Creato da cielostellepianeti il 26/07/2012
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Dove va il Mondo?

Post n°525 pubblicato il 30 Ottobre 2023 da cielostellepianeti
Foto di cielostellepianeti

Discorso di A. Camus, (Premio Nobel 1957), da -
-I giorni e le notti -

%...Ogni generazione, senza dubbio, si crede destinata a rifare il mondo. La mia sa che non lo rifarà. Il suo compito è forse più grande: consiste nell'impedire che il mondo si distrugga. Erede di una storia corrotta in cui si fondono le rivoluzioni fallite e le tecniche impazzite, la morte degli dei e le ideologie portate al parossismo, in cui mediocri poteri, privi ormai di ogni forza di convincimento, sono in grado oggi di distruggere tutto, in cui l'intelligenza si è prostituita fino a farsi serva dell'odio e dell'oppressione, questa generazione ha dovuto restaurare, per se stessa e per gli altri, fondandosi sulle solo negazioni, un po' di ciò che fa la dignità di vivere e di morire. Davanti ad un mondo minacciato di disintegrazione, sul quale i nostri grandi inquisitori rischiano di stabilire per sempre il dominio della morte, la nostra generazione sa bene che dovrebbe, in una corsa pazza contro il tempo, restaurare fra le nazioni una pace che non sia quella della servitù, riconciliare di nuovo lavoro e cultura e ricreare con tutti gli uomini un'arca di alleanza. 

 

 
 
 

la preziosa giada...

Post n°524 pubblicato il 14 Settembre 2023 da cielostellepianeti
Foto di cielostellepianeti

In Cina, nei secoli passati la giada era impiegata come oggetto magico, considerata quale incarnazione dello Yang, la forza attiva maschile dell'Universo, complementare dello Yin, la forza passiva femminile...
L'imperatore, dopo averla polverizzata, la inghiottiva per entrare in contatto con gli spiriti.
Nelle cerimonie religiose la giada veniva intagliata per creare oggetti rituali, amuleti simbolici e ornamenti per l'identificazione del rango di appartenenza e delle funzioni dei dignitari di corte...
Nei riti funebri, la giada era posta direttamente sulla persona defunta, ritenendola in grado di mantenere intatto il corpo in attesa del momento della resurrezione...

La giada è la pietra ideale per infondere le cinque principali virtù: coraggio, senso della giustizia e della carità, modestia e saggezza...
Confucio insegnava come la giada rappresentasse il ricordo, lo specchio dell'integrità anima - mente...
Nelle civiltà precolombiane fu considerata più preziosa dell'oro, di natura divina e per questo usata per la produzione di statue e oggetti sacri...

 

 
 
 

L'uomo con l'orecchino

Post n°523 pubblicato il 13 Settembre 2023 da cielostellepianeti
Foto di cielostellepianeti

Mi sono spesso trovata a osservare l'uomo con l'orecchino al lobo con un misto di curiostà e perplessità.

Anche Shakespeare portava gli orecchini, ho trovato in rete un ritratto che lo mostra con un orecchino zingaresco al lobo dell'orecchio sinistro.
Non penso fosse allora un segno di effeminatezza, poiché vi erano molti gentiluomini del suo tempo dediti alla pirateria, alle congiure, o ad altri passatempi più o meno virili che si adornavano con grande abbondanza di gioielli e preziosi ricami. Oggi i gusti sono mutati e l'uomo ai ricami o all'eccessivo adornarsi di gioielli pare abbia rinunciato, ma qualcuno lo può portare senza per questo mancare di buon gusto o peccare di eccessiva estrosità. Per esempio l'anello, ed è curioso notare che fra i molti che lo portano vi siano in prevalenza vecchi signori o giovani delle nuove generazioni e pochi nell'età di mezzo.
Un anello simboleggia legame, unione o voto, una "fede" oltre designare l'unione di due cuori è anche segno di fedeltà matrimoniale.
Secondo antichi miti e leggende, un anello come un cerchio chiuso simboleggia l'integrità e l'unità, senza inizio e senza fine, associando l'eternità all'infinito.
L'infinito, avvolto attorno a un dito, è stato a lungo un simbolo di potere, un segno di appartenenza a un cerchio particolare.
Per gli antichi Greci e Romani, gli anelli di ferro denotavano autorità e rispetto. Mentre per i sacerdoti di Giove gli elementi obbligatori dell'abbigliamento erano gli anelli d'oro...

 

 
 
 

Si torna sulla Luna...

Post n°522 pubblicato il 26 Agosto 2023 da cielostellepianeti
Foto di cielostellepianeti

Con la missione Luna 25 la Russia puntava a tornare sul suolo lunare, compiendo un atterraggio morbido al polo sud, dopo quasi mezzo secolo dall'ultima missione.
Luna 25, nome nel segno di continuità con il programma di esplorazione dell'ex Unione Sovietica avviato nel 1959 con il lancio di di 24 missioni di cui 15 di pieno successo. L'ultima Luna 24, conclusa il 22 agosto 1976 aveva riportato sulla Terra circa 170 grammi di suolo lunare.
Purtroppo qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto.
Probabilmente sulla Luna ci è arrivata, ma schiantandosi sul suolo. Questa la conclusione dell'analisi preliminare resa nota dalla stessa Roscosmos, l'agenzia spaziale russa.
Sabato 19 i responsabili della missione avevano dato il via alla manovra necessaria al trasferimento dall'orbita dove la sonda si era correttamente inserita, a un'orbita di "pre-atterraggio". Stando all'analisi preliminare l'impulso fornito dai razzi per compiere la correzione orbitale non ha però ottenuto l'effetto richiesto, le comunicazioni si sono interrotte e con questa brutta sorpresa non rimane altro che pensare la sonda si sia schiantata sul suolo lunare...

Maggior fortuna ha avuto invece la missione indiana Chandrayaan-3, la seconda e ultima manovra di correzione orbitale compiuta, si è conclusa correttamente con l'inserimento del lander Vikram...
E vabbè, delle due almeno una!

 

 
 
 

Quel viaggio con le amiche...

Post n°521 pubblicato il 25 Agosto 2023 da cielostellepianeti
Foto di cielostellepianeti

Che anno era? Che centra? Lasciamo stare, si era giovani armate da tanto spirito intraprendente. Denaro? Poco, ma in quattro che eravamo, pensavamo: massì, con questi ci arriviamo fino a Corfù. Partenza alle 11 di sera, poco traffico e si va veloci, importante era che l'auto, non nuovissima e con qualche "difettuccio" ce la facesse....
Arriviamo a Barletta alle 5 del mattino, stralunate stanche e affamate. Breve sosta per la colazione, caffè brioscine e poi via a trovare il mare. Bello, bellissimo trasparente con i raggi a picco del primo Sole.
Si continua il viaggio verso Bari. Fatti i debiti conti in cassa, ci concediamo il ristorante per il pranzo, e che caspita, prima pure una stanza in albergo per poterci rinfrescare e cambiarci d'abito.
Uh! Le formiche! Un'invasione nella doccia!... Arriva l'addetta ai piani armata d'insetticida!
Strage di piccoli corpi, quasi mi dispiace... umf, alla fine c'è sempre qualcuno che ci rimette... per il momento è toccato alle formiche, che poverine si facevano i fatti loro. Caso ha voluto s'intrecciassero con i nostri...
Il viaggio prosegue verso Castro (e sì, si fa una deviazione sul percorso) non ci possiamo perdere la Grotta della Zinzulusa! Che poi, come abbiamo saputo, zinzuli nella parlata locale significa "stracci".
Ci attende un paesaggio lunare, un ecosistema a sé stante, dove non entra mai il sole, un universo di forme stupefacenti decorate dalla natura stessa. Dall'alto pendono le stalattiti, dal terreno spuntano le stalagmiti e tra una roccia e l'altra si annidano creature anfibie e pallidissime.
 L'acqua che penetra all'interno della crosta terrestre e si fa strada fra rocce morbide crea ampi spazi, anfratti e cunicoli, labirinti dove scorrono fiumi o ruscelli.
Abbiamo perso la nozione del tempo, in quel mondo fuori dal mondo. Le meraviglie della natura non finiranno mai di stupirmi...
La prossima meta Otranto, dove era fissato l'obbiettivo d'imbarcarci per Corfù, ma ahimè, o meglio ahinoi, dopo due giorni vissuti alla grande, bè, non come principesse o regine, ma qualche sfizio... resta che a conti fatti: "Non ce lo potevamo permettere!!!" O meglio il viaggio di sola andata ci stava, ma poi? Per tornare?  Diciamo addio al traghetto pensando al prossimo anno ce la potremo fare.
Quell'anno non arrivò, meglio specificare, si cambiò meta, stavolta non più a sud, ma verso nord. Comunque questa è un'altra storia, una delle tante...

 
 
 
 
 

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