Creato da francesco1375 il 02/04/2008

felici e sognatori

così come io vorrei. di Francesco 1375

 

Nuova dottrina nucleare Trump (e Putin) ci avvicina al disastro totale ecco come.

Post n°627 pubblicato il 03 Febbraio 2018 da francesco1375

Nuclear Posture Review, il nuovo modo di amare l’atomica ci avvicina all’apocalisse. Ecco perchè.

In realtà, questa nuova corsa alle armi atomiche  di Russia e America è molto preoccupante.Si sta facendo strada l'idea che una guerra con armi nucleari sia fattibile.Fino a pochi anni fa, le grandi potenze davano per scontato che una guerra nucleare non potesse essere combattuta senza provocare la fine dell'umanità.Per cui proprio l'esistenza di enormi arsenali atomici in mano alle grandi potenze, rendeva impossibile un conflitto atomico. Nessuno voleva essere distrutto dopo un attacco.Però in realtà questa era più un discorso per il pubblico che reale.Gli studi strategici dimostrano che conflitti atomici su piccola scala sono possibili.Pur avendo conseguenze orribili.Già dopo Hiroshima, abbiamo avuto la prova non solo che l'atomica è un'arma orrenda, ma anche che il suo utilizzo non distrugge l'umanità. Bensì solo le povere vittime.Anche armi ben più potenti non distruggono il mondo.Per prova, sono fatte esplodere più di 600 armi atomiche in tutto il mondo. E siamo ancora qui.Una bomba atomica enorme, o molte piccole, possono essere quindi utilizzate in guerra. Avrebbero conseguenze orribili sulle popolazioni colpite, ma lascerebbero quasi intatto il resto del mondo.Il mondo sarebbe invece distrutto se America, Cina e Russia utilizzassero direttamente uno contro l'altro il proprio arsenale.Il rischio quindi che un conflitto atomico locale scatenasse, per il gioco delle alleanze, un conflitto apocalittico globale, impediva l'uso delle bombe in Africa, Sud Est Asiatico ecc.Il nuovo ragionamento perverso di America , Russia e Cina, è quello che tanto preoccupa in questi giorni: se uno di loro attaccasse un piccolo paese nemico (Nord Corea, Ucraina, Iran, isole del pacifico ecc.) siamo sicuri che le altre potenze scenderebbero in suo “soccorso” autodistruggendosi in un conflitto nucleare apocalittico?Gli strateghi ora pensano di no.Credono che se USA o Cina o Russia distruggessero con piccole atomiche una città nemica, gli altri starebbero a guardare. Perché non avrebbero interesse a reagire scatenando la distruzione totale del pianeta.Considerato il carattere orribile che avrebbe comunque questo “piccolo” conflitto ora ritenuto fattibile, (e l'azzardo che può portare ad un conflitto atomico mondiale che farebbe estinguere la vita sulla Terra) la nuova dottrina nucleare è pericolosa. Oltre l'immaginabile dalle persone normali. 

 
 
 

Traduzione in Italiano del National Security Strategy di Trump.

Post n°626 pubblicato il 19 Dicembre 2017 da francesco1375
 

Torno dopo tanto tempo. Vi saluto.
Come sempre faccio queste ricerche, oggi sul documento di Trump che delinea cosa farà l'America nei prossimi anni.
Questo è il testo tradotto (solo la prima parte) del documento ufficiale della Casa Bianca. Scritto e firmato fa Trump due giorni fa, e di cui tanto si parla.
Non è certo del tutto apprezzabile, ma questo è.
Credo di averlo tradotto bene. Potete comunque raffrontarlo col testo originale in PDF.

The White House
Washington DC

Compagni americani:

 Il popolo americano mi ha eletto per rendere nuovamente grande l'America. Ho promesso che la mia amministrazione avrebbe fatto questo.
Mettere davanti a tutto la sicurezza, gli interessi e il benessere dei nostri cittadini. Ho promesso che avremmo rivitalizzato l'economia americana, ricostruito le nostre forze armate, difeso i nostri confini, protetto la nostra sovranità e promosso i nostri valori.
Durante il mio primo anno in carica, avete assistito alla mia politica estera "american first" in azione. Noi stiamo dando la priorità agli interessi dei nostri cittadini e proteggendo i nostri diritti sovrani come nazione. L'America è di nuovo protagonista sul palcoscenico mondiale. Non ci stiamo nascondendo dalle sfide che affrontiamo. Ci stiamo confrontando testa a testa, e perseguendo opportunità per promuovere sicurezza e prosperità per tutti gli americani.
Gli Stati Uniti si trovano davanti ad un mondo straordinariamente pericoloso, pieno di una vasta gamma di minacce che si sono intensificate negli ultimi anni. 
Quando sono entrato in carica, i regimi canaglia stavano sviluppando armi nucleari e missili per minacciare l'intero pianeta. I gruppi terroristici radicali islamici erano fiorenti. I terroristi avevano preso il controllo di vaste aree del Medio Oriente. I poteri nostri rivali stavano minacciando in modo aggressivo gli interessi americani in tutto il mondo. A casa nostra, confini porosi e leggi sull'immigrazione non severe avevano creato un spazio di vulnerabilità. I cartelli criminali stavano portando droga e insicurezza nelle nostre comunità. 
Le pratiche commerciali scorrette,  avevano indebolito la nostra economia ed esportato all'estero i nostri posti di lavoro. Condivisione ingiusta e squilibrata degli oneri con i nostri alleati e investimenti inadeguati nella nostra difesa, avevano reso aggressivi  coloro che vogliono farci del male. Era troppo.
Gli americani avevano perso la fiducia nel loro governo, la fede nel nostro futuro e la fiducia nei nostri valori.

Quasi un anno dopo, anche se restano sfide serie, stiamo organizzando un "nuovo corso", e molto diverso.

Stiamo mobilitando il mondo contro il regime canaglia in Corea del Nord. E affrontando il pericolo posto dalla dittatura in Iran, che coloro che volevano perseguire un accordo sul nucleare pieno di difetti, avevano trascurato. Noi abbiamo rinnovato le nostre amicizie in Medio Oriente e collaborato con i leader regionali per aiutare a scacciare terroristi ed estremisti, tagliare i loro finanziamenti e screditare la loro malvagia ideologia. Abbiamo schiacciato i terroristi dello Stato Islamico dell'Iraq e della Siria (ISIS) sui campi di battaglia della Siria e dell'Iraq. E continueremo perseguendoli fino a quando non verranno distrutti. 
Gli alleati degli americani stanno ora contribuendo di più alla nostra comune difesa, rafforzando anche le nostre più forti alleanze. 
Abbiamo anche continuato a chiarire che gli Stati Uniti non tollereranno più aggressioni economiche o pratiche commerciali sleali.
A casa nostra, abbiamo ripristinato la fiducia negli scopi dell'America. Ci siamo ripromessi di farlo.
I nostri principi fondanti e i valori che hanno retto le nostre famiglie, comunità e società.
Il lavoro sta tornando, e la nostra economia sta crescendo. 
Stiamo facendo investimenti storici nell'esercito degli Stati Uniti. 
Stiamo rafforzando i nostri confini, costruendo relazioni commerciali basate sull'equità e reciprocità, e difendendo la sovranità dell'America senza scuse.

 
 
 

Perché la Cina tiene tanto alla Corea del Nord.

Post n°625 pubblicato il 18 Aprile 2017 da francesco1375
 

Mi ero chiesto, tante volte, perché la Cina tenesse tanto alla Corea del Nord.
Infatti quel piccolo parse dittatoriale, isolato dal mondo, sopravvive solo grazie al cibo e all'energia regalata dalla Cina.
E la Cina apparentemente non ha nessun interesse a sostenere una simile tirannide. La Cina è una dittatura, tuttavia molto più umana.
Soprattutto si è sviluppata grazie ai rapporti internazionali e ha adottato una economia e un modo di vivere occidentale.
Pensa e ripensa credo di essere riuscito a capire il perché di questo atteggiamento assurdo di amicizia verso la Corea del Nord: Un motivo è che la Cina considera la penisola coreana un suo territorio, purtroppo non controllato da lei, ma in futuro destinato ad essere assorbito.
Poiché una parte, la Corea del Sud, è di fatto sotto occupazione degli Americani, se il regime di Pyongyang crollasse e le due coree si unificassero ( cosa che accadrebbe certamente, perché sia il popolo del nord che quello del sud s i considerano assolutamente un solo popolo disgraziatamente diviso dalla guerra) l'intera penisola diventerebbe un territorio controllato dagli americani e non dai cinesi.
Questo ovviamente sarebbe un problema per la Cina che si ritroverebbe le truppe USA proprio in casa visto che i due stati sono confinanti.
Quindi avere uno stato cuscinetto quale che sia (nel caso la Corea del Nord) tra Cina e Corea del Sud controllata dagli americani fino dagli anni '50, è molto utile strategicamente per i Cinesi.
Una considerazione va fatta sul fatto che una guerra tra America-Corea del Sud e Corea del Nord, sarebbe in pratica una guerra mascherata tra America e Cina per il controllo dell'Oceano Pacifico, cui non potrebbero restare del tutto estranei anche i Russi.

 
 
 

Nascita dei 5 Stelle e perchè falliranno gli scissionisti PD

Post n°624 pubblicato il 25 Febbraio 2017 da francesco1375

Vi racconto la verità sulla nascita del Movimento Cinque Stelle.
Prima che il Movimento 5 Stelle esistesse, cioè prima del 2007, in Italia esistevano due poli, quello che faceva capo all' Ulivo- PD di Veltroni, Prodi, Bersani e d'Alema, e quello che faceva capo a Berlusconi.
Entrambi questi due poli erano molto screditati ed invisi ad una grande parte della popolazione che, non solo non si sentiva rappresentata, ma si sentiva anche molto danneggiata dalle politiche liberiste e favorevoli alla globalizzazione dei due schieramenti.
Infatti, ben prima della famosa "crisi del 2008, Ulivo-PD e Popolo o Casa della Libertà, avevano fatto a gara per ridurre i diritti di moltissime persone. O almeno, questo era il sentimento di tanta gente. Avevano ad esempio messo i famigerati Co.Co.Co. , e oltre il settanta per cento dei giovani o era disoccupato o trovava un lavoro a basso reddito e precario.
Il mercato veniva invaso da merci straniere a basso costo (come oggi ma al tempo era una novità e la cosa risaltava di più) facendo si che migliaia e migliaia di aziende, fabbriche e negozi chiudessero.
Con il che, la disoccupazione e la povertà crebbero enormemente tra il 2001 ed il 2006.
E questi partiti facevano solo proposte per aumentare e rafforzare quei meccanismi che portavano a tutto questo. Esaltavano e mettevano in opera azioni che creavano povertà in grandi fasce sociali. Anche qui si può discutere se questa responsabilità, questa situazione, fosse dovuta veramente alle scelte politiche o piuttosto a dinamiche economiche globali che sopravanzavano le possibilità di azione della politica.


Tuttavia, chi governava in quel momento, certamente veniva visto responsabile.

Quindi,  ben prima della crisi che scoppiò nel 2008 iniziò un grande malcontento, spesso giustificato, in gran parte della popolazione.

A questo si aggiungeva la questione così detta morale.
E cioè, che mentre gran parte della gente soffriva a causa delle decisioni politiche, all'interno del mondo politico nazionale e locale, molti esponenti conducevano una vita tutt'altro che sobria ed encomiabile.

Nacque un vero e proprio movimento di opinione.


Per le strade, come si dice, e nelle piazze telematiche.

Questo movimento di opinione si formò molto, infatti, su internet (e di qui la fissazione telematica dei cinque stelle). Non c'era ancora facebook, o almeno, iniziava appena a diffondersi, Tuttavia tantissimi si incontravano su internet tramite i Blog, la famosa "blogosfera" se vi ricordate, che oggi dopo facebook non c'è più.
La comunità più grande in Italia era Libero.it, ma tutti i blog erano interconnessi e si scambiavano messaggi via chat esattamente come oggi su facebook.
Con l'unica differenza che quasi tutti usavano pseudonimi (Nickname) e non c'era privacy.


Questo è il motivo per cui lo stesso Blog di Grillo è appunto un blog e non una pagina Facebook.

Alla fine, nella discussione, nel movimento che ancora non si era cristallizzato nei Cinque Stelle, nacquero delle proposte.

Entrarono a farne parte anche molti intellettuali, scrittori, giornalisti più o meno noti. Ad esempio Saviano, Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo che col loro "La Casta" crearono un vero e proprio oggetto di culto del movimento, Travaglio ecc.
Inizialmente il riferimento politico del movimento (2006-2007) era l'Italia dei Valori. E Di Pietro tentò a lungo di tenere all'interno l'ala movimentista che faceva capo a questo brodo di cultura e l'ala istituzionale. Sembrava poter essere un qualcosa di nuovo. E questo partito diede al movimento la prima impostazione marcatamente politica. Infatti cominciarono ad esserci molte persone che erano state nell'ambiente istituzionale a livello locale.
Il movimento in se era molto vasto, in quel tempo veniva chiamato "Popolo Viola" non so se ricordate. Ma anche altre esperienze, come i Girotondini, e poi appunto una massa enorme di gente che cominciava a pensarla allo stesso modo, a volere le stesse cose, a riconoscersi negli stessi personaggi ed elementi culturali.
Fate conto che era un movimento di opinione davvero numeroso. Comprendeva come numero di persone almeno la metà di quelli che votarono Cinque Stelle quando nacque. Quindi davvero si parla di milioni di persone che non ne potevano più di PD e Berlusconi e cercavano qualcosa di nuovo ed elaboravano un programma politico ancora senza un vero riferimento, se non appunto con molte resistenze e dubbi, Di Pietro.
Iniziò a scendere in campo Grillo, insieme a Casaleggio che sempre più si inserirono nel movimento. Prima con un ruolo minoritario, poi sempre più egemone.
Quando l'Italia dei valori praticamente scomparve e comunque cessò di essere vista come qualcosa di interessante, Grillo, aveva creato un primo abbozzo di struttura politica con le liste civiche. E divenne anche grazie al suo carisma il leader indiscusso. E direi indiscutibile.
In quel momento, intorno al 2008, non restò che strutturare il Movimento 5 Stelle vero e proprio.
Ecco come sono nati i cinque stelle.

Sono processi storici i partiti.
Prima nascono le idee, le opinioni tra la gente, che poi trovano la strada per diventare un movimento o partito. Mai, mai viceversa.
Per questo quando chi fa il percorso opposto, e cioè prima  crea un partito e poi cerca di convincere la gente a votarlo, fallisce sempre.
Ci hanno provato in tanti. Fini ad esempio con Futuro e Libertà. Ora questo nuovo soggetto scissionista e molti altri. Ma falliscono sempre, perchè non è così che nascono partiti e movimenti, Scusate se mi ripeto.
Ciao.

 
 
 

Nuovo scenario internazionale di Trump: Motivazioni politiche, economiche e militari delle tensioni tra America e Cina.

Post n°623 pubblicato il 13 Dicembre 2016 da francesco1375

Per chi ancora avesse qualche dubbio circa la volontà di Trump di cambiare completamente volto alla globalizzazione e quindi al mondo, quello che é accaduto ieri (11 dic. ’16) può essere visto come positivo o negativo, ma non lascia più alcuna incertezza.

 

 

Trump vuole modificare radicalmente le relazioni con la Cina, trasformandole da una sostanziale sudditanza degli USA nei confronti del paese asiatico, in uno stato di tensione permanente.

 

Lo aveva promesso più volte e lo sta facendo. Ancor prima di prendere ufficialmente l'incarico.

La motivazione é che oggettivamente la Cina, per arricchirsi, affama letteralmente la popolazione americana ed europea.

Il motivo del contendere sono i dazi che la Cina ha imposto di abolire in occidente e mantenuto a casa sua, dando come contropartita un prestito gigantesco a Bush che aveva bisogno di soldi per fare la guerra in Iraq.

 

Così facendo i prodotti cinesi invadono America e Europa distruggendone l'economia, mentre le ditte occidentali sopravvissute incontrano una serie di ostacoli enormi per vendere in Cina.

 

E' questo il motivo per cui i cinesi si arricchiscono e europei e americani si impoveriscono.

 

Va detto però che nell'ottica di Trump anche l'Europa é probabilmente, dal punto di vista commerciale, qualcosa di simile alla Cina con l'eccezione forse della Gran Bretagna.

E con la differenza che l'Europa é un alleato militare che in qualche modo limita le pazzesche spese militari USA.

 

Insomma, quello che ha cambiato le relazioni bipolari tra i due giganti, al di la della propaganda che é sempre a favore del popolo, é che prima i politici USA avevano bisogno della Cina perché poteva prestargli miliardi per fare la Seconda Guerra del Golfo Persico.

 

Ed avevano l'appoggio degli azionisti miliardari americani i quali da un lato speravano di poter investire nel petrolio Medio-Orientale, e dall'altro lato di poter vendere i loro prodotti nel Celeste Impero.

 

Questo ai tempi di Bush, quando la Cina venne fatta entrare nel WTO e nella globalizzazione.

 

Successivamente le cose presero un'altra piega. La guerra in Iraq fu ovviamente un fallimento economico e tutto il Medio-Oriente saltò prima con le primavere arabe, poi con l'ISIS. E investire in quei paesi diventò sempre meno redditizio. Ad aggravare la situazione arrivò la scoperta di enormi giacimenti petroliferi e di gas in America che fecero crollare il prezzo del petrolio e l'interesse per Iraq e company.

 

Già a questo punto i soldi presi in prestito ai cinesi cominciavano ad essere percepiti negativamente, anche perché bisognava cominciare a restituirli con gli interessi. E si sa, chi presta é sempre tanto simpatico finché non presenta il conto. come sa chiunque abbia un mutuo.

 

Il secondo fattore di cambiamento (ma poi c'è anche un terzo meno noto) é che I cinesi si sono rivelati ottimi venditori ma pessimi compratori.

E se all'inizio i miliardari delle multinazionali americane potevano comunque spostare la produzione in Cina a prezzi ridicoli e vendere caro in Occidente, si sono trovati ben presto a dover vendere ad una massa di disoccupati euro-americani a prezzi ridicoli, e incalzati dalla concorrenza dei produttori locali cinesi che erano cresciuti enormemente nel paese dei Mandarini anche grazie a pesanti interventi statali e a misure protezionistiche da noi abolite.

I "potenti" USA, (politici ecc.) hanno quindi visto crescere contro di loro l'insoddisfazione sia del popolo (che ha un suo peso pur limitato), sia delle grandi multinazionali che li finanziavano. Questo a causa della loro politica verso la Cina che non dava più nulla di conveniente. Hanno quindi deciso di cambiarla e di mandare su Trump per fare il "lavoro sporco".

 

Il quarto motivo consiste nella possibilità pratica di fare questo cambiamento ed é più strettamente di carattere militare.

 

Ai tempi di Bush la Russia era appena finita sotto Putin dopo le il crollo dell’URSS e il disastroso periodo di riforme di Boris Yeltsin.

Era un paese economicamente distrutto, con un esercito dotato di mezzi obsoleti. Con un arsenale nucleare che era solo una preoccupazione perché non si riusciva più a custodire. Insomma non era più una preoccupazione per l’America.

Invece la Cina sembrava una potenza militare molto potente ed efficace. Oltre a milioni di soldati, sembrava avere a disposizione armamenti modernissimi.

Dal punto di vista degli americani, che sono dei militaristi maniacali, per fare la guerra in Iraq bisognava farsi amici i cinesi, perché avevano l’esercito più potente dopo il loro.

 

Ecco che quindi tutti i vari favori doganali, oltre che per avere in cambio soldi in prestito, era un modo per ingraziarsi un avversario militare temibile.

 

Le stime circa la potenza militare del paese asiatico sembrarono confermate quando venne lanciato il primo uomo nello spazio con un veicolo interamente Made in China.

 

Nel linguaggio simbolico della diplomazia internazionale, lanciare un uomo nello spazio è stato da sempre sinonimo di poterti in futuro lanciare una bomba atomica sulla testa.

 

Qui cominciano però anche i primi dubbi. Alcune parti del razzo, ritrovate in mare vennero analizzate e apparvero molto arretrate dal punto di vista tecnologico.

 

Guardando più a fondo gli americani scoprirono che aerei ed altri armamenti cinesi erano stati sopravvalutati e non potevano competere con i loro.

 

Alla fine l’esercito cinese cominciò ad essere considerato molto meno potente di quanto si pensasse.

 

Poco dopo questa scoperta ce ne fu un’altra. E cioè che invece i russi si erano riarmati e stavolta apparvero loro la nuova minaccia militare.

E quindi per l’America, militarmente è ora molto più conveniente ingraziarsi i Russi invece dei cinesi.

I russi sono inoltre molto più aperti dei cinesi ad investitori americani nello sfruttamento delle loro risorse minerarie. (Come dimostra la nomina del nuovo segretario di Stato che ha grandi interessi economici in Russia nel settore degli idrocarburi).

 

 

Ecco svelati i quattro misteri di Fatima, o meglio di Trump.

 
 
 
 
 

Brevissima storia di Taiwan. Perché la questione è così controversa e vitale per i rapporti Cina - USA.

Post n°621 pubblicato il 12 Dicembre 2016 da francesco1375

Negli anni '50 i comunisti di Mao presero il potere in Cina ed istituirono la repubblica popolare.

Accadde dopo una lunghissima guerra civile contro l'altra fazione che era nazionalista.

I nazionalisti si arroccarono sulla popolosissima isola di Taiwan e Mao non ebbe la forza militare per scacciarli di li.

Tuttavia Mao che aveva ormai il controllo della Cina considerava Taiwan semplicemente un territorio ancora da liberare e non una nazione.

Neanche Taiwan non si considerava indipendente, ma semplicemente sede del governo legittimo cinese in esilio e la Cina di Mao un suo territorio dominato da truppe rivoluzionarie.

La situazione sarebbe volta rapidamente a favore della immensa cina comunista, se tutto non fosse rientrato nella diviisione in blocchi del mondo che caratterizzava la Guerra Fredda.

Gli americani appoggiando il governo nazionalista trasformarono l'isola in un vero e proprio fortino.

Non solo, fecero in modo che l'ONU considerasse per lungo tempo Taiwan come la vera Cina e la Cina vera e propria un territorio sotto occupazione di di un governo illegittimo.

Seguirono moltissimi anni di gelo tra cinesi e americani per questo fatto.

Le relazioni ripresero in modo informale solo tramite incontri di Ping Pong che divennero veri vertici bilaterali sotto copertura.

Alla fine si giunse ad una accordo: l'ONU avrebbe riconosciuto la Cina Popolare come uno stato legittimo e il governo comunista di Mao come legittimato a governare sulla Cina continentale.

Taiwan sarebbe rimasta di fatto indipendente, legata e difesa dall'America e con un proprio governo. Tuttavia il governo di Taiwan non avrebbe più preteso di possedere tutto il resto dell'enorme paese asiatico, e formalmente gli americani avrebbero riconosciuto il possesso teorico di Taiwan da parte cinese.

IL famoso "principio della sola Cina" è questo. Ed è stato considerato il cardine dei rapporti bilaterali tra americani e cinesi su cui poi si sono innestati tutti gli altri.

Mettere in discussione quello significa per i cinesi rimettere in discussione ogni altro accordo, e per questo gli altri presidenti americani avevano sempre evitato di farlo.

 
 
 

Perchè la battaglia di Trump per l'indipendenza di Taiwan è sacrosanta.

Post n°620 pubblicato il 12 Dicembre 2016 da francesco1375

Perchè poi Taiwan è un paese indipendente, e la pretesa cinese di considerarlo una parte di Cina secessionista è oggettivamente ingiusta.
Quindi Trump fa benissimo ad abbandonare l'ipocrisia dei precedenti presidenti che, per ingraziarsi i cinesi riconoscevano il diritto di Pechino a riprendersi Taiwan, e dall'altro lato imbottivano l'isola di armi e basi militari per impedire che in pratica accadesse.
Anche se ovviamente lo fa per secondi fini, cioè per fini di potenza commerciale.
Ma anche se lo fa per secondi fini fa benissimo ugualmente.

 
 
 
 
 
 
 
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Per prima cosa dobbiamo premettere che il nostro pianeta ha attraversato numerosi periodi glaciali, intervallati da periodi interglaciali di clima più mite.

Bisogna anche tenere presente che, nel corso di milioni di anni, i periodi glaciali sono stati più numerosi di quelli interglaciali.

Le glaciazioni stesse hanno avuto al loro interno periodi più o meno rigidi. Allo stesso modo le ere interglaciali hanno avuto periodi più o meno caldi.

Queste imponenti oscillazioni climatiche, avvenute talvolta gradualmente, talvolta bruscamente, hanno plasmato il nostro pianeta, ed hanno avuto un impatto notevolissimo sulla selezione naturale, l'evoluzione delle specie, la comparsa e la scomparsa di piante ed animali.

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