RACCONTI & OPINIONIPagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti |
Segui il nuovo blog "Lavoro e Salute" su wordpress www.blog-lavoroesalute.org
---------------------------------------
Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org
Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.
Tutti i numeri in pdf
LA RIVISTA NAZIONALE
MEDICINA DEMOCRATICA
movimento di lotta per la salute
TUTTO IL CONGRESSO SU
AREA PERSONALE
MENU
CERCA IN QUESTO BLOG
MAPPA LETTORI
« Quello di prima si circo... | Una strage contemplata e... » |
Suggerimenti per un'economia ambientale a un governo che ha preso la solita strada di massacro sociale e ambientale
Post n°5631 pubblicato il 05 Dicembre 2011 da cile54
Risparmi e guadagni con la manovra “verde”
Aumenti di Irpef e Iva; riforma (cioè taglio) delle pensioni; ritorno dell’Ici. Sono le misure che quasi certamente saranno contenute nel decreto del governo con l’ennesima manovra economica dopo quelle già varate dal precedente esecutivo Berlusconi. Taglia taglia, infatti, all’appello mancano ancora 20-25 miliardi di euro. Proprio la cifra che secondo Legambiente (in questi giorni impegnata nel suo IX congresso nazionale) sarebbe velocemente reperibile con una serie di misure “amiche dell’ambiente” e che in parte potrebbe essere destinata alla diminuzione del debito e in parte ad investimenti ad alto tasso occupazionale; cioè, in definitiva, per la crescita di cui tutti parlano ma che nessuno finora ha saputo realizzare. Per esempio, l’associazione ambientalista suggerisce una vera e propria patrimoniale sulle auto di grossa cilindrata attraverso due interventi: un’imposta una tantum e una revisione del meccanismo di calcolo del bollo auto. Il calcolo è presto fatto: considerato che nel solo 2010 (anno di crisi) sono stati immatricolati ben 119mila veicoli di cilindrata superiore ai 2.000 cc (e che costano non meno di 40mila euro) e che questi veicoli sono l’8 per cento di quelli immatricolati nel periodo 2006-2010, applicando un’imposta una tantum lo stato incasserebbe quasi due miliardi di euro. E se poi si volesse anche disincentivare un po’ l’uso (diciamocelo, spropositato) dell’auto privata, Legambiente propone una revisione del bollo, da calcolarsi in funzione delle emissioni di Co2 del veicolo e dell’uso che se ne fa (cioè incrociando potenza e numero di chilometri). Ma vantaggi economici e ambientali (non a caso spesso le due cose vanno insieme) potrebbero venire, secondo Legambiente, anche dalla sostanziale modifica del sistema con cui vengono prelevate le risorse naturali. Si pensi alle cave: per gli oltre 89 milioni di metri cubi di sabbia e ghiaia estratti in Italia le Regioni ricevono poco più di 36 milioni di euro (circa 40 centesimi a metro cubo). Introducendo canoni di concessioni adeguati (Legambiente propone il 20% dei prezzi di vendita – pari a 3 euro a metro cubo – visto che i cavatori realizzano enormi guadagni), le Regioni guadagnerebbero 231 milioni in più. Bei soldini che, a fronte di un danno al territorio, potrebbero essere destinati, per dire, alla prevenzione idrogeologica. Ma attraverso la leva fiscale sarebbe possibile anche disincentivare il conferimento dei rifiuti in discarica per stimolare riduzione a monte e riciclaggio. Per non dire della riunificazione della tassazione sulle rendite finanziarie al 23% (come da sempre propone Sbilanciamoci e perfettamente in linea con la media europea) che in un solo colpo farebbe guadagnare allo stato due bei miliardini di euro. Poi c’è l’altro versante, quello del taglio degli sprechi, una roba in cui il Belpaese non è molto ferrato. Vedere alla voce “grandi opere”, quelle considerate «inutili o non più utili, perché pensate e progettate in contesti economico-sociali del passato e volte persino dannose». Legambiente calcola che rinunciando una volta per tutte al Ponte sullo Stretto di Messina e alle nuove autostrade della pianura padana si eviterebbe l’uscita di altri 12mila e rotti milioni di euro. Senza contare i programmi “di morte” come cacciabombardieri (circa 16 miliardi), sommergibili, radar, corsi per forze armate: nel 2012 si risparmierebbero ben 791,5 milioni di euro. Persino colmare i ritardi nell’applicazione del protocollo di Kyoto permetterebbe risparmi economici (circa 800 milioni), per non dire che si farebbe cosa buona e giusta. Mentre, osserva per l’ennesima volta l’associazione ambientalista, realizzare un piano di messa in sicurezza del territorio per mitigare il rischio idrogeologico consentirebbe di creare posti di lavoro e al contempo risparmiare li 875mila euro che spendiamo ogni giorno solo per far fronte ai danni provocati da frane e alluvioni. E’ un buon promemoria per il professor Monti.
Romina Velchi 4 dicembre, 2011 |
L'informazione dipendente, dai fatti
Nel Paese della bugia la verità è una malattia
(Gianni Rodari)
SI IUS SOLI
notizie, conflitti, lotte......in tempo reale
--------------------------
www.osservatoriorepressione.info
G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI
Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.
> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.
Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
DARE CORPO ALLE ICONE