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Fiat: un accordo che cancella la democrazia in fabbrica e discrimina le donne. a donne in Fiat a donne in Fiat

Post n°5781 pubblicato il 02 Gennaio 2012 da cile54

Care donne, firmate per l’abrogazione del contratto vergogna del gruppo Fiat

 

PERCHE’

 

Toglie diritti e dignità a tutte e a tutti, cancella la libertà di opinione e sindacale, impedisce il diritto di sciopero, discrimina le donne, riduce lavoratrici e lavoratori a pura merce. In fabbrica e sulle linee di produzione molte operaie già oggi denunciano condizioni di lavoro al limite della tollerabilità.

 

Intensificare i ritmi, spostare la mensa a fine turno, tagliare le pause, imporre 120 ore di straordinario obbligatorio, penalizzare le assenze per malattia, significa imporre un modello lavoro in cui tutte e tutti saremo destinati ad ammalarci di più, pagando con la nostra salute la produttività che Marchionne rincorre sui mercati. Studi scientifici dimostrano che le donne accusano più degli uomini danni da esposizione a ritmi e posizioni disagiate, a turni avvicendati a sovraccarico da stress.

 

L’accordo, invece di prestare particolare attenzione alla salute delle lavoratrici, al contrario è vergognosamente discriminatorio nei confronti delle donne perché le esclude dal premio straordinario 2012 (i famosi 600 euro che saranno distribuiti a giugno 2012) se sono assenti per maternità, allattamento, congedi parentali, malattia figli e legge 104. Altro che parità! è un ritorno indietro di quarant’anni a prima della legge 903: lavoro con diritti ,scelta della maternità e di una vita familiare, non possono essere colpevolizzati e puniti in una logica in cui il tempo di lavoro mangia il resto della vita e la produttività a qualunque costo viene legittimata come bandiera di progresso.

 

La «modernità» della lotta delle donne per conquistare spazio e dignità nel lavoro e nella società è fortemente segnata dall’affermazione della libertà di scelta, ma nelle fabbriche del gruppo Fiat non sarà più possibile scegliere liberamente il sindacato: quelle di noi che scelgono la Fiom, si vedranno negato il diritto ad avere una propria rappresentante nei comitati aziendali per le pari opportunità, così come non potranno essere assistite dal proprio rappresentante sindacale nella contrattazione delle clausole flessibili nel part-time o nella difesa individuale in caso di contestazioni disciplinari.

 

Nè avremo più la possibilità di candidarci e di eleggere liberamente le Rappresentanze sindacali in azienda, perché l’accordo, firmato da sindacati complici, cancella le Rsu e legittima le nomine dall’alto da parte solo dei sindacati che hanno firmato l’accordo stesso.

 

Il diritto di eleggere i/le rappresentanti sindacali ha consentito anche in Fiat l’emergere di tante delegate capaci e forti anche di un’identità collettiva di genere nel lavoro, che dagli anni 70 ha permesso di superare il sindacato a sesso unico, con le donne fiore all’occhiello per politiche fatte dagli uomini.

 

Quale libertà per le donne se non potremo scegliere chi ci rappresenta. Quale democrazia in fabbrica se le diversità di opinioni e il dissenso non hanno pari dignità e diritto di cittadinanza

 

Il contratto nazionale, la libertà di scioperare, di iscriversi al sindacato, il diritto di esprimersi senza ricatti sugli accordi sindacali e anche di rigettarli sono conquiste di civiltà e dignità che nessuno ha diritto di cancellare e di toglierci.

 

Per questo vogliamo abrogare l’accordo vergogna del 13 dicembre 2011 e chiediamo a tutte le donne in Fiat di contribuire con la propria firma a cancellarlo

 

Rosa CARLINO,Giovanna DE LUCA, Maria EPIFANIA, Caterina GURZI’, Nina LEONE di CARROZZERIE Mirafiori, Caterina LUONGO, Fiorella MONTECALVO di POWERTRAIN Mirafiori, Elisa MURGIA di PRESSE MIRAFIORI, Emanuela SANMARTINO di FIAT RICAMBI Volvera, Luana DALLA FRANCA di AUTOMOTIVE LIGHT Venaria

Giuseppina COCOZZELLA, Simonetta DEL VESCO, Severina GARAVANA, Margherita MASTROMARINO di FIAT SERVICES Torino, Fernanda OLMO, Rita Loredana RUVA di FIAT FGA (Enti Centrali Mirafiori), Barbara TIBALDI della Fiom V^ LEGA Mirafiori

Ivana CERIANI della MAGNETI MARELLI di Corbetta, Grazia Di GIORGIO di FIAT di Cassino, Carmela ABBAZIA di FIAT GROUP AUTOMOBILES Pomigliano

Italia D’ACIERNO di FMA Avellino, Serena BIONDI, Stefania FANTAUZZI di FIAT POWERTRAIN di Termoli, Gidia Di SANTO, Silvia MARCHESANI, Manuela TUMINI della SEVEL di Atessa, Pina IMBRENDA, Iolanda PICCIARIELLO della SATA di Melfi

 

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G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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