RACCONTI & OPINIONIPagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti |
Segui il nuovo blog "Lavoro e Salute" su wordpress www.blog-lavoroesalute.org
---------------------------------------
Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org
Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.
Tutti i numeri in pdf
LA RIVISTA NAZIONALE
MEDICINA DEMOCRATICA
movimento di lotta per la salute
TUTTO IL CONGRESSO SU
AREA PERSONALE
MENU
CERCA IN QUESTO BLOG
MAPPA LETTORI
« I nostri porti non sono ... | Il nostro paese è già st... » |
Il rapporto tra la dilagante economia mafiosa e la globalizzazione finanziaria
Post n°5189 pubblicato il 11 Settembre 2011 da cile54
L'economia del crimine e il crimine dell'economia
Esiste un'economia del crimine ma esite anche il crimine dell'economia. Se il primo è il frutto delle attività illecite della criminalità organizzata, il secondo è rappresentato dai disastri che l'economia di mercato continua a mietere nel mondo poco rappresentato dai media e popolato dai più poveri. Quelli che pagano il costo più alto della crisi in corso. Ancora meno viene rappresentata la realtà secondo la quale troppo spesso oggi il crimine dell'economia cosiddetta lecita si nutre della economia illecita. In questo periodo di crisi ecomica globale la criminalità organizzata trova terreno fertile. Purtroppo, in un momento di discussione globale sull'economia di mercato e sul suo – quantomeno parziale – fallimento, anche a sinistra ci sono ancora solo sporadiche riflessioni sul ruolo che stanno giocando gli attori illeciti della finanza. Eventi come Ole – Otranto Legality Experience, promosso in questi giorni dalla rete europea di Flare in collaborazione con Libera, sono fra i rari e importantissimi momenti per fare il punto sulla situazione. In questo momento, complice la delicata situazione economica internazionale, due sono gli elementi da rilevare sul piano dell'azione della criminalità organizzata. Il primo è che le organizzazioni criminali diventano l'unico attore economico, seppur illecito, che può contare su risorse pronte, fresche, cash. Questo, conseguentemente, comporta il secondo elemento su cui è fondamentale riflettere con attenzione. Il pericolo più grave che stiamo correndo è che c'è il rischio che quest'unico attore illecito in grado di disporre di potere economico venga legittimato per la necessità crescente di far girare i mercati. E non bisogna pensare che questo rischio sia lontano: accade di norma che, soprattutto in situazioni di difficoltà, si chiuda un occhio – anzi, due – sugli investimenti leciti realizzati con proventi illeciti. Non c'è un'attenzione sufficiente né tantomeno l'elaborazione di contromisure rispetto agli investimenti delle organizzazioni criminali e anzi si cerca di utilizzarli al meglio, permettendo di fatto a questo tipo di economia di entrare nei mercati. Una soluzione, tuttavia, è possibile. Proprio qui a Ole, alcuni testimoni d'eccezione come Aminata Traorè dal Mali e Pedro Paez dall'Ecuador ci hanno spiegato che ha diritto di esistere un'economia alternativa che non accetta la colonizzazione del Nord, nemmeno sotto forma di aiuto, e che ha invece le forze sufficienti per elaborare un proprio sistema funzionale. Riuscire a mettersi in ascolto o addirittura andare a scuola dai modelli nuovi che nel Sud del mondo si stanno elaborando, potrebbe aprire qualche spiraglio persino nei dogmi dell'economia di mercato che nessuno sembra mettere in discussione. Insomma riuscire a dare la parola alla società civile del mondo inascoltato per poter sperare e costruire una soluzione dignitosa per loro e per noi.
Tonio dell'Olio responsabile di Libera International 10/09/2011 |
L'informazione dipendente, dai fatti
Nel Paese della bugia la verità è una malattia
(Gianni Rodari)
SI IUS SOLI
notizie, conflitti, lotte......in tempo reale
--------------------------
www.osservatoriorepressione.info
G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI
Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.
> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.
Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
DARE CORPO ALLE ICONE