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Il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, approvato nel 2008 è stato ampiamente peggiorato dall’attuale governo
Post n°5430 pubblicato il 28 Ottobre 2011 da cile54
I Cobas lanciano l'allarme: “Occhio al decreto sviluppo"
Pochi giorni fa l'Italia è stata messa in mora dall'Ue sulla sicurezza sul lavoro. E come ha risposto? Nel peggiore dei modi, l’artioclo 69 del cosiddetto “Decreto Sviluppo”, che è in via di elaborazione, contiene “misure di semplificazione in materia di sicurezza sul lavoro”: ovvero, invece di dare un segnale di riparazione la direzione intrapresa dal Governo è verso una maggiore deregulation. I Cobas invitano a non abbassare la guardia. Le materie censurate dall'Ue non sono di poco conto e vanno dalla mancata responsabilizzazione del datore di lavoro alla violazione dell'obbligo di disporre della valutazione dei rischi durante il lavoro per le aziende sotto 11 lavoratori; dalla sottovalutazione dello stress, la cui corretta valutazione è, senza alcun motivo, di là da venire, al fatto (gravissimo) che nelle cooperative sociali (e nello stesso volontariato) la legislazione su salute e sicurezza non è stata ancora applicata in blocco. “Ma la lista sarebbe ancora lunga - scrivono i Cobas -: basta pensare che le strutture turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto non sono ancora in regola con le normative antincendio. Si tratta di questioni rilevanti, che mostrano come la salute dei lavoratori e la loro sicurezza rappresentino per il governo e le imprese solo un costo, un "fardello" da aggirare con ritardi infiniti autorizzati da ministri e parlamentari compiacenti col governo. Il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, approvato nel 2008 sotto il governo Prodi, “è stato ampiamente peggiorato dall’attuale governo, per cancellare la responsabilità di padroni e manager, proprio quelli che dovrebbero rispondere in prima persona per gravi infortuni". Fabio Sebastiani 27/10/2011 |
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Roma, 12 maggio 1977
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