormi masse di gas che emettono radiazioni grazie a una sorgente vicina (le nebulose a emissione) o perché riflettono la luce di una sorgente (le nebulose a riflessione).
La "Cocoon Nebula", ( IC 5146 o Sh2-125) è una nebulosa a riflessione/emissione estesa per circa 15 anni luce. Si trova nella costellazione del Cigno nord a 4.000 anni luce di distanza e circonda l'ammasso stellare Collinder 470.
È un grande vivaio di stelle sul bordo di un grande complesso molecolare, che combina una nebulosa a emissione di colore rosso, e una nebulosa a riflessione vista in blu, attraversata da lunghi e oscuri filamenti dove le stelle si stanno formando.
Al centro brilla una stella con una temperatura di superficie di 30.000 - 35.000 gradi ed è principalmente la responsabile della luminosità di tutta la nebulosa. Si ritiene la sua età sia di sole poche centinaia di anni, mentre le altre numerose stelle sono molto più vecchie, età media di un milione di anni, segno che eventi di formazione stellare sono ricorrenti nella regione.


 
 
 

Eclissi di Luna e cometa

Post n°391 pubblicato il 10 Febbraio 2017 da cielostellepianeti
Foto di cielostellepianeti

Rari eventi celesti offerti dal cielo nelle notti del 10 e dell'11.
L'eclissi penumbrale di Luna sarà visibile dall'America, dall'oceano Atlantico, dall'Europa e da parte dell'Asia, insieme a una cometa di passaggio che dovrebbe essere visibile dalla Terra nella stessa notte. È la cometa 45P/Honda-Mrkos-Pajdušáková, dal nome degli scopritori, che passerà a 11,8 milioni di chilometri dal nostro pianeta, circa 30 volte la distanza Terra-Luna, e sarà visibile, con un semplice binocolo.
La caratteristica di 45P è il suo intenso colore verde: dal nucleo della cometa vaporizzano molecole di carbonio (C2), un gas che nello spazio appare verde.

 
 
 

Lo specchio di sale

Post n°390 pubblicato il 09 Febbraio 2017 da cielostellepianeti

Il Salar de Uyuni (Bolivia) è il più grande specchio del mondo.
Un grande  deserto di sale che si converte in un grande specchio riflettente.

Nato da laghi preistorici che si unirono in un solo grande mare chiuso.

Una distesa di sale che al tempo delle piogge riflette il cielo

 
 
 

Re Artù-Fra storia e leggenda

Post n°389 pubblicato il 09 Febbraio 2017 da cielostellepianeti
Foto di cielostellepianeti

I primi documenti concernenti Re Artù risalgono tra il V e il VI secolo d.C. ma testimonianze reali sua esistenza ancora non ne sono state trovate, almeno non scritti o iscrizioni a lui contemporanei.
La più antica citazione in cui compare il suo nome si trova nell'Historia Brittonum, redatta da un monaco verso la fine dell'VIII secolo. Si tratta comunque di un riassunto alquanto lacunoso di storia britannica, dal 428 al 547, che in verità, non parla di Re Artù, ma racconta le gesta di un soldato con quel nome. Lo si nomina come comandante militare impegnato a difendere i domini del re dei britanni dagli invasori sassoni.
Racconti e leggende su re Artù circolavano anche in Irlanda e in Normandia, dove il suo nome comparve la prima volta nel 1050. Anche in Italia, precisamente a Modena, sulla Porta della Pescheria del Duomo, esiste un bassorilievo datato tra il 1099 e il 1120, che raffigura il re e i suoi cavalieri che salvano Ginevra dai briganti, ed è la prima rappresentazione artistica di Artù.
Insieme al mago Merlino, comparve nell'Historia Regum Britanniae, redatta dal monaco Goffredo di Monmouth, dalla quale in pratica, pare impossibile districare i fatti dalla fantasia.
La forma definitiva della storia di re Artù si deve a Sir Thomas Malory, un cavaliere inglese che nel 1485 pubblicò un racconto dal titolo: " La morte di Artù", dove compaiono Lancillotto, la Tavola Rotonda, Camelot e il Graal.
Racconta della tavola che il re fece costruire rotonda perché tutti si sentissero uguali.
Per molti secoli si è continuato a credere che la Tavola Rotonda di Re Artù fosse quella conservata nel castello di Winchester, nell'Hampshire, mentre, in realtà, quella tavola fu fatta costruire, forse, per Enrico III (1216-1272), nel simbolico tentativo di ridare vita allo spirito cavalleresco dell'epoca arturiana.
Venne poi ridipinta, nella sua versione attuale con il cerchio diviso in 25 spicchi, uno per il re e 24 per i cavalieri, con una rosa al centro simbolo dei Tudor, per Enrico VIII.
Fu smontata dal supporto che la reggeva nel 1976, per farne una datazione con il metodo del carbonio 14, risultando proveniente da alberi tagliati nel tredicesimo secolo.
La traccia decisiva che confermerebbe la reale esistenza di Re Artù, potrebbe essere la lastra di ardesia risalente al VI secolo, rinvenuta in Cornovaglia, nei pressi di Tintagel, sulla quale è incisa la frase in latino il cui significato è: "Artù, ha fatto costruire questo luogo".
L'iscrizione, pur non dando conferme in assoluto alla figura storica o leggendaria di Artù, dimostra per la prima volta che quel nome esisteva a quell'epoca, e dunque, la tentazione di legare la pietra ad Artù, potrebbe apparire giustificata.
Comunque, molto suggestiva.

 
 
 

UNIVERSO,TEORIA DEI VORTICI E FRATTALI

Post n°388 pubblicato il 04 Febbraio 2017 da cielostellepianeti
Foto di cielostellepianeti

Il nostro DNA ha una forma spiraliforme, vorticosa.
Lo è tutta la natura, la creazione è movimento, nulla si muove seguendo una linea retta, si srotola su se stessa.
L'universo stesso è uno sferoide e le recenti scoperte cosmologiche hanno confermato che la materia stellare si aggrega in modo spiraliforme, così come le galassie.
Partendo dal principio fondamentale della costanza nell'universo della quantità di moto, cioè del prodotto della massa dei corpi per la loro velocità, fu formulata una teoria dei vortici che spiega come una pietra è attirata in un
vortice verso terra, allo stesso modo i pianeti e la Terra roteano, in un vortice ancora più grande attorno al Sole.
Luis Pasteur, a metà dell'Ottocento, scoprì che il blocco di vita in formazione, il protoplasma, non era simmetrico e che le colonie di microbi crescevano in una struttura vorticosa, una conformazione corrispondente alla struttura presente in natura di piante, insetti, animali, uomini, ecc.
Dunque, tutta la materia si organizza e si condensa seguendo una geometria vorticosa e incanalando l'energia creatrice secondo questa conformazione geometrica: nulla si muove in linea retta, ma si arrotola su se stessa in movimenti circolari nello spazio, nell'etere..

 

 
 
 
 
 

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