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All’attenzione del Parlamento europeo, della Commissione europea e del Consiglio del’Ue
Post n°5090 pubblicato il 19 Agosto 2011 da cile54
Gli stranieri in Italia hanno una stella gialla addosso come gli ebrei ai tempi di Hitler
Permesso di soggiorno a punti: è una serie di leggi speciali che colpiscono i lavoratori stranieri in Italia e costituisce una grave violazione della carta dei diritti fondamentali nell”Unione Europea
L’Unione europea ha leggi che promuovono l’uguaglianza e combattono la persecuzione etnica e razziale. L’Italia però si distingue da anni per intolleranza e razzismo. I difensori dei diritti umani del Gruppo EveryOne, nonostante la persecuzione che subiscono da parte delle Istituzioni italiane, contina a lanciare un appello affinché la deriva intollerante abbia fine. L’ultima, atroce invenzione del ministro dell’Interno (uomo della Lega Nord, partito anti-stranieri, anti-Rom e anti-gay) è il permesso di soggiorno a punti, introdotto con il “pacchetto-sicurezza” del 2009, un vero strumento intimidatorio e punitivo, che viola la dignità e i diritti fondamentali dei lavoratori stranieri. Il permesso di soggiorno a punti pone gli stranieri e le loro famiglie sotto una spada di Damocle. E’ una stella di Davide che mette il migrante in una condizione di inferiorità e sudditanza rispetto agli italiani. Mentre in paesi come il Canada il permesso a punti è un aiuto per l’integrazione del migrante, in Italia è un percorso in salita crudele e discriminatorio. Lo straniero da 16 anni di età in su inizia il suo percorso a ostacoli con 16 punti. Quindi è costretto in due anni a imparare la lingua, il funzionamento delle Istituzioni, della sanità, della scuola, del fisco e del mondo del lavoro in Italia. Frequentando corsi, iscrivendosi alla sanità, dimostrando di avere un’attività commerciale, una casa e/o un titolo di studio guadagnerà punti. Multe, condanne o inadempienze tributarie saranno invece causa di perdita di punti. Se raggiunge i 30 punti, avrà la carta di soggiorno, mentre se scende a zero punti verrà espulso e la sua famiglia resterà senza mezzi di sostentamento. Basterà una condanna penale (in Italia le condanne di persone straniere, anche innocenti sono assai frequenti, basti pensare per esempio che l’80% dei Rom ha avuto condanne penali) perché lo straniero perda tutti i punti e sia espulso. Il Gruppo EveryOne ritiene che sottoporre il cittadino straniero a una serie di leggi speciali rappresenta un palese atto discriminatorio, inaccettabile nell’Unione europea, perché uguaglianza e civiltà sono fra gli obiettivi fondamentali dell’Unione stessa.
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
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