RACCONTI & OPINIONIPagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti |
Segui il nuovo blog "Lavoro e Salute" su wordpress www.blog-lavoroesalute.org
---------------------------------------
Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org
Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.
Tutti i numeri in pdf
LA RIVISTA NAZIONALE
MEDICINA DEMOCRATICA
movimento di lotta per la salute
TUTTO IL CONGRESSO SU
AREA PERSONALE
MENU
CERCA IN QUESTO BLOG
MAPPA LETTORI
« Vogliamo far capire che ... | L'ipocrisia di politica... » |
Un'altra prova che Monti è la prosecuzione del berlusconismo: far soldi con le pensioni e non toccare le frequenze TV
Post n°5656 pubblicato il 09 Dicembre 2011 da cile54
Patto segreto Monti-Berlusconi E dire che valgono sul mercato ben 16 miliardi di euro. Vale a dire? Più di metà della manovra. Si tratta delle cosiddette frequenze digitali televisive. Un bene indubbiamente pubblico e che, solo in Italia, non viene pagato, bensì concesso gratuitamente in nome di una regola di "beauty contest" a Rai ma, soprattutto, a Mediaset. Tanto per capire: in Germania l'asta per l'assegnazione delle frequenze ha determinato un introito netto per lo Stato di 4,4 miliardi di euro. Negli Stati Uniti l'assegnazione delle frequenze ha comportato introiti statali per ben 20 miliardi di dollari. In Italia? Non se ne parla. Si mette mano a pensioni e accise che, inevitabilmente, andranno ad incidere sul reddito dei tanti ma che non lederanno affatto i privilegi dei pochi. Eppure, basterebbe pochissimo. Basterebbe solo una piccola norma; forse il tutto si potrebbe tradurre anche in una semplice telefonata al presidente della Commissione apposita. Insomma, occorrerebbe solo che qualcuno dicesse: "Da oggi si cambia, le frequenze si pagano". Perché non si fa? L'ombra di 'un patto' Berlusconi-Monti non è del tutto da ignorare. In fondo: Rete 4 trasmette ancora, nonostante il divieto della Corte Costituzionale di farlo, dopo aver occupato abusivamente, sarebbe meglio dire "scippato", le frequenze che erano e restano di Europa 7. Mediaset continua ad avere incassi miliardari grazie alle norme del tutto favorevoli, in particolare sugli introiti pubblicitari, messe sù da Gasparri e scritte a tavolino ad Arcore. Il conflitto di interessi resta lì immutato, come il 'convitato di pietra' di ogni possibile soluzione legislativa; eppure, guarda caso, sembra non esistere. E se proprio non si vuole toccare il "tasto frequenze" - fanno notare in molti analisti ed un recente studio - come non si fa, almeno, a non andare a regolare le fatidiche spese per gli armamenti? Da qui al 2026 si sono messi in conto ben 50 miliardi di euro per l'acquisto di 131 cacciabombardieri F35, di fatto totalmente inutili. Senza contare gli altri caccia Eurofighter Typhoon, altri 10 miliardi di euro. Ancora qualcuno fa notare che l'ammiraglio Giampaolo Di Paola, ora ministro della Difesa, è stato colui che ebbe un ruolo fondamentale nel firmare l'accordo tra Italia e Usa, e proprio per l'acquisto di quegli F35. Verrebbe da dire: non ha forse ragione chi pensa sostanzialmente che la trattativa tra Monti e il Cavaliere - di nuovo uno scambio di favori - sia indubbia? Tu, caro Monti, non tocchi la questione delle televisioni. Io ti darò l'appoggio in aula. Un ritornello che somiglia a un mantra. A pagare? Saranno sempre gli stessi. Castalda Musacchio 08/12/2011 |
L'informazione dipendente, dai fatti
Nel Paese della bugia la verità è una malattia
(Gianni Rodari)
SI IUS SOLI
notizie, conflitti, lotte......in tempo reale
--------------------------
www.osservatoriorepressione.info
G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI
Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.
> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.
Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
DARE CORPO ALLE ICONE