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« Vive con un’indennità di...I magistrati: stabilire ... »

Ma l'odissea delle due militanti continua, continuano ad essere private della piena libertà

Post n°5249 pubblicato il 24 Settembre 2011 da cile54

NO TAV: Elena e Marianna scarcerate a sorpresa

 

La scarcerazione di Elena Garberi, trentanove anni, e Marianna Valenti, venti anni, è giunta inaspettata ieri pomeriggio. Il tribunale del riesame di Torino ha "concesso" alla prima gli arresti domiciliari ed alla seconda l'obbligo di dimora. Apparentemente una vittoria per le due donne, anche se a ben vedere così non è. I reati loro contestati sono così labili che le restrizioni loro imposte appaiono sovradimensionate. Viene comunque sconfessata la linea dura richiesta dal capo dei procuratori torinesi, Gian Carlo Caselli che, con la sua presenza al fianco del pubblico ministero durante il dibattimento di martedì, aveva implicitamente richiesto la prosecuzione della custodia carceraria.

Dalla lettura delle motivazioni si evidenzia una impostazione giudiziaria che vede come eversiva l'opposizione diretta della popolazione all'alta velocità. Ad essere sanzionata è l'idea stessa di conflitto "dal basso", da parte di persone che rifiutano le valvole di sfogo classiche lontane dal cantiere. La procura di Torino, fomentata quotidianamente dalle sparate mediatiche di un gruppetto di parlamentari di maggioranza ed opposizione, cerca di ridurre la piazza a più miti consigli imponendo il pugno di ferro sui manifestanti che partecipano ai cosiddetti assedi. Scrivono i giudici di Torino: «Le manifestazioni No Tav sono balzate spesso, negli ultimi tempi, agli onori della cronaca per essere state teatro di violenti scontri con le forze dell'ordine, degenerando spesso in danneggiamenti, violenze e aggressioni anche gravi. Il diritto alla manifestazione del proprio pensiero è baluardo costituzionalmente garantito in ogni Stato democratico, purché resti contenuto nei limiti della civiltà e del rispetto per l'incolumità altrui. Le dimostrazioni No Tav in Valle di Susa, quando sfociano in tafferugli con le forze dell'ordine, sono fonte di grave allarme sociale».

Nello specifico, alle due donne viene contestato il fatto di non essersi allontanate dal luogo degli scontri e per una di esse di aver lanciato sassi contro le forze dell'ordine. Non è ancora chiaro invece se l'accusa di lesioni, una distorsione "subita" da un militare inciampato mentre inseguiva una delle due donne, sia stata riconosciuta. Uno dei due avvocati difensori, Gianluca Vitale, alla fine dell'udienza ha commentato: «Sono ovviamente contento della scarcerazione. Non sono invece soddisfatto da un punto di vista giudiziario perché Elena Garberi e Marianna Valenti non dovevano subire nessuna restrizione data l'insussistenza delle prove portate a loro carico».

Nicoletta Dosio, segretaria circolo Prc Bussoleno commenta: «Sapere che Nina e Marianna sono fuori dal carcere ci rende molto felici, tutto il movimento le aspetta per abbracciarle. Nel merito della decisione posso dire che la mobilitazione popolare di questi giorni ha pagato. La durezza che utilizzano per intimidire la protesta contro questo progetto insensato denota solo la debolezza insita nelle loro tesi. Si tratta di reazioni scomposte da parte di un potere economico-politico-giudiziario che ha già perso moralmente e sta per farlo anche materialmente». Le molto variegate anime Notav, dagli anarchici ai cattolici, si incontreranno questa sera per salutare Elena e Marianna a Villafocchiardo, dove si svolgerà una grande assemblea popolare che dovrà decidere le forme di lotta per i prossimi mesi.

 

Maurizio Pagliassotti

23/09/2011

 
 
 
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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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